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Il punto più alto della discussione deve ancora arrivare, quando si farà il minimo comune multiplo tra: - fattore beta tester (Ypsilon) - fattore GPL (Clio) - Fattore full hybrid (Corolla) Per fondere tutto insieme nella... fantasmagorica Kia Niro tri-fuel11 punti
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Questa valutazione è semplicemente ridicola. Quante centinaia di miliardi di profitti si aspettano questi giocatori d'azzardo in futuro, assumendo normali standard di valutazione basati su KPI bancarie standardizzati? Tutto questo è solo speculazione e manipolazione.8 punti
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avranno visto i voti del sondaggio ed hanno deciso di sparigliare , probabilmente c'è fra noiuno della scuderia che vuol fare il colpo gobbo in classifica5 punti
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Se sei sopravvissuto alla prima infanzia con al Giulia, l’unica risposta che sai già è Giulia Veloce. il resto ti farà dire “eh, avessi preso un’altra Giulia”.4 punti
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Defender? Oh Gesù... usata di 90k km in pratica è già pronta per la pressa. In un paio di interventi di manutenzione straordinaria finisci per "restituire" al mercato tutto ciò che hai risparmiato con la furbissima mossa dell'acquisto della Giulia nel 2020. Anche io voto per Stelvio, la risposta più logica ai tuoi bisogni, se davvero hai bisogno di spazio, altrimenti semplicemente tieni quella che hai. Altra opzione: prendi un suv generalista, uno qualsiasi, per la consorte, per quando serve la maggiore capacità di carico, e tu continui a goderti la Giulia. Comunque preparati a rimpiangerla in caso di scelta sbagliata, è un mezzo veramente sublime pur nella sua semplicità di versione turbonafta, se ancora hai in tasca l'85% del valore di 4 anni fa un motivo c'è. Di certo della Giulia non ricorderai il bracciolo che si affossa se veramente passerai a un Santa Fe...4 punti
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Ciao a tutti, Vi leggo, in modalità ospite, con molto piacere, da ormai qualche anno. Alfista sfegatato, appassionato e discreto conoscitore del mondo auto (quest'ultimo giudizio è un chiaro effetto Dunning-Kruger, anche se, con il Volgo e nella vita reale, riesco comunque a spiccare.) Archiviata questa premessa con un sonoro "E sti caxxi?!" veniamo al dunque. Sono attuale possessore Giulia 2.2, 190 cv, Diesel, con poco meno di 80.000 km (20k km annui). Unica auto (...unica, utilizzabile..), di un nucleo famigliare composto da 4 cristiani ( i 2 mostriciattoli sono nella seconda infanzia). Bramata fin dal lontano 2015, quando la buon’anima la "discese dal cielo", dopo una serie di impedimenti, economici e non, riuscii finalmente a possederne una solo nello sciagurato 2020. Il combinato disposto di covid (pur di vendere, ai tempi, te le lanciavano con la fionda), inflazione e nuova politica commerciale Alfa con aumento dei prezzi del nuovo ( e conseguente rivalutazione dei prezzi dell'usato) voluta dal Giovanni-Filippo Nazionale, hanno fatto si che la mia possegga ancora un residuo dell'85% su quanto pagato ai tempi. Un buon controvalore da dare in permuta. La Giulia non la scopro certo io nel 2024: è bella fuori, è molto bella dentro, è bellissima sotto e, guidarla su un passo di montagna, è la terza cosa più divertente che mi viene in mente da fare. Difetti? E' relativamente piccola per le mie (nostre) esigenze, in certi aspetti ha una qualità costruttiva un po'così( "Scricchiolii, soprattutto dal binocolo strumentazione, ne vogliamo come non ci fosse un domani! La verniciatura? Preferibilmente a buccia d'arancia e giusto una spolverata, così che ogni piccolo moscerino che si spiaccichi in velocità sulla carrozzeria possa rivelarne il fondo, se non la lamiera nuda! La ""pelle"" e l'imbottitura dei sedili? Si devono rovinare con il solo cipiglio! Il bracciolo? Si deve sfondare lasciando il calco del gomito del proprietario dopo 10 minuti di utilizzo! ecc ecc ecc). I 190 cv della mia Diesel fanno quello che possono, ma non rendono abbastanza merito sia al telaio, che alle meravigliose palette al volante (un mio feticismo). Nonostante tutto ne sono ancora , completamente, invaghito, MA, più per voglia che per reale necessità mi si sta concretizzando il tarlo di cambiarla e , con il budget a mia disposizione (più la fiches del valore residuo della mia, di cui sopra) ho individuato 3 desiderabili (+2 outsider) candidate di cui vi vado ad elencare, secondo il mio punto di vista, pregi e difetti e del quale chiedo un VS parere e una VS scelta integrando o correggendo quanto scritto: 1) Alfa Giulia Veloce 280 cv (già individuata e in fase di trattativa con un concessionario) PRO - E' un' Alfa - E' una Giulia - E' un'Alfa Giulia, "la macchina voluta da Dio"© (cit.) - Prestazioni. Ha 280 cv, che pur non essendo i 500 e passa della inarrivabile Dea, sono comunque un bell'andare. CONTRO - Trazione integrale. Non l'ho mai provata ma secondo me toglie qualcosa rispetto ad una Giulia TP. - Nella mia zona, per esperienza personale, l'assistenza ufficiale è pessima. - Superbollo - Costi di mantenimento nettamente più alti rispetto alla mia Diesel attuale (grazie a Graziella..) - Rimane relativamente piccola - Manca di ogni qualsivoglia effetto, sia "Wow" (emotivo), che "Beh" (razionale), tale da giustificare il cambio con la mia dolce consorte (Stai spendendo soldi per comprarti la stessa macchina?! Sei scemo o mangi i sassi?!) 2) Maserati Ghibli usata, post Restyling 2020 sotto i 30k km (presumibilmente Hybrid 330 cv) PRO - Linea Bellissima e presenza scenica - Interni belli e spaziosi - Il marchio Maserati ha il suo fascino - Prestazioni - Fa brum brum CONTRO - Macchina usata - Nella mia zona (presumo) l'assistenza ufficiale fa schifo.(Il gruppo è lo stesso che commercializza e assiste le Alfa) - Superbollo - Costi di mantenimento iperbolici rispetto alla mia Diesel attuale (grazie a Grazia..) - Visti i valori residui Maserati, tra qualche anno , usata, la posso scambiare con una cassetta di frutta matura. 3) Land Rover Defender, usata sotto i 90 k km PRO - Macchina spaziosissima, con 7 posti - Conseguente effetto "Beh" da parte della consorte - Line Affascinante e presenza scenica imponente. - Ottimo valore residuo nell'usato. CONTRO - Un SUV, perdipiù ENORME.La perfetta Antitesi delle mie convinzioni in fatto di auto. Il non plus ultra dell'incoerenza rispetto a quando pensato, detto e predicato in tutta la mia vita automobilistica - Visto il mio budget dovrei virare su una macchina stra-usata - Dalla regia mi dicono che le Land Rover sono affidabili come il Cu*lo di un bambino accovacciato. - Prestazioni, piacere di guida e velleità sportive sotterrate - Costi di mantenimento altissimi rispetto alla mia Diesel attuale (Grazie al C) - Impegnativamente Enorme Outsider considerate di sfuggita: Nuova SANTA FE (un Defender razionale) e BMW Serie 3 GC (il nemico! Giammai!) A voi la Parola.3 punti
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In un mondo di Suv, se dovessi aver bisogno di un'auto da famiglia e Giulia mi sta stretta, andrei di serie 3 touring senza se e senza ma. Anche se internamente, visto che mi capita di viaggiarci ogni tanto da passeggero, non mi sembra molto di essere a bordo di una BMW, ma ormai il mondo va così.3 punti
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Perdonatemi ma mi sento chiamato in causa Posseggo da agosto 2021 uno Stelvio 200cv benzina, MY19, acquistato usato causa spezzatura di schiena e seguente semimpossibilità a guidare la precedente 159 TBi SW. Non è, né può essere, come Giulia alla guida. Ma si guida comunque bene ed è decisamente spaziosa. Per il tuo uso, una Veloce 210cv diesel dovrebbe andare bene. Altrimenti, dato che i pargoli crescono e non necessitano più di ingombranti seggiolini... Giulia veloce 280cv. E se la signora si lamenta, puoi sempre provare a fare una brusca sterzata a sinistra con la porta destra aperta e la cintura slacciata Contro: sei comunque in zona superbollo.3 punti
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Kit di montaggio. Come le Caterham. Oppure te la spediscono in pratici fascicoli, in edicola a 9e99 a fascicolo. Col primo numero, in regalo una bocchetta del clima e la colla vinilica.3 punti
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Ti sei dimenticato anche: Mi auguro di non vedere più Oliver Francois dentro una 600e a sponzo in un gigantesco barattolo di vernice. 😁3 punti
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ma ci dimentichiamo che Tesla non produce solo auto, ma possiede la rete di ricarica rapida più grande al mondo con oltre 60.000 colonnine, è produttore nel settore fotovoltaico ed ha una grossa divisione di stoccaggio dell’energia elettrica nonché a breve, robotica.2 punti
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che Tesla sia capitalizzata 5 volte Toyota e 10 BYD è la dimostrazione che la finanza segue regole proprie non corrispondenti alla realtà materiale.2 punti
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tutta la vita una Golf rispetto ad una 208 / derivate parità di prezzo, non scherziamo dai…2 punti
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...per la batteria e rete di bordo 12V, e sempre una rete separata, altrimenti dovresti adattare tutte le normali utenze, come tergicristalli, alzacristalli, ventilatori ecc. ecc. ad una rete di alta tensione. B.t.w. - una batteria 12v rotta è uno dei guasti più frequenti delle bev.......... 😂2 punti
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scusate.........ma solo io leggo F1.75? Mi devo preoccupare visto com'è andata la F1-75 del 2022?2 punti
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il futuro dell'automobile è cinese e non americano, soprattutto nel nuovo clima geopolitico2 punti
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secondo me sarebbe stata enormemente più bella e moderna rispetto a ciò che hanno poi effettivamente partorito..2 punti
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Comunque io vado controcorrente anche su questo... e dico che il passaggio da Giulia JTD a Giulia 280 è sopravvalutato. Nel senso che avrebbe parzialmente ragione la consorte a dire che stai comprando due volte la stessa macchina. Per carità, la Veloce ha tanta roba in più... ma già adesso hai un motore sovradimensionato per le nostre strade e per farti scappare qualche sorriso nel misto (che è quello che conta). Mi pare di capire che le tue possibilità economiche siano migliorate negli ultimi anni, visto che stai considerando tutte scelte abbastanza impegnative. Quindi la domanda successiva è: sei sicuro che ti basti come unica auto del nucleo familiare? Perché prima o poi dovresti considerare un'utilitaria, per auto completamente insipide ormai devi preventivare dai 25k a salire, a quel punto con 35k prendi una Stelvio con 1 anno di vita senza dover rinunciare alla Giulia. (Fun fact: Stelvio si è svalutato più di Giulia). Pensa anche a questa possibilità2 punti
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Si perché, nell'ordine, 1) entro la fine della pagina 45 della discussione (massimo massimo la 46) concluderesti che una segmento C è troppo grande per le tue esigenze e che non c'è nulla di meglio di una Clio a GPL 2) perché se proprio volessi rimanere nel segmento C, la soluzione più ragionevole considerate le tue percorrenze sarebbe una Corolla 1.8 ibrida allestimento barbon. E lo sai già dentro di te che è così. Ma alla fine comunque il richiamo della Clio GPL prevarrebbe su tutto 😜. PS: da configuratore, una Corolla 1.8 Active bianca con rottamazione/permuta viene la modica cifra di...28800 euro. 28800. Per me a quel prezzo li non ci sarebbe più discussione su Golf, Ypsilon Cassina o Clio GPL che rimarrebbe in piedi.2 punti
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Non puoi scendere da una Giulia per salire su un Defender. A quel punto al posto tuo andrei di Stelvio. E comunque la serie 3 é una gran macchina, ci penserei seriamente.2 punti
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Razionalmente terrei la Giulia 190 cv (magari controllando il pescante della pompa dell'olio), nessuna delle scelte elencate vale la pena contando i soldi da aggiungere.2 punti
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Credo che non ci sia nessun nesso tra auto americane o commercializzate in America e auto esclusivamente europee. I militari alleati di stanza in Italia possono avere sia le proprie auto private fatte arrivare dal loro paese, sia auto acquistate qui in Italia. In ogni caso l'immatricolazione era sempre AFI. Da piccolo ne ricordo tantissime in giro, soprattutto in Tangenziale, quando la base era a Bagnoli. Si vedevano sia qualche catafalco USA degli anni '70/'80, sia le vetture nostrane di ogni marca e genere. Ricordo che una volta ero in tangenziale con i miei genitori, eravamo diretti a Pozzuoli, e a un certo punto incontrammo una FIAT 126 verde targata AFI, con a bordo un americano di colore che guidava a tavoletta come un pazzo, facendo la gimcana tra una corsia e l'altra. Per quanto riguarda le lettere che identificano le basi: B (Brindisi); C (Catania); H (Cagliari); L (Livorno); N (Napoli); S (La Spezia); U (Udine); V (Vicenza); W (Verona); X (La Maddalena); Y (Comiso). Fonte: Wikipedia2 punti
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Incrocio le dita. Mi auguro di non vedere più "Damiano" e similia come testimonial. Mi auguro di vedere un'immagine più "maschia" (spero si possa dire ancora) a questi due brand. Mi auguro di non vedere più "corti" di famosi registi di cui non si capisce l'inizio e la fine e aventi una visione "macchiettistica" dell'Italia. Buon lavoro.2 punti
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La macchina ha effettivamente qualche problema di posizionamento. Dovrebbe essere parte della gamma semi-premium 500, ma al contempo l’hanno voluta tenere un po’ più in basso come rifiniture andando a cozzare parzialmente con Grande Panda. Ciò detto, nei piani dovrebbe essere un modello da grandi numeri (mi pare si parlasse di 120.000 esemplari l’anno) e di gran lunga la più venduta del trio polacco. Inutile dire che se questo era il piano, al momento non sta minimamente andando così e non si capisce se siano ancora problemi di forniture, di privilegiare altri modelli nell’allocare i (pochi) motori MHEV o davvero una cattiva risposta del mercato. Io comunque, al netto dei fari interiori e dei materiali utilizzati (soprattutto interni e cerchi), non la trovo per niente brutta, anzi. E sono convinto che a chi piace questa, la G. Panda probabilmente piace molto meno e viceversa.2 punti
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Secondo l'Argus a breve verrà presentato un altro concept di Twingo più fedele alla versione di serie con interni definitivi. La cosa più interessante è che la base di Twingo viene confermata come AmpR Small mutuata dalla sorella grande R5, che da 3,92m passerà a 3,75m. Avrà un motore da 82cv, una batteria LFP da 30kwh fornita da CATL, con autonomia stima fra i 250-300km. Il progetto è stato sviluppato con la collaborazione delle due società cinesi Launch Design e Shanghai eDrive. Prezzi stimati fra i 19-23mila euro, divisi in 3 diversi allestimenti. https://www.largus.fr/actualite-automobile/renault-twingo-4-2026-prix-moteur-batterie-nos-indiscretions-sur-la-grenouille-electrique-30037077.html2 punti
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Verissimo! E questo fenomeno è molto più evidente che non quello riguardante la differenza tra pneumatici estivi/ecologici, o 4S/invernali2 punti
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Buongiorno a tutti e un imponente grazie ad Angelo, perchè quando si tratta di analizzare dettagli e differenze tra i vari modelli nati durante lo sviluppo di un progetto, pochi sanno andare in profondità come lui!! Col passare del tempo, man mano che le immagini delle varie "formaggine" si aggiungevano all'archivio digitale (avendo costruito la biblioteca negli anni, tramite i mercatini, una delle costanti è stata quella di tornare più volte ad aggiungere materiale, dopo aver recuperato "cartaccia" del tal periodo) mi feci l'idea che in Fiat dovevano averne costruite diverse, forse anche di più di quelle che abbiamo visto tra esposizioni e collaudi. Notai che la "formaggina" aveva subìto delle modifiche, e pensai ciò fosse dovuto al fatto che era passato parecchio tempo dalla prima presentazione ai giorni in cui diverse riviste l'avevano "pizzicata" sulla strada. Ammetto però che a quel punto, preso da altri misteri, non le dedicai molto tempo. Oggi riparto proprio da questa parola: tempo. Sì, perchè così come ai tempi non mi misi a studiare le varie differenze - ragion per cui ringrazio ancora Angelo di averlo fatto ora - nemmeno feci caso a QUANTO tempo era passato. Davvero tanto... Per fare un esempio, noi sappiamo che la vetturetta viene presentata per la prima volta al Salone di Torino del 1972. Bene: tanto per dirne una, la foto-spia con "dida" che ho caricato l'altro giorno in chiusura del post fu pubblicata il 13 gennaio del 1976, ed in base a ciò che vado a scrivere posso dire che non era nemmeno una delle ultime. Riassumendo ciò che ho ritrovato ieri, torniamo al 1972: la "formaggina" viene presentata e - altra cosa che non avevo notato ai tempi - in quel momento non ha nemmeno un nome. Non si chiama "X1/23", anzi... non si chiama e basta. Nata da uno studio del CS Fiat focalizzato su design e sicurezza (gli stessi uomini si erano cimentati da poco sul grande progetto ESV, di cui a breve parleremo in maniera così prolungata che... riuscirò a farvi addormentare davanti allo schermo ) rappresentava la possibile riduzione in scala "minima" del concetto di vettura ANCHE sicura, come la si immaginava ai tempi. Le grosse fasce protettive ed il massiccio... come chiamarlo, sopracciglio? sul frontale si rifacevano infatti ad alcuni dettagli tipici delle tre ESV gialle, così come varie soluzioni adottate all'interno, che non sto a citare ancora perchè già descritte nel post precedente, erano tutte studiate per proteggere i passeggeri. Ma torniamo al nome: in quel momento ancora non ne aveva uno. La vetturetta parve interessante a molti, ma una volta spente le luci della ribaltà tornò da dove era venuta e fu in quel momento che venne, non dico "archiviata" ma almeno inserita fra i progetti di cui Fiat si stava occupando o che comunque "aveva lì". Fu in quel momento che le venne affibbiato il suo bel "23". Risalgono a quei giorni anche le prime info certe su quella che era la sua propulsione: al di là di quanto era stato lasciato intendere attraverso studi come quello della plancia dotata di strumentazione per una vettura elettrica, nulla di preciso era stato dichiarato. A quel punto invece trapela la notizia che dopo il Salone la piccolina viene impostata come una elettrica con motore anteriore da 13,5 cavalli. Poi... anni di silenzio, o quasi.... perchè là dentro ogni tanto a questa "formaggina" buttano un occhio. Abbiamo infatti visto che all'inizio del 1976 gironzola sulle strade torinesi. Nel 1978 il neonato Centro Ricerche Fiat la prende in carico, continuando a chiamarla "23" e trasformandola in maniera percettibile per chi - come noi - ha buon occhio. In mano al CRF il progetto progredisce in maniera più rapida: gli studi più recenti sulle batterie e sulle nuove tecnologie forniscono al giocattolino nuovi accumulatori al nichel-zinco con una capacità 1,75 volte superiore di quelli al piombo-acido adottati in precedenza. Arrivano addirittura alcuni dati sulle performances: velocità massima di 75 km/h, autonomia di 70 km alla velocità costante di 50 km/h. Inoltre - e qui arriviamo forse al "nocciolo" dell'interessante questione proposta da Angelo - il CRF la modifica in varie parti della carrozzeria. Il motivo? Eh... in quel momento si sta veramente pensando di metterla in produzione ad un costo ragionevole, e tutte le modifiche relative alla carrozzeria sono studiate - secondo quanto dichiarato - per poter produrre le varie parti tramite il classico stampaggio utilizzato per i modelli di normale produzione. In definitiva, l'esistenza di due diverse X1/23 (o magari anche più di due...) dovrebbe essere dovuta questo. Da una parte il classico concept, dall'altra il risultato di un'evoluzione messa in atto da qualcuno che per un momento ci aveva creduto davvero. La fine della storia la conosciamo... fu la stessa Fiat a dichiarare che al di là di tanti buoni propositi e tanti "oooh, interessante!!" espressi dagli spettatori, analisi di mercato compiute dalla Casa stessa sentenziarono che al momento di tirar fuori i soldini e adattarsi ad una nuova mobilità, fatta soprattutto di cambiamenti di abitudine che sempre suonano come fastidi, la macchinetta elettrica non l'avrebbe comprata nessuno. (mi ricorda qualcosa, tutto ciò...) In chiusura, due immagini serie ed un "pasticcino" che si ricollega alle mie interruzioni pubblicitarie disneyane e pure alla definizione "becco da papera" data da Angelo al frontale della versione modificata. Iniziamo dalla tecnica: ho recuperato queste due immagini, la prima penso molto comune perchè ricordo di averla pescata sul web tanto tempo fa. Lo spaccato della "papera". Qui invece, nelle due viste, insieme ad alcune quote vediamo espressi - in maniera più semplice - i "fondamentali", e credo che si tratti della prima versione. Ma ora passiamo dal serio al faceto... devo ammettere di non ricordare su quale social ho già condiviso in passato questo divertente aneddoto, se qui oppure su FB. Nel caso la mia fosse una replica, mi scuso (sto invecchiando, la memoria a volte...) ma visto che in questi giorni ci siamo concentrati sulla "formaggina", mi pare giusto riproporre il contenuto in questa sede. Insieme ad una Montreal guidata "a tutta birra" da un incredibile contadino-pilota che concede un passaggio a Paperino e nipoti e ad una Fiat 850 oggetto di un vero e proprio "spot" con protagonisti i Paperi tutti, la X1-23 è una delle poche italiane ad essere comparsa su Topolino. E' Paperina ad andarla a recuperare, per conto di Zio Paperone che sta completando la sua collezione di automobili di ogni epoca (nascosta sotto il Deposito) nella storia "Zio Paperone e i 100 Anni dell'Automobile". (Topolino n.1614-1615, Novembre 1986 - Disegni di Guido Scala) (nemmeno Zio Paperone voleva l'elettrico )2 punti
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Allora il primo motore da evitare sarebbe proprio il TSI..1 punto
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Voci riportate da Pernat, suo manager. Le voci riguardano l'insoddisfazione sulla fuoriuscita dei tecnici, firmare il contratto dopo avere parlato con Sterlacchini e Guidotti e trovare degli altri responsabili non gli ha fatto piacere.1 punto
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Non me ne vogliano i proprietari e gli estimatori della pur apprezzabile Stelvio, ma, dal mio punto di vista è un surrogato della Giulia con pochi vantaggi e con tutti gli svantaggi di un Suv.1 punto
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Dopo un mese di utilizzo sono già arrivato a 2500 km percorsi, secondo i dati raccolti con Fuelio ho caricato 510 kWh, per una media di 4,9 km/kWh(erogati). La spesa in ricariche è stata di 212 € (comprese le domestiche stimate a 0,25 € kWh) quindi 0,085 €/km, meno di quanto spendevo con il diesel, ma ancora alto, perché ho fatto molte ricariche fast costose, circa il 60% in DC ed il 40% in AC, conto di fare meglio nei prossimi mesi, quando le tratte di spostamento cambieranno e non dovrei avere necessità di ricariche fast, ma solo domestiche e in AC a prezzi quasi domestici. Complici i viaggi più frequenti del solito e un po' d'inesperienza, non sono mai sceso sotto il 15% in città e 30% fuori prima di ricaricare, ho fatto ben 18 ricariche, 3 erano del tutto superflue, solo test di ricarica e rabbocchi per stare tranquillo, ma con l'esperienza avrei potuto evitarle. Di fatto con una ricarica faccio in media circa 170 km, più che sufficienti per tutti i miei tragitti abituali, con il diesel facevo un pieno ogni 750 km circa, quindi 4 volte tanto. Sabato e Domenica sempre intorno alle 17 ho ricaricato ad una fast Becharge che sul display mostra la curva di ricarica. Sabato non ho attivato il preriscaldamento della batteria e la curva è stata la seguente Domenica mezz'ora prima di ricaricare mi sono ricordato di attivare il preriscaldamento e la curva è stata la seguente In entrambi i casi ho ricaricato fino al 100%, partendo da un residuo del 37% e del 32%, cosa sconsigliabile per ridurre i tempi di ricarica, mettendoci un'ora sabato e 50 minuti domenica. Con l'esperienza avrei potuto ricaricare dal 5-10% fino al 70-75%, dimezzando praticamente i tempi, ma in realtà non ne ho necessità, ieri per esempio la ricarica è finita prima del giro al centro commerciale.1 punto
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Ricordo un paio di anni fa in vacanza in Abruzzo con la Yaris ibrida di mia moglie, scendendo da Campo Imperatore fino alla costa, in pratica sono quasi centinaio di km tutti in leggera, ma costante discesa, il CDB mi dava una media di oltre 50 km/l. Poi ho percorso la stessa strada al contrario. Risultato: la media fra l'andata e il ritorno i soliti circa 20km/l.1 punto
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Qualche altra storica. Iniziamo con questa Fiat Cinquecento 900 '92 immatricolata ad Aprile, ormai veramente difficile beccarne di così anziane, praticamente è del quinto mese di vendita! Le condizioni esterne sono molto buone e ha anche un numero di targa con quasi tutte le cifre uguali. Anche oggi vediamo una Punto provinciale, un po' più anonima nel colore rispetto quella dell'altro reportage però questa Fiat Punto 75 ELX 5p I Serie '94 con targhe mantovane, ahimè tenuta malino. Un'altra Punto, ma una ben più particolare Fiat Punto 85 Sporting I Serie '98 con una delle bellissime tinte introdotte dal restyling '97, questo azzurro se non erro è specifico della Sporting. L'esemplare in foto è guidato da una ragazza e ha qualche botticina, speriamo non faccia una brutta fine. Sarà Lui sarà Lei, sarà una 500....non sono impazzito, semplicemente questa Fiat 500 L '69 è utilizzata per quell'insulsa moda dei Baby Shower che è esplosa coi social, la personalizzazione estetica almeno non è delle peggiori. Una foto non delle migliori per questo Fiat Ducato 2.5D Pick-Up I Serie '82, mezzo che era fisso nella mia zona sin dalla mia nascita, sino al 2009 era rosso, poi è stato riverniciato in questo gradevole azzurro acquamarina, che tra l'altro mi pare fosse anche disponibile a listino. Parlo al passato in quanto è stato recentissimamente sostituito da una Transit '94, sembra però non sia stato demolito per fortuna. Mezzo un po' diverso da quelli che pubblico di solito questa Casalini Sulky Ydea, una microcar italiana che andava a prendere il nome della storica Sulky con l'aggiunta di Ydea (forse il nome Idea era già registrato da Fiat? ), purtroppo non è possibile cercare le targhe dei ciclomotori ma dovrebbe essere di fine anni '90. Le condizioni non sono delle migliori ma neanche pessime considerando che auto del genere molto spesso finiscono distrutte da seminuove data la clientela che le acquista. Vista soltanto la volta in cui l'ho fotografata quest'Opel Corsa A2 1.0 Swing 3p '89, o almeno, è una presunta Swing dato che mancano le targhette laterali tipiche di questa versione ma è presente il filetto rosso ai paraurti e il colore era comune proprio sulla Swing. Un po' scolorita ma non tenuta malissimo. Rimanendo nell'ambito tedesche vediamo anche questa Mercedes C180 W202 '94 con ancora le targhe provinciali napoletane, la linea è ancor oggi così moderna che appare straniante vederla con le targhe provinciali. Ad eccezione delle due piccole sbeccature sul paraurti anteriore le condizioni sono eccellenti. Concorrente della Classe C questa splendida Alfa Romeo 156 1.6 TS I Serie '97 immatricolata il 28 ottobre '97, quindi una delle primissime (mi sa del primo mese di vendita!) e con un telaio bassissimo, nello specifico il numero 3084. Le condizioni non sono affatto buone ma meriterebbe un salvataggio essendo un esemplare così datato. Concludo con quest'ormai parecchio rara Ford Escort 1.1 L 5p III Serie '82 di un bel verdino metallizzato e con le targhe nere originali, appartiene ad un signore molto anziano e l'ho vista solo il giorno della foto; Non sono riuscito a fare una foto dell'anteriore dato che una famiglia mi aveva visto fare la foto del posteriore e si è appostata a guardare cosa stessi facendo, quando poi si sono avvicinati alla sicurezza ho preferito lasciar perdere per evitare qualsiasi tipo di problema. Le condizioni sono ottime, purtroppo dev'essere stata oggetto di un tamponamento vista la botticina sul posteriore, che comunque dovrebbe essere facilmente riparabile.1 punto
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Mi sono salvato il c**lo solo perché nei 2 casi peggiori ero in manovra di parcheggio rientrando a casa, quindi a velocità minima, e prima che montassero i giri ho schiantato il piede sul freno che un altro po bucavo il pavimento. Immagina la coppia a bassissimi giri di 2 motori elettrici per un totale di +400 cv. Lo stesso (fase parcheggio) capitò un po' dopo a un famoso appassionato pilota da corsa con le Tesla, ed anche lui riusci a bloccare l'auto. Subito lo sbandiero su Twitter, dove aveva un grosso seguito, subendo gli attacchi dei cultisti. A diversi altri purtroppo andò molto molto peggio, morti compresi. Ne ho parlato meglio tempo fa qui su AP non mi ripeto. Del resto non potevi portarla a Tesla contestando laccaduto: come spiegano i link dell'indagine recente di Nhtsa, a quell'epoca appariva solo il PID del pedale acceleratore premuto dando la colpa al guidatore. Nhtsa aveva già assolto Tesla in passato per le numerose denunce per SUA perché non aveva trovato l'inghippo, ora finalmente l'ha trovato. Non il piede del guidatore ma un software inaffidabile. Fine della storia.1 punto
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Posso dire che - a Milano ce ne sono un po' - NON mi entusiasma per niente? Lo so che non me l'avete chiesto ma lo condivido ugualmente 😅1 punto