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Mazinga76

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  1. Ecco, ques'ultima foto pubblicata da Nino credo che renda perfettamente l'idea di quanto la Ritmo, quando uscì nel '78, fosse terribilmente di rottura rispetto alla produzione FIAT che si era vista fino a quel momento.
  2. Sì, è proprio lei, piccola Lancia di lusso ante litteram. Pensa che anche l'Ardea era 900 cc, come la nuova Ypsilon Twin Air.
  3. Bellissime entrambe. Due auto alle quali sono partcolarmente legato per motivi diametralmente opposti: una è l'auto si Starsky e Hutch, uno dei polizieschi americani che mi appassionavano di più. L'altra invece l'aveva mio nonno buonanima, anzi ne aveva due, e fino a quando è stato in vita erano ferme nel cortile di casa sua. Io me le ricordo benissimo ed insieme a loro mi ricordo di mio nonno. Quando ne vedo qualcuna mi prende un po' di nostalgia...
  4. Sì, sono d'accordissimo, ma una cosa non esclude l'altra, nel senso che era un'auto dal design assolutamente di rottura per i canoni dei tempi, forse per certi versi addirittura "traumatizzante" con quei paraurti in plastica così grossi ed avvolgenti che inglobavano anche fari, fanalini, prese d'aria ecc.; ma è anche vero che quel muso così particolare, con quei due fari rotondi, le davano un po' l'aspetto di un ranocchio. Altrochè. Mio zio la prese nell''85, era la 70 CL automatica. A pochi mesi dall'acquisto mia zia la parcheggiò in strada a Napoli, dove si era recata per delle commissioni, e naturalmente trovò il cestello tagliato e la ruota fregata. Stessa cosa capito qualche anno fa a Casoria alla Saxo di mia cugina, parcheggiata sotto casa sua.
  5. Intanto questa che hai postato è una I serie, quella di Nick è invece l'ultima serie. Detto questo, c'è da sottolineare il fatto che la Ritmo II serie, a differenza della I serie, aveva la ruota di scorta posizionata alla francese, vale a dire in un cestello sotto il pianale. Questa soluzione immagino comportasse il riposizionamento del serbatoio da cui probabilmente ne derivò anche lo spostamento del bocchettone dall'altra parte. Anche la linea del terminale di scarico dovette probabilmente essere ridisegnata ed ecco che l'uscita fu passata a sinistra anzichè a destra.
  6. A me è sempre piaciuta un casino, non tanto la I serie quanto la II col frontale a quattro fari. In generale ho sempre pensato che il restyling della Ritmo, pur nella sua estrema semplicità, abbia cancellato quell'immagine buffa della I serie conferendole un aspetto più importante, salvo poi rivelarsi molto mediocre dal punto di vista qualitativo ma questo è un altro discorso. Il restyling, a mio modo di vedere, si sposava benissimo ed a maggior ragione sull'Abarth 130TC che con il nuovo frontale diventò decisamente più cattiva.
  7. Mi associo a quanto giustamente scritto da Roy. Ovviamente si scherza.
  8. Oddio...la Punto I serie inconsueta?? Qui da me ce ne sono ancora talmente tante da non farci nemmeno caso...
  9. Ma io non ho sorelle (e se l'avessi avuta sarebbe potuta essere al massimo una gallina, non un pollo....). Dall'inizio di febbraio ai primi di maggio, vale a dire nei tre mesi in cui la mia Uno è stata ferma in attesa dell'arrivo dell'attestazione ASI e della polizza ridotta, ho letteralmente requisito la 127 a mio padre:mrgreen: senza troppi formalismi, che ho usato per andare al lavoro e sbrigare tutte le faccende quotidiane. Appunto dicevo. Eccomi, presente....due auto con starter manuale su tre e tre su tre senza clima. E pensa che d'estate da me fa caldo...
  10. Ah ecco, adesso sì che me la ricordo.... probabilmente il nome Combi Coupè mi aveva tratto in inganno e mi aspettavo un'Ascona sportiva che sinceramente non mi sovveniva, io la ricordavo semplicemente come Ascona due volumi o 5 porte. Grazie per avermi fugato il dubbio.
  11. Oddio, sai che non ce l'ho presente questa Ascona "Combi Coupè"....? Sarebbe stato molto interessante vederne qualche foto.
  12. Mi sa che la nonna conosce il suo pollo ed ha paura che fa qualche ingranata maldestra....
  13. Ecco il mio contributo raccolto nei giorni scorsi... FIAT Ducato dell''89 in questa vivace livrea Michelin. Volkswagen Golf GL dell''82, in condizioni generali molto buone, peccato per quella botta posteriore che deve essere molto recente. Ford Fiesta dell''81, condizioni generali buone ma con portellone, fanalini posteriori e specchio retrovisore del modello '83. FIAT 242/15D dell''82 allestimento camper, in condizioni di conservazione molto precarie, praticamente divorato dalla corrosione. Infine una Renault 9 un po' raffazzonata.
  14. 1000€ partendo dalla diciottesima??? Non sai quanto t'invidio....qui un 25enne che si assicura per la prima volta non so se ce la fa con 3/4000€!!! Ad ogni modo assicurarla con una polizza normale è pazzesco, dovresti cercare di iscriverla come storica edi ottenere una polizza ridotta.
  15. Pensa te....quindi è ancora più irriverente e dissacrante pensare di creare un parallelo con la 5 GT Turbo.
  16. Sono d'accordissimo su questo, senza nessun dubbio, è una tipologia di vetture che allora era molto in voga e che oggi sono diventate una rarità, anche perchè le case, tranne poche eccezioni, non hanno più dato molto seguito a quel filone.
  17. Sì sì, ho capito il senso del discorso....ma comunque negli anni '80, epoca in cui le piccole bombe proliferavano, era una tra le tante e forse nemmeno la più rappresentativa, certamente non più rappresentativa di una 205 GTI, tanto per fare un esempio.
  18. I classici volanti dell'epoca che si spaccavano....ricordo la 127 di mia zia con la spaccatura nello stesso punto, idem la 131 S Mirafiori di mio zio e la 500 L di mio padre.
  19. Bella l'Alfetta gt, con quella linea aggressiva ed affascinante, un'auto seducente ancora oggi. Quanto alla 5 GT Turbo, beh....è certamente oggi un oggetto particolare e piuttosto raro, certamente interessante, però definirla una meraviglia....forse è un tantinello eccessivo.
  20. Ok, mi fa piacere che alla fine convergiamo tutti allo stesso punto. Se ho inteso male io meglio così, comunque me ne scuso.
  21. Beh, dal tuo discorso lasciavi intendere proprio questo: un certo corporativismo dei collezionisti a scapito degli appassionati nella conservazione di una storica popolare. Qui vorrei capire meglio il tuo pensiero: se, per "auto improponibili"....."che di storico hanno ben poco", ti riferisci al fatto che si accettano auto in condizioni di conservazione precaria ed in uno stato non originale sono pienamente d'accordo con te. Se invece il tuo messaggio implicito (ed a me sinceramente sembra di capire questo) è quello di un certo ostracismo nelle iscrizioni delle vetture più popolari a favore delle sole auto di interesse collezionistico allora non condivido minimamente. In questo caso si ritornerebbe al punto che dicevo prima: si creerebbe un sistema iniquo, teso a favorire un grosso vantaggio economico, in termini di gestione, alla sola categoria dei collezionisti, che si presume decisamente abbiente, a scapito dell'impiegato o del pensionato che con passione e sacrificio mantengono in condizioni di efficienza e di decoro la loro Uno o Tipo. Chiudo esprimendo il mio assoluto accordo anche con la posizione di Ricky1750: la tutela maggiore, sotto forma di facilitazioni economiche nella gestione del veicolo, va garantita INNANZITUTTO alle vetture più popolari (quelle sì veramente storiche) cioè quelle per le quali è maggiore il rischio di estinzione e quindi di non lasciare traccia nelle epoche a venire. Problema quest'ultimo che le vetture di grande appeal collezionistico e di grande prestigio non avranno mai.
  22. Bravissimo Tony, ti quoto al 100%. Il problema è anche questo: del sistema che non funziona, dell'arte tutta italiana di fare le leggi e trovare gli inganni e le scappatoie per cui un beneficio che dovrebbe venire incontro ai veri appassionati diventa per cani e porci. Io vedo in giro delle automobili iscritte ASI, come molte vecchie Panda 750 ridotte a poco più che rottami, che sono veramente imbarazzanti. Io, per la cronaca, nei giorni scorsi tra meccanico e gommista ho speso quasi 600€ tra ammortizzatori e braccetti nuovi, convergenza, equilbratura, inversione dei pneumatici ed altre cosette. Ora la macchina, che prima era un po' rigida sullo sconnesso e rumorosa all'avantreno, è tornata perfettamente efficiente. Questi sacrifici economici sulla mia Uno io li faccio da 12 anni, da quando cioè ne sono diventato proprietario e non me ne sono più separato. Quindi mi si consenta di non starci a sentirmi definire un furbetto che contribuisce a mandare in malora il sistema delle auto storiche.
  23. E' un ragionamento che sincermente non condivido. Io ho una Uno di 23 anni pienamente efficiente e ben tenuta; se la legge prevede, come tu stesso scrivi nel tuo post, che grazie all'attestazione dei requisiti comprovati da un organo come l'ASI, o altri organi abilitati come i registri storici FIAT, ALFA Romeo, Lancia ecc., ho diritto ad usufruire di agevolazioni quali la polizza assicurativa ridotta, il pagamento della tassa di circolazione forfettaria ecc, mi spieghi di quale "furbetteria" mi sto redendo protagonista? A mio modo di vedere la parola "furbetto" è da associare a qualcuno che approfitta di qualcosa senza averne diritto, magari rendendosi protagonista di un falso pur di ottenere un beneficio di cui normalmente non dovrebbe godere. Nel momento in cui io usufruisco di un diritto riconosciuto per legge di cosa sarei furbetto? Secondo te sarebbe giusto che un collezionista danaroso, che può permettersi una scuderia di storiche magari anche prestigiose e di alto rango, debba usufruire di tali agevolazioni ed un impiegato con la Uno no? Poi, scusa, mi sembra veramente assurda la tua conclusione per la quale le assicurazioni farebbero cartello contro le polizze storiche perchè ci sono i "furbetti" con le Uno e con le Tipo che ne approfittano... Su, andiamo....ma di che stiamo parlando....come se non si conoscesse il malcostume tutto italiano delle assicurazioni, una delle tante lobby intoccabili che predicano bene e razzolano male.
  24. No, purtroppo è stato praticamente costretto a rinnovare la polizza ordinaria con la sua compagnia in quanto, se avesse voluto una polizza storica, avrebbe dovuto recedere dal contratto in essere e poi cercarsi una nuova compagnia disponibile a stipulare una polizza storica, oppure dare l'incarico al club di trovarla. Ma come ti dicevo, qui a Napoli e provincia, è una cosa difficilissima oltre a richiedere tempi lunghissimi, nell'ordine di svariati mesi, per cui avrebbe douto mettere in conto un lungo fermo macchina che non poteva permettersi visto che l'altra macchina di mio padre, la 127, la usavo io in quanto la mia Uno era già ferma senza assicurazione. La mia attesa si è protratta a lungo per entrambi i motivi: quasi quattro mesi e mezzo per avere l'attestazione di storicità dall'ASI e dfficoltà a reperire compagnie disposte ad assicurare a Napoli con polizza storica. Spero che la buona condotta di tuo padre possa servire a facilitare le cose. Purtroppo a mio padre la buona condotta (praticamente mai fatto una lettera in 21 anni con la Delta) non è servita a fargli avere il beneficio.
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