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Mazinga76

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  1. Interessante il Superjolly autocaravan, non l'avevo mai visto prima anche se era intuibile che fosse un mezzo molto adatto a questo tipo di allestimento per via della trazione anteriore e del motore boxer, che lasciavano molto spazio rispetto ad un veicolo convenzionale, come giustamente diceva Roberto. Tra l'altro è sorprendente osservare come la cellula abitativa sia dotata di profilature che vanno a raccordarsi con la cabina nella parte laterale e sul tetto, diversamente da altri vecchi modelli di autocaravan, magari anche molto più recenti, con la zona abitabile molto più sporgente e poco integrata col design della cabina. Insomma, quasi un semintegrale ante litteram.
  2. E non è l'unica, purtroppo. Ne ho individuata un'altra qui a Casoria, una 2.0 i.e. 16v, che versa più o meno nelle stesse condizioni di quella bianca se non peggiori. E' di colore grigio metallizzato ed è una seconda serie, proprio come quella bianca. Appena mi capiterà l'occasione la fotograferò.
  3. Eh...a chi lo dici. Probabilmente è uno che non se ne frega niente a giudicare anche dal fatto che l'auto non è iscritta ASI, quindi paga tassa piena....più di 300€. Magari tra un po' la demolirà...
  4. Ancora un piccolo contributo ottantesco. ALFA 75 2.0 Twin Spark '87. Ford Escort '85. Ford Transit autocaravan '82. Lancia Thema '89
  5. Eh, non so fino a che punto siano luoghi comuni o meno, comunque la 2002 turbo mi piaceva davvero tanto.
  6. La 2002 turbo.....roba da urlo!!! Magnifiche tutte, comunque.
  7. Non saprei darti informazioni specifiche al riguardo ma mi auguro che presto qualcuno degli amici di AP sappia darti tutte le informazioni che ti servono. Io mi limito a farti i complimenti per il fascino della vettura e per l'impresa che hai in mente di intraprendere. Ogni volta è un'emozione sapere di persone così appassionate che hanno a cuore le sorti delle proprie vecchie glorie. Intanto però, se possibile, sarebbe interessante ed utile iniziare a vedere qualche foto di questa gloriosa auto del passato.
  8. Esatto, è proprio una versione tedesca, diciamo così, semiufficiale. Infatti la FIAT non ha mai previsto una versione Abarth ufficiale per la 127, quella disponibile in Germania era frutto dell'iniziativa dell'importatore tedesco che tuttavia non prevedeva nessuna modifica meccnica atta a rendere le prestazioni più sportive. In realtà si trattava semplicemente di una Special con l'aggiunta di appendici varie, qualche decalcomania ed alcuni accessori d'intonazione sportiva come appunto i cerchi, il volante sportivo, se non ricordo male anche il contagiri e cose del genere.
  9. Ed infatti, aguzzando bene lo sguardo sul lunotto, anche io ne ricavo la tua stessa impressione: sembra proprio che si tratti di una 4 porte e non di una 5. Tra l'altro la seconda immagine postata da McNab, che mostra la 127 nella vista laterale, anche se parziale, lascia intravedere piuttosto chiaramente la scritta sulla portiera "900/CL", che, come giustamente ricordavi, era l'unico allestimento previsto in Italia per la 4 porte fino all''80. Inoltre la prova del fatto che si tratta di una CL è data dai paraurti con la fascia superiore verniciata in alluminio, caratteristici di questo allestimento, ed i poggiatesta che si intravedono in maniera chiara nella foto. Io però, pur non avendone la certezza al 100%, azzarderei un ulteriore dettaglio che sgombrerebbe definitivamente il campo dai dubbi: ho l'impressione che sotto la scritta anteriore FIAT sulla mascherina, se ne intraveda un'altra a caratteri molto piccoli, come accennavo in precedenza, che dovrebbe essere "Costruzione SEAT" o qualcosa di simile. Quindi, in buona sostanza, considerando tutte le osservazioni fatte, direi che l'immatricolazione nel '78 dovrebbe essere assolutamente plausibile.
  10. Intanto voglio unirmi ai complimenti fatti a McNab per i suoi avvistamenti che trovo particolarmente interessanti. Venendo alla 127 bisognerebbe sapere con certezza se la 127 in foto è una 5 porte o una 4 porte. Nel caso in cui fosse una 5 porte io sono a conoscenza della stessa notizia di Wikipedia, cioè che fu lanciata nell''80. La versione a 4 porte era invece in listino già dal '76, cioè ancora con la I serie. A quanto mi risulta le versioni a 4 porte erano prodotte direttamente in Spagna da SEAT e commercializzate sia con marchio FIAT che SEAT, anche se quelle a marchio FIAT comunque recavano sotto la scritta sulla calandra una piccola dicitura a caratteri più piccoli che ne indicava la fabbricazione spagnola. Le versioni a 5 porte invece erano derivate dalle 4 porte spagnole ma prodotte e vendute direttamente da FIAT. La seconda 127 è invece una 900/L, ovvero la versione base della gamma della II serie.
  11. Con "la verde poco più in là" ti do soddisfazione io, giacchè nasceva ad un tiro di schioppo da casa mia. Diciamo che sono particolarmente interessato per legami, diciamo così, territoriali per cui sarei interessato a vederla più nel dettaglio.
  12. Questo mi pare sia un FIAT 50 furgone, un commerciale ormai in via d'estinzione. Io un tempo ne vedevo parecchi, molti dei quali delle Poste, oggi sono quasi tutti spariti.
  13. Oh, ma che piacere rivedere un'altra delle "invenzioni" Renault che a suo tempo fece un certo scalpore. Altro classico esempio dell'estro tutto francese, che evidentemente tra il '76 e l''80 conobbe un impennata considerando le altre due proposte anticonformiste 14 e 18 di cui abbiamo parlato nell'altro thread, pure la Fuego a me è sempre piaciuta un sacco proprio per quell'essere così diversa dalle solite auto e con quell'aria importante pur non essendo propriamente un'auto di alto rango. Questa qui in particolare la vedo proprio bene, direi che è stata conservata con parecchia cura e nelle condizioni di assoluta originalità in cui si trova deve eseere senz'altro al giorno d'oggi un pezzo più unico che raro. Molto bella, complimenti.
  14. Oh, ma ci mancherebbe che tu non possa esprimere le tue opinioni;)...solo che adesso sarei curioso di conoscere la tua teoria sull'inutilità di tali dispositivi di sicurezza su auto tipo Punto et similia....
  15. Straquoto. Ahi ahi ahi......questo non mi pare un bello spot per la promozione della sicurezza attiva sulle auto.
  16. Molto interessante questa Taunus. E' una seconda serie uscita mi pare nel '76 o '77, ma quel che è più importante è che mi sembra una rara versione Ghia, riconoscibile dal particolare disegno dei cerchi, tetto in vinile, maniglie, specchietto e profili cromati. Certamente un modello oggi tutt'altro che facile da avvistare soprattutto in ottime condizioni. Questo in realtà è un 241 anche se è comprensibile confondersi per via del fatto che la cabina è assolutamente identica al 238. La distinzione da fare è tra versioni chiuse: pulmino, promiscuo e furgone (238) e le versioni aperte: cassonato, telonato, furgonato ed altri allestimenti particolari (241), che in pratica sfruttavano acora il telaio e la meccanica del vecchio 1100T. Con il restyling avvenuto nel '77 tutte le versioni furono unificate come 238.
  17. Eh...vedi quante differenze di vedute che possono emergere su un modello? A me la 104, mi riferisco soprattutto alla berlina, non mi ha mai detto granchè; la 14 invece mi ha sempre preso. Però vale la pena precisare che quando si discute dell'aspetto estetico nessuna posizione può assumere valori assoluti, in quanto il gusto ed il senso estetico è un fattore prettamente personale e come tale va considerato, quindi tante altre persone potranno come te ammirare la 104 e disdegnare la 14 o viceversa; come pure è possibile che a tante persone possa non piacere nessuna delle due. Anche se un fatto credo che possa essere riconosciuto: tra le due quella che ha lasciato un segno tangibile in termini di innovazione stilistica, al di là dell'accoglienza più o meno tiepida che possa aver avuto, è sicuramente la 14. La 104 invece credo che sia passata abbastanza inosservata e comunque molto lontana da quello che sarà in seguito 205.
  18. Era una piccola molto riuscita ed interessante la 205, dotata di una linea molto gradevole e moderna, un notevole passo avanti soprattutto se consideriamo che colei che l'aveva preceduta, la 104, non è che fosse stata un'auto propriamente seducente dal punto di vista stilistico. Idealmente la 205 si inserisce in quel momento storico, che va dall'inizio alla metà degli anni '80, in cui le case automobilistiche proposero una nuova filosofia di concepire le piccole, vale a dire non più soltanto mezzi spartani e votati principalmente all'economia di esercizio e mantenimento ma anche vetture che, pur mantenendo le prerogative di economicità e praticità, fossero in grado di offrire contenuti maggiori in termini di confort, dotazioni e comodità varie fino a quel momento appannaggio dei segmenti superiori. Il riferimento fu certamente la Uno, che nell'83 cambiò radicalmente le regole del segmento B, costringendo gli altri costruttori a correre ai ripari. Peugeot lo fece nello stesso anno con la 205 e lo fece molto bene, secondo me, proponendo una vettura molto valida sotto tanti aspetti e con un look piacevole e personale. Circa la pericolosità delle versioni sportive confermo tutto quanto detto sulla difficoltà di governabilità in situazioni estreme, sulle reazioni molto nervose del retrotreno e tutto quanto. D'altra parte era un'epoca in cui le piccole bombe conobbero il loro periodo di maggior successo e non è che le altre fossero poi tanto meno pericolose della 205. Il discorso secondo me è che tutte le piccole ad elevate prestazioni necessitavano di una guida adeguatamente esperta, di gente che col volante in mano ci sapesse fare sul serio. Purtroppo, mi sa troppo spesso, queste vetture finivano nelle mani del pischelletto diciottenne o poco più, figlio di papà che si credeva un padreterno nella guida e che doveva tirarsela per abbordare la ragazza di turno o ingaggiare duelli con la comitiva di amici dotati di auto simili, magari dopo la discoteca....con conseguenza spesso tragiche.
  19. Beh, insomma....raduno o no io la trovo eccitante.
  20. L'ALFA è veramente un avvistamento col botto. Non vorrei prendere un granchio...cos'è, una 8C 2300? Comunque se ci fosse un pemio per l'avvistamento più importante questo si candiderebbe per il primo posto. Molto interessante pure la Ford Capri, mi gusta parecchio.
  21. Condividendo in larghissima parte tutte le opinioni che ho letto sulle Renault 14, 9 e 11 voglio fare una precisazione in particolar modo sulla 9. Sia chiaro che dal punto di vista dei contenuti era pur sempre una vettura valida, il mio appunto è riferito unicamente allo stile, diciamo così, poco coraggioso, che poco si conciliava con la tradizione Renault, che di coraggio stilistico nel corso degli anni ha sempre dimostrato di averne tanto.
  22. Per carità Roy, non fraintendermi. Lancia è sempre Lancia ed è un marchio che fa palpitare forte il mio cuore ancora oggi. Tutto va rapportato alle proprie epoche: oggi Ypsilon è una piccola elegante e lussuosa, ideale per chi vuole distinguersi dalla solita utilitaria, senza tuttavia scadere in eccessi di nessun genere. E se vogliamo almeno questa filosofia si raccorda bene con quella iniziale di Lancia, ragion per cui tu o Nick non c'è motivo per il quale non dobbiate andare orgogliosi della vostra piccola chic, che io stesso del resto apprezzo molto in tutte le serie che si sono succedute compresa l'ultima. Quel che volevo dire è che tra Ardea ed Ypsilon ci sono epoche diverse, macchine diverse, storie diverse....
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