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Parlando di superchilometrate il ruolo in famiglia è appartenuto a lei, la FIAT 127 900/C di mio padre. Acquistata nuova nell'ottobre del '79 in sostituzione dell'ormai troppo piccola 500 L dell'ottobre '72, per via delle mutate condizioni familiari (dal febbraio '76 c'ero io). Da quel momento assunse in tutto e per tutto il ruolo che era stato fino a quel momento della 500, cioè unica automobile tuttofare di famiglia; per gli spostamenti di lavoro di mio padre, per le commissioni quotidiane, per il tempo libero, viaggi, vacanze e tutto quanto. Questo ruolo di esclusività è durato fino al settembre del '90, quando in famiglia arrivò una seconda auto: una Lancia Delta LX. Ma la 127 non fu pensionata. Anzi, un mese dopo, mio padre, al traguardo dei 260 mila km, decise di sostituirle il motore con uno nuovo di pacca. Quindi, dall'ottobre del '90, la 127 è andata avanti nel suo ruolo di battagliera quotidiana, tenendo presente che dal febbraio '95, col conseguimento della mia patente, l'utilizzo fu intensificato, fino al febbraio del '12, quando mio padre, allo scoccare dei 300 mila km, decise definitivamente di collocarla a riposo in favore di una nuova FIAT Panda 1.2 lounge. Non è comunque stata rottamata, nè data via. E' a tutt'oggi regolarmente immatricolata e conservata al chiuso, sotto un telo copriauto.
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E, soprattutto, è un peccato che sia stata abbandonata in favore di cassoni che vanno esattamente nella direzione opposta di tutte o quasi le virtù che hai elencato.
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Difatti, è impossibile. O si tratta di una reimmatricolazione, oppure non può che essere del 1975. Non si spiega diversamente
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L'elemento principale che la tradisce è l'assenza del passaruota sui parafanghi posteriori, particolare che la identifica senza alcun dubbio come una prima serie. Anche i fanali posteriori, aguzzando bene l'occhio, sono più piccoli e meno avvolgenti, quindi della prima serie. Considerando poi che il restyling della Panda arrivò nell''86, questa qui, che è dell''85, non può che essere una prima serie. Insomma, un pasticciamento notevole da parte del proprietario.
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Hai ragione, pensavo che fossero dati ufficiali. Leggendo, mi era sfuggito che @Renault si riferiva a una sua personale classifica "a occhiometro". Che a livello puramente locale può anche avere qualche fondamento, ma in effetti mi sembrava strano che a livello nazionale certe versioni stessero più dietro di certe altre. Il dubbio ce l'avevo proprio sulla CS, che non credo proprio abbia venduto così tanto in totale.
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Azz...? e mica l'avrei detto che la CS stesse così in alto nella graduatoria delle vendite. Considerando la provenienza un po' esotica, credevo fosse tra le meno richieste. La CS monta il 1116 cc "Brasile", di strettissima derivazione dal 1049 cc sempre brasiliano.
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Ovviamente parliamo di una 500. La 126, nel 1969, era ancora di là da venire.
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Concordo in pieno. La Corsa B, con riferimento alla sola versione 3 porte, era azzeccatissima come linea; simpatica e accattivante come poche con quella linea a tutto tondo. La soluzione, molto in voga dagli anni '90 in avanti, di diversificare la 5 porte dalla 3, non le donava affatto.
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Mariano, abbi pazienza, con me non fare il furbo. ? So leggere e so comprendere quello che leggo. Questo è quanto hai scritto tu stesso. Non mi sembra di rilevare riferimenti alla diffusione di oggi, la cui presenza residuale minima ancora in circolazione è cosa lapalissiana. La seconda parte del tuo scritto, invece, quella che ho sottolineato, allude chiaramente a una presunta scarsa diffusione all'epoca per motivi, diciamo così, "di Alfismo ideologico". Motivo per il quale sono intervenuto smentendo tale tesi. Delle due l'una: o volevi esprimere esattamente ciò che hai scritto (cosa che credo), oppure, se volevi esprimere altro, hai sbagliato a scriverlo.
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Come immaginavo, non era per niente rara la 2.0 TD. Trattasi della quarta versione più prodotta nella vita commerciale della 75.
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Sicuramente non tantissime, certamente in misura minore rispetto alle versioni a benzina, ma non erano poi così poco diffuse le 75 2.0 TD. Io ne ricordo diverse all'epoca; meno diffuse invece erano le 2.4 TD. In particolare ricordo un mio vicino di casa che ne comprò una rossa in sostituzione della Citroen BX 19 TRD che aveva prima. Anche un cugino di mia madre ne aveva una, blu metallizzato, comprata usata sul finire degli anni '80 per sostituire l'ormai anziana Citroen Visa 17 RD, e poi purtroppo rubata pochi anni dopo.
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Questa pubblicità, più che altro, mi piaceva per l'atmosfera particolare che evocava la musica.
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Solo una curiosità: se alcune già sai che sono state pubblicate, perchè le ripubblichi? ?
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Fu un peccato, secondo me, non proporre la 75 Sport Wagon. Come tipologia ci stava; sarebbe stata una segmento D familiare di intonazione prettamente sportiva, degna concorrente della serie 3 touring. Con le buone premesse della 33 giardinetta, la 75 avrebbe molto probabilmente bissato.
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I cerchi, no. Le borchie, sì.
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Il 650 era tra i più piccoli della serie "baffo", meccanicamente aveva un motore di cilindrata più piccola e una portata inferiore. Esteticamente, nonostante la forte somiglianza coi più grandi, aveva la cabina più stretta e corta, era più basso e aveva ruote più piccole con parafanghi meno sporgenti dalla cabina. Ecco una foto del 650 N1... Quello che hai fotografato, pur non avendo nessuna scritta identificativa, è quasi certamente un 682 N4, vale a dire l'ultima serie del pesante della serie "baffo". Gli indizi che lo farebbero riconoscere sono la scritta FIAT orizzontale; le plastiche arancioni delle frecce e anche la tonalità del verde, che era tipica degli anni '70. Prima, il verde dei baffoni era differente. Da sottolineare che l'N4 debuttò nel '67 e con pochissime modifiche estetiche di dettaglio proseguì la sua carriera fino all''88, prodotto dapprima in Italia e poi in Africa.
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Ma infatti mi sembra strana 'sta cosa ? Oggi sicuramente è diventata una mosca bianca, ma ai tempi non me la ricordo così rara la 75 tourer.
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Non per tutti i mercati. In Italia, ad esempio, la base rimase a listino fino alla fine della carriera (dicembre '92). Se leggi bene le note a margine della tabella riassuntiva delle versioni, su Wikipedia, c'è scritto chiaramente (nota n° 3). La GTL invece uscì dal listino italiano molto prima, credo già dall''86. Quindi, in definitiva, gli ultimi anni di carriera italiana della Renault 4 furono con due versioni: la base e la TL.
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Questa è una Renault 4 "base" e non una "TL", che era l'allestimento immediatamente superiore. Lo si legge chiaramente dalla targhetta posteriore, dove manca la dicitura TL. Ma soprattutto la si riconosce per i vetri posteriori fissi (la TL invece li aveva scorrevoli).
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Oddio, alla Jaguar XJ manca solo la croce...
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Se è del '65 non può essere una Special, che uscì nel '68. Del resto anche l'estetica non ha i dettagli specifici della Special: cerchi da 13'' traforati, profili cromati sulle fiancate, fregio anteriore più grande ecc.. Probabile che la targhetta posteriore sia posticcia.
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@L' informatore d'auto Da parte mia i complimenti più vivi; stavolta devo dire che ti sei superato: Alfa 2000, Honda Civic, Honda CRX, Range Rover, Opel Ascona, SIMCA 1000, chi più e chi meno sono da "chapeau".
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E' una Austin Mini Clubman Estate
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Chiudo l'anno su Autopareri con qualche avvistamento: FIAT 127 900/C, reimmatricolata nel '94 FIAT Ducato 10, del dicembre '89 FIAT coupè dell'aprile '97 Jeep Cherokee Turbo Diesel, del febbraio '88 Peugeot 205 Junior, reimmatricolata nel '16 Volvo 480 Turbo, dell'ottobre '90 Con l'occasione, auguro a tutti un felice 2020!!
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Nel caso specifico però, il Ducato della primissima ora, con quella maschera un po' spoglia e anonima, aveva un aspetto alquanto triste. Migliorò tantissimo quando adottò le cinque barrette inclinate uniformandosi al family feeling degli anni '80.