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Mazinga76

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  1. Qui a Casoria ce n'era una fino a poco tempo fa sul piazzale di un ex concessionario Honda. Era in condizioni perfette ed era utilizzata come auto da esposizione all'interno del salone. Era di colore bianco e le targhe (Napoli) erano le sue originali del 1971. Credo di averne postato una foto qualche tempo fa.
  2. Il cui padrone meriterebbe una sonora schiaffeggiata (anche qui sono molto di parte...), come quello della Delta che hai postato in precedenza. Rara e fascinosa senz'altro, ma la SD1 per me resta inarrivata.
  3. Sempre trovata un'auto di un'eleganza e di un gusto raffinati e inappuntabili, sia esternamente che internamente, che interpretava in maniera perfetta quel fascino tipico delle berline d'oltremanica. Ma le mie considerazioni si limitano esclusivamente alla prima serie; il restyling, a mio personale modo di vedere, la rovinò. Mia personale versione preferita, in una eventuale ottica classic/historic, sarebbe una 2.5 V6.
  4. Non solo tu sei di parte, ti assicuro...
  5. Che pena quella Delta... Non lo merita.
  6. Mi sa che gli annetti siano 53...
  7. La 33 Sport Wagon era un concetto diverso di giardinetta: in un'epoca in cui le familiari, soprattutto di medie e piccole dimensioni, erano ancora la macchina da lavoro dell'imbianchino e dell'idraulico, la 33 si inseriva a pieno titolo in quel filone di giardinette dall'immagine curata e modaiola che tanto successo avrebbe avuto di lì a qualche anno.
  8. Anche da queste parti, molto poco diffuso ma comunque presente. Oggi praticamente inesistente, nonostante una certa presenza residua di Uno I serie ancora circolanti.
  9. Condivido. Teniamo ben presente che Ritmo I esordì nel '78, la bellezza di quasi 40 anni fa, con un'impostazione estetica assolutamente nuova per il pubblico FIAT e comunque con soluzioni molto originali in assoluto. Almeno come linea era un bel po' avanti sui tempi.
  10. E' lo stesso dubbio che avevo anche io, perchè Ritmo I serie con il logo blu mi pare non ci siano mai state. Tuttalpiù il logo circolare rosso.
  11. Nessuna malignità, è storia. Lo sanno anche le pietre che ci fu un sostanziosissimo finanziamento pubblico. Il pretesto era favorire la ripresa economica dell'area irpina, messa in ginocchio dalla devastazione del terremoto dell''80.
  12. Stando a quanto riportato su Wikipedia, gli esemplari prodotti dovrebbero essere stati appena 182 tra il '90, anno del lancio, e il '93, anno del fallimento della società. Tra le cause del naufragio i costi di produzione elevatissimi e conseguentemente prezzi di listino pazzeschi. Praticamente una IATO costava esattamente il doppio di una concorrente di medio/piccole dimensioni, tipo la Suzuki SJ.
  13. Tempo e impegni vari sono molto tiranni ultimamente, ecco che ho accumulato parecchio materiale di diverse settimane. E allora, allacciate le cinture che si parte... Iniziamo con un'Audi 80 avant del giugno '94. BMW 318i del novembre '91. FIAT 600, la cui prima immatricolazione risale al febbraio '57. Altra FIAT 600, del novembre '69. FIAT 127 900/C del novembre '77. FIAT Ritmo 60 CL del gennaio '80. FIAT Panda 750 Young del luglio '87. FIAT Punto ELX 75 del settembre '94. FIAT Punto 60 cabrio del marzo '96. FIAT Cinquecento Young del febbraio '97. Ford Escort TD dell'ottobre 97. Hyundai Pony GLS del settembre '92. Signori, qui ci vuole il rullo di tamburi e la standing ovation!! Ecco a voi il fuoristrada italiano di "demitiana" memoria: IATO 1.9 turbodiesel dell'aprile '92. Per di più immortalata in Irpinia, sua terra d'origine. UN IVECO Daily 35-10, del giugno '87, immortalato nel suo ultimo viaggio verso la demolizione. Lancia Dedra 1.6 del maggio '91. Altra Lancia Dedra 1.6 del settembre '91. Chiudo con questa Subaru Impreza sport wagon automedica del maggio '97.
  14. In realtà le differenze estetiche erano tante, non tutte catturabili al primo sguardo. A parte la carrozzeria a due sole portiere (senza montanti ai finestrini) e il già citato tetto più basso e rastremato, tutta la fanaleria aveva un taglio differente e quindi i relativi lamierati erano specifici. Per quanto riguarda il rapporto di diffusione tra 2/4 porte confermo anche io la tua impressione: a partire dalla seconda generazione (la prima disponibile a 4 porte) le due porte andarono in netta minoranza, come era immaginabile.
  15. La foto credo sia eloquente: lo stile, l'eleganza, l'immagine raffinata, l'equilibrio delle linee della 190 e di altre Mercedes dello stesso periodo, rendono il confronto alquanto imbarazzante. E' semplicemente una 320 2 porte. La coupè vera e propria si ebbe con la generazione successiva. Ottimi avvistamenti comunque.
  16. Dev'essere un deposito di cadaveri confiscati e/o sequestrati messi a marcire per anni. Ce ne sono diversi in giro, ne conosco anche io in svariati posti della regione.
  17. Immagino che soddisfazione possa essere per i fan e i collezionisti di FIAT storiche una 600 Multipla che va via sotto i 40.000 Euro.
  18. Operazione che trasuda fascino da tutti i pori, ma assolutamente fuori portata per la maggior parte dei comuni mortali. Capisco l'esclusività, l'ufficialità, la maniacalità e tutto quel che si vuole, ma 160.000 €, anche ad averli e ad essere amanti del modello, mi sembrano veramente troppi.
  19. La Delta ho l'impressione che si tratti di un pasticciamento.
  20. 4X4, ante '86 e post '86 sono versioni totalmente incomparabili tra loro. Oltretutto se 1000€ possono sembrare tanti per una post '86 non oso immaginare cosa possano essere le richieste assurde che si sentono in giro per le 4x4, che spesso e volentieri sono pure esemplari sfiancati da anni e anni di utilizzo in condizioni gravose e senza troppi riguardi. Prima dell''86 non è nemmeno da prendere in considerazione se non si è più che consci dei guai nei quali si rischia di imbarcarsi. A meno che non ci si imbatta in un esemplare immacolato o restaurato a regola d'arte (che oggi credo siano casi più unici che rari) con richieste economiche che ben si possono immaginare. Al di là delle considerazioni economiche ci sono poi quelle pratiche da fare: se nell'ottica di una mera conservazione storica una Panda ante '86 avrebbe certamente più appeal, nel caso in cui si volesse puntare anche a una certa usabilità non c'è alcun dubbio che una post '86 sia più versatile e sfruttabile.
  21. Se l'auto fosse veramente esente da lavori pesanti di ripristino 1000€ non sarebbero poi così peregrini.
  22. Qui da me, per un lasso di tempo veramente fugace, ebbe qualche seguito. Infatti se ne vedeva girare qualcuna di tanto in tanto, poi scomparvero in men che non si dica. Oggi assolutamente inesistente.
  23. Quella in foto secondo me no. Di più la prima serie.
  24. Per azzardare una quotazione sarebbe utile conoscere di quale versione specifica si tratta: cilindrata, allestimento, ecc..
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