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Mazinga76

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  1. La prima potrebbe essere la SIMCA/Talbot MATRA Ranch, sulle altre non posso che buttarmi: Aston Martin V8 Volante e Lotus Seven. Ovvintoquaccheccosa??
  2. Nel mio immaginario pensavo che vetture come 240 e 740/60 dovessero avere un comportamento stradale irreprensibile essendo abituate ai fondi stradali polari...
  3. E della scandinava regina della sicurezza passiva che mi dite? Come se la cavava in sicurezza attiva?
  4. Tornando un attimo a Giulia, mi pare che un altro carrozziere che si cimentò in chiave S.W. fu Colli.
  5. Sì, almeno relativamente alle mie parti, anch'io ricordo che erano molto più frequenti le Capri I che le Manta I. Poi con le serie successive la situazione si ribaltò: Manta era più visibile, Capri nell'ultima serie, quella dei "Professional" (quanto mi piaceva quella serie..), era una mosca bianca.
  6. Esatto, nella Patria dell'auto sportiva....ti rendi conto?? quando penso o leggo questa cosa mi viene l'orticaria. Avevamo un ventaglio di auto sportive che partiva dall'850 coupè, passava per ALFA Lancia e culminava nel quartetto delle meraviglie Ferrari/Lamborghini/Maserati/De Tomaso, più qualche altro costruttore d'elite come ISO Rivolta. Oggi, nella Patria dell'auto sportiva, provo una certa repulsione nel vedere sempre e solo loro!!!:(r Ma quando si invertirà questa tendenza?? Come è possibile aver sciupato una simile tradizione e non tentare in nessun modo di recuperarla?? Scusate se ogni tanto mi abbandono a qualche sfogo.
  7. Per la linea credo soprattutto la I serie, quella che hai appunto postato. Aveva una certa aggressività, merito del frontale "cattivo" a quattro fari. Per certi versi quel frontale mi ricordava anche qualche sportiva americana coeva. La II serie, quella con i fari rettangolari, perse gran parte dell'appeal della I. Qui a Casoria l'aveva un noto medico, era del '76 di colore arancio, terribile...
  8. Vabbè vabbè ho capito, vuoi sottintendere che tu sei giovincello ed io più anzianotto...
  9. Perchè non ci dovremmo credere? E' una semplice R15, certo oggi è molto rara e non che lo fosse stata molto meno ai tempi, però era un'auto che si vedeva. Io la ricordo bene perchè l'aveva uno zio di mia mamma, ci sono stato anche dentro, era rossa e non la teneva un granchè bene. Mi ricordo che aveva delle ammaccature sulle fiancate e le guarnizioni intorno al paraurti anteriori erano penzoloni.
  10. Direi proprio granitici:lol:....però intanto loro sono arrivati lì dove sono, noi invece siamo evaporati dal seg. D in su e mi sa che cominciamo a scricchiolare anche nel seg. C. Insomma, noi che un tempo insegnavamo a tutti come si facevano le AUTOMOBILI, di tutti i tipi e tutte le specie, dalla 500 alle Ferrari, ci comprimiamo sempre più nei segmenti A e B. Questo, da appassionato e sostenitore dell'auto italiana, mi fa rabbia.:(r Ma mi fermo qui, non voglio scivolare OT.
  11. Ah bene, la situazione è già più ragionevole. Mi fa piacere che la tua dr 1 ti dia soddisfazione.
  12. Sì sì, è vero anche questo. Infatti alcune di quelle ammiraglie a due volumi, tipo Citroen CX o Rover SD1, a me facevano letteralmente impazzire, i cui marchi però erano forse un po' più generalisti. Forse, come già ho detto per Beta, a quei tempi il cliente tipo dei marchi di prestigio, tra i quali Lancia secondo me rientrava ancora a pieno titolo, aveva una concezione di berlina ancora molto incentrata su un prestigio piuttosto classico e conservatore, più da berlina tre volumi insomma. Ti immagini se Mercedes nel '76, stesso anno di Gamma, avesse lanciato una W123 a due volumi?
  13. Ecco, se Gamma l'avessero fatta direttamente così credo che sarebbe stata tutt'altra storia. Non si capisce perchè questa propensione all'autolesionismo.
  14. Io penso che Trevi fosse stata senz'altro più gradita, rispetto a Beta, agli estimatori Lancia, che erano ancora legati ad un concetto tradizionalistico di berlina elegante e Trevi, con la sua più rassicurante carrozzeria a tre volumi, andava di più incontro a questa filosofia. Personalmente vi dico che Trevi non è che mi avesse mai fatto sognare, come del resto Beta, però è anche vero che nel panorama delle berline premium dell'epoca Trevi avesse un suo perchè dal punto di vista stilistico. Vedendo il prototipo della Gamma 3V, almeno a giudicare da quello che si vede dalla foto, aggiungo che tutto sommato era più gradevole Trevi che non la sua versione extra large.
  15. "La differenza di viaggiare in Lancia"....quanto mi piaceva questo slogan, me lo ricordo anche per Delta I. Erano decisamente altri tempi...tempi in cui potevi permetteri uno slogan così perchè godevi ancora di una certa aura di esclusività e prestigio. Quanta nostalgia ho di quei tempi...
  16. Parlare di italiana più bella mi sembra francamente troppo; se parliamo di grande personalità e classe sono assolutamente d'accordo con voi. Thesis era una vettura di rottura, diversa, di grande coraggio e personalità, che interpretava il lusso ed il prestigio smarcandosi nettamente dalla concorrenza della solita triade, proponendo tra l'altro un ambiente interno superlativo da non invidiare niente a nessuno. Se riflettiamo bene su queste cose, Thesis ha interpretato, secondo me in maniera magistrale, lo spirito e la filosofia che in più di cento anni di storia hanno fatto di Lancia un marchio di indiscutibile nobiltà. Purtroppo i problemi che ne hanno decretato l'insuccesso sono da ricercare secondo me nell'appannamento del marchio, già all'epoca sensibilmente in declino, per mano di FIAT la cui gestione a tutt'oggi è da considerarsi a dir poco scriteriata; al mancato sviluppo della gamma con versioni derivate, tipo un'elegante S.W. e lussuose sportive (non dimentichiamoci che queste tipologie di vettura fanno parte del DNA di Lancia, basta ricordare le favolose derivate di Aurelia, Flaminia, Flavia, Gamma ecc.); l'abbandono al suo destino del modello senza beneficiare di nessun aggiornamento estetico che le desse in un certo senso la possibilità di tenere botta alla concorrenza. Un'auto secondo me di grandi potenzialità purtroppo inespresse, un occasione persa.
  17. Sì sì, avevo capito il senso del tuo discorso. In effetti la Q.O. era davvero ricca, e quel volante in legno le dava un tocco molto premium. Tra l'altro mi sembra di ricordare che già l'Alfasud Q.O. fosse abbastanza curata come interni ed avesse il volante in legno, o sbaglio? 33 II la ricordo molto bene perchè l'aveva un mio amico vicino di casa; gli interni erano proprio dimessi, decisamente un passo indietro rispetto alla precedente. P.S. Gli interni della 127 che si vedono in foto sono della II serie, come quella che ha tutt'oggi mio padre. A parte il volante, che mio padre sostituì al tempo con un Personal in legno mooolto premiummm...
  18. Perchè proprio 127?....Ai tempi di 33 II 127 non c'era più. Poi considerando 127 nel suo periodo storico e nel suo segmento di mercato, era così tirata via? Pardon, ma quando denigrate 127 mi date un colpo al cuore...
  19. Grazie Stev, sei gentilissimo. Vorrei chiederti ancora una cosetta, se non mi mandi a quel paese... Sapresti indicarmi le combinazioni di allestimento L/SL/TI con le motorizzazioni? Grazie in anticipo.
  20. Ero convinto che ARNA TI fosse 1.5, ma forse non ricordo bene...era 1.3, era sia 1.3 che 1.5?...boh. Mi aiuti a togliere un po' di polvere tra i miei ricordi? Chiedo scusa se sono ancora in OT.
  21. Credo fossero in plexiglass. Qualcuna con le calottine ingiallite ricordo di averla vista anch'io da qualche parte; purtroppo il sole e le intemperie, dopo tanti anni fanno questo effetto.
  22. Ascolta Ale, lungi da me entrare in polemica, non l'ho mai fatto con nessuno da quando sono iscritto ad Autopareri e non intendo farlo con te. Con la massima pacatezza ti ribadisco il concetto già esaustivamente enunciato da Bialbero: il comportamento dinamico che hai descritto a riguardo di 33 semplicemente non esiste. E' pur vero che rispetto alla più quotata concorrenza non reggeva il passo in termini di finiture, comodità, confort di bordo, ma è opinione ampiamente diffusa e corroborata da tutta la stampa specializzata dell'epoca, e non certo perchè lo dice Mazinga, che 33 fosse il punto di riferimento proprio in quelle caratteristiche stradali che tu invece definisci scadenti. Perdonami, ma non può non suscitarmi anche una certa ilarità il tuo paragone, azzardato per dire un eufemismo, tra Clio 1.2 ed una qualsiasi 33. Per non dire dell'ARNA che sarebbe anche megliodi 33!! Ragazzi qui stiamo riscrivendo la storia...... Io mi fermo qui.
  23. Scusa Ale, non per insistere, stiamo parlando di 33......sicuro di non confonderti con ARNA? Scherzo eh...
  24. Anche mio padre ha richiesto ed ottenuto, tramite un club, l'attestato di storicità ASI. Per quanto concerne il bollo auto, affinchè questo venga opportunamente modificato da Tassa di Possesso a semplice Tassa di Circolazione (€ 28,40), va comunicata la storicità dell'auto agli uffici competenti della Regione. Tutte le altre perplessità che manifesti sono purtroppo le stesse anche per mio padre e per me (anch'io dovrei iscrivere la mia auto). Abbiamo avuto modo, purtroppo, di constatare molta disinformazione da parte di assicurazioni e poca chiarezza, secondo me anche un po' voluta, da parte dei club. Pertanto, chiunque sapesse fornire spiegazioni chiare sul se e cosa bisogna fare per non far decadere l'acquisita caratteristica di storicità ed eventualmente non perdere il diritto al bollo "storico", sarebbe il benvenuto.
  25. Sibilia hai detto?.... Dal cognome potrebbe essere un campano.
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