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Mazinga76

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  1. A prescindere dal discorso automobilistico, questa puntualizzazione mi sembra alquanto discriminante verso un popolo nei confronti di un altro. La parola "offendiamo" non la condivido e ne prendo debitamente le distanze, in quanto sottolineerebbe una presunta diversità/inferiorità razziale.
  2. Ai tempi ricordo di averne letto un servizio su Auto Oggi ed allora come oggi l'impressione non cambia: mi lascia piuttosto sconcertato. Condivido in pieno tutte le considerazioni stilistiche fatte da Multijet 16V: l'auto nel suo insieme appare decisamente tozza; il frontale, per via della forma del cofano, sembra fare il verso a quello della FIAT Coupè (ma in brutto); brutta pure la fiancata con quello stile così tormentato. Giusto il posteriore forse è la parte meglio riuscita (o forse la meno peggio, fate voi); gli interni invece appaiono sostanzialmente più normali rispetto a tutto il resto. Non c'è dubbio che si debba considerare una defaillance di Gandini, considerando i capolavori di cui è stato capace.
  3. Mi sfugge il filo logico di questa affermazione. Poi non trovo quale sia il nesso tra 2000 belina e Gamma coupè...
  4. Automobile, la Flavia, forse un po' controversa nella linea (almeno la berlina) ma dai contenuti tecnici e qualitativi di assoluta avanguardia ed in anticipo sui tempi, come nella più classica e pura tradizione di casa Lancia, non è stata in effetti adeguatamente e giustamente omaggiata per quanto avrebbe meritato. Io voglio celebrarla così, alla mia maniera, presentandovi le Flavia della mia Collezione. P.S. ho inserito pure le 2000 berlina e coupè, in pratica le ultime serie della Flavia sotto altro nome.
  5. Non metto in dubbio, ma credo che non ci sia dubbio neanche sul fatto che oggi il richiamo maggiore, in chiave storico/collezionistica, ce l'abbiano le serie pre-restyling. Per capirci, se io oggi volessi puntare su una Y10 per scopi storico/collezionistici, mi orienterei sulle prime serie tutta la vita, non mi sfiorerebbe neppure l'idea di una restyling.
  6. Mi pare di aver capito che l'ha mandata in pensione, d'altra parte la rottura della cinghia di distribuzione provoca danni ingenti alle valvole e costi molto onerosi per il ripristino. Probabilmente il gioco non valeva più la candela, purtroppo.
  7. Ricordo di aver letto alcuni anni fa un servizio su Auto Oggi proprio sull'incredibile performance di questo signore francese e la sua 131 Mirafiori. All'epoca del servizio però mi pare di ricordare che la 131 fosse arrivata a 676.000 km e si auspicava di raggiungere la soglia del milione di km. Comunque, un risultato impressionante!
  8. Il bianco pastello da pagare a parte.....400€ poi!!! Cose da pazzi....
  9. In ogni caso, quello che apprezzo dei tuoi disegni è il tentativo di immaginare qualcosa di "normale" per l'alto di gamma FIAT e non cose "strane" ed indefinibili come la Croma attuale.
  10. Anche qui dr 2 quasi inesistenti. Finora ne ho viste soltanto due di sfuggita. Confermo che pure le dr 5 mi sembrano in flessione rispetto a qualche tempo fa.
  11. Era certamente un'ammiraglia di rango la Deauville anche se meno famosa della Quattroporte, che vanta una vera e propria dinastia nel settore. Ne ebbe in dotazione una anche la Polizia per il trasporto di personalità di spicco. Dal punto di vista meccanico/telaistico, non ricordo di preciso dove, lessi che era imparentata con la Jaguar XJ dello stesso periodo. Ma in quanto a berline di lusso ad alte prestazioni va citata un'altra esponente italiana molto più rara delle altre due e decisamente meno diffusa: la ISO Rivolta Fidia.
  12. A parte alcune rarissime Dedra e Tempra, tutte le altre mai viste in vita mia col tergilunotto.
  13. La 306 Berlina era regolarmente in vendita da noi, anche se non ebbe un grosso riscontro di vendite come tutte le seg. B e C a tre volumi. Non storica comunque e di scarso interesse, credo, nel breve/medio periodo. Il colore della Y10 mi sembra particolarmente insolito; anche lei comunque, in quanto seconda serie, non ancora di particolare interesse storico/collezionistico.
  14. Se fate caso al cerchione noterete che il bordo è pesantemente ammaccato, senz'altro per via dell'impatto con l'altra macchina.
  15. Forse hai ragione tu. Infatti su Ruoteclassiche la sigla 208 è riportata tra parentesi, come se fosse soltanto indicativa e non necessariamente riferita al modello in questione.
  16. Non vorrei dire un'eresia, ma mi sembra che la sigla fosse sempre 208 e non 328. Così mi pare di capire consultando il listino di Ruoteclassiche.
  17. Quei copricerchi sono certamente dei FIAT o similFIAT. In ogni caso con l'A112 non hanno nulla a che vedere. Quanto alla riuscita estetica di quest'ultimaserie sono d'accordissimo. Era il vero canto del cigno che aveva smussato le pesantezze della serie precedente. Anche il montante del deflettore non è originale; le ultime A112 l'avevano nero opaco ma credo fosse nero già nella serie precedente almeno. Tanto è vero che anche la 127 II serie di mio padre li ha neri opachi, a differenza della prima serie che li ha cromati. Un'eventuale riedizione dell'A112 che ne rispecchiasse lo spirito credo che non avrebbe senso in un target di prezzo più basso della 500. Anzi, dovrebbe essere qualcosa di molto sfizioso, sofisticato ed alla moda; insomma una sorta di Mito in chiave lussuosa o qualcosa che concettualmente si avvicini ad auto tipo A1 e DS3. Per quanto riguarda la Mini Minor, se ti riferisci alle verioni italiane prodotte all'epoca da Innocenti, quelle erano vetture inglesi prodotte in Italia su licenza Austin Morris, poi passate alla British Leyland, poi ancora in orbita Rover, fino all'arrivo dei nuovi proprietari BMW. Credo quindi che sia una "mission impossible" fare qualcosa che abbia una pur vaga somiglianza con una Mini o anche soltanto usare il nome "Minor", che senz'altro sarà coperto da diritti riservati.
  18. Anche qui a Casoria c'era un grosso concessionario Lancia dove mio padre acquistò la Delta nel '90, mio zio la Delta II nel '95 e mia zia la Y nel '99. Poi ha chiuso i battenti ed ora di concessionarie monomandatarie Lancia credo si contino sulle punte delle dita. La maggior parte sono concessionari FIAT che hanno assunto anche il marchio Lancia, anche questo è un sintomo dell'identità perduta.
  19. Beh, che tra DR 1 e Lancia Ypsilon non ci sia complessivamente partita sono d'accordo, stiamo parlando di due categorie e di due filosofie agli antipodi. Voglio però sottolineare che la piccola molisana, ad un anno ormai dal lancio, qui dalle mie parti si vende eccome; ormai è diventata una presenza abbastanza affermata nel panorama automobilistico quotidiano. Non so se questo possa significare qualcosa dal punto di vista qualitativo, dell'affidabilità e della soddisfazione dei clienti, ma tant'è.
  20. Eh, lo so....io all'epoca avevo tre anni e non potevo certo metterci parola... Però oggi non manco mai di farglielo notare.
  21. In merito alla questione cubature dei bagagliai, voglio citare un esempio forse ancor più eloquente perchè non riguarda una berlina a tre volumi, da cui bene o male ci si aspettava una capienza notevole, ma una semplice utilitaria a due volumi: la 127. Ebbene, quella di mio padre, una 900/C del '79 a due porte, ha una capienza di 365 litri:shock:, così come riportato sul libretto di uso e manutenzione, a fronte di una lunghezza di soli 3,65 m. Pensare che oggi una Punto Evo, con sedile posteriore in posizione di utilizzo, ha una capacità variabile di 200/275 litri pur essendo lunga 4,06 m. Unico errore che fece mio padre fu quello di prenderla senza portellone, che avrebbe aumentato notevolmente la versatilità e l'acessibilità dei bagagli. Infatti, senza il portellone, ci si trova ad avere una piccola caverna ma con un imboccattura troppo stretta per poterci infilare determinati oggetti un po' ingombranti. Ma all'epoca si pensava che le automobili meno aperture avessero più fossero robuste (tra cui pure mio padre....).
  22. Perchè a quei tempi, prima ancora che per usi famigliari, le giardinette erano concepite principalmente come umili mezzi da trasporto merci e materiali e da lavoro.
  23. A pensarci bene la 1000 fu un'utilitaria di discreto successo, almeno a giudicare da tutte quelle che vedevo in strada tanti anni fa. In una strada a pochi passi da casa mia ce n'era una verde scuro parcheggiata fino ad una decina d'anni fa, forse anche qualcosina meno, era regolarmente circolante e veniva usata tutti i giorni, non era neanche tanto male come condizioni, poi all'improvviso sparì. Poi ne ricordo molte altre in un colore verde chiaro metllizzato; di questo colore l'aveva anche la mia prof. di musica alle scuole medie, la teneva maniacalmente. Era però un'ultima serie, quella coi fari anteriori rettangolari anzichè rotondi.
  24. Se non sbaglio le stazioni Rai si prendevano su AM e tutte le private su FM, ma non vorrei dire una fesseria.
  25. Infatti Kiss Kiss trasmette sia in locale che in nazionale: la prima è Kiss Kiss Napoli e si ascolta solo a Napoli ed in Campania, l'altra è Kiss Kiss Italia ed ha copertura nazionale. E' stata una delle prime radio libere napoletane, fondata nel 1976. Oggi è una grossa emittente che ha studi anche a Roma e Milano.
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