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Mazinga76

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  1. Mio zio aveva una Delta LX 1300 dell''85 con l'antenna elettrica che veniva fuori automaticamente all'accensione dell'autoradio. Era posizionata posteriormente sul bordo sinistro della carrozzeria, accanto al portellone.
  2. Io non ho elementi da aggiungere a quanto ha già detto Paolino. Voglio solo dire che la penso come lui sulle antenne lunghe, piazzate nella parte anteriore centrale del tetto: facevano indubbiamente un po' di scena. Come pure ricordo da piccolo quelle antennone piegate ad arco, all'epoca se ne vedevano in giro... Certo che quella di tuo padre doveva avere proprio un'ottima ricezione se riusciva a beccare anche Radio Marte.... insieme a Radio Kiss Kiss è tra le principali emittenti radio napoletane.
  3. Ah, ma tu mica l'avevi detto che aveva più di 350mila km e che aveva ceduto....e comunque non si direbbe mica che aveva passato 15 anni di vita all'aperto. E comunque che significa?......la 127 di mio padre ha 32 anni passati alternativamente al chiuso ed all'aperto, la usiamo come utilitaria quotidiana ancor oggi, ha 300mila km (è il secondo motore, l'altro fece 260mila...) e va ancora che è un piacere....:mrgreen:
  4. Beh, ma alla fine credo che abbiamo espresso lo stesso pensiero, solo che tu l'hai fatto in maniera più articolata come è nel tuo stile. Mi sembra che il punto d'arrivo sia il medesimo: non la storia come copione che si ripeta pari pari come l'abbiamo vissuto 10, 20 o 30 anni fa (forse non l'ho espresso ma lo sottintendevo), ma la storia come risorsa da ricordare, divulgare e da non perdere di vista anche quando c'è da tracciare le linee guida del futuro. Non credo abbia molto senso proiettarsi in un futuro totalmente slegato dal passato, che non abbia memoria alcuna della storia che ci ha condotti fin dove siamo arrivati. Certamente non credo sia un bene privarsi della storia come fosse una zavorra di cui liberarsi. Questo è almeno il mio pensiero.
  5. Io son sempre più convinto che certa gente non c'ha tutte le rotelle a posto. Mi scuso ma non condivido affatto questo pensiero se riferito in particolar modo al contesto automobilistico. Se per certi versi condivido il tuo ragionamento riferito alle vicende umane (e comunque non in maniera assoluta), non lo trovo calzante dal punto di vista automobilistico, almeno se lo si osserva con occhio passionale. Significherebbe considerare l'auto come mero oggetto atto agli usi e consumi della nostra vita quotidiana e basta; questo topic non avrebbe ragione di esistere se dovessimo lasciar perdere la voglia di ricostruire la storia; i bellissimi topic di PaoloGTC, le sue ricostruzioni tratte dal passato, che trasudano storia da tutti i pori, dovremmo considerarli negativamente. No, la storia è importante perchè capendo chi siamo stati e cosa abbiamo fatto in passato possiamo capire chi dobbiamo essere o non essere e cosa fare o non fare oggi, e capire quali linee guida seguire per il futuro. In campo automobilistico questo è ancora più importante se c'è un prestigio da salvaguardare. Giusto per fare un esempio, se oggi ALFA Romeo e Lancia hanno perso in parte o tutta la loro essenza di marchi di prestigio, è appunto per il non aver saputo (o voluto) dare un futuro attingendo da un glorioso passato. Questo, da appassionato di automobili e non semplice fruitore, proprio non mi va.
  6. Azz...questo sì che è un avvestimento con i controc....!!! Ma il pilota non si vede proprio, sembra che va da sola.
  7. Vecchia Fiat 124 terza serie tenuta molto male (macchie di ruggine e vernice scrostata quasi ovunque), senza targa e probabilmente destinata al suo ultimo viaggio.... L'immagine parziale e non nitida non ci è d'aiuto, ma siamo sicuri che questa sia una 124 e non una 125? Il faro posteriore rettangolare, la modanatura sulla fiancata ed il paraurti che sembrerebbe gommato, mi farebbe pensare appunto ad una 125 Special.
  8. Anch'io ho un ricordo molto nitido del parco circolante della mia infanzia. All'epoca di 305 in giro ce n'erano, non che sia stata chissà quanto diffusa ma si vedeva. Ricordo che il padre di due miei amici d'infanzia ebbe una 305 station wagon GLD dell''84, era grigio metallizzato e la comprò usata. A me particolarmente non è che piacesse chissà quanto, però era certamente una onesta berlina o familiare piuttosto robusta e, nelle versioni diesel, ove Peugeot vanta una lunga tradizione, credo anche molto longeva. Di versioni furgonette invece ne ricordo veramente pochissime, forse scarsamente diffuse già ai tempi della loro produzione. Oggi comunque tutte le 305 sono praticamente scomparse.
  9. E' una Peugeot 305. Invece di cuocere la pizza ha cotto te?.....
  10. L'allestimento Laser mi pare di ricordarlo sulla Escort dello stesso periodo; sulla Fiesta non ricordo ma non lo escludo. Dovremmo girare il quesito al nostro esperto GTC.
  11. Ragazzi, qui a Casoria ne circolano due: una è una 595 come quella postata da Cibus, di colore rosso e tutta piena di adesivi, che quando passa in accelerazione fa un baccano incredibile; l'altra è una Giannini di colore avorio con delle orrende luci a led; infine c'è anche una 126 Bis rossa, con assetto ribassato, cerchi in lega e gomme maggiorate, pure lei piena di adesivi e luci a led, ha un'accelerazione ed un rombo da paura, non so cosa le abbiano combinato. Purtroppo finora, quando le ho beccate per strada, non mi sono mai trovato nella condizione adatta per poterle fotografare; spero prima o poi di riuscire a farvele vedere.
  12. Orgoglioso di essere italiano sempre e comunque . Viva l'Italia!!! Buon 150° a tutti.
  13. Bravo, esattamente. Non era nelle intenzioni di questo topic trovare delle alternative europee ed italiane che ricalcassero con la carta carbone i modelli sportivi d'oltreoceano. In verità neanche ci sarebbe troppo da spremersi a trovare similitudini dal punto di vista meccanico e filosofico; tutto quel che si voleva fare è cercare automobili sportive europee ed italiane che esteticamente ricordassero o si ispirassero ai concetti stilistici di quelle USA, tutto qua. Detto questo va da sè che, volendo cercare punti di contatto squisitamente stilistici con sportive USA, Fulvia HF e Giulia GTA hanno linee che non c'azzeccano niente con gli USA (mio parere). La Montreal, rispetto a queste due, effettivamente potrebbe avere qualche attinenza stilistica in più, ma neanche chissà quanto (sempre a mio parere).
  14. Ah, vedo che adesso andiamo anche di trattori in questo topic... A parte gli scherzi, hai beccato un mucchio di cosette interessanti. Ho notato che hai indugiato sulla CS, hai pensato a me per caso?
  15. Sarà. Ma io guardandola non riesco a non vederla stramaledettamente bella, italiana e non ultimo ALFA Romeo.
  16. A mio parere credo che la 130 Coupè sia quanto di meno assimilabile ci possa essere al concetto di muscle car in stile USA. Non dimentichiamo che la filosofia della 130 Coupè era ben altra, ossia una lussuosa, comoda e grossa coupè dalla linea affascinante. Per lei la priorità non era certo quella di mostrare i muscoli, pur avendo sotto il cofano un V6 da 3235 cc. Proprio in virtù di ciò la III serie è forse quella col frontale più in linea coi "barocchismi" USA.
  17. Ecco una FIAT Regata DS ancora a targhe nere. Oltre ad essere ormai abbastanza rara in genere, questa è ancora più rara in quanto diesel, così come sono ormai rari tutti i diesel di casa FIAT degli anni '80. Perdonate la qualità non buonissima della foto.
  18. Direi di sì ma limitatamente alla II e III serie, quelle cioè col frontale a quattro fari, come quella in foto che credo sia appunto una III serie. Era comunque un richiamo limitato unicamente al frontale, per il resto mi sembra che fosse un'auto dallo stile chiaramente italiano ed in linea on i canoni FIAT del tempo.
  19. Credo valga più o meno il discorso fatto per la Dino. Anzi nel caso della Montreal c'è uno stile forse ancora più particolare ed originale che esula più marcatamente dai canoni USA. Montreal la vedo decisamente in linea con il periodo d'oro, a cavallo degli anni '60 e '70, delle sportive purosangue italiane.
  20. Credo che tu abbia fatto la miglior scelta possibile tenendo presenti due paramerti: abbordabilità e riuscita stilistica. La Manta I serie, come già dissi, trovo che sia la più riuscita stilisticamente parlando e la più aderente, perlomeno nella linea, al concetto di auto sportiva Yankee. Nel contempo non dovrebbe essere eccessivamente impegnativa nella gestione come può esserlo invece una vera auto dalle caratteristiche Yankee. Complimenti per la scelta ed in bocca al lupo. In verità questo topic nasceva con l'intenzione di individuare quali potessero essere eventuali auto sportive italiane ed europee che nello stile e/o nella meccanica si ispirassero ai canoni delle sportive USA. Poi ci si è lasciati un po' prendere la mano e si è scivolati anche sulle berline e sulle coupè di lusso europee americaneggianti. In realtà per muscle europea ci si riferisce prettamente ad auto sportive dalla linea o dalla meccanica di ispirazione USA. Nel caso della Dino anch'io ci avevo pensato, in effetti la linea qualche richiamo potrebbe avercelo nel frontale e nell'andamento posteriore del padiglione che si raccorda alla coda scendendo dolcemente. I motori erano per giunta dei plurifrazionati, anche se italianissimi;), quindi in un certo qual modo sì, la Dino poteva a buona ragione fregiarsi del titolo di "muscle car all'italiana". Io però non l'ho citata perchè, nonostante tutto, trovo quest'auto troppo sopraffina nella linea e raffinata nella meccanica (motori Ferrari, scusate se è poco..) per accostarla alle sportive USA, per certi aspetti fascinose ma anche più tozze nello stile e meccanicamente non avvicinabili all'appeal del Cavallino, del Toro, del Tridente e di tutto il ben di Dio che nasce nella Terra dei Motori.
  21. Azz...una 1100/103 ed una Volvo 244, cioè mica roba che si vede tutti i giorni... Complimenti Roy, e poi dici che la miniera di auto storiche sta al sud...
  22. Ok, mi assumo la colpa. Però questi tuffi nel passato e nei ricordi sono terribilmente affascinanti.
  23. Ti dico subito che quando ero piccolo l'Alfasud era radicata a tal punto sul territorio da essere una presenza costante quasi quanto la 127, giusto per farti capire. Pensa che nel mio condominio ben tre famiglie l'avevano, molti colleghi di mio padre ne ebbero anche più d'una ed in generale se ne vedevano in quantità veramente notevole in giro. L'Alfasud di Pomigliano era una realtà sociale molto sentita a Napoli ed in provincia, tantissime famiglie, anche nella cerchia dei miei amici e conoscenti, avevano almeno un dipendente che ci lavorava, ovvio che quest'auto avesse un rapporto particolare con il territorio. Oggi purtroppo la situazione si è capovolta, nel senso che di Alfasud rimaste in circolazione se ne possono contare sulle dita di una sola mano. Le prime serie sono praticamente scomparse; le ultime, quelle dall''80 in poi, sono diventate un evento quando le si vede in strada. Neanche a farlo apposta, due giorni fa io e mio padre ne abbiamo vista una dell''83, era una SC 1.2 non in buonissime condizioni, e ci chiedevamo appunto quanto tempo era che non ne vedevamo una. Questo un po' mi dispiace, perchè insieme alle Alfasud sta andando via la testimonianza di un'epoca che, nel bene e nel male, ha segnato un periodo storico della mia terra.
  24. Alfetta e 208 sono avvistamenti strepitosi. Concordo sul timore di lasciare in sosta certi tipi di storiche, in determinate condizioni di conservazione, come se fossero auto normali.
  25. Ciao Paolo, anche da parte mia ti giunga un ringraziamento di cuore, un ringraziamento speciale perchè, da napoletano, ho sempre sentito quest'auto, che nasceva esattamente a 14 km da casa mia, molto vicina e presente nella quotidianità e negli aspetti sociali, nel bene e nel male, delle mie parti.
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