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Mazinga76

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  1. Da proprietario di Uno CS, ti dico che qui in Italia è esistita solo a 3 porte. La 5 porte hanno iniziato ad importarla quando già era rimarchiata Innocenti.
  2. Sono parzialente d'accordo con te. Se è vero che Cinquecento riprendeva a grandi linee i concetti stilistici di Y10, è pur vero che come linea era di una banalità deprimente, assolutamente anonima, a tal punto che il nome Cinquecento a me è suonato sempre come una sorta di vilipendio alla gloria della vecchia 500. Naturale che tutto quello che dico è una mia personalissima opinione. Seicento invece, pur essendo nata già concettualmente vecchia, proponeva grossomodo la stessa linea ma con qualche angolo smussato, un taglio della fanaleria più sbarazzino, addirittura qualche spunto stilistico fantasioso come il particolare andamento del vetro laterale posteriore e la forma arrotondata ed ingrandita del lunotto, rispetto a quello di Cinquecento. Il problema di Seicento secondo me è uno solo, ed anche qui sono d'accordo con Gigi: dodici anni di carriera senza cambiare praticamente mai, e con una gamma via via sempre più ridotta all'osso alla lunga hanno stufato.
  3. Effettivamente sì, esistono ditte specializzate che riproducono repliche di targhe originali di tutte le epoche e di tutte le nazionalità. Quel che è certo è che dette targhe non hanno alcun valore legale ai fini della normale circolazione stradale, possono essere montate laddove la macchina si trovi in un'area privata, oppure ad un raduno d'auto storiche. In caso di circolazione con targhe non a norma si incappa nelle sanzioni previste dal C.d.S..
  4. Circa la Y10 sono d'accordo con Gigi, la prenderei. E' un'auto particolare, piccola ma un po' chic, poi è l'ultima a marchio Autobianchi, non mi stupirei se in futuro diventasse molto interessante dal punto di vista storico/collezionistico, anche per la linea piuttosto originale ancora oggi. Per quanto riguarda la distanza, i motori fire, se in buone condizioni, sono sicuri ed affidabili e non saranno certo 200 km a metterli in difficoltà. Anche l'ALFA 75 a targhe nere sarebbe un gran colpo, vista l'esiguità di esemplari immatricolati con quel tipo di targa. Però, se è stata radiata, bisognerà avviare le pratiche per la reimmatricolazione. Sinceramente, ti direi una bugia, non so se puoi mantenere le vecchie targhe, anche se ho paura di no. In quel caso sarebbe un pugno in un occhio una 75 dell'85 con targhe di ultima generazione.
  5. Anch'io sapevo che la logica dei suffissi è quella fiscale, tuttavia mi sorge più di un dubbio su alcuni modelli. Ad esempio, perchè Ami ha avuto due suffissi (6/8) se la cilindrata è sempre di 602 cc? Forse il parametro di inquadramento fiscale non è la cilindrata ma un altro fattore? Altro dubbio èsulle Dyane 4/6, così come le 2CV 4/6. Qui le due versioni montano motori rispettivamente di 375 cc e 602 cc. Siamo sicuri che i suffissi 4/6 non si riferiscano alla cilindrata? Altra cosa strana: nel 1962 esce una Renault 4 di cilindrata ridotta, 603 cc anzichè 747cc, denominata Renault 3. Se 3 fosse il suffisso fiscale, perchè le 2CV e le Dyane con motore di 602 cc hanno il suffisso 6? Non dimentichiamo che invece la 6 di Renault era minimo 845 cc di cilindrata e lo stesso 845 cc era il motore di ingresso anche sulla Renault 5. Insomma, a voi il compito di trovare la soluzione a questo intricato mistero....
  6. Nick, complimenti per questa mega-infornata di avvistamenti, direi tutti interessanti, eccezion fatta per Delta-Dedra che d'epoca ancora non sono.
  7. Qualche Croma I serie senza tergilunotto e col tappino nero sul portellone mi pare di averla vista. Una Y10 I serie con impianto tergifari la vedevo circolare qui a Casoria. Non vorrei ricordare male, ma mi sembra si trattasse di una GT 1.3 i.e.. Ritmo Abarth 130 TC con lavafari a spruzzo ne ricordo almeno due dalle mie parti: una grigio metallizzato ed una rossa.
  8. Beh, si dice che DS fosse ispirata allo squalo....ok, ci sta. Che la 2CV possa essere ispirata ad una lumaca....ci può anche stare:lol:. Che la Ami possa essere ispirata ad un cigno......oddio, povera bestia, che avrà fatto di male per meritarsi un paragone così poco lusinghiero??
  9. Ma anteriormente, sul lato destro, sotto al paraurti, mi sbaglio o è marcia?
  10. Mah....diciamo che Citroen ha sempre avuto una vena di originalità nel design, ma la Ami non credo che si possa propriamente annoverare tra i capolavori della casa transalpina.
  11. Sinceramente non me lo ricordo, sarebbe interessante vederne qualche immagine. Ma a proposito di auto nelle commedie italiane, ricordo che nel Bisbetico Domato dell'80 Adriano Celentano, nei panni del campagnolo burbero ed isolato, viene sedotto da Ornella Muti, nel ruolo di una donna ricca e bella, alla quale si guasta l'auto proprio in prossimità della fattoria del bisbetico. Qualcuno ricorda se quell'auto (lussuosa) fosse una De Tomaso? Mi pare vagamente di ricordare che fosse una cabriolet o una spider, può essere che si trattasse di una Longchamp?
  12. Effettivamente l'Ibiza monovolume, magari un po' affinata nel design, non sarebbe stata una cattiva idea, così come ribadisco che la versione pick up non era affatto male, avrebbe potuto dare del filo da torcere all'omonimo Fiorino. Però, ragazzi, quel giro porta posteriore della Panda è davvero terrificante...
  13. La Mini 5 porte me la ricordo, probabilmente apparve su qualche 4R dell'epoca, vero Paolino?
  14. Renault in particolare fu praticamente la portabandiera dei due volumi con portellone: già dal '61 con la 4 (la sua rivale d'elezione la 2CV non l'aveva), poi nel '65 arrivò la 16 in un segmento in cui il portellone era praticamente inesistente; nel '68 è la volta della 6; nel '71 anche 15/177 avevano il portellone in un segmento, quello delle sportive, in cui questa soluzione era pressochè assente. Poi nel '72 arriva la grande rivale della 127, la 5, anch'essa con portellone quando la 127 non l'aveva; nel '74/75 è la volta di 30/20, anch'esse con portellone (nello stesso anno esce CX che non ce l'ha). Siamo nel '76 arriva la rivoluzionaria 14, probabilmente l'auto che cambiò il segmento delle medie dando vita al nuovo concetto di seg. C a 5 porte al posto delle 3 volumi e 4 porte (128, Kadett C, Escort II ecc.). Seguiranno le varie 11, 25, 21, 19 quando ormai il portellone era una pista battuta da tutti i maggiori costruttori.
  15. Beh, ma anche quella era una caratteristica di quei tempi, non soltanto italiana. Oggi sarebbe impensabile, ma ai tempi le due volumi senza portellone erano parecchio consuete. Oltre 127 anche Alfasud, Kadett D, 2CV, GS, CX, Beta, Gamma ecc., erano prive di portellone, o in alcuni casi arrivato in secondo momento.
  16. Oddio...brrrr.... Diciamo che in Italia non è che si sia sentita più di tanto la mancanza di queste interpretazioni spagnole. Giusto un filino più gradevole mi sembra la Ibiza pick up, per il resto....
  17. Mi pare di scorgerne anche qualcuna chiara tra le prime file, forse beige.
  18. Chiedo venia se riaccendo questa discussione dopo quasi due anni, vorrei sapere notizie sulla Estoque. Cosa ne è stato? Era e resterà soltanto una concept car, oppure è prevista l'entrata in produzione? Se sì, vorrei sapere quando più o meno. Grazie
  19. Eppure 'sti trabiccoletti a me sono stati sempre simpatici, anche perchè erano tempi in cui (vivaddio!!) c'era un'alternativa italiana nel settore delle utilitarie che non era ancora stata colonizzata (e poi distrutta) da mamma FIAT. E sapevano interpretare il ruolo di alternativa anche in modo piuttosto originale, con uno stile che, nonostante derivasse dalle Mini 90/120 del '74, continuava ad essere abbastanza accattivante, più ricco direi. Ricordo una prova su strada di QR dell'88 in cui vennero messe a confronto la 126 Bis e la Mini 650...beh, la Mini come stile, interni, spazio, tecnica, era non una ma due spanne sopra la 126, che invece mostrava inesorabilmente tutti i suoi limiti dovuti soprattutto all'obsolescenza meccanica.
  20. E cosa mi dite dei CHiPs all'inseguimento della 128 fuggiasca? Peccato per la fine un po' ingloriosa.
  21. Assolutamente sì. La Coupè ha una linea direi ancora interessante oggi. La station wagon, dal canto suo, fu la prima forse, o comunque tra le prime, a smarcarsi da quell'immagine dimessa da auto da lavoro (vedi Rekord Caravan, 505 Familiale ecc.) e ad aprire la strada al concetto di familiari che facevano moda e immagine. In ogni caso entrambe le varianti sfuggivano all'immagine un po' pesante della berlina.
  22. Quella Mercedes CE credo proprio che sia un'interpretazione fantasiosa del proprietario, a mio modo di vedere, anche di gusto molto dubbio.
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