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Mazinga76

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  1. Sì, ora che mi fai ricordare, penso proprio che sia come dici tu, l'adesivo FIRE 1000 era certamente più grande di quello. E credo che tu abbia ragione anche sul fatto che ad un certo punto non l'abbiano più messo, non saprei dirti però a partire da che anno. Mi sembra comunque di ricordare che a partire da qualche tempo prima dell'avvento della Uno restyling ('89) la famosa vetrofania non fosse più presente alla base del lunotto della Uno.
  2. Pensa te, tra tutte le coppe che ricordo della Fiesta queste proprio....buio totale. La scritta della Regata è mancante della lettera "e" seguita dal puntino (e.) che sta per elettronica, inoltre non vorrei dire una cavolata ma mi pare che la scritta week end non si trovi nella posizione giusta. Se non erro dovrebbe stare in basso sotto la maniglia. Sui cerchi della 33 non ci giurerei, però mi pare di ricordare pure a me che quelli giusti fossero quelli della Boxer 1.7. La Uno 45, dalla visura per il calcolo del bollo, risulta come 999 cc quindi può essere che quella vetrofania, magari resa illeggibile dal tempo, sia proprio quella che ricordi tu e che ricordo anche io.
  3. Ciao Rommel e bentornato nel forum. Sono tiepidamente d'accordo con te nell'impostazione generale del tuo discorso, mi trovo invece in disaccordo nello specifico di alcune tue affermazioni. Se parliamo di Lancia vera, quella indipendente, quella che ha partorito tanti capolavori della storia automobilistica italiana, sfondi una porta aperta. Mio padre aveva una Appia II serie di cui ancora oggi non può chiudere bocca nel tesserne le lodi; mio nonno, che Dio l'abbia in gloria, ebbe due Ardea, una 4 marce ed una 5 marce, ed un'Appia III serie. Non c'è dubbio che le Lancia vere erano il non plus ultra del fascino, dell'eleganza, dell'aristocrazia, dell'avanguardia tecnologica e chi più ne ha più ne metta. Non ti dico se poi parliamo dei segmenti più elitari in cui Lancia stupiva il mondo con le sue favolose Aurelia, Flaminia e tutte le meravigliose derivate sportive che hanno contribuito a far sì che questo marchio entrasse a far parte della nobiltà automobilistica mondiale. Tuttavia non condivido, o perlomeno non pienamente, la tua tesi per la quale la Lancia di epoca FIAT abbia perso il suo spirito, la sua ragione d'esistere e la sua classe soltanto perchè ormai la sua meccanica è in condivisione con FIAT. Mio padre possiede tutt'oggi una Delta LX del '90, in condizioni immacolate, da pochi mesi iscritta ASI, di cui è orgogliosissimo. Quando la comprò l'alternativa FIAT era la Tipo, certamente più spaziosa più moderna, più in linea con le esigenze di una famiglia media, eppure ancora lontana anni luce dalla piacevolezza, dall'eleganza sia esterna che interna, dalla sensazione di appagamento nello stare seduti in una Delta piuttosto che in una Tipo o prima ancora in una Ritmo. No rommel, andare in Lancia regalava ancora sensazioni ben diverse da FIAT, discorso che secondo me, sotto certi aspetti, vale anche per le ALFA di gestione FIAT, nonostante siano in gran parte disconosciute dagli alfisti intransigenti. Dunque, se vale il discorso del non doversi più sentire orgogliosi di essere lancisti in quanto ormai non più indipendente come marchio, lo stesso discorso dovrebbe valere per gli "audisti" tanto è pur sempre una VW con un altro vestito; oppure per i citroenisti, tanto è pur sempre una Peugeot oramai; o ancora per i "jaguaristi" che ormai sono addirittura finiti in mani indiane e così via, i casi da citare sarebbero ancora tanti. Poi scusa, perchè Prisma dovrebbe essere un derivato di Regata? Cronologicamente mi pare che la prima sia dell''82, mentre la seconda è dell''83.
  4. Ed ecco il mio ultimo contributo per questo topic. L'arco temporale va dal 1972 al 1991. Ford Fiesta 1.1 del '90. Chissà se quei copricerchi sono i suoi. FIAT Uno 45 dell''88. Copricerchi da supermercato. FIAT 500 L del '72 in condizioni più che decorose. Ormai la 500mania è dilagante, diventa sempre più difficile vedere una 500 in giro che non sia stata rimessa a posto. Innocenti Koral 45 del '91, l'erede indegna delle Mini 90/Small 990. Sono curioso di conoscere il parere di Roy su questa vettura, lui che nella sua Small ci ha lasciato il cuore.... FIAT 131 Supermirafiori dell''80. Non sono potuto risalire alla cilindrata perchè risulta come bollo non calcolabile, evidentemente dev'essere iscritta ASI. ALFA Romeo 33 Boxer 1.7. Risulta come bollo non calcolabile quindi sarà senz'altro iscritta ASI o similari. Dev'esere in ogni caso del '90 o giù di lì, magari il nostro esperto Roy ce ne dirà di più. ALFA Romeo 33 1.3 del '91. La vernice sul tetto e sul cofano motore è notevolmente opaca ed a chiazze.
  5. Ottime le tue integrazioni Roberto. Quindi mettiamola così: il ceppo iniziale è lo stesso, a dispetto delle diverse sigle (W110-W111); la 190C differiva dalle altre, 200/220/230, per la diversità estetica e di lunghezza del muso e conseguenzialmente per il passo che, evidentemente, avendo allungato il muso, si era allungato di 5 cm per l'avanzamento dell'asse anteriore. La larghezza invece restò invariata.
  6. Mi correggo sul modello che avevo ipotizzato prima. Grazie alla leggerezza di Roy di non oscurare la targa... ho appurato che la vettura è regolarmente circolante, è stata immatricolata il 1/3/1964 ed è 1897cc di cilindrata, quindi si tratta in realtà di una vecchia 190C e non di una 200. In pratica era la versione un po' più "povera" della serie 200/220 di quello stesso periodo, riconoscibile per i fari rotondi anzichè verticali come le altre.
  7. Azz...mica male come avvistamento!! Questa dovrebbe essere una vecchia 200 degli anni '60, proprio come quelle che circolano sul plastico del doctor. Anzi, viste le condizioni non proprio da concorso, che si tratti della Meredes del bifolco? Quello specchietto FIAT poi.... apparso per la prima volta nel '76 sulla 126 Personal, è tutto un programma.
  8. Io ce l'ho in 1:18 (la Spider del '90) della Jouef Evolution, è nera con interni rossi, ha 4 aperture e ruote sterzanti; poi ho quella in 1:43, bianca, della New Ray.
  9. Stupenda. Questa versione è stata il canto del cigno di una vettura baciata da un successo strepitoso.
  10. Guarda, il prezzo giusto per quest'ALFA 90 non saprei dirtelo. Però, ad essere sinceri fino in fondo, così come appare in foto non mi dà l'impressione di essere una macchina tanto "fresca":roll:. Aggiungici che quell'assetto, quei cerchi e quel biscione adesivo sul cofano, alterano non poco l'originalità del veicolo, oltre ad essere di gusto molto dubbio:shock:, ma questa è una valutazione mia personale. Sul fatto che i 94.000 Km siano reali....mmmmm:pen:...vacci con i piedi di piombo. Da quel che si vede degli interni si nota la corona del volante abbastanza lucida, un fascio di cavi volanti dietro la console centrale e l'aspetto generale delle plastiche della plancia che appare mediamente vissuto. Naturalmente questo è soltanto il mio opinabilissimo parere, non voglio assolutamente scoraggiarti o farti desistere. Dico solo che se si vuol fare un acquisto del genere ci vuole tanta tanta attenzione.
  11. Erano potenze più o meno nella norma per i turbodiesel dell'epoca; gli iniettori/pompa e common rail vari erano ancora di là da venire. Per quanto riguarda le sospensioni, non è che dovrebbe essere l'incontrario, in realtà dovrebbe stare bassa su entrambi gli assi. Poi quando metti in moto si alza sia l'anteriore che il posteriore.
  12. Gran bella macchina la CX. Questa è un'ultima serie, che a me è quella che piace un po' meno per via dell'estetica un po' appesantita da appendici aerodinamiche e modanature varie. Questa qui in foto deve avere qualcosa che non va alle sospensioni idropneumatiche, perchè a vettura ferma non credo che normalmente debba restare così alta dietro.
  13. Sorry, i don't know. Però sullo sfondo vedo un'interessante Renault 4, dovrebbe essere una delle ultime prodotte, peccato non averla immortalata.
  14. Ma infatti, se proprio vogliamo dircela tutta, sta Thema non mi convince troppo. Forse per questo l'ho confusa con l'altra....
  15. Vabbè una tantum.....mica mangio così tutte le sere...
  16. Riso al forno, una salsiccia ed una banana.
  17. Ah sì, è vero....vabbè ma è passato qualche giorno, figurati se mi andavo a ricordare che era una prima serie.....proprio io poi, che mi dimentico pure quello che ho mangiato poco fa....
  18. Ah, ma allora non è la stessa? Anche l'altra mi pare fosse targata Padova.
  19. La Jaguar, che sia già storica o meno, altrochè se è una rarità! Si tratta di una XJS convertible, forse la Jaguar dalle linee più americaneggianti che sia mai esistita, soprattutto nella vista posteriore come nella tua foto. L'impressione è ancor più netta nella XJS in versione coupè, nella quale il raccordo tra montanti posteriori e coda, unitamente alle dimensioni generose, ricorda molto le coupè americane anni '70. Il color turchese per la 126 è esistito, limitatamente alla I serie (1972-76), ed era anche piuttosto diffuso, io ne ricordo molte in giro, ed anche in tempi ancora piuttosto recenti.
  20. E' assolutamente giusto, condivido pienamente. Anche la Delta LX di mio padre monta quelli col solco e non si sognerebbe mai di cambiarglieli con il modello successivo.
  21. Però quelli senza solco sulla Prisma credo che stonerebbero, ovviamente è una mia personale opinione.
  22. Altri tempi, quando la Mercedes era un'altra Mercedes....
  23. Nel mio parco ce ne sono due, una è una 1600 del '95, è di mio zio ed è piuttosto malandatuccia di carrozzeria; l'altra è una 1800 del '98 di un signore che abita all'altra scala, questa però è tenuta decisamente meglio.
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