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La vedo spesso in giro per Casoria ed a volte la vedo parcheggiata in quel punto. Appena mi ricapiterà l'occasione farò qualche altra foto.
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Un grazie innanzitutto a lantanio per le delucidazioni in merito ai 238 mansardati e non. Ora passo a presentarvi qualche avvistamento di ieri. FIAT 850 Sport spider del '68 IVECO Daily 35-8H cassonato I serie, dove quell'H non saprei a cosa si riferisca. Comunque negli ultimi tempi sto facendo caso a molti Daily della I serie, quindi ultraventenni e anche di più, regolarmente impiegati per lavoro e tuttavia piuttosto ben conservati. Peugeot 309 Open. Una vera e propria rarità ormai, dal momento che vederne una è diventata un'impresa epica. Se vi dico una cosa mi credete? l'850 non è iscritta ASI, la 309 sì.
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Credo sia un tantino imbarazzante constatare che una 300 (W124) da 70 milioni non prevedesse nemmeno la selleria in velluto di serie, oltretutto offerta ad un prezzo pazzesco, così come tante altre cose veramente intollerabili sia perchè non offerte di serie, sia perchè proposte a prezzi scandalosi. Ho capito la qualità, la premiumness e tutto quel che si vuole, però io ci vedo pure un tantinello di presunzione, di voler stringere le mani al collo, e che cavolo!!! Proprio nel '90 comprammo la Delta LX, 18,200 milioni di lire....e santo Iddio gli interni in velluto e la vernice metallizzata li aveva di serie, il check control costò 120 mila lire ecc. ecc. Insomma, facendo la tara tra le due auto, se la MB era premiummm la Delta cos'era...un'auto regale?
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La serie 3 E21 esteticamente è sempre piaciuta molto anche a me; ancor più nelle versioni a quattro fari. Le Primera stanno rapidamente scomparendo anche da questa parti, ma le prime serie restano comunque più visibili delle seconde. In ogni caso, mia personalissima opinione, non era, non è e credo non sarà mai di quelle auto che ti giri a guardarle, nè tanto meno di quelle che ti fanno rammaricare della loro progressiva scomparsa.
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Diciamo che un'integrale, seppur le ultime serie non ancora ufficialmente storiche per età, è certamente un'auto dallo spiccato interesse collezionistico. Solo che le due che hai postato mi paiono un attimino toppo stravolte nel loro aspetto originario.
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Assolutamente sì, tra l'altro questo qui non è nemmeno l'unico che vedo ancora giro, segno evidente che questi 238 così allestiti erano piuttosto diffusi all'epoca e piuttosto longevi. Unico neo è che quelli che vedo sono tutti personalizzati in modo spsso discutibile. Sì, in effetti....trattandosi oggi di un veicolo storico, data la sua trentina d'anni buoni, sarebbe certamente più auspicabile una maggiore aderenza allo stato di originalità. Sono pure io dubbioso sull'originalità di quella specie di soffitta sulla cabina. Ma qui l'amico lantanio, che mi pare ferrato in materia di camper, forse può aiutarci a fugare il dubbio.
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E' chiaramnte una CX, tuttavia mai vista con quel frontale nè tantomeno con quei cerchi e quel colore nero opaco. Molto probabile che si tratti di una tunizzazione.
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Sì sì, al di là delle battute e delle malignità la criticità della stabilità della 911 è cosa nota. Ma ecco un paio di avvistamenti beccati al volo tra ieri pomeriggio e stamattina. FIAT 126 ritargata, in condizioni perfettibili e con qualche cromatura posticcia di troppo. Prima immatricolazione nel '73. Questo FIAT 238 autocaravan è originale volendo usare un eufemismo. Colore giallo evidenziatore, con Braccio di Ferro ed Olivia disegnati sulle fiancate.
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Oh sì, sicuro. Tra l'altro noto le condizioni di conservazione veramente inconsuete per un mezzo da lavoro con parecchi lustri sulle spalle. Qui da me, in configurazione telonata, sono spariti ormai da tantissimo tempo. Però ricordo che quando ne vedevo uno in giro mi chiedevo dempre come facesse, così stretto ed alto com'era, a rimanere stabile sulle ruote. Penso proprio che su percorsi tortuosi, ricchi di curve, o in presenza di vento forte, non dovesse essere proprio piacevole guidarlo.
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No, bella no. Però all'epoca della sua produzione la vidi da vicino in un concessionario e quel suo essere brutta ed incazzata ti incuteva un certo timore e rispetto.
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Considerazioni senz'altro giuste e pienamente condivisibili, ma che fotografano anche abbastanza chiaramente, per il collezionista o l'appassionato del genere, quale sia oggi tra le due l'obiettivo più ambizioso ed esclusivo da portarsi a casa. Teniamo ben presente che oggi il possedere vetture del genere significa dedicarsi a qualcosa di assolutamente voluttuario ed indirizzato all'appagamento del proprio piacere, della propria passione, con tutto ciò che ne consegue in termini economici. Siccome penso sia ipotizzabile che coloro che si dedicano alla cura, alla manutenzione ed al restauro di vetture del rango di una 220 SE o di una Flaminia, non abbiano grossi problemi di risorse economiche, e tenuto sempre in debita considerazione che la cosa in sè non ha nessun fondamento razionale ma unicamente passionale, argomentazioni quali il costo d'acquisto, di manutenzione, di restauro, reperibilità pezzi ecc., assumono, a mio modo di vedere, un' importanza relativa, comunque non tale da spostare l'obiettivo su una piuttosto che un'altra. Per capirci: se un facoltoso collezionista o appassionato in cerca di una prestigiosa berlina anni '50/'60 decide di puntare su una Flaminia lo fa certamente con cognizione di causa. Non credo che la difficoltà nella ricambistica, i costi elevati di acquisto, quelli i restauro ecc., siano sufficienti a farlo desistere dal proposito "ripiegando" su una codine. Diciamo che a certi livelli di esclusività la facilità di reperibilità di un modello, il suo costo relativamente abbordabile o la buona reperibilità della ricambistica, per quel che concerne le storiche, non è detto che siano leve altrettanto convincenti come possono esserlo in una certa misura nell'acquisto del nuovo. Questo proprio per il motivo di cui sopra: sono acquisti di esclusiva pertinenza passionale e non razionale. E comunque a anch'io, potendomelo permettere, andrei di Flaminia tutta la vita, non c'è dubbio.
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Assolutamente d'accordo. Non so al tempo quale potesse essere l'esatta percezione dell'immagine che i potenziali clienti ne ricavassero da queste due berline, anche se i numeri sembrano inequivocabilmente parlare chiaro a favore della tedesca. Fatto sta che oggi, dal punto di vista dell'interesse storico e collezionistico, non so quanti, avendone la possibilità, sceglierebbero di mettersi in garage una "codine" piuttosto che una Flaminia.
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Sì, questo è vero. Ma più che al solo blasone del marchio ho voluto considerare un po' tutta l'offerta dell'epoca nel settore delle grosse berline di lusso con cilindrata oltre i 2 litri.
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Beh certo, bella proprio non è. Con quella linea pesante e tutti quegli orpelli neanche a me è mai piaciuta granchè. Però qualità e robustezza ai massimi livelli, che le MB di oggi si sognano.
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Eh sì, in effetti l'Argenta, nata nell''81, era una rivisitazione estetica della 132 nata nove anni prima. Però sono d'accordo con te, bella macchina, a me sinceramente piaceva anche più della 132.
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Io li apprezzo tanto i tuoi avvistamenti perchè sono interessanti e perchè non faccio distinzioni tra "degne di nota" e non. Per me pure una umile 126 è una testimonianza di un'epoca relativamente al ruolo che ha avuto e per il quale era stata pensata. E poi una SAAB 900 Turbo cabriolet, una Lancia Appia, un'ALFA Sprint Q.V., un'ALFA Gtv....alla faccia degli avvistamenti poco degni di nota!
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Confermo. l'F6 era la versione più recente e più capiente della Renault 4 fourgonette; precedentemente esisteva con passo più corto e con fanali posterioi molto simili alla 4 berlina.
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Una curiosità Oldcroma: il lamierato trasversale sul quale è avvitata la mascherina l'hai lasciato volutamente in nero o dovrebbe essere in tinta?