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Ed io la mia Uno CS dove la porto, a Belo Horizonte?
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Stupenda, una linea graffiante e felina, perfettamente in linea con il simbolo del marchio che è appunto il giaguaro.
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Sì, è vero. La Thema è stata negli anni '80, grazie alla sua superba eleganza, il non plus ultra del gusto e dello stile italiano nel settore delle berline di classe. A mio parere se la giocava senza sfigurare, ad esempio, con la Mercedes 200E e si faceva preferire ad un Audi 100 quantomeno in termini stilistici. Anche se io credo che, seppure in chiave più sportiveggiante e grintosa, anche la 164 abbia egregiamente dato lustro al nostro alto di gamma degli anni 80/90 con una linea perfettamente in equilibrio tra eleganza e sportività. Certamente l'ultima ammiraglia ALFA di riconosciuto prestigio e successo.
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Tassa non calcolabile è quando un'auto è radiata oppure iscritta ASI, in questo caso credo si tratti della seconda ipotesi. Comunque la Thema è stata un'ammiraglia Lancia tra le più belle. Senza andare a scomodare esempi troppo indietro nel tempo come Aurelia o Flaminia, penso si possa tranquillamente asserire che sia stata la più riuscita e di successo dagli anni '70 in poi.
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Oddio è vero! Non ci avevo minimamente badato, scusate.
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Giustissima la dritta di duetto, mai lasciare trapelare che sbavi dietro quel modello, ma far capire che ti serve una macchina vecchia per poterci battagliare tutti i giorni. Sono d'accordo anche sul discorso cilindrate. Diciamo che, almeno qui in Italia, la Giulietta ed il 1.6 erano l'associazione più logica, così come l'Alfetta ed il 1.8 e l'Alfasud ed il 1.3.
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Sì sì, assolutamente d'accordo. Sul 903 cc, in particolare, ho esperienza diretta in quanto mio padre guida tuttora una 127 900/C e, pur non essendo propriamente silenzioso, è ben lontano dal timbro tutt'altro che gradevole dei motori SIMCA/Talbot coevi. Lo stesso dicasi per i Renault, mio zio aveva una 5 TL 956 cc il cui motore oserei dire che fosse piuttosto silenzioso.
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Dato il tipo di vettura, l'età e tutto quanto, le informazioni che ci dai sono troppo generiche. Le quotazioni, in linea di massima, sono quelle che ti ha detto duetto, ma possono dire tutto e niente allo stesso tempo. Le condizioni di un'ALFA di quel periodo vanno valutate e centellinate con estrema cura, perchè eventuali magagne a cui far fronte possono rivelarsi dispendiosissime. Allo stesso modo, un esemplare perfettamente conservato o restaurato a regola d'arte sale vertiginosamente oltre gli 8/9000€
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La rumorosità degli "aste e bilancieri" era un po' il prezzo da pagare in cambio di affidabilità e longevità proverbiali. D'altra parte non era un inconveniente limitato soltanto a Ford, ricordi le varie SIMCA e Talbot degli anni '70/'80? Quand'ero piccolo, in età di scuole elementari, c'era un vicino di casa che aveva una SIMCA 1307. Ebbene, mi ricordo che tutte le mattine, quando scendevo per andare a scuola, incrociavo quasi sempre questo qui che metteva in moto per andare al lavoro; quel rumore di quella SIMCA, con quel ticchettio così penetrante:shock:, ce l'ho ancora nelle orecchie come se fosse ieri nonostante saranno passati più di 25 anni.
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Che bomba la Sierra Cosworth 4x4!!! Alla faccia della ventenne... Il modellino Bburago ce l'ho pureio, c'avrà una vita. Poi ho anche quella di QR Collection, bella.
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Salve a tutti, ecco qualche altra foto scattata qua e là per la Campania nei giorni scorsi. Ecco una Suzuki SJ 410 dell'85, piuttosto vissuta, una delle ultime ancora con targhe nere. Questa invece è una Ford Escort S.W. in evidente stato di abbandono. Dal sito dell'Agenzia delle Entrate risulta come bollo non calcolabile, per cui non ho potuto risalire all'anno di immatricolazione. In ogni caso credo debba risalire al '91 o giù di lì, quindi sarà pressappoco una ventenne. Questa l'ho beccata stamattina, è una Volkswagen Golf GX dell'83, probabilmente una delle ultime prima dell'avvento della II serie. Su questa versione GX mi soffermerei un attimo chiedendo lumi a qualcuno che ne sappia qualcosa di più, io non l'avevo mai vista.
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Sì sì, confermo in pieno. Del resto la Croma V6 era una sorta di prosecuzione nel filone delle automobili prestigiose a 6 cilindri, dove la FIAT era tutt'altro che avulsa. Basti pensare alla 130, alla Dino, alla 2300...e poi, ribadisco, la Croma per me è stata una sobria, dignitosissima ed anche signorile ammiraglia.
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Fu un'apparizione fugace e poco più che figurativa nella gamma Croma. Sarei curioso di sapere quante ne hanno vendute ed a chi, non più di qualche manciata comunque. Ad ogni modo a me la Croma è sempre piaciuta per quella sua sobria eleganza, tutta un'altra storia rispetto alla inclassificabile Croma attuale.
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Tu passa pure, ma non è con me che dovrai trattare. Prova a proporre a mio padre lo scambio Ypsilon/Delta, e vedi un po' cosa ti dice.... Per quanto riguarda il terzo stop c'è tutto un racconto da fare. Una decina d'anni fa circa, qui da me, non so se anche nel resto d'Italia, si sparse la voce che il terzo stop diventava obbligatorio per le vetture immatricolate a partire da una certa data, ora non ricordo di preciso quale. Fu un po' la stessa cosa che successe con le cinture di sicurezza, il cui obbligo di montaggio fu esteso a tutti i veicoli che erano provvisti degli attacchi, che erano immatricolati a partire dall'agosto del '76, se ricordo bene. Ora non so in questa notizia quanto fondo di verità ci fosse, oppure quanto fosse una bufala montata ad arte per vendere questi accessori, fatto sta che mio padre nell'incertezza lo fece montare e come lui tanti altri automobilisti, a giudicare dal numero di auto che in quel periodo vedevo circolare, su cui era montato. E' vero, non è proprio il massimo della coerenza, però ormai sta lì da dieci anni e più e mio padre preferisce non farci mettere le mani, del resto non glielo hanno nemmeno contestato quando ha fatto fare le fotografie per l'iscrizione all'ASI. Lo specchietto dx, stranamente, così come i fendinebbia, non erano compresi nell'allestimento di serie della LX, che pure era molto ricco ed elegante per l'epoca. Mio padre, con la sua mania dell'originalità a tutti i costi, preferisce lasciare l'auto così come la ritirò dal concessionario (è un patito dell'originalità che rasenta il fanatismo...), pensa che per non togliere il vano portaoggetti originale, lì dove andrebbe montata l'autoradio, ha sempre rinunciato a fargliela montare....e ti ho detto tutto! Unica concessione agli optional fu il check control (completissmo ed utilissimo) e, come accessori post vendita, i deflettori antiturbolenza (rigorosamente originali Lancia) e l'antifurto elettronico Gemini.
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Infatti stilisticamente ci sono degli elementi che accomunano tutti e tre i modelli.
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Ancora un avvistamento di qualche giorno fa: un'ALFA 164 Twin Spark dell'88, purtroppo in condizioni non proprio impeccabili. Questo avvistamento è tutto per PaolinoGTC.
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Strano...le diesel non a posto dovrebbero fumare nero. Il fumo bluastro (benzina) dovrebbe essere indice di carburazione sregolata.
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Salve a tutti, vi propongo una carrellata di auto più o meno storiche, tutte hanno comunque superato la ventina, quindi teoricamente iscrivibili ASI. Ecco a voi una Ford Fiesta 1.1 Ghia del '90, non certo ancora di grande interesse storico eppure è ormai una ventenne, ancora piuttosto piacevole. Questo esemplare in particolare era discretamente conservato, peccato soltanto per l'ammaccatura sul parafango anteriore sx e i copricerchi da supermercato, anche diversi tra loro. Questa è una FIAT Uno DS dell'88. Questo avvistamento non è tanto importante per la Uno in sè, che nonostante l'anzianità continua ad essere molto diffusa, ma perchè la DS, così come le altre versioni D e Turbo D, qui da me sono quasi del tutto scomparse. Quella che vedete in foto è una FIAT Panda 750 CL dell'86, anche questo modello è ancora diffusissimo dalle mie parti, nonostante sia ormai un'ultraventenne. Questa in particolare è ancora in discrete condizioni di carrozzeria ma è ferma lì da molto tempo, credo che sia ormai abbandonata e la aspetti un triste destino. Questa invece è una vera e propria rarità, credo una delle ultime, se non l'ultima, rimasta in circolazione a Casoria. Si tratta di un'Opel Ascona 1.3 S dell'82, ancora accettabile come condizioni di conservazione. L'auto è regolarmente circolante, peccato che sia lasciata sempre in strada alle intemperie. Questo invece è un vecchio motocarro Bremach, credo sia stato rimesso a nuovo, avrà senz'altro una trentina d'anni buoni. Ed infine chiudiamo con una FIAT 500 L in buone condizioni. Ormai è sempre più frequente incontrare esemplari restaurati o comunque ben conservati. Questa però era priva dei tubolari sui paraurti. Scusate se la qualità delle foto non è eccellente, sono state scattate frettolosamente col cellulare ed in alcun casi zoomate con la mia vecchia compattina da soli 5.1 megapixel.
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Se non ricordo male, la SIMCA MATRA Bagheera fu poi sostituita dalla Talbot MATRA Murena che ne conservava tutte le caratteristiche salienti, compresa la disposizione frontale dei tre posti. Questa me la ricordo bene perchè da bambino mi è capitata di vederla alcune volte.
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In effetti il restauro di una Bagheera non è proprio cosa di tutti i giorni. E' già di per sè un'auto molto rara, riuscire a vederne le fasi del restauro e la vettura nello stato finale, sarebbe molto interessante.
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Sereno Natale a tutti e ottimo 2011 a tutti.
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Auguri a te doc ed a tutti gli amici auto/ferromodellisti. Comunque quello sembra un babbo Natale Gulliver in un paese di pigmei.
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A ben guardarlo oggi, direi che l'Innocenti aveva avuto un'ottima intuizione. Secondo me quello stile un po' minimalista aveva un che di gradevole, che lo avvicinava all'essezialità di un ciclomotore, pur senza rinunciare completamente ai vantaggi di uno scooter. Forse i tempi non erano ancora maturi per metabolizzare questa sorta di ibrido, in un mercato in cui l'utenza era molto inquadrata per segmenti, tanto nel settore automobilistico che motociclistico. Oggi, invece, che la trasversalità dei prodotti sembra farla da padrona, un mezzo simile avrebbe incontrato certamente più favore.