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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 29/10/2024 e localizzati Tutte le aree/sezioni
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No, criticherà pure quella perché i suoi concetti saranno stati travisati trasponendoli pedissequamente in modo sesquipodalmente acritico...9 punti
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In un mondo che ci impone le batterie, non starei tanto a fare il sommelier del sound su un V6.7 punti
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Ma voi vi potete economicamente permettere di andare in autostrada superando i 90?5 punti
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Però deve essere un phev basato su una full hybrid. O, quantomeno, su di un sistema vicino come comportamento ad una fhev, come spero i P2,5 di Stellantis (staremo a vedere). Perché altrimenti ci ritroviamo con quei grossi phev usciti fino ad ora che finita la carica cominciano a consumare come petroliere.4 punti
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Si però nel corso degli ultimi due anni, Tesla ha mandato a casa oltre 10k dipendenti e sono anni che si è affidata ad Idra. Ci parli tu con i governi ? Non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca che è quello che pretende Bruxelles: BEV a prezzi bassi e 0 licenziamenti. Inoltre dall'ultima trimestrale Tesla, risulta che quest'ultima ha incassato la bellezza di circa 800 mln di dollari in ZEV credits ceduti a terzi.4 punti
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Beh, il fatto che Mercedes fosse il marchio più apprezzato in paesi come l'Albania, il Nord Africa, e molti altri posti dove non c'era possibilità di una manutenzione costante (per usare un eufemismo), oltre che diffusissima nei campi rom, farebbe pensare il contrario In realtà la fama del marchio era dovuta proprio al fatto che i capitolati molto più alti con cui venivano progettate e costruite le auto le rendevano molto più durevoli per un utilizzo in condizioni difficili. Questo ovviamente fino al secolo scorso.4 punti
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Raga ho guidato per 15 anni una smart CDI prima serie, limitata anch'essa a 135 km/h, con frequenti puntate in A4/A22. Chi dice che gli servono più di 135 km/h su una city car dovrebbe avere la patente stracciata4 punti
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Ieri, per andare alla fiera di Bologna, ho fatto 200 km di autostrada con la Giulia del babbo, al ritorno ho dovuto fare la panoramica a causa di code sulla direttissima ed ho avuto l’ennesima conferma che sia un’auto incredibile, ha uno sterzo perfetto (pur essendo una 2021) e tra le curve diventa una piccola coupè senza essere mai rigida. Purtroppo bisogna guidare sempre stando attenti a non superare i limiti perché permette di andare molto forte tra le curve con una facilità estrema. Chi può se la compri e chi ce l’ha la conservi per sempre.4 punti
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per favore non farla troppo bella che poi come sempre la gente ci rimane male3 punti
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intervista interessantissima. vanno ad una velocità tripla rispetto ai produttori europei, da qua al 2035 sarà un armaggedon mai visto per le case europee.3 punti
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No, la verità è che gli occidentali stanno accettando una politica aggressiva e non reciproca da parte dei cinesi che oltre a inondare il mercato con merci prodotte con emissioni di CO2 enormemente più alte e risparmiando sui diritti dei lavoratori usano anche l'economia come arma politica per conquistare l'economia mondiale. Quindi abbiamo una serie di scelte: 1. Spingiamo dove i cinesi non sono in grado di competere (tecnologie complesse, cioè motori termici, immensamente più complessi di quelli elettrici o delle batterie stesse). 2. Imponiamo dei dazi a chi non rispetta i nostri standard ambientali e sociali in modo da pareggiare l'handicap che ci siamo auto-imposti. 3. Abbassiamo gli standard ambientali e/o sociali. 4. Lasciamo fare il mercato e chiudiamo e/o veniamo conquistati dai cinesi come è successo per le manifatture di tecnologia più semplice (white goods) e/o facilmente accessibile in maniera integrata in cui resta solo da fare il packaging (elettronica di consumo, telefonia cellulare). 5. Una combinazione di due o più delle precedenti.3 punti
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Magari così chi decide i listini, rinsavisce (ma la condizione ideale sarebbe nessun incentivo in tutta Europa). I prezzi di oggi sono folli rispetto a pochi anni fa, anche al netto dell'inflazione (non siamo mica negli anni '70/80)3 punti
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MB erano affidabili ? si erano silenziose/confortevoli ? si ma ... ERANO DEI POLMONI !!!! come mi disse un dirigente settore automotive hanno la metà ( anche solo 30 % )dei cavalli e sollecitano meno tutta la vettura per cui diventano confortevoli poi le plance e gli interni sono minimal e mi insegnate che tutto quello che non è monolitico si assesta, si muove , scricchiola e su questo ci hanno costruito una fama con relative vendite aggiungo che i salatissimi tagliandi periodici facevano si che le vetture fossero tenute bene , non ho mai capito perchè chi aveva MB una volta l'anno versasse con gioia l'obolo del tagliando mentre per thema o croma bastava metter benzina e via andare3 punti
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Occhio che sulle W124 6 cilindri pesava l’IVA al 38% invece che al 19% Però c’è anche da dire che la differenza di prezzo rimaneva importante anche prendendo le nostrane a 6 cilindri, tipo la 164 V6. Praticamente la 164 accessoriata costava come una 300E base (a cui andavano aggiunti optional a colpi i milioni l’uno). E nei confronti non sfigurava la nostra, anzi….. Ho la sensazione che la fama di Mercedes sia dovuta anche al fatto che spesso i loro proprietari ne curavano più a lungo la manutenzione recandosi in ufficiale. Anche dopo il primo. mentre le nostre al secondo giro finivano in mano a gente dal portafogli vuoto e il piede pesante3 punti
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Toyota sono più di 20 anni che ha ottimizzato la produzione di auto centellinando le cose che servono veramente e il metodo costruttivo,mi ricordo che il mio professore di meccanica ne parlava spesso alle superiori(primi anni 2000),io stesso con miei occhi quando ho voluto isolare un po' di piu' la corolla ho notato quanto sia semplice montare e smontare mezza macchina e quante cose manchino a costo di avere un insonorizzazione magari un pelo minore della concorrenza ma messa in pochi posti giusti,nella panda di mia moglie non ci sono riuscito ad esempio,e' tutto molto piu' complicato e a rischio rottura,i semplici bottoni a pressione ti rimangono in mano e sono da buttare,nella giapponese li ho tolti svariate volte e sono come nuovi.3 punti
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Altavilla (BYD): "2035? Bisogna vedere chi ci arriva vivo. E noi diventeremo europei" Il nostro direttore ha intervistato l'ex braccio destro di Sergio Marchionne e attuale special advisor dei cinesi: "I dazi sulle Bev cinesi e gli incentivi sono entrambi dannosi. Stellantis e Renault si fondono? Un'opportunità per noi [...] L'ultima volta che lei è salito su questo palco, era un manager della Fiat Chrysler. Da allora molte cose sono cambiate nella sua vita: perchè ha scelto BYD? Negli ultimi tre anni ho collaborato con altri tre costruttori cinesi, su progetti specifici. Quando poi ho conosciuto la leadership di BYD, mi sono reso conto che questa azienda è qualcosa di completamente diverso da quello che ci si può immaginare. E in effetti, BYD non si presenta come un costruttore di automobili, ma come una tech company: per esempio, fornisce molti componenti elettronici alla Apple, è tra i maggiori produttori al mondo di pannelli fotovoltaici e di energy storage. Il prossimo 18 novembre compie 30 anni di vita e in solo 30 anni è già arrivata a un milione di dipendenti. BYD ha 103 mila ingegneri e sviluppa 42 brevetti al giorno. Quindi, ho capito che quello che avevo davanti era una proposizione completamente diversa in termini di velocità per affrontare un mercato dell'automobile così difficile come quello attuale. E devo dirvi che vedere per la prima volta il loro processo di sviluppo prodotto è qualcosa di impressionante anche per chi è stato più di tre decenni nell'automobile: hanno una velocità completamente diversa da quello che si potrebbe immaginare. Dal prossimo anno arriveranno modelli di automobili concepiti per il mercato europeo, anche perché l'obiettivo di BYD è estremamente chiaro: con le due fabbriche in Ungheria e Turchia, si punta a rendere l'Europa completamente autosufficiente in meno di 18 mesi in termini di output produttivo. Quindi non si potrà più parlare di BYD come un produttore cinese, ma europeo. [...] https://www.quattroruote.it/news/eventi/2024/10/29/quattroruote_next_altavilla_byd_2035_bisogna_vedere_chi_ci_arriva_vivo_e_noi_diventeremo_europei_.html2 punti
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Grazie @PaoloGTC come al solito! Si trovano varie cose su internet su questo progetto X1/23, ma molte di quelle che hai condiviso tu sono roba per me mai vista o comunque non così facile da reperire. Riguardo alla linea, giustamente hai indicato uno dei disegnatori che vi ha lavorato, Giorgio Battistella, che tra l'altro è morto all'inizio di quest'anno. Effettivamente la forma non è convenzionale per i canoni moderni, che nella ricerca del miglior sfruttamento dello spazio ormai ci hanno abituato a volumi con la coda ben più verticale, se non proprio tronca. Allora però non era un obbligo così categorico. Le forme delle piccole due volumi a quei tempi potevano ancora avere code piuttosto spioventi; pensiamo alle classiche 127, R5, Fiesta, Polo dei primi anni Settanta. E anche scendendo di categoria e dimensioni, la 126 aveva un'impostazione simile. Certo su X1/23 la coda spiovente risaltava, perché enfatizzata dalla quasi simmetrica inclinazione del frontale, a creare quella forma ad arco piuttosto inconsueta. Un'altra cosa, però, mi è venuta in mente riflettendo sul motivo di quelle forme. Potrebbe essere anche l'eredità di un concetto "Giacosiano" (era andato in pensione da pochissimo, nel 1970), cioè quello dell'ottimizzazione dei costi, in termini di quantità di materiale (acciaio e altro) necessario per la carrozzeria. Il requisito fondamentale doveva essere l'abitabilità per due persone, per spostamenti in città; quindi lo spazio per bagagli e la facilità di carico erano verosimilmente non prioritari. E allora quella forma a triangolo smussato poteva essere la più efficiente se pensata in questi termini. Sempre riguardo alla linea, certe idee che appaiono nei primi disegni e modellini in scala, sembrano ricordare un concept del 1967 per una city car anch'essa elettrica, la AMC Amitron: Del modello, anzi dei modelli, in scala reale, non ho mai capito bene però l'evoluzione. Mi spiego: dalle foto che conosco, direi che esistano almeno tre diversi esemplari: uno grigio, che dovrebbe essere quello originariamente presentato al Salone di Torino del 1972: ...ed ancora presente a Mirafiori, senza più i tergicristalli però : Foto da cartella stampa: ...che ci aiuta a individuare alcune caratteristiche di questo prototipo: - forma ad arco - montante B dritto - portiera che segue il profilo del passaruota anteriore - ripetitore laterale dell'indicatore di direzione a triangolo, incastonato nello scasso della fiancata disegnato attorno alla vetratura - calandra del tutto assente e feritoie sul cofano anteriore - tergicristalli divergenti uno rosso, sempre "ad arco": Sembrerebbe un'evoluzione - marciante, visto che è stato paparazzato nelle ultime tre foto postate da @PaoloGTC - del primo modello, ma ha delle differenze significative: - il montante B è inclinato in avanti - la linea di cintura ha un andamento leggermente diverso, più rialzato in coda - tutta la portiera appare spostata indietro (di poco) - la calandra non è più liscia ma con feritoie (mentre il cofano ne è privo) - feritoie compaiono anche sulla parte bassa del cofano posteriore, a lato della targa - i tergicristalli sono paralleli (e cromati) - i cerchioni sono diversi Questo modello non so quando compare né che caratteristiche tecniche abbia, né che fine abbia fatto, perché foto recenti non sembrano essercene... Infine il modello sempre rosso, ma col frontale non-monovolume: Chiaramente è quella anche adesso esposta allo Heritage Hub: E qui le differenze si fanno più strane. Vabbe', il volume del cofano anteriore si è fatto autonomo, angolato rispetto alla linea del parabrezza, rompendo l'equilibrio della forma ad arco originaria. E questo, unito alla portiera accorciata per l'arretramento del bordo anteriore dietro al passaruota, ha donato al prototipo un aspetto sgraziato e un po' ridicolo, a becco di "papera"... Poi alcuni dettagli come i cristalli posteriori non più fissi, ma con apertura a compasso. E i poggiatesti sui sedili. Soprattutto è certo che si tratti di un prototipo con meccanica elettrica, se mi passate il quasi ossimoro! Quindi: questo terzo prototipo di quando è? Poi quello che tra l'altro non capisco benissimo è se i muletti qui sotto beccati da Lehmann (postati da @PaoloGTC), sono proprio uguali uguali a questo modello o no... E' chiaro che questo esemplare ha già la linea cofano-parabrezza spezzata, così come la portiera accorciata che non si accavalla più con il passaruota. Però... però... ...è che mi sembra che lo stacco tra parabrezza e cofano sia molto meno netto di quello del modello rosso oggi in museo. Così come il taglio a salire del finestrino (zona specchietto, se ce l'avesse 😆), piuttosto dritto nel muletto, mentre nel modello del museo (vedi qui sotto) è arrotondato: E il muletto non ha i vetri dietro a compasso, e neppure sembra avere feritoie nella calandra... Boh!?! Insomma, se qualcuno conosce i dettagli e la storia esatta dei vari prototipi/esemplari di questo progetto, ci racconti pure... Mi rimane infine un dubbio, di natura tecnica: si conoscono informazioni e dettagli della soluzione "elettrica" di questo progetto X1/23, ma non ho mai visto niente in merito alla versione termica, che era dichiaratamente una delle possibili varianti per cui era stato sviluppato questo progetto.2 punti
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per il 20-25%, forse anche per il 30%, un bev si adatta al proprio stile di vita, ma non per gli altri. per molti automobilisti, una bev ha semplicemente molti più svantaggi che vantaggi, e non si tratta di prezzo o costi di gestione.2 punti
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...tra qualche anno mi prenderò un'altra Tipo (usata) che avrà passato più tempo dentro una vetrina che in strada....2 punti
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Priced in Italy nuovaabarth600elistino29ottobre2024-6720bb5f7cca0.pdf and configurable https://www.abarth.it/configuratore/#/600e/2 punti
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raga, io c'ero all'epoca (purtroppamente!) "farsi il mercedes" era per antonomasia la W124 250D con o senza targhetta era lenta, ma un'ottima stradista, con dettagli curati anche lì dove le altre erano tirate via. zero vibrazioni, qualità costante nel tempo. Poi i veri sboroni in realtà prendevano le BMW E28 524td o le 318is, ma questo è un altro discorso la 190 era paradossalmente la scelta razionale e meno cool (dotazione scarsa, forse, ma le 5 marce in Italia le avevano tutte di serie.) Semmai all'inizio arrivavano senza vetri elettrici... Ad ogni modo, mettetela giù come vi pare, ma la sensazione di solidità era anni luce rispetto a tutte le italiane, esclusa in parte la Thema (ma ricordo bene la Turbo 16v di 3 anni del padre di un amico con una splendida alcantara beige che cominciava già a spiegazzarsi e con il rivestimento portiera scricchiolante). E con dei divertenti seghettamenti al minimo. Poi era un missile, ok, ma non si va sempre come un missile.2 punti
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Ma la faranno anche grigia? Ah no scusate non è un topic Fiat. 😆2 punti
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Dopo la notizia che il governo taglia praticamente tutti gli incentivi auto per i prossimi anni, Fiat grande Panda sarà ordinabile in tutti e 26 paesi europei tranne l’Italia a tempo indeterminato 😂😂🤬2 punti
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Ragionamento logico “da privato “ pero’ dopo aver letto le % di vendita ai privati sia in questo forum sia nelle dichiarazioni di capo bmw Italia , credo che le aziende che sono i veri acquirenti del 70% dei prodotti oltre i 20 mila euro noleggeranno sicuramente i prodotti nuovi non elettrici. Non stanno lì ad aspettare gli eventi ogni 3 anni o poco più auto nuova nel parco auto (ice )2 punti
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Stupendo il titolo, "Primi spiragli per un ritorno al termico", dopo giusto 9 mesi dal lancio della all-electric, e stock della precedente ancora disponibile. L'hanno proprio fatta grossa.2 punti
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Sono catastrofista di natura e avevo bisogno che qualcuno uscisse allo scoperto per rassicurarmi. A quanto vedo ha funzionato grazie Tommy 😂😂2 punti
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MA COSA NE SAI CHE MANCO L'HAI VISTA?!😂😂😂😂 A mio modesto parere invecchieranno tutte le concorrenti all'uscita di Stelvio. E via la sciapezza attuale, sciò.2 punti
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Stupenda, la speranza rimane sempre che ne facciano una termica perché questa è invendibile2 punti
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...in Europa, per quanto riguarda il settore automobilistico, siamo giunti rapidamente al thatcherismo senza avere la Thatcher e senza volerlo. Penso che il prossimo premio Ig-Nobel per l'economia possa essere già impachettato e spedito a Bruxelles!2 punti
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