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Stai visualizzando i contenuti con il più alto punteggio, pubblicati in data 16/12/2024 e localizzati Tutte le aree/sezioni

  1. Peró le gabbie solo ora stanno iniziando a perdere vernice, altri 20 anni possono funzionare 😂
    14 punti
  2. Per Giorgio ha imposto di avere tutti motori nuovi in lega di alluminio per massimizzare la leggerezza, target del progetto. Parlare di marchionne in questo 3d assomiglia a una bestemmia, scusate.
    9 punti
  3. È vero che le Case automobilistiche non siano enti di beneficenza e che, in un’ottica puramente manageriale, Tavares abbia portato a casa risultati importanti per gli azionisti grazie a una strategia di riduzione dei costi e di aumento sensibile dei listini. A volte, nell’immediato, generare utili “a badilate” può sembrare la scelta più logica. Tuttavia, qualsiasi azienda che operi in un settore così competitivo deve anche riflettere attentamente sul rischio che una strategia troppo focalizzata sull’utile a breve termine finisca per erodere la percezione di valore e la fiducia del cliente nel lungo periodo. L’aumento dei listini in modo indiscriminato, senza un contestuale incremento di contenuti tecnici e qualitativi, rischia di alienare una fascia di clientela che non percepisce il valore aggiunto. È qui che entra in gioco la necessità di un equilibrio: fare utili senza trascurare gli investimenti sul prodotto, sulla rete di assistenza e soprattutto sulla reputazione. La strategia della condivisione di piattaforme e componenti tra i vari marchi del gruppo per aumentare i margini da un lato può effettivamente generare significative sinergie e garantire economie di scala, utili per tenere sotto controllo i costi e fornire standard qualitativi più alti su tutta la gamma ma dall’altro è fondamentale che questa condivisione non faccia scomparire l’identità e la qualità percepita dei diversi brand: ogni marchio ha una storia e un pubblico di riferimento con aspettative precise. Se si esagera nella standardizzazione senza adeguati investimenti in ricerca, sviluppo e design, si rischia di livellare verso il basso, con possibili impatti negativi sulla fidelizzazione del cliente. Gli utili derivati esclusivamente dal rialzo dei prezzi e dai tagli ai costi di produzione non sono una strategia sostenibile nel lungo periodo se non vengono reinvestiti in ricerca, materiali di qualità e miglioramenti concreti. Un’azienda solida non può basarsi solo su mosse di breve termine ma deve costruire un rapporto di fiducia con il consumatore. Non bisogna dimenticare che il mercato auto è sempre più trasparente: online si confrontano prezzi, caratteristiche, esperienze d’acquisto e di possesso. Questo genera una pressione costante sulle Case perché garantiscano qualità e valore reali, non solo percepiti. Mantenere il giusto bilanciamento tra risultati economici e soddisfazione del cliente è essenziale: solo così un Gruppo automobilistico può confermarsi un leader di mercato, capace di prosperare nel presente e costruire un futuro sostenibile.
    9 punti
  4. Porto solo una piccola testimonianza di come l'ingegneria premi ancora il merito, e non serva provenire da famiglia ricca. Ho studiato all'università fuori sede, con anche casa dello studente, solo grazie alle borse di studio, che venivano date (ma credo ancora oggi) con un mix di condizioni di reddito e merito. Da un lato una famiglia operaia con reddito basso, dall'altro il mio massimo impegno a tenere una media voti alta e un ritmo importante, hanno fatto si che i miei genitori abbiano sempre avuto rimborsate le tasse universitarie, e abbia mantenuto la casa delle studente fuori sede per tutta la durata degli studi. Grazie alla laurea con il massimo dei voti (quindi ancora una volta merito), ho ricevuto più offerte di lavoro, e ne ho accettata una a Milano che mi garantiva inizialmente anche l'alloggio (anche qui, dopo essermi spostato dalla città natale per studio, sono stato disposto a spostarmi anche per lavoro). Da li in poi, è stato solo un crescendo, sempre conquistato sul campo, sempre con promozioni legate al merito. Quindi il messaggio è che studi e merito contano; quando sono al lavoro guida sempre il merito, non ho nessun figlio di papà che mi tiene testa se non sul merito. Naturalmente le relazioni, il "networking", ecc. sono importanti, ma con il tempo le può creare e curare chiunque, e, anzi, tante volte i figli di papà non sanno mantenerle e si bruciano da soli (ne ho visto qualcuno). In definitiva, date il massimo sempre, vedrete che verrete ripagati.
    8 punti
  5. La vicinanza estetica tra i modelli sulla stessa piattaforma mi disturba moltissimo e non porterà a nulla di buono. Capisco i risparmi ecc.. ma qui stiamo parlando di variazioni, allungamenti e imbellettamenti delle stesse identiche macchine. Non capisco perché guardando la DS da davanti devo intuire le forme della Peugeot 3008/5008 e altri 5 modelli. Così si sminuisce tutto e si va a fare la fine della British Leyland. Idem 208/Corsa/Ypsilon, pur esteticamente riuscite. Assurdo che nonostante una capacità finanziaria inferiore, la FCA (pre-Manley) riuscisse a differenziare i modelli maggiormente. Nessuno poteva scambiare una 500 con una Panda, una 500x con una Renegade o una Punto con una Mito. Adesso si ha la spiacevolissima sensazione di vedere sempre le forme generali della stessa macchina al netto di dettagli superficiali. La fusione di Stellantis è stata troppo radicale. Avrebbe avuto senso condividere le piattaforme mantenendo strutture di marca autonome. La rincorsa al risparmio più spinto e al dividendo più alto è stata davvero una politica di brevissimo respiro.
    7 punti
  6. I lattoni sono una povertà assurda per 19 Mila euro dai,sembrano quelli della panda van,andavano tenuti esclusivamente per qualche versione off Road(che non faranno mai va beh)o se no potevano mettere i finti cerchi in lamiera che hanno il disegno dei cerchi in lega che ha la panda cross attuale sotto le borchie o le varie Opel da ormai 10 anni.
    6 punti
  7. Dopo oltre 5 anni passati a girare l’Italia come dipendente di un’azienda di logistica farmaceutica (mi occupavo di valorizzazione e cessione di farmacie a gruppi) a Febbraio scorso mi sono licenziato per entrare come impiegato a tempo determinato in una municipalizzata che gestisce farmacie comunali. Ho fatto questo salto nel buio perché mi ero stufato di non essere mai a casa, stare poco in famiglia, guidare troppo e lavorare in orari serali e nei fine settimana, oltre ad avere un capo lunatico ed un ambiente di lavoro tossico. Questo pur essendomi preso belle soddisfazioni economiche e professionali. Alla fine il salto nel buio è stato ripagato, tre giorni fa ho firmato l’indeterminato con annessa promozione di un livello, guadagno comunque qualcosa meno rispetto a prima ma non mi porto più il lavoro a casa, faccio 14 km al giorno ed ho tanto tempo per la farmiglia pur facendo ancora un lavoro in un ambito che mi piace e che conosco bene e con un ambiente di lavoro sereno.
    6 punti
  8. Analisi interessante di un collettivo di giornalisti no-profit su come il taglio estremo dei costi e la mancanza di investimenti dell'era Stellantis/Tavares abbia compromesso la solida reputazione del marchio Jeep (ma questo potrebbe valere per altri marchi Stellantis). Ci sono interventi di addetti alla linea di produzione che raccontano di come l'ossessione al risparmio (materiali più scadenti, meno personale addetto alla linea) abbia creato seri problemi di qualità. Embelmatiche anche le testimonianze di alcuni possessori della nuova Wagoneer che mostrano esempi di difetti qualitativi conseguenza di questi tagli (e non riscontrati prima della fusione in Stellantis), non giustificabili su un modello da 80k $. Ovviamente la chiusura di queste testimonianze è: non acquisterò mai più un prodotto Stellantis. Inoltre ci sono analisi di esperti del settore automotive che mostrano come, a questo taglio ossessivo dei costi, il listino Jeep sia aumentato molto più rispetto alla media degli altri marchi. E di come i prodotti Stellantis abbimo i periodi di giacenze di invenduto più alti della media. In pratica si è cercato di riposizionarlo da marchio mass market a marchio premium, ma senza aver lavorato sulla qualità e i contenuti per poterlo definire come tale. Da qui un emorragia di acquirenti. Ma in fin dei conti non scopriamo nulla di nuovo rispetto a quanto stiamo vedendo.
    6 punti
  9. Che poi, anche queste categorizzazioni sono solo figlie del nostro tempo, in cui tutto va etichettato ad opera del marketing, che ci ha fatto il lavaggio del cervello, e infatti anche noi appassionati ormai ragioniamo così. Io ricordo ad esempio che da bambino la Citroen produceva sia utilitarie economiche e robuste (la Visa del mio nonno è durata più di vent'anni) sia auto di rappresentanza con soluzioni costose, raffinate, e uniche. Certamente, c'erano Case che per propria scelta non "scendevano" al di sotto di un certo livello, e quindi, come conseguenza del prodotto offerto, erano considerate di lusso, vedi Mercedes o Maserati, per restare in tema Stellantis. Ricordo che da bambino avevo visto la Maserati di un amico di famiglia ed ero rimasto estasiato, perché si vedeva che era una macchina potente (non so perché, forse aveva il doppio tubo di scarico? o il fatto di non aver mai visto prima un tridente su una mascherina me la rendeva esotica, o magari la scritta BITURBO la rendeva qualcosa di mitologico anche senza coglierne il significato tecnico) Poi c'erano le Fiat, che offrivano dall'utilitaria alla sportiva. Adesso invece è tutto marketing. "Questa Casa deve essere Low Cost, quell'altra Premium..." Ma vogliono essere tutti premium, perché lì girano i soldi... Però poi il Gruppo decide di condividere anche l'impossibile, e si appiattisce tutto (parlo di scelte tecniche, non del devioluci!) Salvo pretendere di vendere roba con componenti da Low Cost a prezzi premium solo perché ci hai appiccicato sopra un logo e hai elaborato un listino salato. L'appartenenza a un Gruppo dovrebbe servire per garantire la sopravvivenza, condividendo quello che è possibile, ma mantenendo una propria identità. Ma se un Gruppo fa, ad esempio, un solo motore e lo spalma sull'intera produzione, nel senso che non c'è un modello che abbia un motore differente, secondo me sta facendo il contrario di quello che dovrebbe fare. Perché snaturando un marchio, togli al cliente il motivo per scegliere quello, piuttosto che qualsiasi altro marchio. Quindi perdi anche i clienti fedeli. Ad esempio, la Subaru è nell'orbita Toyota, ma non ha perso il boxer, né la trazione integrale permanente e simmetrica, né le linee brutte perché il cliente Subaru vuole quello. Lo stesso vale per Suzuki: il suo pubblico vuole auto compatte, leggere, e disponibili con trazione integrale. Non è che improvvisamente si sono messi tutti a clonare le Toyota (ok in Suzuki lo hanno anche fatto, ma sappiamo bene perché, e comunque intanto si faceva anche altro) Con questo non voglio dire che le Jeep senza trazione integrale siano una bestemmia, perché ci sono sempre state ANCHE le versioni a due ruote motrici su alcuni modelli anche in passato. Il problema, nell'esempio Jeep, è stato quando alcuni modelli erano disponibili SOLO a due ruote motrici, o con un accrocchio per la trazione integrale che ai clienti Jeep storici, non piace. Sto divagando e ho perso di vista il punto da cui ero partito, scusate...
    6 punti
  10. Sono tutte uguali, se le metti vicino la somiglianza tra New Compass, DS8, 3008, Grandland, C5Aircross e Lancia Gamma è molto evidente.... cambia passo e trattamento delle fiancate, ma hanno tantissimo in comune, più o meno come le 3 Gemelline polacche
    5 punti
  11. A quel prezzo la comprerei subito, una gran bella macchinetta da usare in città e dintorni la 500e
    5 punti
  12. A costo di essere ripetitivo: peccato sia elettrica! Con un bel 1,6 da 200cv sarebbe stata perfetta* * in un mondo ideale senza le demenziali leggi europee.
    5 punti
  13. Se hai come faro e missione il puntare sul prodotto, punti comunque agli utili, ma nel medio/lungo termine, è sopravvivi nel tempo. Se punti al massimizzare gli utili sul breve, spiumi il più possibile i tuoi clienti, ma poi non torneranno più, e prima o dopo ti scoppia tutto in mano.
    5 punti
  14. Gamma colori (RED) e La Prima Giallo Limone Bronzo Luna Blu Lago Azzurro Acqua Rosso Passione Bianco Gelato Nero Cinema PAI
    4 punti
  15. È proprio tutta la sezione (scheletro) frontale la stessa, cambierà dal montante B in poi
    4 punti
  16. Ma si nota bene la tirchiaggine nel mantenere stesso parabrezza tra le due, cosa che sballa totalmente il design (stesso problema di 600 e Junior che hanno parabrezza spigoloso su corpo vettura più morbido e la differenza si nota eccome)
    4 punti
  17. Sogno una Y HF con il 1.6 e il modulo della Avenger 4xe con le dovute modifiche per renderla una TI sportiva. Che poi paradossalmente a livello di investimento non sarebbe chissà che cifra, alla fine come hai detto è roba che hanno già in casa, e riuscirebbero anche a farci discreti margini secondo me.
    4 punti
  18. tutta nera non è male, soprattutto al buio a luci spente
    4 punti
  19. Guarda, io ho quasi 39 anni (anche se me ne danno sempre circa 30-32) ed ho sempre conosciuto ragazzi laureati da poco e ben più piccoli di me con carriere che io sto ancora sognando, hanno avuto fortuna? Si, Hanno avuto buoni consiglieri? Anche, Hanno avuto condizioni al contorno che li hanno favoriti e soprattutto hanno favorito le loro qualità? Sicuramente. Io nel mio ho dovuto combattere fin dall'inizio con una famiglia molto timorosa e poco intraprendente nonché limitata nel campo delle conoscenze (lavoravano entrambi nello stesso settore, ben diverso da quello per cui ho studiato io) ed alla fine mi son ritrovato in una sorta di corsa contro il tempo visto che consapevolezza e conoscenza del mercato e nel sapere come muoversi e dove poter cercare me le sono dovute costruire praticamente post laurea. Mi sento un co@ione? Per certi versi si, avrei potuto porre basi più solide e partire prima avendo più tempo a disposizione però quel che è fatto ormai è li e non lo puoi cambiare però si può sempre cominciare a costruire, l'importante è non farsi prendere dallo sconforto e mettercisi di impegno che è la cosa più complicata. Io nella vita, soprattutto nel recente passato, di periodi bui, oserei dire tetri, ne ho avuti e non lo augurerei a nessuno però una soluzione si trova sempre, l'importante e mettercisi sotto con l'impegno e se non va la prima andrà la seconda o la terza,
    4 punti
  20. Schopenhauer: la vita fa schifo...e poi si muore.
    4 punti
  21. che massacro, da queste cose rischi di non riprenderti più.
    4 punti
  22. E' accaduto anche a me, ho cercato di usarlo come esperienza per evitare che si ripetesse in futuro. Fra i vari skill che si imparano sul campo c'è anche la consapevolezza del proprio valore e il fare in modo che ciò conti (anche cambiando azienda se non ci sono alternative).
    4 punti
  23. 4 punti
  24. Mah vorrà dire che il prossimo cinque per mille lo destinerò a una Casa giapponese a caso, magari alla Mazda; quella sì che è una ONLUS che pensa solo a fare bei prodotti 😂
    4 punti
  25. Non capisco la corsa folle al dividendo che c'è stata in Stellantis. Cioè, la morale della favola della gallina dalle uova d'oro la si impara da piccoli. Trovo inverosimile che la gestione sia stata portata avanti in un modo cosi cieco e maldestro, senza nemmeno preoccuparsi minimamente di focalizzarsi sugli investimenti futuri. Sia chiaro, non voglio del tutto criticare la gestione degli utili che è stata fatta, si sa come funzionano i mercati finanziari. Ma è palese quanto strida la situazione economica del gruppo attuale con i guadagni stellari fatti fino a ieri (e sbandierati in pompa magna ai quattro venti). Mi viene più da pensare, in malafede, che abbiano preferito spremere tutto lo spremibile, in una ottica di dismissione generale, e poi, con faccia di bronzo, abbiano sacrificato il capro espiatorio, piagnucolando e lamentandosi di una pletora di innumerevoli fattori esogeni che hanno portato alla odierna condizione di grave difficoltà. Non vorrei essere troppo complottista, comunque. Non è da me. Però qualche riflessione viene da farla.
    4 punti
  26. Allora, io onestamente capisco perché Stellantis stia privilegiando C3 a Panda: detto che entrambe sono in ritardo e che quindi hanno sbagliato le tempistiche a priori, chi rischia di più in questo momento è Citroen perché da anni presidia il segmento B con buoni risultati e si ritrova ora con un buco, visto che la C3 Origin è fuori produzione causa GSR24. Lo credo bene che stiano ottimizzando le forze per ripristinare il presidio al più presto. Per Fiat invece Grande Panda è un comeback nel segmento B dopo che la stessa Fiat si è defilata da anni. Di GPanda c'è bisogno urgente, ma tra le due urgenze vince Citroen. Anche se ripeto, l'errore è a monte: sono arrivati impreparati con entrambe le vetture. Per Panda, ad ogni modo, preferisco che debutti un prodotto affidabile, non quelle robe che stanno facendo su C3. Nel frattempo, potrebbero concentrarsi un po' su 600 che ancora vedo arrancare.
    3 punti
  27. Perfino il "coprimotore" in stile auto termica ... li dovrebbe starci un bagagliaio
    3 punti
  28. Parole Sante, con gli anni ho capito che chi si lamenta spesso è anche chi non fa nulla per migliorare la propria situazione ed attende solo che gli cali l'occasione dal cielo per meriti non meglio specificati.
    3 punti
  29. Snapinsta.app_video_AQPIOzcSu1KmdT_2UCtlnMT2TOxnbEPsLSnbU2riicOYX_2ZOQdSs6n36eL80EyLMXQfkpg6QY8rOR95aRk6EkLJqnfD3yzL5usVsVg.mp4 https://www.instagram.com/alfattitude/reels/
    3 punti
  30. Riflessione: se dovessi tornare indietro, non farei più questo lavoro. Ti tiene troppo lontano dalla famiglia, e certe "cose", le capisci solo quando gli anni sono passati...
    3 punti
  31. Un dirigente illuminato le farebbe debuttare insieme, anche perché altrimenti puoi chiudere la produzione della 500e attuale. E quasi un anno che si parla di sostituire batterie con altre più economiche, e ora si va al 2027? Questo immobilismo nel mondo attuale che va alla velocità della luce porta all'estinzione, nel 2027 sarà obsoleta, che lascino perdere.
    3 punti
  32. Non so se ne avevate parlato, mi ha ricordato come tributo lei, al posteriore.
    2 punti
  33. La versione manuale è regolarmente in vendita ed è legale. Poi non ho capito, non ci sono i motori per aprire le vendite di Panda, ma per C3 si? Si vedrà un cambio di rotta dopo le dimissioni di Tavares o vogliono proprio farsi male?
    2 punti
  34. Questo è il numero con cui combattere Tesla, con pochi service, non raggiungibili direttamente e che funzionano male.
    2 punti
  35. chi la presa a 13.000€ non penso vedrà troppa svalutazione, il problema è di chi l'ha presa a 30-40.000😅
    2 punti
  36. https://www.ilsole24ore.com/radiocor/nRC_16.12.2024_15.25_46810468
    2 punti
  37. Ancora non capisco perché devono essere i francesi ad avere la precedenza sulle piattaforme, è già avvenuto con Smart Car e Medium, avverrà con Small e ora anche con Medium V2. Questa cosa va cambiata.
    2 punti
  38. Ma poi, pochi giorni fa non si diceva che i prezzi delle batterie stanno diminuendo molto? O magari il prezzo della fornitura viene stabilito all'inizio e resta fisso per quel tal modello, salvo cambiare tipo di batteria o fornitore?
    2 punti
  39. Don't expect it before 2030. It'll probably debut on the next-gen 3008
    2 punti
  40. Penso che questa sia fra le parti più aberranti, cioè Carletto avrebbe venduto pari pari la C3 indiana/sudamericana, dunque senza fare revisionare Smart dai tecnici di Torino... Ci saremmo trovati con questa bara da terzo mondo in vendita: E conseguente gemella GPanda sarebbe stata altrettanto pessima.
    2 punti
  41. Questo è quello che pochi giorni fa si autodefiniva “pilota sui cordoli” intendendo che “lui si prende dei rischi”; Sì, il rischio di distruggere l’identità di una decina di marchi storici appiattendo i contenuti al ribasso, e uniformando tutto il possibile, sempre al risparmio, alla ricerca del maggior margine anche a fronte di numeri di vendita scarsi. Strano che la pedata nelle terga non sia arrivata molto prima…
    2 punti
  42. La plafoniera Highlander c'è sulla Panda mk3 di mia mamma, e onestamente fa il suo lavoro in modo egregio. Tre posizioni, tre funzioni, la puoi maltrattare e non fa una piega, e soprattutto, è INTUITIVA. Premi e accendi, premi e spegni. Sulla mia Q2 la plafoniera è accompagnata dal tasto SOS, da quello del service (non ci metto la mano sul fuoco perchè non li ho mai guardati con troppa attenzione...) dal pulsante per l'accensione della plafoniera stessa e da due spot di lettura a LED a sfioramento. Bellissimo tutto, ma ogni volta devo guardare con attenzione in su per accendere la luce così da evitare casini. Gli spot di lettura a spegnimento programmato poi sono molto fighi, ma devi "sfiorarli" delicatamente per accenderli e spegnerli altrimenti non funzionano... Sarà che sono troppo grezzo io? 😁 el Nino
    2 punti
  43. In Germania c’è una promozione per la ibrida: 185€ per 24 mesi con 5.000km all’anno e 1.200€ come costo iniziale.
    2 punti
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