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Mazinga76

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  1. Anche qui da me la SIMCA rispettava il trend nazionale di marca popolare piuttosto diffusa. La 1000 era nettamente la più visibile sulle strade, seguita a ruota dalla 1100 che pure era parecchio diffusa soprattutto nella versione berlina 5 porte. Più rare ma comunque presenti le 1301/501; buona invece fu la diffusione delle 1307/8. Uniche di casa SIMCA inesistenti da queste parti, o che perlomeno io non ho mai avuto occasione di incontrarne, sono la sportiva Bagheera ed appunto l'ammiraglia Chrysler.
  2. Comunque, pur con tutta l'indiscutibile originalità, volendo rimanere scevri dalla passionalità e restando nel solco dell'obiettività, credo si possa affermare che non erano certo la bellezza e l'attraenza delle linee i suoi punti forti.
  3. Attenzione Nick, per rimessaggio al coperto non mi riferisco ad una semplice tettoia ma ad un vano vero e proprio, box o garage che sia, al chiuso, fresco ed aerato, ambiente pulito ed al riparo da umidità ed eccessive escursioni termiche. Certo, una tettoia è già meglio che niente in quanto almeno ti preserva la macchina dall'azione diretta del sole e della pioggia; tuttavia, per quanto al riparo possa essere, sempre a contatto con l'aria aperta è, quindi difficilmente ti ripara dall'umidità atmosferica e dalle escursioni termiche. E' certamente una condizione migliore del tenere la macchina in strada all'addiaccio, che sicuramente rallenta i processi di decadimento dovuti agli agenti atmosferici, ma è chiaro che nel lungo o lunghissimo periodo, tipo i 20 o 30 anni di questa Delta, il decadimento è inesorabile. Mi sembra giusto il suggerimento di el Nino. Fai passare un po' di tempo ma non troppo, onde evitare che qualcuno faccia la tua stessa pensata, poi fatti avanti e chiedi informazioni sulle intenzioni che hanno sulla Delta. Male che vada, seppur non dovessero essere intenzionati a cederla nell'immediato, saprebbero a chi rivolgersi per primo nel caso decidessero di disfarsene.
  4. Guardando la foto frontale dell'anteriore la somiglianza con la Countach mi pare abbastanza evidente, come pure guardandola da dietro anche se meno marcatamente. Si tratta di una semplice somiglianza e basta oppure c'è un legame che unisce lo stile di queste due vetture?
  5. Le foto parlano chiaro; il mio giudizio te lo posso riassumere in un monito: lascia perdere. Viste le condizioni in cui versa questa Delta c'è poco altro da dire, la ruggine se la sta mangiando sopra e sotto, ormai credo che in alcuni punti sia più friabile di un grissino. Non oso immaginare le condizioni dei fondi o comunque nei punti più nascosti e sollecitati della scocca cosa si annidi. Inoltre ci sono ammaccature sparse, paraurti da sostituire, cofani disallineati ecc.. Insomma, un salasso già solo per il comparto carrozzeria qualora si volesse intervenire in un'opera seria di restauro. C'è poi la meccanica che se rispecchia lo stato di conservazione generale c'è poco da stare tranquilli. Il volante ha la corona lucida, indice di un utilizzo molto intenso, d'altra parte gli interni stessi appaiono piuttosto stanchi e vissuti. Tra l'altro 'sta macchina nella sua trentina e più d'anni di vita deve aver patito molto gli agenti atmosferici, a giudicare dalle plastiche dei fanali posteriori opache ed ingiallite, dai cerchi e coprimozzi divorati dalla ruggine e dalle cromature tendenti al giallognolo. Probabilmente la sua vita la passa all'aperto e si vede, o quanto meno un rimessaggio al coperto l'ha visto poco o niente. In sostanza bisognerebbe essere dei veri amatori oltre ogni logica, nonchè corroborati da sostanziose risorse economiche, per avventurarsi in un recupero che si presenta difficile, costoso e fine a sè stesso in quanto, in caso di vendita, anche collocata molto in là nel tempo, credo sia arduo, se non impossibile, anche rientrare delle sole spese sostenute.
  6. Condivido la tua perplessità sul giudizio favorevole che dànno della meccanica. A me sinceramente non pare tanto normale, anche per le aspettative di 40 anni fa, che nei primi 15.000 km si apra per ben due volte la testata per la bruciatura di una valvola e poi per la sostituzione delle stesse. L'unica volta che mio padre dovette aprire la testa della 127 è stato 6/7 anni fa per sostituire la guarnizione bruciata, però vivaddio la macchina aveva 26/27 anni ed aveva superato abbondantemente i 250.000 km. Devo altresì precisare però che mio zio ebbe una Renault 5 TL dell''81, rottamata 16 anni dopo a 130.000 km e non ebbe mai nemmeno l'ombra di un fastidio.
  7. Guardando la ESV 1500 più della 500 mi sembrano evidentissimi i tratti stilistici della 126. Addirittura il giro porta, la portiera, il brancardo e le maniglie paiono proprio identici. Sulla ESV 2000 anch'io ravviso un nonsochè di Ritmo all'anteriore, ma il posteriore è di chiara ispirazione 127 a mio avviso.
  8. Eh sì, sono cerchi Lancia quelli. Le condizioni della macchina sono superbe, magari quei cerchi non ci stanno neanche male, però magari i suoi originali l'avrebbero resa un gioiello impeccabile. Questa Delta sembra una I serie e apparentemente pare che stia in condizioni dignitose, almeno per quel po' che si vede. Peccato per quel paraurti posteriore di colore diverso, probabilmente recuperato presso un demolitore. Direi che una riverniciata l'avrebbe meritata. Mi pare che fosse el Nino l'utende che stravede per la Pacer. E' da un po' che non si fa vivo, spero per lui che la veda. Pure da queste parti la Ranch era piuttosto diffusa, anch'io la ricordo in uso a qualche sezione locale della Protezione Civile. Oggi però sono praticamente scomparse del tutto, non ne vedo più una in giro da tempo immemore. Non so se fosse FIAT o SEAT ma qualche 600 con la scritta 750 io l'ho già vista. Solo che me la ricordavo con la scritta (FIAT o SEAT, non ricordo) che precedeva i numeri. Probabile di sì, o comunque FIAT sicuramente.
  9. Perchè è coperta da tre o quattro teli e si trova dietro ad un mucchio di masserizie varie accatastate. Tutto ciò che so è che prima di metterla in letargo mio zio la fece rimettere a posto di carrozzeria, gli interni invece hanno lo schienale del divanetto posteriore con la selleria consumata e strappata. Fare delle foto è estremamente complicato senza svuotare il box e rimuovere i teli, per cui non prometto niente. Ma se se ne dovesse presentare l'occasione naturalmente sarei il primo ad essere felice di presentarvele.
  10. Credo che la cosa si limitasse ai soli componenti della trasmissione 4x4, ammesso che fossero prodotti lì e che la Steyr Puch non ne abbia curato solo lo sviluppo.
  11. Porca miseria che musichetta il 903 cc! Tra l'altro la strumentazione della I serie a strumenti circolari aveva pure non poca grinta, unitamente alla fascia longitudinale in finto legno sulla plancia direi che qualche richiamo "alfesco" ci sia, voi che dite...l'ho sparata troppo? Immagino che caratterino abbiano avuto le 127 NP ed NPS. Pure qui da me le Panda ed Uno Giannini non erano rarissime da vedere.
  12. Un paio di avvistamenti di ieri. Innocenti Small 500 LS in condizioni abbastanza buone. Scusate la foto fatta col telefonino. Lancia Delta HF Turbo dell''88 per le cui condizioni il proprietario andrebbe messo alla forca.
  13. Cioè...nel tragitto casa di nonna-carrozziere hai avuto modo di saggiare tutto cio? Ma dove si trova questo Angelo il carrozziere....vicino casa mia, forse?
  14. Sì, ed era anche un problema piuttosto diffuso sulle italiane del tempo, soprattutto in presenza di climi estremi come quello polare o comunque molto rigidi, ove a causa del sale sparso sulle strade per prevenire la formazione del ghiaccio spesso il processo di attacco e fioritura della corrosione era facilitato.
  15. Grazie Paolo, è la prima cosa che voglio dirti, per prenderti la briga di andare a ripescare e farci rivivere (nel mio caso vivere per la prima volta perchè il long test di GM non lo conoscevo) questi bei momenti di amarcord. Con riferimento al discorso accennato da Nick in un altro topic, ecco l'esempio lampante della passionalità, dell'interesse, dell'entusiasmo capaci di accendere le vetture di un tempo; che siano esse FIAT 127, SIMCA Chrysler o quelle che verranno, poco importa. Oggi quel che appare certo, almeno a mio modo di vedere, è che le auto attuali questo magnetismo, questa capacità di catalizzare l'attenzione e la passione come un tempo, non ce l'abbiano più. Non mi addentro in giudizi sulla bontà o sulle qualità della 127, lo lascio fare a voi che siete più lucidi ed imparziali di me sull'argomento, io sono troppo emotivamente coinvolto da quest'auto perchè a quest'auto, tanto la I serie che la II serie, sono legati momenti, ricordi, aneddoti di una vita intera, vissuti con tante persone care, molte delle quali non facenti più parte di questo mondo. Basti pensare, come del resto ben sapete, che la 900/C di famiglia fu acquistata nel '79 (all'epoca avevo 3 anni) ed oggi, che con gli anni sono sulla soglia dei 36, ci vado ancora in giro. Potete capire quanto ci sia il mio cuore in quella macchina, per cui voglio soltanto concludere dicendo che ho apprezzato tantissimo il long test di GM, seppur in forma ridotta rispetto al precedente, e rinnovo a Paolino il ringraziamento per il bel momento vissuto grazie a lui e mi scuso se vi avessi eventualmente annoiati con fatti personali non strettamente attinenti alla discussione.
  16. Non solo negli spot, io direi che il valore emozionale dell'auto, almeno così come lo intendiamo noi appassionati e come ci piace ricordarlo, sia andato via via evaporando nella sua interezza.
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