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Con tutto il rispetto, mi sanguinano gli occhi a vedere certi paragoni se si parla di meccanica. Comunque il comune denominatore tra le due auto (già esistente in FCA) è quello di far passare la voglia di acquistare il prodotto anche ai clienti che in partenza avevano le migliori intenzioni. In entrambi i casi, il prodotto appassisce, gli operai vanno in cig e per il futuro del marchio chissà. E di chi è la colpa? Del mercato, ovviamente 👍 Politica già esistente in FCA, come già detto, ma perfezionata da Stellantis con l'aggiunta di 5000€ al prezzo finale (dopo 5 anni di cottura del prodotto a fuoco lento sul mercato) tanto per non farsi mancare nulla.8 punti
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In linea di massima avresti ragione, ma se contestualizziamo la questione nell'ambito delle citycar, con un utilizzo quindi prettamente cittadino e utilitario, il piacere di guida è secondario rispetto alla praticità e comodità della vita a bordo. E in questo caso il sedile posteriore sdoppiato, la retrocamera, il navigatore e tutte le dotazioni offerte dalle nippo coreane sono più importanti delle 6 marce e del micro ibrido (a maggior ragione se poi, come è già stato fatto notare, il consumo finale ottenuto non trae beneficio da queste dotazioni tecniche). Insomma, penso che siano pochi a scegliere una citycar perché ha 6 marce rispetto a chi invece la sceglie in base agli accessori che migliorano la vita a bordo.7 punti
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i miei due cents: Se la Red Bull è irregolare ed ha raggiunto un accordo segretissimo con la FIA, sulla base di una situazione precedente che ha riguardato un altro team che nel 2019 ha poi stretto un accordo supersegretissimo con la FIA, dovrebbe accadere che: 1. La Red Bull non vincerà più nessun gran premio da qui alla fine dell'anno 2. La RB 2025 sarà una macchina pessima, la peggiore Red Bull della storia, ma la colpa sarà delle conseguenze dell'accordo segretissimo 3. La RB 2026 sarà una ciofeca, otterrà qualche pole o giro veloce ma la colpa sarà dei nuovi regolamenti 4. la RB 2027 sarà un'ottima vettura che all'inizio potrebbe dominare il mondiale, ma a seguito di errori clamorosi nelle strategie, inaffidabilità, muretto ridicolo, team principal rincoglionito, tendenza a privilegiare il pilota che non è in lotta per il mondiale, svanirà tutto il suo potenziale dopo la sosta estiva, regalando un mondiale che sembrava già vinto ai rivali 5. Non so come potrà essere la RB 2028; ma dalle primordiali analisi dei dati sembrerebbe che sia una vettura "nata bene"7 punti
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Un segmento a come panda, picando e aygo non dovrebbe superare i 13 mila euro ad essere molto generosi6 punti
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La AMG-ONE ogni 50mila km, bisogna aprire e revisionare tutto https://www.autoevolution.com/news/mercedes-amg-hypercar-engine-will-need-rebuild-after-50000-km-116115.html6 punti
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Sembra che in realtà gli servisse per non sfasciare l'ala sui dossi rallentatori di fronte alle scuole5 punti
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Forse non è chiaro che a 16.800 (stesso prezzo) Picanto ha in più cerchi in lega, navigatore decente da 8 pollici, retrocamera e cazzatelle estetiche come maniglie in tinta e luce nel bagagliaio, cose che su Panda hanno tolto, persino il cablaggio nel baule, perchè evidentemente devono GUADAGNARCI il più possibile da un progetto ormai ASI spellando il cliente. Senza dimenticare che i valori di emissioni e consumi sono esattamente gli stessi quindi non vedo nessun vantaggio per la Panda, e ovviamente parliamo della base, Picanto offre altri allestimenti e motori per una offerta completa e adeguata ai clienti (dall’automatico al GPL, al motore 1.2 Kappa e in alcuni mercati pure il 1.0 Turbo) Roba che Fiat offriva 10 anni fa! Ma comunque stiamo parlando degli stessi che vendono una C4X elettrica a 2 mila euro in meno di Tesla Model 3 quindi! Aspettiamo il prossimo bilancio per vedere quanto sti margini salveranno la baracca5 punti
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Questo bisogna buttarlo fuori al più presto. Per riassumere i sbagli ci sono stati (soprattutto in America) ma non è colpa sua ma di quelli a chi ha delegato Impensabile sentire questo da un vero ceo. Marchionne si sta rivoltando nella tomba.5 punti
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Una macchina realizzata con scarti di magazzino che ha totalizzato delle vendite per più del TRIPLO della macchina che va a sostituire, io non la riterrei un flop, anzi forse il miglior modello che Fiat abbia lanciato da qui a 15anni (insieme a 124) economica, sobria e concreta. Concordo però che sia stato un grande errore non aver prodotto la Cross dall'inizio, avrebbe fatto faville.4 punti
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Sta bene, ci penseranno meglio la prossima volta prima di finanziare un altro progetto simile.4 punti
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Prendila! Mettiamo una parola fine a questa telenovela. Io nel frattempo ne ho prese due..... Ovviamente sto scherzando, a scanso di equivoci!4 punti
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Stellantis ready to cut ICE car production in Europe to meet CO2 target Jean-Philippe Imparato, COO of Stellantis's Europe region, says that EV production will take priority over internal-combustion cars in 2025 as EU emissions rules tighten. PARIS — Stellantis is ready to cut production of cars with internal combustion engines next year to meet its 2025 EU emissions targets rather than pay fines, the group’s Europe boss said. The production cuts could start as early as Nov. 1, said Jean-Philippe Imparato, who on Oct. 10 was named COO for the automaker's Europe region, which includes Eurasia and Turkey, as part of a broad management shake-up. Imparato was formerly CEO of Alfa Romeo and before the Stellantis merger in January 2021 was CEO of Peugeot at PSA Group. Some automakers, including BMW and Renault Group, have called for changes or delays to the stricter CO2 rules, which will require automakers to get 20 to 25 percent of their sales from full-electric vehicles, depending on estimates. The EV market share in the EU was less than 13 percent through August. Stellantis opposes any delay or weakening of the rules. CEO Carlos Tavares said at the Paris auto show on Oct. 15 that Stellantis would meet the targets, and that any delay to the new rules would mean that European automakers fall further behind technologically advanced Chinese brands. Imparato said in an Oct. 14 interview at the Paris show that Stellantis will need to double its EV share next year to 24 percent of total vehicle sales to meet the 2025 target. If demand for EV remains at the current levels, the only way to achieve the goal and avoid fine will be to reduce output of ICE car, Imparato said. Aligning production and demand “My first task is to align production for vehicles sold in the first quarter of 2025” by the first week of November, he said. It takes about 60 days to get a car from the production line to being registered whether the end customer is private or business buyer, or a dealer. The EU rules that take effect Jan. 1 will set an overall fleet CO2 emission target of 95 grams per kilometer — down from average actual emissions of 106.6 g/km in 2023, according to provisional data from the European Environment Agency. Automakers that miss their individual targets will face fines of €95 per excess gram per vehicle. According to Renault CEO Luca de Meo, automakers could face fines of €15 billion. Analysts at Barclays Bank quoted in The Financial Times put the figure at more than €10 billion. One potential advantage for Stellantis is the group’s recent investment in Leapmotor, a Chinese automaker that has started to sell two EVs in Europe. Cars sold by the Leapmotor International joint venture, in which Stellantis has a 51 percent stake, will count in the group’s emissions figures. Imparato declined to give a sales target for Leapmotor next year in Europe, but added that, including Leapmotor vehicles, the average combined share of Stellantis EVs would stand at about 20 percent. To ensure Stellantis is on track to meet its emission target, Imparato said he will base its overall production budget on its EV order portfolio. “Given that we produce only vehicles covered by a customer order, we’ll assemble as many ICEs as those needed to keep the EV share at the required level,” he said. Existing inventory issues Production cuts to ICE cars based on emissions targets could add to Stellantis’s woes in Europe, at least in the short term. The automaker said this week that deliveries in Europe were down 17 percent in the third quarter because of delays to key models such as the Citroen C3 and e-C3. It has recently suspended production at the Mirafiori factory in Turin, which builds the Fiat 500e small EV and two Maserati models, until Nov. 1, citing weak demand. On Oct. 16 it said it was suspending activities at engine plants and the factory that builds the Fiat Panda minicar in Italy for several days next month. Stellantis is also facing a glut of inventory in North America, where deliveries are down 36 percent. The company’s share price has dropped sharply after disappointing first-half profits and a profit warning issued at the end of September. Levers to boost EV sales Imparato said he had several levers to pull to increase EV sales, with targets tailored to individual European markets based on EV penetration. For example, he said dealers in Spain and Italy, where EV market share is less than 5 percent, won’t have to sell 20 percent EVs next year, but those in the Netherlands might have to reach 50 percent. The company will increase dealer incentives on EVs, he said. “If they play the game, they’ll earn big money,” Imparato said, adding that the new incentive program will reward the whole distribution chain, from salespeople to zone managers. A large dealer, who asked to remain anonymous, said that additional incentives on EVs would be more than welcome, but they have not been communicated yet. After the new EV incentives are in place, if demand for ICE cars exceeds the share projected to meet emissions targets, Imparato said Stellantis could raise prices on ICE vehicles “on a flexible basis, by model, brand and market.” Another way to increase EV sales is through helping dealers handle potential shortfalls on leasing and long-term rental contracts, he said. In the past, residual values have been set relatively high to keep monthly payments low. But residual values on used EVs have fallen sharply, including in Europe, after Tesla started a global price war in late 2022. That has left automakers and dealers facing significant losses on used cars or cars coming off lease. Dealers are now facing a “mountain” of EVs coming back from lease contracts signed in 2021-22, and automakers have to help them on residuals, Imparato said. The need to avoid the additional burden is one more reason to align production with EV demand in the future, he added. Automakers will have to learn how to leverage the long-term value of EVs, he said. “You can sell an EV three times,” Imparato said, meaning the initial lease and two more leases as a used vehicle. For that to happen, used EV values will need to be carefully calculated, he said, starting with the initial lease terms. (ANE)4 punti
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Si, la vista dal vivo e la presa di coscienza che in realtà non costa così tanto come facevano credere (allineata alle generaliste per prezzo, motore e dotazione, anzi forse ha qualcosa in più) sta facendo ricredere in tanti. Secondo me più si diffonderà e più si venderà col tempo, almeno un anno e mezzo o due e ingrana per bene. Bisogna considerare che noi appassionati avevamo già fatto l'occhio con pu+ra e pu+ra hpe in 2 anni, l'utente medio si è visto passare dallo scarrafone a questa con annesso aumento di 10k euro il listino e annesso riposizionamento del marchio, ci vuole tempo.4 punti
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14 mesi, una passeggiata di salute per lui, ma abbastanza per bollire un gruppo automobilistico... (che già adesso sta nello stato di cottura al dente)4 punti
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Anche i miei non avevano molta esperienza in fatto di viaggi, ma quando a 18 ho chiesto loro i soldi per fare un viaggio pazzo intorno al mondo, sono stati in grado di dirmi di no 😬4 punti
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Dopo la lettura dei vostri commenti consiglio al marketing Ferrari di proporre come optional a 24.000€ la fascia anteriore in tinta con la carrozzeria. 😁3 punti
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I prodotti non devono essere per forza tutti benchmark del settore, rivoluzionari, campioni del mondo con liste di attesa da 1 anno per funzionare... Di certo fare la Tipo è stato meglio che non farla. Cosa che non si può dire con così tanta certezza di progetti molto più pretenziosi.3 punti
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In teoria dovrebbero essere tutti Firefly però, i Puretech sono stati mandati in pensione in America Latina e adesso montano anche le CMP i Firefly a bioetanolo, questi ibridi dovrebbero essere una loro evoluzione. Tra un mese con il primo modello Fiat che li monterà scopriremo di più3 punti
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Noto anch’io un’inversione di tendenza per quanto riguarda il giudizio dei non appassionati riguardo alla Ypsilon, molti hanno cambiato idea (in positivo) una volta vista dal vivo…3 punti
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Nelle aziende perdenti, in quelle vincenti avviene il contrario.3 punti
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Su Panda non dimentichiamo che hanno tolto persino alcune guarnizioni e protezioni in plastica che numerosi post fa un utente fece notare con foto… Per il resto è un peccato che portano avanti questa politica del massimo risparmio e zero appeal per il marchio Fiat che è comunque il brand “ammiraglia” più venduto del gruppo… roba che ormai in Europa vende quanto SEAT ed MG3 punti
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Io non mi capacito del fatto che, mentre in questa discussione si parla con apprensione del fatto che alcune batterie hanno una spiacevole tendenza a prendere fuoco e distruggere tutto ciò che si trova intorno a loro, nell’altra discussione si invita con leggerezza a installare punti di ricarica privati e personali nel box in grossi condomini, “perché l’importante è che l’installazione sia fatta a regola d’arte e da personale competente” e fanculo le delibere condominiali… Non capisco, davvero: una volta superato il problema dell’installazione e fanculizzato l’amministratore, resta il problema della batteria che va a fuoco. Perché ho l’impressione di essere l’unico che collega le due cose? Forse mi sono perso qualche passaggio?3 punti
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Colgo l'occasione per andare lievemente OT: da me a Verona c'è un proliferare di auto con targa EBE, in particolare auto di un certo livello. Dal momento che alcune le vedo a distanza di mesi, la cosa mi ha incuriosito e ho notato che la targa corrisponde al circondario di Ebersberg, appena al di là del confine con l'Austria. Ergo, facendo 2+2, queste auto vengono acquistate/noleggiate appena al di là del confine per essere poi usate in Italia. Il motivo? Ciascuno tragga le proprie conclusioni, ma io da malfidente quale sono due-tre maledizioni preventive al proprietario le lancio ogni volta3 punti
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Penso che il pedone venga risucchiato da quella feritoia anteriore ed espulso dal retro.............3 punti
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Metto anche io qualche moderna. Iniziamo però con una "non" moderna Opel Sigmun A 2.2 DTI '03 venduta nuova in Polonia (a giudicare dal portatarga) e arrivata da noi nel 2015, le targhe più recenti mi hanno tratto in inganno facendomi pensare che fosse si ritargata, ma che avesse meno di vent'anni; La propongo comunque in questa sezione in quanto la reputo ancora molto moderna come linea e non mi vergogno a dire che è una delle mie Opel preferite. Vettura dimenticata dai più seppur molto valida questa Volkswagen Golf Cabriolet VI Serie, qui nella versione base con un colore particolare e targhe tedesche. D'origine tedesca lo è anche questa BMW M2 F22 in uno dei colori più adatti per questa vettura, non sono esperto del modello e non so dirvi se abbia tutti gli elementi originali o se sia stata personalizzata. Auto per me desiderabilissima questa rara Renault Wind 1.2 Collection '10, piccola vettura targa basata sul pianale della Twingo che ha venduto col contagocce, questa in foto è la versione speciale Collection che aveva cerchi in lega specifici e gli inserti in grigio nel frontale, oltre al badge sul montante. Di una versione particolare lo è anche questa Hyundai Sonata Hybrid VI Serie US-Specs databile sul finire degli anni 2000, dovrebbe essere stata una delle prime Hyundai ibride ed era caratterizzata da un'estetica abbastanza diversificata rispetto le versioni termiche, in mano ad un militare NATO ovviamente. Una meteora nel listino italiano, quando il marchio era ormai prossimo alla rimozione dai listini europei, questa Chevrolet Malibù LTZ 2.0D VIII Serie '13, ammiraglia del marchio di GM che passò quasi inosservata vendendo poche decine di unità nel piccolo periodo in cui fu venduta, molto gradevole esteticamente comunque. Concludo con un'altra meteora a listino, ma in questo caso ben più ricordata essendo l'ultima auto prodotta da SAAB in serie, sto ovviamente parlando della spettacolare SAAB 9-5 2.0 TDI II Serie '10, la berlina più bella di quegli anni a mio gusto e che in futuro non mi dispiacerebbe mettere in garage.3 punti
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Ragazzi ma vi rendete conto che questa discussione è iniziata nel 2022 e abbiamo scritto 2.899 messaggi? Vi rendete conto che se fossero stati 200 e rotti messaggi per ciascun nuovo modello, sarebbero usciti 14 modelli Alfa Romeo nell'arco di questi due anni?3 punti
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Eh niente, gli altri si possono scervellare quanto vogliono a fare auto mostruose, tanto poi arriva Ferrari e se le rimette tutte dietro in fila. Tecnicamente pare assurda, esteticamente è una lemans stradale, un lavoro enorme per renderla "potabile": non starei troppo a sindacare sulla fascia nera (che comunque ci sta e dona un certo flavour 70/80 e rientra nel family feeling della 12cilindri).3 punti
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Il consulente che ti venderà l'auto secondo me ora è in IV liceo, sezione B.3 punti
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Il marchio Jaguar ha proprio una maledizione... decidono di fare una EV senza tutti i componenti che si rompono di solito sulle loro ICE e succede questo 😂🤦🏻3 punti
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Ho visto la pubblicità in tv e ora chiamano Pandina Hybrid anche la base... no, non c'è la faccio, mi si strizza il cervello 🙃2 punti
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Davvero io non so chi siano i Responsabili del Designa Citroen. La C4 è una accozzaglia di cose diverse e linee spezzate...davvero orribile. PS Al confronto la Opel con la sua "rettitudine" (per quanto noiosissima) sembra migliore2 punti
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Per me è più l'equivalente di Michael Spindler, ma comunque, tutti ben vestiti, con curriculum luccicanti, drogati di finanza e che non sarebbero in grado di avere un minimo di visione neanche sotto acidi. E ovviamente sempre senza macchia, senza responsabilità, se va qualcosa storto è colpa degli altri o doveva succedere per forza. Mavacagher 😂 Bonus clip2 punti
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Beh dai nel 2025 hanno a regime 3008, 600, Junior, Grande Panda e qualcos’altro che mi sfugge che comunque son tutte anche BEV, di “mostri inquinanti” han solo le Maserati in listino ma tanto non si vendono a prescindere2 punti
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Ok, insomma un progetto che si appresta a raggiungere i 22 anni di vita monta tecnologia aliena per il resto della concorrenza. :D Guido quel powertrain in continuazione, forse più della mia stessa macchina, sotto forma di 500 Enjoy. Per carità, onestissimo per ciò che deve fare ma non è che la concorrenza sia ferma al cambio manuale con doppietta e al motore a carburatore.2 punti
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Buongiorno a voi, è stata installata la barra di rinforzo anteriore https://www.rpmperformances.co.uk/product-page/hyundai-i20n-i30n-kona-n-veloster-n-subframe-brace che migliora notevolmente la manovrabiità e la precisione dello sterzo e riduce le flessioni dei bracci delle sospensioni anteriori; la rigidità dell'auto rimane invariata. L'installazione è molto agevole: come sempre le foto. Un caro saluto2 punti
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Ieri ho fatto la terza ricarica al Supercharger, circa 15 minuti prima di arrivare ho attivato il preriscaldamento, in pochi secondi la temperatura del liquido è salita fino a 44 gradi per poi stabilizzarsi dopo qualche minuto intorno ai 35 gradi, mentre quella della batteria saliva molto lentamente dai 18 gradi di partenza. Alla fine della ricarica l’OBD riportava queste temperature Chissà perché immaginavo che le temperature dovessero essere più alte, forse reminiscenze del liquido di raffreddamento del termico, ma in realtà la curva di ricarica ha rispettato in pieno le specifiche, pur con temperature esterne di circa 15 gradi. Sono arrivato con il 15% scarso residuo, dopo pochi secondi la potenza era già al massimo previsto di 135 kW. Dopo 10 minuti aveva già caricato quasi 20 kWh, con la potenza che è scesa a 95 kW. Dopo 18 minuti è arrivato a 30 kWh, con la potenza che è scesa a 65 kW. Dopo 30 minuti è arrivato a 38 kWh, con la potenza che è scesa a 28 kW. Dopo 35 minuti è arrivato a 40 kWh, con la potenza che è scesa a 26 kW, ho quindi arrestato la ricarica arrivata al 90%. Per quanto riguarda i consumi questo è il resoconto della strada percorsa dalla precedente ricarica, comprensivo di altri 66 km fatti tutti in città dopo l’ultimo viaggio di 125 km. In generale ho notato che nei miei percorsi la potenza recuperata è sempre circa un terzo di quella consumata. Anche in città mi ritrovo questa situazione, la velocità media forse è così bassa perché l’auto è sempre accesa anche quando sono fermo e in questi giorni ho passato un po’ di tempo a studiare le varie funzionalità con clima, luci e radio accesi. Infine dopo una settimana di utilizzo mi è finalmente arrivata la notifica che era disponibile l’aggiornamento OTA alla versione 1.5.0, quando sulla mia era ancora fermo alla 1.3.2. Il pacchetto se non ricordo male è 3,2 GB, per sicurezza e per velocizzare il download ho fatto l’hotspot con il cellulare, su un gruppo di Facebook consigliavano di fare così, il tempo previsto di installazione è di 19 minuti durante i quali non si può usare l’auto, ma deve essere comunque connessa, ho quindi lanciato l’installazione ieri mattina mentre era ferma parcheggiata e quando sono tornato era aggiornata.2 punti
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a dire il vero a certi livelli il capo non sbaglia mai (almeno fino a quando qualcuno più in alto decide di sacrificarlo). sempre stato così.2 punti
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sbobinata e tradotta: Intervistatore: BFM Business presenta Carlos Tavares, la grande intervista. La nostra prima intervista qui al Mondial de l’Automobile è con Carlos Tavares, un po’ l’uomo simbolo di questo Mondiale. Carlos Tavares, direttore generale di Stellantis, buongiorno e grazie per essere con noi. Questo è il suo ultimo Mondiale dell’Auto, se ho capito bene? Carlos Tavares: Buongiorno, grazie per le vostre domande. In effetti, dopo 45 anni nell’industria automobilistica, ho deciso, in accordo con mia moglie, che a 68 anni è il momento di voltare pagina. Questo è quello che ho deciso. Intervistatore: Sentiamo che vuole spiegarsi meglio. Tutti la consideravano indistruttibile, con margini a due cifre e conquiste globali. Poi all’improvviso qualcosa è cambiato. Cos’è successo, si è addormentato al volante, come dicono alcuni? Carlos Tavares: Beh, sono lieto che scopriate che sono umano, questo è già un buon punto. Nel 2024 abbiamo commesso un errore operativo negli Stati Uniti. Il nostro piano marketing per il secondo trimestre non ha funzionato. Era molto innovativo e audace, ma non ha dato i risultati attesi, il che ci ha messo in difficoltà all’inizio del terzo trimestre, con il recupero delle scorte dei concessionari più lento del previsto. Questo ha causato problemi, ma l’azienda è ancora redditizia. Intervistatore: Lei è quasi il Bruno Le Maire dell’automobile, nel senso che come il ministro non si è accorto di un accumulo di debiti, lei non ha visto l’aumento delle scorte? Carlos Tavares: Questo può sorprendervi, ma nella nostra azienda c’è una grande delega di poteri a diversi livelli. Il team negli Stati Uniti aveva l’autorità di decidere questo piano marketing, pensando di fare bene. Purtroppo, non ha funzionato. Questo è ciò che succede nel contesto operativo, soprattutto quando l’industria è sotto pressione. Intervistatore: L’azienda ha perso circa il 45% del suo valore dall’inizio dell’anno e ha anche effettuato riacquisti di azioni per circa 4 miliardi di euro. Non sarebbe stato meglio destinare questi fondi a investimenti maggiori? Carlos Tavares: Non ho mai ricevuto pressioni dagli azionisti su questo tema. Le decisioni sono state prese dalla direzione. Abbiamo semplicemente rispettato gli impegni presi precedentemente. Intervistatore: Recentemente c’è stato un cambiamento di vertici nella vostra azienda, con la sostituzione di dirigenti chiave. È stata una misura per correggere gli errori? Carlos Tavares: Abbiamo riconosciuto che c’è stato un problema, un errore che doveva essere corretto. La delega di autorità è stata rispettata, ma ci sono state difficoltà. Per questo motivo abbiamo deciso di cambiare il capo del Nord America, il capo dell’Europa e il direttore finanziario. Era necessario per garantire il miglioramento dell’azienda. Intervistatore: Guardando ai prossimi 15 mesi, quali sono i suoi obiettivi? Carlos Tavares: Dobbiamo tornare a margini operativi a due cifre. Abbiamo un percorso chiaro: affrontare la transizione energetica, che è molto delicata e pericolosa, e assicurare che Stellantis entri nel 2026 con stabilità e risultati ricorrenti. Intervistatore: La vostra strategia di “pricing power”, ovvero l’aumento del valore delle auto, non ha forse portato a un aumento eccessivo dei costi? È questo che ha causato le difficoltà del 2024? Carlos Tavares: No, non credo sia collegato. Il problema è stato nella gestione delle scorte negli Stati Uniti. Il nostro piano marketing è fallito, ma lo stiamo correggendo. I concessionari hanno capito che siamo sulla strada giusta e il problema sarà risolto entro Natale. Intervistatore: Gestite 14 marchi in Stellantis. Avete mai pensato di vendere alcuni di questi marchi? Carlos Tavares: Non ci sono tabù. Valorizzo molto i nostri marchi, specialmente quelli europei e francesi, ma se non riusciranno a creare valore per i clienti, allora bisognerà affrontare la questione. Intervistatore: Lei ha criticato l’Europa per la sua gestione dell’industria automobilistica, soprattutto due anni fa. Mantiene quella posizione? Carlos Tavares: Sì, la nostra posizione rimane etica. Non possiamo continuare a rimandare soluzioni per i problemi ambientali. Stellantis è pronta per la transizione, con le piattaforme e le tecnologie giuste. Vogliamo essere dalla parte giusta della storia. Intervistatore: Cosa pensa dell’arrivo dei produttori cinesi in Europa? Potrebbe portare alla chiusura di fabbriche? Carlos Tavares: Stiamo cercando di trarre vantaggio dalla presenza dei cinesi in Europa per investire meglio nel nostro futuro. Non possiamo controllare questa dinamica, ma possiamo beneficiarne per Stellantis. Intervistatore: Un’ultima domanda sulla nuova Citroën C3. È importante per voi al Mondial de l’Automobile? Carlos Tavares: Assolutamente. La C3 è un’auto 100% elettrica, accessibile, con più di 50.000 ordini già ricevuti. Anche la nuova Peugeot 3008 sta andando molto bene, con oltre 80.000 ordini. Stiamo offrendo ai clienti soluzioni di mobilità sicure, pulite e accessibili. Intervistatore: Grazie mille, Carlos Tavares, per il suo tempo. Carlos Tavares: Grazie a voi.2 punti
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La soluzione migliore sarebbe il divorzio. Si torna alla vecchia FCA con a capo De Meo, che con la sola imposizione delle mani resuscita tutti i brand del gruppo usando la tecnologia di Leapmotor. A Taveres e compagni gli si da la vecchia PSA con Renault così la Marianne è contenta. E forse pure l'antitrust forse è contenta.2 punti