Classifica Utenti
- Tutte le aree/sezioni
-
Intervallo date personalizzato
-
Da sempre
2 Febbraio 2005 - 17 Novembre 2024
-
Anno
17 Novembre 2023 - 17 Novembre 2024
-
Mese
17 Ottobre 2024 - 17 Novembre 2024
-
Settimana
10 Novembre 2024 - 17 Novembre 2024
-
Oggi
17 Novembre 2024
-
Intervallo date personalizzato
14/11/2024 - 14/11/2024
-
Da sempre
Contenuti più Popolari
Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 14/11/2024 e localizzati Tutte le aree/sezioni
-
13 punti
-
è appunto qui che ti sbagli? Ti sembra che in Stellantis si usi il buon senso?7 punti
-
boh, in Maserati ormai ci sono più manager e dirigenti che operai7 punti
-
Anche perché nelle categorie minori e in FE a Monaco i sorpassi ci sono eccome, il problema della F1 è che finché fanno correre vetture con le dimensioni di un Ducato Maxi c'è poco da fare5 punti
-
300C sei tu? Dovrebbe essere simile al concept Jaguar per Gran Turismo, o almeno così si diceva4 punti
-
4 punti
-
Solo gli altri vendono auto ice pure (o GPL) guadagnando pure un sacco di quattrini, saranno più bravi nel mix di vendite evidentemente.4 punti
-
F1 | Verstappen e il mega car launch unico 2025: “Spero di essere malato quella settimana” https://f1ingenerale.com/f1/interviste/max-verstappen-non-sembra-particolarmente-entusiasta-di-partecipare-al-mega-evento-di-presentazione-delle-vetture-2025/4 punti
-
Here are more sketches about Punto Evo. I guess these were in another topic here. Maybe I am in minority, but I like the exterior of Punto Evo. I attached two links. One is about the presentation of Punto Evo and the other is a very special article with Ruben Wainberg (R.I.P). In this article there is a short and interesting story about the birth of Punto Evo. Presentation: Article with Ruben Wainberg https://ar.motor1.com/news/467934/ruben-wainberg-el-argentino-que-firma-los-disenos-de-abarth/4 punti
-
3 punti
-
...si chiamerà nuovamente Stelvio, e questo è rassicurante. Avendo capito come ragionano (o hanno ragionato in passato) certi esperti di marketing temevo colpi di genio dell'ultimora!3 punti
-
3 punti
-
Inizia a starmi davvero simpatico Max. dico davvero.3 punti
-
3 punti
-
Bravo max. Questa è una risposta di cui Kimi sarebbe fiero. Brundle: "come mai non eri in griglia Kimi? Ti sei perso la parata con Pelé" Kimi: "stavo cagando"3 punti
-
3 punti
-
3 punti
-
Un po' dispiace perché così perderà potenziali clienti che puntano sulla macchina "base" ma d'altronde mi fa piacere che non sia sempre la solita Fiat spartana e impoverita. Sperando non la impoveriscano durante il ciclo vita del modello3 punti
-
Le cose che fa Tesla le fanno altri da prima e non ha nessuna leadership tecnologica rispetto ad altri. Sono semplicemente bravi e tanto a vendersi. Tutto qui.3 punti
-
Esatto. Penso che @nicogiraldi intende con reskin un modello con piattaforma non cambiando e solo nuova ottica. In considerazione del fatto che sottostante G50 ancora sara una variante della CLAR, poi per lui e un reskin. Naturalmente non si sviluppa per gli ultimi 7-8 anni, con volumi sempre piu in dicesa, una nuova piattaforma ice, la base restera CLAR e naturalmente anche i motori sono a base di quello che conosciamo adesso con B48 e B58.2 punti
-
È comunque qualcosa che non si butta, o almeno per come sta combinata Fiat attualmente, soprattutto se questo restyling porterà in dote batterie migliori e meno costose abbassando il prezzo del modello.2 punti
-
Sembra riprendere lo stile di un vecchio concept di Bertone. Questo:2 punti
-
2 punti
-
2 punti
-
2800 euro da ammortizzare con i veicoli a basse emissioni. Se non hai da ammortizzare, paghi.2 punti
-
Beh ci credo ha più marchi Geely che l'intero panorama automobilistico europeo2 punti
-
...tipica espressione imposta da tutti i responsabili di marketing appena approdati alla nuova scrivania. Avanti il prossimo...2 punti
-
Visto che questo modello, di "Panda", ha solo il nome, ben venga che abbia solo motori brillanti, efficienti e costosi. Basta che dopo siano capaci a venderle. Io avrei fatto la stessa cosa con la 500, invece lì con il Firefly han preferito il ritorno alle origini del modello, far concorrenza alla Vespa2 punti
-
L'unica strategia che non mi spiego è quella di Renault visto che non ha alla fine tutti questi modelli phev o bev così "compelling", vai a capire quale sarà il loro mix di vendite.2 punti
-
Devo dire che guardando tutte queste mai nate si possano capire facilmente le potenzialità del marchio Alfa Romeo, altro che chiusura…2 punti
-
continui a ignorare un semplice fatto: le innovazioni (alcune reali, altre meno) non giustificano una capitalizzazione 5x Toyota e 10x BYD. È puro gamble, scommessa. Si scommette che con Trump Tesla avrà trattamenti di favore (come Google e Facebook in passato). Il valore reale di presunte innovazioni (oggi giorno sempre meno) e infrastrutture (con promesse di standardizzazione incerta) non giustifica queste cifre. Punto.2 punti
-
Niente ricambi per macchine young- e oldtimer, ma un chief heritage officer che sa solo come si vende scarpe di ginnastica 😝🤣 - che geni 😂2 punti
-
Difficult task, seems like they really appreciate his skills2 punti
-
2 punti
-
Vista ieri nel traffico e rimango sempre della stessa opinione. È scialba e per renderla appetibile bisognerebbe lavorare parecchio sull'estetica (secondo me) anteriore ed in parte posteriore ma significherebbe stravolgerla con costi elevati e,presumo,insostenibili. Per me andrebbe sostituita con un nuovo modello ed una linea molto più esotica.2 punti
-
1 punto
-
Non credo che il restyling farebbe grosse differenze in tal senso...1 punto
-
Altra soluzione...vendere 40% - 50% bev, poi sei totalmente libero con il resto per ice di qualsiasi caratteristica.1 punto
-
In generale, la E87 con M47 è un'auto con pochissimi difetti nelle statistiche di guasti del TÜV e dell'ADAC. Come ad ogni diesel con un chilometraggio elevato - occhio a Turbocompressore Valvola EGR Ugelli di iniezione Quache volte ci sono anche problemi con il volano a doppia massa (DMF) e con molle rotte (ma questa problema hanno anche molti altri auto, ma per Te come meccanico cambiare una molla non dovrebbe essere una cosa grande)1 punto
-
Tienila finché campa. Falle la sua manutenzione ordinaria e via. L'avrai portata via ad un tozzo di pane. Pure se monta il B47 ha comunque un chilometraggio importante. Falle una bella pulita al collettore di aspirazione ed EGR e mettile gasolio buono.1 punto
-
....come ha detto Altavilla di recente? "bisogna vedere chi degli europei sarà ancora vivo nel 2030". Quindi attenzione alle speculazioni sui modelli<-->piattaforme delle future generazioni di modelli.1 punto
-
1 punto
-
1 punto
-
Secondo me questi particolari erano molto ben studiati, il problema è che rappresentavano la ciliegina senza nessuna torta sottostante.1 punto
-
Posso dire che secondo me non è poi così vero? Sui forum francesi per esempio si parla molto della scarsa attenzione riservata a Citroen: ad esempio la Grande Panda sembra più curata e riuscita della C3, pur essendo quest'ultima la donatrice. Poi è vero che Peugeot è un marchio molto rilevante in Stellantis, ma allo stesso tempo stanno dando molto spazio ad Alfa e Lancia (la seconda in particolare, che era praticamente morta). Cioè, al di là di un metodo Tavares molto rigido, che si applica indistintamente a tutti i marchi, e digerito il fatto che nei segmenti piccoli e medi (quelli a noi più vicini e cari) piattaforme e motori, per una suddivisione di competenze, sono tutti di origine PSA (ma per le vetture grandi, o per i grandi veicoli commerciali, vale il contrario), secondo me la parte exFCA tutto sommato ha un buon peso in azienda. Semmai, se ci sono problemi nella gestione, secondo me sono strutturali su tutta l'azienda. E aggiungo: forse, in tutto questo, chi è rimasto figlio di un dio minore e senza troppi santi in paradiso a me sembra Opel.1 punto
-
1 punto
-
Buongiorno a tutti e un imponente grazie ad Angelo, perchè quando si tratta di analizzare dettagli e differenze tra i vari modelli nati durante lo sviluppo di un progetto, pochi sanno andare in profondità come lui!! Col passare del tempo, man mano che le immagini delle varie "formaggine" si aggiungevano all'archivio digitale (avendo costruito la biblioteca negli anni, tramite i mercatini, una delle costanti è stata quella di tornare più volte ad aggiungere materiale, dopo aver recuperato "cartaccia" del tal periodo) mi feci l'idea che in Fiat dovevano averne costruite diverse, forse anche di più di quelle che abbiamo visto tra esposizioni e collaudi. Notai che la "formaggina" aveva subìto delle modifiche, e pensai ciò fosse dovuto al fatto che era passato parecchio tempo dalla prima presentazione ai giorni in cui diverse riviste l'avevano "pizzicata" sulla strada. Ammetto però che a quel punto, preso da altri misteri, non le dedicai molto tempo. Oggi riparto proprio da questa parola: tempo. Sì, perchè così come ai tempi non mi misi a studiare le varie differenze - ragion per cui ringrazio ancora Angelo di averlo fatto ora - nemmeno feci caso a QUANTO tempo era passato. Davvero tanto... Per fare un esempio, noi sappiamo che la vetturetta viene presentata per la prima volta al Salone di Torino del 1972. Bene: tanto per dirne una, la foto-spia con "dida" che ho caricato l'altro giorno in chiusura del post fu pubblicata il 13 gennaio del 1976, ed in base a ciò che vado a scrivere posso dire che non era nemmeno una delle ultime. Riassumendo ciò che ho ritrovato ieri, torniamo al 1972: la "formaggina" viene presentata e - altra cosa che non avevo notato ai tempi - in quel momento non ha nemmeno un nome. Non si chiama "X1/23", anzi... non si chiama e basta. Nata da uno studio del CS Fiat focalizzato su design e sicurezza (gli stessi uomini si erano cimentati da poco sul grande progetto ESV, di cui a breve parleremo in maniera così prolungata che... riuscirò a farvi addormentare davanti allo schermo ) rappresentava la possibile riduzione in scala "minima" del concetto di vettura ANCHE sicura, come la si immaginava ai tempi. Le grosse fasce protettive ed il massiccio... come chiamarlo, sopracciglio? sul frontale si rifacevano infatti ad alcuni dettagli tipici delle tre ESV gialle, così come varie soluzioni adottate all'interno, che non sto a citare ancora perchè già descritte nel post precedente, erano tutte studiate per proteggere i passeggeri. Ma torniamo al nome: in quel momento ancora non ne aveva uno. La vetturetta parve interessante a molti, ma una volta spente le luci della ribaltà tornò da dove era venuta e fu in quel momento che venne, non dico "archiviata" ma almeno inserita fra i progetti di cui Fiat si stava occupando o che comunque "aveva lì". Fu in quel momento che le venne affibbiato il suo bel "23". Risalgono a quei giorni anche le prime info certe su quella che era la sua propulsione: al di là di quanto era stato lasciato intendere attraverso studi come quello della plancia dotata di strumentazione per una vettura elettrica, nulla di preciso era stato dichiarato. A quel punto invece trapela la notizia che dopo il Salone la piccolina viene impostata come una elettrica con motore anteriore da 13,5 cavalli. Poi... anni di silenzio, o quasi.... perchè là dentro ogni tanto a questa "formaggina" buttano un occhio. Abbiamo infatti visto che all'inizio del 1976 gironzola sulle strade torinesi. Nel 1978 il neonato Centro Ricerche Fiat la prende in carico, continuando a chiamarla "23" e trasformandola in maniera percettibile per chi - come noi - ha buon occhio. In mano al CRF il progetto progredisce in maniera più rapida: gli studi più recenti sulle batterie e sulle nuove tecnologie forniscono al giocattolino nuovi accumulatori al nichel-zinco con una capacità 1,75 volte superiore di quelli al piombo-acido adottati in precedenza. Arrivano addirittura alcuni dati sulle performances: velocità massima di 75 km/h, autonomia di 70 km alla velocità costante di 50 km/h. Inoltre - e qui arriviamo forse al "nocciolo" dell'interessante questione proposta da Angelo - il CRF la modifica in varie parti della carrozzeria. Il motivo? Eh... in quel momento si sta veramente pensando di metterla in produzione ad un costo ragionevole, e tutte le modifiche relative alla carrozzeria sono studiate - secondo quanto dichiarato - per poter produrre le varie parti tramite il classico stampaggio utilizzato per i modelli di normale produzione. In definitiva, l'esistenza di due diverse X1/23 (o magari anche più di due...) dovrebbe essere dovuta questo. Da una parte il classico concept, dall'altra il risultato di un'evoluzione messa in atto da qualcuno che per un momento ci aveva creduto davvero. La fine della storia la conosciamo... fu la stessa Fiat a dichiarare che al di là di tanti buoni propositi e tanti "oooh, interessante!!" espressi dagli spettatori, analisi di mercato compiute dalla Casa stessa sentenziarono che al momento di tirar fuori i soldini e adattarsi ad una nuova mobilità, fatta soprattutto di cambiamenti di abitudine che sempre suonano come fastidi, la macchinetta elettrica non l'avrebbe comprata nessuno. (mi ricorda qualcosa, tutto ciò...) In chiusura, due immagini serie ed un "pasticcino" che si ricollega alle mie interruzioni pubblicitarie disneyane e pure alla definizione "becco da papera" data da Angelo al frontale della versione modificata. Iniziamo dalla tecnica: ho recuperato queste due immagini, la prima penso molto comune perchè ricordo di averla pescata sul web tanto tempo fa. Lo spaccato della "papera". Qui invece, nelle due viste, insieme ad alcune quote vediamo espressi - in maniera più semplice - i "fondamentali", e credo che si tratti della prima versione. Ma ora passiamo dal serio al faceto... devo ammettere di non ricordare su quale social ho già condiviso in passato questo divertente aneddoto, se qui oppure su FB. Nel caso la mia fosse una replica, mi scuso (sto invecchiando, la memoria a volte...) ma visto che in questi giorni ci siamo concentrati sulla "formaggina", mi pare giusto riproporre il contenuto in questa sede. Insieme ad una Montreal guidata "a tutta birra" da un incredibile contadino-pilota che concede un passaggio a Paperino e nipoti e ad una Fiat 850 oggetto di un vero e proprio "spot" con protagonisti i Paperi tutti, la X1-23 è una delle poche italiane ad essere comparsa su Topolino. E' Paperina ad andarla a recuperare, per conto di Zio Paperone che sta completando la sua collezione di automobili di ogni epoca (nascosta sotto il Deposito) nella storia "Zio Paperone e i 100 Anni dell'Automobile". (Topolino n.1614-1615, Novembre 1986 - Disegni di Guido Scala) (nemmeno Zio Paperone voleva l'elettrico )1 punto
-
Io sono nella fase avanzata della vita (62), pure qualche acciacco a una gamba, eppure, chissà perchè, nella 124 spider salgo e scendo senza difficoltà. E l'altezza del sedile da terra non è certo quella della serie 3.1 punto
-
Ma non ci possono ricattare e obbligarci all’elettrico, a casa non sono attrezzato (e costerebbe 50/60.000€ per ricaricare da casa) e le colonnine fuori (a tempo, lontane, scomode) per strada costano più che fare benzina. sono degli incapaci1 punto