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Mazinga76

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  1. ... come anche quel tettino di tela sui posti anteriori. Modifica? Optional apparso all'epoca? Accessorio fuori catalogo prodotto da questo o da quello? Illuminatemi, la cosa mi incuriosce molto. Dunque, una cosa l'abbiamo assodata, l'auto è stata ritargata perchè nell'81/82 la Giulia non era più in produzione. Il '72 può essere benissimo l'anno di prima immatricolazione ma, se si riferisce all'immatricolazione come PS, mi pare strano che risultino bolli pagati già dal '72. Che fosse un errore? O era già dismessa nel '72? Non saprei proprio:pen:....anche se l'ultima ipotesi mi pare più improbabile. Tornando alle foto che hai postato ci sono alcuni dettagli che mi convincono sempre più che si trattasse di un'ex PS. Quella apertura in tela sulla parte anteriore del tetto mi fa pensare ad un allestimento specifico PS, anche quell'antenna ha un non so che di poliziesco e gli antinebbia anteriori mi sembrano proprio quelli in dotazione alle Giulia della PS. Infatti ricordo di aver visto da qualche parte qualche foto di Giulia della PS con gli antinebbia gialli come quelli della foto. In ogni caso quelle della Stradale li avevano. Sicuro al 100%.
  2. Credo sia plausibile che, una volta dismessa dalla PS, il successivo acquirente l'abbia "civilizzata" presso qualche officina autorizzata di un concessionario. Escluderei che un'auto della PS vada in giro con adesivi di concessionarie o di officine. Inoltre mi sembra di aver notato la targa con la sigla arancione, ciò mi fa pensare che sia stata ritargata presumibilmente verso la fine dei '70 proprio nel periodo in cui la PS iniziava a dismetterle dal proprio parco auto.
  3. Beh...magari tua mamma non è proprio un'intenditrice di belle auto, come del resto anche la mia. Per lei una piuttosto che un'altra non fa differenza:). La Croma Turbo i.e. era la mia versione preferita, ma non ricordo nessuna "Prestige".
  4. A me pare che la Giulia Giardinetta col vano posteriore furgonato non sia stata mai destinata ai clienti privati. Sono più propenso a credere che si tratti di una ex Polizia Stradale riverniciata e reimmatriclata come civile. Infatti negli anni 60/70 la Polizia si dotò di queste versioni opportunamente allestite per il servizio d'infortunistica stradale.
  5. Ho dato uno sguardo alle foto che hai postato e ti dico le mie personali impressioni. La Fulvia Sport sembra non male anche se ti dico, in tutta sincerità, che non mi piace per niente, mi riferisco alla linea. Se Fulvia deve essere preferirei di gran lunga una Coupè 1.3. La Montecarlo come modello mi piace. Trovo che abbia una bella linea, anche elegante, del resto è sempre una Lancia. Però l'esemplare nella foto ha più di qualcosa che non mi convince....non so....il frontale ad esempio, con quello spoiler sotto il paraurti e poi i fanalini rotondi, non so, siamo sicuri che sia originale al 100%? Comunque le foto non mi sembrano molto esplicative. La GT 2000 è uno dei miei sogni in tema di auto storiche, per me una delle icone dell'automobilismo nostrano. Se dovessi consigliarti lasciandomi guidare dall'emozione non esiterei a dirti prendila. Ma quella nella foto mi sa che è meglio lasciar perdere. Ammesso che non ci siano grossi lavori da fare non è da escludere che potresti doverne fare da qui a poco e poi, almeno a giudicare dalle foto, non mi sembra prorio 'sto granchè. Tieni presente che mettere mano ai fondi o ai lamierati di quell'auto non è impresa da poco. Infine anche la selleria interna mi sa che ha conosciuto tempi migliori, quindi........ L'X1/9 pare che si presenti bene, non è un'auto che mi fa impazzire, però quella in foto mi pare che stia piuttosto bene, anche gli interni non c'è male. Poi tieni presente che adotta una meccanica di grande serie (FIAT 128), il che dovrebbe significare una certa facilità nella manutenzione, reperibilità ricambi ed a prezzi tutto sommato ancora ragionevoli. In definitiva io probabilente mi orienterei sull'X1/9.
  6. E' incredibile come all'epoca la pensassero un po' tutti alla stessa maniera! Anche io ricordo esattamente i discorsi che faceva mio padre sul tema 3/5 porte. Lui diceva che una carrozza meno aperture ha più rigida è, tant'è vero che nel '79, quando prese la 127, la ordinò addirittura a 2 porte rinunciando persino al portellone, salvo poi rendersi conto col tempo di aver fatto un errore perchè il portellone col divano posteriore reclinabile avrebbe aumentato notevolmente la versatilità e la capacità di carico. Invece con sole 2 porte ti ritrovi una caverna di bagagliaio ma poco sfruttabile a causa dell'imbocco stretto. Proprio pensando al bagagliaio della 127 mi viene da fare una considerazione. la sua capacità, così come da libretto uso e manutenzione, è di 365 dmc, cosa che visivamente pare molto veritiera in quanto il vano è profondo ed ha il piano di carico piatto. Ma vi rendete conto?!?!....365 dmc oggi non li ha nessuna auto di segmento B e nemmeno tutte nel segmento C!!
  7. Non so se la 127 in questione sia stata rinfrescata di recente, fatto sta che appare ben conservata. Tra l'altro è una 5 porte, già non molto diffusa ai suoi tempi, oggi credo sia proprio rara. Per quanto riguarda la targa non mi pare che fosse obbligatorio consegnare anche la sigla della provincia, infatti presso i demolitori non è raro vedere carcasse che ce l'hanno ancora attaccata al posteriore. Non so se avete mai fatto caso, le vecchie targhe dal '76 al '94 avevano la sigla della provincia replicata in caratteri molto piccoli anche sulla porzione con i numeri (io ne ho tre in famiglia), ciò mi fa pensare che fosse superfluo consegnare anche la sigla.
  8. Caro Brothersfan, non sei antipopolare in quanto la pensi come tanti. Il discorso è se si vuole valutare la questione dal punto di vista strettamente razionale oppure si vuol prendere in considerazione il lato emozionale della cosa. Nel primo caso hai ragione da vendere, nel secondo caso, specie per chi come me è un grande ammiratore di auto d'epoca, anche un "ferrovecchio" come la 127 acquisisce un valore emotivo notevole, a maggior ragione se è stata l'auto di famiglia dal '79. La tua posizione in merito denota un approccio all'auto intesa come semplice oggetto da usare e poi gettare. L'approccio di un appassionato è ben altra cosa ed è caratterizzato da una predisposizione sentimentale che è di pochi, senza offesa.
  9. Io credo che Tempra sia stata la classica berlina 3 volumi, nè brutta nè bella, ma nel complesso direi riuscita. Dedra era decisamente una spanna sopra, come immagine, eleganza, ricercatezza, come del resto è giusto che sia per una Lancia, marchio di cui sono un irriducibile fan. Per quanto riguarda la 155 credo di uscire un po' fuori dal coro. Ebbene, la 155 era senz'altro molto "temprizzata" nel design, però a me piaceva e non poco perchè pur ricalcando l'impostazione stilistica della Tempra, col posteriore molto alto, non le mancava affatto quella grinta che un'ALFA Romeo deve saper esprimere già dalla linea. Mi riferisco soprattutto alle versioni del '95, mi pare, (correggetemi se ricordo male), anno in cui la 155 ricevette un face lifting nel quale furono leggermente bombati i parafanghi e lo scudetto diventò cromato anzichè in tinta come era prima. L'unico punto debole, a mio avviso, erano gli interni con finiture e materiali non all'altezza, questi sì troppo da "Tempra". Ma il parziale insuccesso della 155 va secondo me ricercato anche in un'altro fattore. Non dimentichiamo che alla 155 toccò l'ingrato compito di rimpiazzare la 75, vale a dire l'ultima TP di ALFA, cosa che suscitò lo scetticismo di molti puristi del biscione e questo nonostante che la strada alla TA fosse già stata aperta anni prima dalla 164. Riassumendo direi che la 155 sia stata una buona ALFA, probabilmente disdegnata al di là dei suoi demeriti.
  10. A chi lo dici.... io sto provando oggi la stessa spiacevole sensazione, visto che mio padre è in procinto di rottamarla per una nuova Panda... Io trovo che la 127 II serie, anche se non molti concordano, sia stata una riuscita evoluzione della I serie, (soprattutto la 2 porte) e decisamente migliore della III serie, a mio avviso appesantita da troppi fascioni e modanature che le conferivano un aspetto "plasticoso". In ogni caso la 127 in generale credo sia stata un'ottima auto, certamente tra le più importanti per FIAT. A me mancherà tanto..
  11. Salve a tutti, avendo parlato molto, a giusta ragione, di due ammiraglie nostrane, molto rappresentative negli anni '80, come 164 e Thema, vorrei introdurre nella discussione la terza costola del progetto, la Croma. Questa sicuramente non partiva con le stesse ambizioni delle sue "cugine" ma svolgeva il ruolo di ammiraglia seguendo una filosofia differente dalle altre due, vale a dire con sobrietà, pur non difettando di una certa immagine. Io la trovavo elegante, pur senza rivaleggiare con la Thema, con prestazioni interessanti (specie la Turbo i.e.), pur senza l'indole sportiva di una 164. Insomma, il compromesso che sapeva offrire mi piaceva. Col restylng di inizio anni '90, se non erro, l'immagine mi sembrava più decisa, forse anche più importante, comunque decisamente più signorile di una Croma attuale .... Mi pare di ricordare che la Croma restyling, se non erro intorno al '94, fu dotata anche di un V6 2.5 cc di origine ALFA, la cui presenza nei listini era poco più che figurativa in quanto credo che non se ne vendettero più di una manciata.....mi confermate? Lascio a voi le vostre opinioni ed impressioni.
  12. Mi chiedo: questa agevolazione è esclusiva della regione Umbria oppure seguiranno a ruota anche le altre regioni? Mi auguro che l'Umbria funga da apripista.
  13. Ragazzi, ricordo male o la gobba sul cofano l'aveva pure l'Argenta con motorizzazioni diesel? D'altra parte mi pare che l'Argenta fosse un'evoluzione stilistica e meccanica della 132, o mi sbaglio?
  14. Confermo quanto detto da popy: la Uno CS ha la ruota di scorta nel cofano motore contrariamente alle Uno italiane ed una miriade di altre differenze meccaniche e di altra natura che la rendono quasi del tutto diversa. In pratica è un'altra auto sotto le sembianze della Uno.
  15. Leggendo da cima a fondo questa discussione (davvero interessante), mi sono soffermato su un post di chegue che mi pare affermasse che anche la Uno CS (di produzione brasiliana) montasse il brasiliano 1049. Ebbene, io leggo dalla carta di circolazione della mia Uno CS notizie differenti che scrivo di seguito: motore tipo 146A6.000, cc 1116, potenza max KW 43 a 5500 giri/min. E' possibile un errore di trascrizione dati sulla mia carta di circolazione, oppure si tratta di un tuo lapsus, chegue?
  16. Mazinga76

    Autobianchi A112

    Ho seguito con grande interesse questa discussione e voglio fare un plauso a chegue, del quale condivido in toto tutto quanto affermato in merito alle auto di ieri (A112, 127) ed a quelle di oggi (Panda, Punto). Chegue ha fotografato, secondo me, in maniera perfetta la differenza che corre tra due epoche, ovvero l'auto di ieri, intesa come strumento emozionale, passionale e di piacere, ancorchè come mezzo di trasporto e l'auto di oggi, sempre più aderente al concetto di elettrodomestico, nel quale ricerchiamo sempre di più i confort sorvolando spesso sulle caratteritiche intrinseche del veicolo. Io non nego la maggior sicurezza delle automobili d'oggi, ma in quanto ad emozionalità no....lasciamo stare. Chi vi scrive ha il padre che è in procinto di rottamare l'amata compagna di una vita, la 127, per una Panda 1.2....credetemi, almeno io, senza nessun entusiasmo....la 127 invece.......per me sarà doloroso. Se sono scaduto nel patetico ve ne chiedo venia.
  17. La 128.....che auto!! Io ricordo che l'aveva un mio zio, era una due porte di colore verde. Era comoda, spaziosa, anche chi sedeva dietro non aveva da lamentarsi, grazie anche alla mancanza del tunnel della trasmissione. Il bagagliao era capiente. In seguito ad un'invalidità occorsa a mio zio l'auto fu dapprima usata solo dalla moglie, poi, nell'85, la decisione di cambiarla con una Ritmo 70 CL automatica. Anche mio padre ne stava acquistando una nel '79, salvo poi ripiegare su una 127 900/C per motivi di costi di gestione. In ogni caso non ho dubbi sul fatto che la 128 sia stata una pietra miliare nella storia della FIAT.
  18. Ho letto sull'ultimo numero in edicola di Auto Oggi di un face lifting sulla Panda, che riguarderebbe piccoli dettagli esterni, tra cui mascherina, specchi retrovisori e poco altro, ed interni come nuovi rivestimenti, nuovi materiali ecc. Meccanicamente il face lifting porterebbe in dote una sostanziale novità: il 1.2 benzina da 69 cv euro5 in luogo del precedente 1.2 60 cv euro4. Qualcuno sa dirmi quando è prevista la commercializzazione di queste nuove versioni? Grazie.
  19. Mamma mia, Roy de Rome, questa notizia non l'avrei mai voluta leggere. Io che c'avrei una mezza intenzione di restaurare quella di mio padre.....mi vengono i brividi!!!
  20. Giustissima l'osservazione di Abarth. Se ti piacciono le auto d'annata aspetta un po'; quando avrai acquisito una buona padronanza con la guida, tanto da essere sicuro di non procurare danni alla carrozzeria o meccanici, allora potrai concentrarti più serenamente sull'acquisto di un'auto anzianotta. Mi è piaciuta la tua osservazione sulla Uno CS. Io ne possiedo una bianca, dell'88, in buone condizioni, che guido quotidianamente per recarmi al lavoro. E' un'auto che mi dà soddisfazione e presto penso di iscriverla ad un club federato ASI.
  21. A proposito di carrozzerie "fiorite".... la 127 di mio padre ha delle piccole bolle sui parafanghi anteriori, intorno al bordo del fanale posteriore dx, sui battenti delle portiere (quello dx è perforato). Un paio d'anni fa, sul pavimento anteriore lato guida, si aprì un foro a causa della ruggine che fu rappezzato alla men peggio saldando dall'interno un pezzo di lamiera con la saldatrice elettrica. Volendo ipotizzare un eventuale restauro, qualcuno mi sa indicare se tecnicamente è possibile e se il restauro di una 127 900/C è molto oneroso? Grazie.
  22. In tema di dinosauri non posso esimermi dall'intervenire. In famiglia ne abbiamo ben tre!! Oltre alla Uno CS di mia proprietà ed alla 127 900/C di mio padre, di cui ho già accennato in altri topic, abbiamo anche una Lancia Delta LX del '90, in condizioni magnifiche e con appena 60000 Km all'attivo, rosso bordeaux metallizzato, tenuta sempre in box, condizioni di conservazione rare. Cari amici, le auto moderne saranno pure tutta un'altra cosa sotto il profilo del confort, delle comodità, della sicurezza, del rispetto ambientale ecc. ma, non so se concordate con me, il fascino che hanno le auto di 20/30 anni e oltre non ce l'hanno le auto attuali. Queste ultime mi sembrano tutte standardizzate, non si fa in tempo a metabolizzarle nel design che già vengono più o meno stravolte al primo restyling, se non addirittura sostituite dopo una manciata d'anni. Insomma, credo che le logiche commerciali di oggi si orientino più sul concetto di auto/elettrodomestico che dal punto di vista passionale ed emozionale, fatte salve forse poche eccezioni. Tutto ciò rende difficile pensare ad un futuro storico per le auto di oggi, anche sotto il profilo tecnico: un'auto moderna, infarcita di elettronica, gadget vari, centraline, automatismi di ogni sorta, non so quanto sarà possibile tenerle efficienti e funzionanti tra 20/30 anni, quando probabilmente certi componenti non si produrranno più e/o saranno intovabili. Tuttavia mi pare di notare un crescente interesse verso le auto d'annata, almeno a giudicare da quanto vedo dalle mie parti, dove le 500 (ma anche altre auto) rimesse a nuovo stanno diventando una costante.
  23. Cari amici, a proposito di avvistamenti, io credo di averne fatto uno molto importante. La vettura in questione è nientepopodimeno che una FIAT 130 Coupè, in stato di abbandono all'interno di un terreno, mi pare, recintato. L'auto si trova a Monteforte Irpino (AV), lungo la SS7 bis, di fronte al ristorante "Il Pagliarone"; sembra tutta intera, ha ancora la targa (RE), il colore dovrebbe essere un grigio scuro metalizzato, forse canna di fucile o bronzo....non so; purtroppo la vernice è opacizzata da mesi e mesi di esposizione alle intemperie; il parabrezza è lesionato. Nonostante ciò la macchina esprime ancora tutta la sua imponente bellezza. Ho postato questo messaggio a beneficio di chi fosse interessato al recupero di quest'auto così prestigiosa, che non merita affatto di essere divorata dalla ruggine o, ancor peggio, finire prima o poi sotto la pressa. Una curiosità: nello stesso terreno in cui si trova la 130, giace un vecchio pullman inglese, a due piani, di colore rosso, che un tempo serviva come mezzo pubblicitario del sopra citato ristorante. Speriamo che qualche intenditore prenda a cuore la cosa.
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