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Sicuro. Appena trovo 5 minuti liberi inizio a postare, magari in più riprese perchè sono tantine.
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Scusa Cosimo, ma è un'Appia I serie o un'Aurelia? Perchè le linee si somigliavano tantissimo; variavano parecchio le dimensioni ma dalla foto non riesco a valutare.
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Sì, mio padre l'aveva proprio uguale. Io purtroppo non ho mai avuto la fortuna di vederla dal vivo, solo in qualche foto in bianco e nero dell'epoca, perchè quando ce l'aveva io non ero neanche nei suoi più lontani progetti:D. Era un giovanotto sui 25 anni e già era uno sfegatato ammiratore lancista; la comprò usata presso un grande concessionario Lancia di allora a Napoli, mi pare che fosse del '58 e lui la prese intorno al '65/66. Purtroppo finì semidistrutta in un incidente stradale, danni molto pesanti e costosi da riparare e quindi fu demolita. P.S. recentemente il sistema di apertura ad armadio è stato ripreso dalla nuova Meriva.
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Eccola qui, con tutta la classe, l'eleganza e quel particolare piacere ed appagamento che solo le Lancia, anzi, le "Signore Lancia" di un tempo sapevano emanare. Questo colore in foto, tra l'altro, è esattamente lo stesso grigio della II serie che aveva mio padre. Superba.
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Mah...secondo me ti sei espressa correttamente, avendo cura di non trascrivere nessun dato sensibile, nè il modello dei veicoli coinvolti, nè il luogo in cui è avvenuto il sinistro, nè elementi per poterlo individuare. Detto questo, purtroppo, così come stanno le cose, credo ci sia poco da fare se non sperare in un (improbabile) ravvedimento del tamponante. Non avergli chiesto i dati dell'assicurazione, gli estremi di un documento e cercato di fargli firmare un modulo CID, credo sia stata una leggerezza che mette la controparte in una sorta di botte di ferro, purtroppo. D'altra parte non so se sia il caso di incaricare un avvocato; avresti bisogno di testimoni e comunque le spese legali immagino che supererebbero l'entità del danno rendendo la cosa antieconomica. Ultima considerazione sui 100€ chiesti dall'elettrauto: non so tu che macchina abbia, ma un centone senza che ci sia un nonnulla da sostituire o da riparare, ma soltanto per smontare il paraurti, riposizionare il sensore e rimontare il paraurti, mi sembra francamente un po' troppo.
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Era come sospettavi, Paolo....Pandino va internato!
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Ok, non sai che ti perdi! Ma dopo non dirmi che non te l'avevo detto...e non chiedermi di volerci fare un giro perchè non te lo faccio fare.
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Embè? E alla Campagnola Diesel hard top lunga ex VF, non vogliamo tributare nessuna attenzione?
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Brasileira...sicuro? Non argentina?
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Noto che spesso si dice Graziella in modo generico, più per indicare un genere che non la Graziella vera e propria. La mia è la Graziella vera, quella della Carnielli, è bianca ed è una 16. Purtroppo è in cantina da tanti anni completamente smontata, andrebbe ripulita, rimontata e riparata lì dove ce ne fosse bisogno. Ricordo che tutti i pezzi erano messi in una scatola di cartone, ma ho il sinistro presentimento che qualcosa possa essere andato perduto. Ad ogni modo non ho nessuna intenzione di disfarmene, vedrò prima o poi di ricomporre il puzzle. [TABLE=class: cke_editor, width: 1265] [TR=bgcolor: transparent] [TD=class: cke_bottom, bgcolor: transparent][/TD] [/TR] [/TABLE]
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Per contro, non vorrei sbagliare, mi pare di ricordare che la Corsa SW montasse i vetri elettrici posteriori di serie!! Stranezze.
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Anche a me la Corsa B piaceva molto, ma solo a tre porte. Quella linea "tuttatonda" la trovavo veramente riuscita ed accattivante, in totale distacco con il rigore tipicamente Opel della Corsa A che comunque non disprezzavo. Ma anche quest'ultima la gradivo soltanto in versione tre porte per via di quella certa grinta data dai passaruota bombati.
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E' vero, io non l'avevo proprio notata. Dev'essere una SL degli anni '70. Ma la 928 se ricordo bene solo coupè era. Se ti riferisci a quella della foto si tratta di una 968 cabriolet.
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Aaaah ecco, adesso ho capito. Io mi chiedevo se a cena non ti fossi 'mbriacato.
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Scusa Roy, nella foto che hai quotato mi indicheresti quali sono le due Mini e quale l'850 coupè?
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A proposito di Arna, non ho foto a portata di mano ma andando così a memoria mi sa che pure lei non se la giocasse male quanto a lunotto "acquario".
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No, è che ieri girovagavo un po' tra le varie sezioni di AP e sono capitato in questo tuo topic della bici che mi ha incuriosito. Sai, anch'io in cantinola ho tre bici: una Graziella pieghevole, una bici da cross e la BMX di mio fratello. Tutte sono in condizioni da restauro/recupero, addirittura la Graziella è completamente smontata; chissà che un giorno, avendo tempo e denaro, non mi prenda la voglia di rimetterle in sesto. Allora ho iniziato a leggere finchè non mi sono imbattuto nel post incriminato:D, ed ho esclamato: Ah, fetentone!!! Ovviamente si scherza.
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OT: Non t'azzardare con questi paragoni avventati; non è mica vero che la CS è una versione più economica della FIRE. Di listino costava meno della equivalente italiana perchè si faceva in Brasile, manodopera più a buon mercato ecc. ecc.. Ma la costruzione è più robusta, gli interni non hanno lamiere a vista e la dotazione equivale ad una S italiana. Ed in ogni caso, la prossima volta vengo fino a Varese in CS e ti meno.
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Oggi faccio un omaggio al GTC postando una sua conterranea, chissà che magari non la conosca... Peugeot 106 XT catalyzed del '92.
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155 era in vantaggio sulle altre con i suoi 525 dm3, forse anche in virtù della decina di cm di lunghezza in più rispetto alle altre; seguivano Tempra a 500 dm3 e Dedra a 480 dm3. Da sottolineare che con la successiva 156 i dm3 crollarono a 378 e con la 159, vale a dire ben 23 cm in più di macchina rispetto a 156, si salì a malapena a 405 dm3. Sia chiaro, parliamo sempre di valori dichiarati. Ma in ogni caso non credo che ci si discosti più di tanto dalla realtà.
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Direi di sì, la forma arrotondata ed il soffietto in gomma mi fanno pensare proprio agli specchietti di Ritmo II. Però, effettivamente, dal punto di vista estetico anche io concordo sul fatto che forse non donano molto. Probabilmente degli specchi montati sulla portiera avrebbero giovato di più allo stile.
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Considerazioni giustissime, ci mancherebbe, che vanno contemplate da modello a modello in funzione delle caratteristiche strutturali che possono variare. La 127, infatti, ha i passaruota belli ampi all'interno del vano, ha gli snodi ad U (la nostra non ha il portellone) con in più la molla sul lato sinistro che tiene il coperchio in posizione aperta; inoltre l'imbocco per accedervi è stretto e scomodo. Ma nel caso specifico 127/Panda di cui parlavo prima, tutti i contro del vano 127 non sono minimamente sufficienti affinchè il più piccolo ma comodo e regolare vano Panda possa avvicinarsi quanto a capacità a quello di 127. Già soltanto l'impatto visivo dei due vani aperti vuoti mette chiaramente in risalto una profondità credo quasi doppia di 127 rispetto a Panda, pur considerando le rientranze dei passaruota di 127. Ma il dato di fatto è che io ricordo il vano di 127, quando mio padre lo caricava, pieno fino all'inverosimile, roba impossibile da poter fare oggi sulla Panda, pur a parità di lunghezza.