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Ma notate anche voi un che di SZ nella Hyena?
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Pure a me questa qui è sempre piaciuta un casino, e mi riferisco proprio a questa qui che hai postato. Le altre serie, precedente e successiva a questa non mi dicono granchè. Però, ragazzi...per me la regina è lei, strano che nessuno l'abbia citata...
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Beh, c'è poco da dire, c'è di che stropicciarsi gli occhi. Ribadisco, sarebbe stato un delitto non poter ammirare tutte questo bendidio.
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Sì, giusta puntualizzazione, l'avevo omesso nel mio post precedente. Del resto una seconda porta laterale era necessaria per forza perchè dalla porta a frigorifero certamente non si poteva accedere alla fila di posti posteriore.
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Concordo con te, l'allungamento dell'Isetta (che mi pare si chiamasse Isetta 600, per via della cilindrata maggiore) non mi pare giovasse alla linea di quest'utilitaria. Oddio, non che la due posti (Isetta 250/300) la definirei bella, se non altro però quella linea così buffa le donava un'aria simpatica, quasi caricaturale, da fumetto. Comunque pure la quattro posti aveva l'apertura a frigorifero.
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Io trovo molto bello il tuo scritto, Dannatio, come non convenire...
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Ma dico...sor Roy, lei ci voleva tenere all'oscuro da tutto quel bendidio?? Ma io te meno se ce riprovi!!! Il cartello col 18 è probabile che si riferisca a 18 tonnellate, infatti mi pare di notare una letterina piccina vicino all'8 che potrebbe essere una "t".
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Eh...sei in compagnia. A me l'altro giorno, in mezzo a roba ordinaria hanno snobbato una ventenne Spider 2.0 verde metallizzato, capote beige, ultima serie, tenuta ottimamente. Comunque, la Giulietta che hai immortalato è un gran bell'avvistamento anche perchè pare sia avviata ad un recupero che probabilmente le restituirà l'antico splendore. Tra l'altro, nessuno lo ha menzionato, vorrei sottolineare che oltre a nonna Giulietta c'è pure il carro attrezzi che è un nonno parecchio avanti con l'età. Dovrebbe trattarsi, se non vado errato, di un vecchio FIAT 650N che i suoi 45 anni su per giù li avrà tutti. E sembra pure che se la passi piuttosto bene.
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Effettivamente la 126 di tua nonna, per come è curata e ben tenuta, meriterebbe certamente di ritrovare la perduta originalità. Immagina quanto ci starebbero a meraviglia due paraurti nuovi tirati a specchio su di una carrozzeria già bella pulita e lucida. Il problema è che andrebbero eliminati pure i fascioni laterali, perchè non puoi lasciarglieli in caso di montaggio di paraurti a lama, a meno di non voler sopportare esteticamente un pugno nell'occhio. E lì la cosa si fa più rognosa in quanto per montare i fascioni certamente sono state forate le fiancate, quindi eliminarli significherebbe un accurato lavoro di carrozzeria per chiudere, pareggiare come si deve i fori e riverniciare. Forse però verrebbe a galla pure un altro problema. Siccome il paraurti a lama è più sottile di quello in plastica, probabilmente lascerebbe più in vista la magagna del marcio alla calandra. Ecco quindi che vai per un lavoro e poi, cosa chiama cosa, ti ritrovi a fare un lavoro ben più grosso perchè lì c'è tutto il frontale da sostituire ex novo. Tutto questo fermo restando che su di una vettura sulla soglia della quarantina, che ormai è parte integrante della famiglia, non avrei alcun dubbio sul ripristinare. Del resto è quello che ho in animo di fare io con la 127 di famiglia non appena i tempi, situazioni familiari contingenti, situazione economica ecc. me lo consentiranno.
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Non male questa Sierra, ottimo avvistamento perchè pure io non ne vedo più da un pezzo. Alcune direi terrificanti:shock:, altre più o meno passabili. Io dico che valgono una cifra quegli avvistamenti, però ti bannerei lo stesso. Cioè...mi fai vedere la Jetta, ok...ci sta, e poi mi tralasci le utilitarie francesi per antonomasia?
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Azz...ma qui più d'uno mostra delle insospettabili doti narratorie con sfumature romanzesche. Bene, avanti così che la cosa si fa tremendamente interessante.
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Il tasto all'estrema sinistra della Ritmo II serie dovrebbe essere il lunotto termico. Tra l'altro noto che la L aveva pure l'impugnatura diversa del freno a mano (quella che si intravede in foto è identica a quella della mia Uno), mentre ricordo benissimo che la 70 CL di mio zio aveva un'impugnatura più spessa ed anatomica e tutta la leva era ricoperta da una copertura in plastica che occultava completamente la parte metallica.
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Ecco un po' di avvistamenti dell'ultima decina di giorni. Iniziamo con un'Alfa Romeo Spider 2.0 del '92. FIAT 126 Personal 4 650 dell''83, reimmatricolata intorno al '91. FIAT 127 900/C del '77, piuttosto ben tenuta. FIAT 127 900 dell''84, vista in condizioni non eccezionali fino a poco tempo fa, evidentemente da poco risistemata. Peccato le borchie della II serie. FIAT Ritmo del '79, con cerchi non originali e portiere Regata, indegnamente ASI. Renault 5 dell''89 con copricerchi da supermercato.
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Eccola, mi sa che è lei, o quanto meno ci avviciniamo molto di più ai miei ricordi.
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La 15, quanti ricordi, l'aveva uno zio di mia madre nei primi anni '80, era rossa e me la ricordo piuttosto malandata. Mi sono rimaste impresse soprattutto quelle guarnizioni in gomma che contornavano tutto il perimetro del frontale, che sull'esemplare della buonanima dello zio Carlo erano mezze staccate e penzoloni davanti ai fari. Avrò avuto 5 o 6 anni e mi ricordo distintamente di esserci stato pure dentro almeno una volta. Mi piaceva la 15, mi appariva diversa, particolare, certamente fedele ai canoni di originalità che da sempre contraddistinguono (o forse contraddistinguevano) le Renault. Tra l'altro, per essere una coupè, credo fosse pure abbastanza spaziosa, abitabile e dotata di una buona visibilità e luminosità. Quanto ai risultati emersi dai test, rimango molto perplesso circa la rottura del cavo dell'acceleratore, i fenomeni di autoaccensione, e le pinze dei freni sostituite ad appena 30.000 km. Mio padre, ai tempi in cui lavorava e porcorreva con la 127 oltre 30.000 km annui, non ha mai lamentato nulla di tutto ciò, fatta eccezione per una sola rottura del filo dell'acceleratore verificatasi una ventina d'anni fa, quando l'auto ne aveva già 13 e comunque mai più verificatosi. Ad ogni modo, mi pare di notare anche in questo caso, che alla tirata dei conti finale il giudizio sia sempre abbastanza indirizzato sul rose e fiori sorvolando le noie piccole e meno piccole patite.
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Può darsi, anche se in questa foto, non so...forse sarà questione di luce ma a me pare troppo carico. Io me lo ricordavo più tenue, credo proprio come quello di quell'A112 o comunque molto simile.
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Up!?...pfui, molto meglio 127! Credo proprio di sì, anch'io mi pare di ricordarlo su qualche Talbot Horizon, forse pure su qualche SIMCA 1000, 1100 e 1307/8. Credo fosse un colore originale della Ritmo, forse pure io ne avrò vista una in vita mia, fatto sta che dovevano essere veramente rare di quel colore.
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Beh Roy, insomma, quando si tratta di vecchie glorie io non sottilizzerei troppo, pure se si tratta di un'esposizione, di un raduno e simili credo sia sempre piacevole deliziarsi un po' gli occhi. Spero tanto che tu abbia fotografato tante altre di quelle vecchiette, e magari ce le posterai un po' alla volta, perchè lì sullo sfondo vedo cose molto molto interessanti e non averle immortalate sarebbe delittuoso. Ora magari penserete che sono pazzo, mi tirerete le pietre, per usare una metafora tanto cara al nostro amico el Nino, forse sto invecchiando, mi starò rincoglionendo...boh, fate voi...ma io, che al tempo sono stato un detrattore indignato dell'Arna, oggi sto iniziando ad apprezzarla, ho quasi timore a dirlo ma sento che inizia a piacermi. Potere del tempo che passa. Da come scende il posteriore e dalla linea di chiusura del cofano motore azzarderei che si tratti proprio di una 600.
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Assolutamente d'accordo. Sfido io a sedersi alla guida dell'LM002 e non avere la sensazione di stare alla guida di un furgone anzichè di un'automobile, del resto l'impostazione molto "seduta" del sedile, la pedaliera proprio "sotto i piedi", il volante e la strumentazione molto orizzontali credo non si discostino molto da quello di un furgone. Poi che sia un'auto di lusso, con qualche metro quadro di pelle e svariati chili di radica sparsa, è indubbio. Solo che mi lascia alquanto perplesso notare bocchette di plastica nera di aspetto comunissimo, così come tasti e tastini vari, tergicristalli da Campagnola, forme e grafica della strumentazione da camion anni '70...
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Felice di riprendere a seguire il tuo interessante excursus sulle vicende automobilistiche e non solo della tua vita, trovo i tuoi racconti interessanti ed esposti in maniera simpatica e piacevole. Condivido in linea di massima le tue considerazioni sull'Allegro, che certamente non era un'auto bella ed eccitante però la sua linea mi ispirava una certa simpatia, forse per quelle forme un po' buffe ed inusuali. Mi trovo in disaccordo invece sulla Brown che, insieme alle altre "speciali" Black, Red e Silver, era la versione ricca e ricercata della piccoletta torinese.
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Infatti Auto Oggi, spesso e volentieri, non sapendo come riempire settimanalmente le pagine, si inventava anche di queste cretinate. Qui invece sono diventate ormai una chimera, pure le ultime di epoca Rover ormai non se ne vedono proprio più, tutte soppiantate da un esercito di Mini made in BMW. Appunto dicevo "forse"... Naturalmente si scherza.
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Cioè...ma stasera ti senti proprio particolarmente in vena di cretinate, hai assunto qualche sostanza strana?
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Però...due Mini vintage in un colpo solo non credo siano facili da avvistare. Anche qui circola una 500 con stemmi Ferrari, che stupidata.