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Mazinga76

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  1. 126 soffrì (relativamente) della sindrome di cui soffrono le automobili a cui è affidato il compito di sostituire un modello che era stato un mostro sacro sul mercato e nella considerazione degli automobilisti. Da questo punto di vista è innegabile che 126 non godette di quella carica di simpatia che aveva avuto 500 e non ne gode tuttora. Certo è che negli anni '70 lo schema meccanico del "tutto dietro" andava ormai al tramonto, del resto la stessa FIAT nel '71 sostituì l'ormai superata 850 con quel salto epocale che fu la 127. L'anno successivo invece lanciò 126 per la quale si optò per la strada della continuità col passato, forse non fu nemmeno una scelta tanto sbagliata. Il discorso stilistico invece è diverso. Secondo me 126 era perfettamente coerente con i canoni stilistici dell'epoca, sia interni alla gamma FIAT, sia in generale negli anni '70. Era un'auto "minima", certo, ma direi non sgradevole nella linea, anzi, ti dirò di più: secondo me su 126 hanno via via operato dei restyling piuttosto riusciti ottenendo, con poca spesa, un aspetto sempre coerente col resto della gamma FIAT. Ad esempio, pur non toccando i lamierati, la Personal, con paraurti e fascioni in plastica ed altri piccoli accorgimenti era perfettamente coerente con le II serie di 127/128/131/132 che avevano ricevuto interventi di restyling più pesanti anche ai lamierati ed alla fanaleria. Siamo ormai negli anni '80, lo schema del "tutto dietro" è più che mai anacronistico, ma 126 resiste nei listini FIAT e direi che lo fa piuttosto bene. Il motivo sta nella risposta che tu stesso ti sei dato: la gente voleva ancora un'auto piccola, economica e tutto sommato affidabile, e FIAT come nessun altro gliela offriva. Arriviamo a metà anni '80, ormai Panda, Uno, Ritmo, Regata e Croma hanno stabilito nuovi parametri stilistici, soprattutto per quanto riguarda i fascioni paraurti in plastica, ed ecco che 126 con la "polacca" FSM vi si adegua, più altri cambiamenti all'interno, come la strumentazione dalla grafica più "anni '80", il rivestimento della plancia morbido, la selleria in panno, tutti adeguamenti che si rifanno ai nuovi standard del periodo. Molto controverso il finale di carriera di questa piccoletta con la Bis, che fu epocale dal punto di vista pratico/stilistico per via dell'adozione della terza porta; molto deludente dal punto di vista meccanico a causa delle innumerevoli e serie noie che procurava ai suoi proprietari. Purtuttavia resistette ancora per cinque anni sul mercato prima di cedere definitivamente il testimone (1992) alla più moderna ma anonima Cinquecento. Un vero peccato, io personalmente apprezzavo molto la 126 Bis, forse la migliore interpretazione stilistica che ricevette nella sua ventennale carriera sul mercato italiano, e sottolineo ventennale, cioè più lunga di due anni della sua progenitrice 500, senza nulla togliere alla nostra conclamata reginetta delle utilitarie.
  2. Per quanto riguarda l'AX, qui dalle mie parti erano più diffuse le GT e GTi; la Clio Williams era una vera e propria bomba, qui però spopolavano le "16v"; la 5 Turbo l'avrò vista una volta in vita mia mentre le Alpine Turbo erano più diffuse, così come era abbastanza diffusa la successiva "GT Turbo". Oggi sono tutte quante praticamente scomparse dalla circolazione.
  3. Qui ha ragione Nick, tempo fa per aver commesso la stessa leggerezza si beccò un paio di cazziate, adesso per una questione di equità facciamo un cazziatone anche a Cibus...
  4. In realtà anche a me è oscuro il significato di "gomme bassa pressione".... così, di primo acchito avevo pensato alle tubeless anzichè le gomme tradizionali a camera d'aria, ma comunque non vedo il nesso.
  5. Devo dire tutto materiale interessante dal punto di vista storico. Bella quella 850, molto interessante pure quella MG. Ma quella veterana che hai ripreso nel video cos'è? Uniche piccole "cadute";) in mezzo a tanto bel materiale sono il Fiorino, che mi pare sia il modello più recente della vecchia serie, e l'Astra 3 volumi, poco diffusa ma di interesse storico pressochè nullo. Comunque entrambi ancora non storici. Salviamo giusto la Porsche che, pur non essendo storica, può considerarsi un "instant classic".
  6. Bravissimo, hai centrato in pieno il punto. Anch'io la penso allo stesso modo sulla genealogia della Fiesta. Per capirci, tralasciando le catalogazioni ufficiali che ha adottato la Ford, in realtà le generazioni della Fiesta sono sostanzialmente 4: 1976->'89, con un restyling nell''83; 1989->'02, con un pesante restyling nel '95 ed uno più leggero nel '99; 2002->'08, con un leggero restyling nel '06; dal 2008 è in vendita l'attuale serie. Queste perlomeno mi sembrano le suddivisioni principali
  7. Sarà che forse l'hai fotografata......una cagata? :mrgreen:
  8. Torno nuovamente a complimentarmi col doctor per la nuova tranche di avvistamenti che ha postato, tutti quanti a loro modo interessanti. Una menzione particolare va fatta all'OM Cerbiatto che un tempo, insieme a tutti gli altri "leggeri" della OM, era un autocarro diffusissimo, oggi diventa sempre più arduo incrociarne qualcuno; alla 1100 D grigia, di cui scorgo uno stemma sulla griglia anteriore che dovrebbe testimoniare l'iscrizione a qualche registro storico; ed alla Honda CRX, piccola coupè originale e grintosa come poche altre.
  9. Sì, lo so che secondo le catalogazioni ufficiali quella sarebbe la Mk2, però mi sembra una pretesa un tantino presuntuosa da parte di Ford considerare II serie un modello che in sostanza era un restyling, anche se piuttosto marcato soprattutto al frontale, del modello '76 e non un modello ex novo. Ecco perchè io considero la Fiesta '89 la vera II serie, almeno dal punto di vista morale.
  10. Se lo dice il Sor Roy mi sto zitto ed a cuccia:muto:, lui è il nostro esperto ufficiale di 500/600 ed affini.
  11. Questa, uscita nell''83, a mio parere, sarebbe da considerarsi il restyling della Fiesta del '76. La vera seconda serie, riprogettata e disegnata ex novo, arriverà nell''89.
  12. Beh, dalle mie parti la Micra '93 non è che sia poi così rara da vedere; all'epoca era comunque una vettura originale e riuscita che ebbe un notevole successo in Italia, contrariamente alla Micra dell''83 piuttosto anonima nell'aspetto. Sulla Punto '93 poco da dire: è ancora oggi una best seller del nostro quotidiano. Molto più rara ormai la 5 dell''84, che io trovavo molto gradevole come linea, diciamo che fu molto bene reinterpretata la linea della 5 del '72 in chiave anni '80.
  13. Complimenti per la caccia doctor, son tutte prede degne di nota, avete proprio fatto caccia grossa. Tra gli altri, mi sembra molto interessante, oltre che tenuta in maniera spettacolare, quella vecchia Moto Guzzi rossa. La 500 con la cappotta in tela, che scende fin sopra le feritoie posteriori inglobando anche il lunotto, credo che sia addirittura antecedente alla D; probabilmente si tratta della prima serie della Nuova 500 prodotta tra il '57 ed il '60, a cui fece seguito la D tra il '60 ed il '65. Molto interessante, anche se non perfetto, il vecchio Volkswagen T1 col parabrezza separato, ma anche il più recente T3 che si intravede affianco è ormai un modello a citare in quanto sempre più raro da incrociare. Comunque una gran bella infornata di testimonianze del passato.
  14. Che la Dedra non andasse dritta mi giunge nuova.... noi in famiglia non l'abbiamo mai avuta, ma da amici e conoscenti che l'hanno avuta non ho mai sentito questa lamentela. Che la Lybra non abbia fatto proseliti per quella sua linea fin troppo classica è un dato di fatto; che non si potesse vedere è un tuo opinabilissimo parere, credo, un tantinello eccessivo.
  15. Non ne sono sicuro, visto che la foto è in bianco e nero, ma quell'Appia sebrerebbe dello stesso colore di quella che aveva mio padre. Comunque, di un'eleganza impeccabile.
  16. Aspettiamo con piacere di ammirare la tua "cacciagione":D
  17. No, probabilmente ti confondi con questa: Trattasi della Nissan Micra I serie, venduta in Europa a partire dall''83. Era più grande della Maruti, con la quale non aveva niente a che fare, sia come posizionamento commerciale che come contenuti in genere.
  18. E' un'Audi 80, ma non certo una prima serie. La prima 80 è datata 1966-72; poi ci fu quella del 1972-76 che vinse il premio Auto dell'Anno nel '73, poi ancora quella del 1976-81 e poi quella del 1981-86 che è quella in foto. A seguire ci saranno ancora due serie dell'80: 1986-90 e 1990-94.
  19. Dalla visura del bollo risulta essere una 993 cc, probabile che i copricerchi non siano i suoi. Jaaa... mo nun chiagnere...
  20. Beh, non è esatto. Ritmo poteva contare anche su motori molto più prestanti, abbinati ad allestimenti sportivi come il 1600 della 105 TC ed il 2000 della 125 TC Abarth. Certo, restavano comunque abbondantemente al di sotto quanto a cilindrata ma credo che fossero più che sufficienti per dare parecchi punti alla Pacer, nonostante i motori dalle cubature ciclopiche. Lo stesso discorso vale grossomodo anche per Alfetta, 131 e Beta che, come tu stesso hai detto, le si avvicinavano molto di più come dimensioni, almeno per quanto riguarda la lunghezza. Ed a proposito di Beta... pensandoci bene, sai che forse l'italiana che in qualche modo potrebbe più avvicinarsi alla Pacer potrebbe essere la Beta HPE? Mi spiego: in realtà non è che avessero chissà cosa in comune, forse niente, però certamente interpretavano una certa volontà delle case di voler proporre qualcosa di originale, di diverso dal panorama automobilistico di quel periodo, e lo facevano entrambe giocando la carta dello stile, pur seguendo due filosofie completamente opposte: la Pacer con una linea quasi scioccante, la Beta HPE con una linea originalissima e raffinata allo stesso tempo. Grazie comunque per le risposte.
  21. Eccomi ritornare in questo topic con un piccolo contributo raccolto nei giorni scorsi. Un vecchio e malandato FIAT Ducato furgone dell''84, ancora con targhe nere. Una non impeccabile Ford Orion 1.4 Ghia della seconda metà degli anni '80. Questa non è ancora potenzialmente storica o di interesse storico/collezionistico, si tratta di una Innocenti Small 990 del '93, ma l'ho voluta postare a beneficio dell'amico Roy al quale piacerà senz'altro. E' in condizioni non proprio ottimali, ma nemmeno tanto malandata, ed è l'unica che si aggira ancora di frequente nelle mie vicinanze. Quel rosso scuro metallizzato poi le dà un'aria piuttosto elegantina. Una Citroen AX Ten del '91, un'utilitaria che sta man mano diradandosi sempre più dalle strade, almeno qui dalle mie parti. Ed infine un'impeccabile Volkswagen Golf dell''85. Dopo averla parcheggiata, il proprietario allontanandosi, si girava ogni tanto e se la rimirava lanciandole occhiate amorevoli.
  22. Il portapacchi sarà anche indubbiamente utile, peccato però che alteri l'originalissima linea di quest'auto. Io, se potessi averne una, la vorrei sgombra da sovrastrutture e senza tetto in vinile. Queste sono auto dalla linea che o la ami o la odii, ma se la ami devi godertela allo stato puro, senza alterazioni. Ora ti chiedo una curiosità, Nino: mi pare d'aver capito che questa Pacer fu importata anche in Europa: c'era una rete ufficiale, oppure si trattava d'importazione parallela? E più particolarmente in Italia, le Pacer erano ufficiali o parallele? Ecco un'immagine dell'interno di un'Alfasud ti, guarda il volante se non gli somiglia....
  23. Certo, originale è originale c'è poco da dire, anche inconsueta considerando le volumtrie delle auto americane a quei tempi. Però io ci vedo anche qualche tratto europeo a dire il vero: i fanali posteriori e le frecce anteriori somigliano molto a quelli della Porsche 911 della stessa epoca; all'interno spicca quel volante che se gli metti il simbolo del Biscione al centro è uguale a quello dell'Alfasud ti.
  24. Mah, in questi casi è veramente arduo dare consigli. Premetto che la 190 è un'auto che mi è sempre piaciuta tantissimo, soprattutto le ultime serie come questa. E' ancora oggi piacevolissima da vedere, con quella linea così elegante, equilibrata ed ancora attualissima. Le condizioni di carrozzeria e degli interni non farebbero sospettare il chilometraggio che ha; certo è che sono pur sempre 340.000 km, dietro i quali non si può sapere che insidie si celino o quali nodi possano venire al pettine da un momento all'altro. Se la macchina stesse veramente bene 2000€ sono una cifra irrisoria, ma se poi dovessi trovarti nella condizione di dover fare lavori impegnativi allora sono dolori.
  25. Mi pare che De Tomaso ci sia stata nei listini QR, almeno fino ai primi tempi della commercializzazione della Guarà.
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