Mazinga76
-
Numero contenuti pubblicati
11049 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Massima Popolarità
12
Tipo di contenuto
Forum
Galleria
Calendario
Download
Articoli del sito
Store
Blog
Tutti i contenuti di Mazinga76
-
Oddio, e mò che c'azzecca la scritta Talbot dietro la Avenger? Districarsi nel groviglio di marchi anglo-franco-americani del tempo è già un'impresa titanica, adesso questo modello inglese a marchio francese mi confonde ancora di più.
-
Stiamo parlando sempre della prima generazione dell'Ibiza; la seconda generazione vera e propria è quella che ha giustamente mostrato Closer.
-
-
Oltre al colore strano, osservandola bene c'era qualche altra cosa che non mi tornava di questa Fiesta. Poi mi si è accesa la lampadina sui fanali posteriori con luce di retromarcia al centro, appartenenti alla serie successiva. Questa qui deve avere l'unica luce di retromarcia al centro, sotto al paraurti, che giustamente c'è. Anche i cerchi credo che siano della versione successiva. Sai, inizialmente condividevo la tua stessa convinzione. Poi però, a ben guardare, l'ipotesi avanzata da Tipo116 potrebbe non essere da scartare a priori: cioè una versione in configurazione simil-USA venduta su qualche mercato europeo. Un dettaglio l'hai già individuato tu: quello delle frecce incassate nel paraurti, praticamente la soluzione europea in aggiunta alle due ottiche arancioni inserite nella mascherina. Ma ciò che non mi torna sono le scritte sul bordo centrale del cofano motore: la versione USA, venduta come Mercury, aveva una scritta di cinque caratteri che componevano la parola "Capri". Nella foto postata da Tipo116 vedo la stessa scritta composta da quattro caratteri, verosimilmente "Ford" anche se non è leggibile dall'immagine. Non so se questo basti a sostenere l'ipotesi di una Ford Capri in stile Mercury, ma potrebbe essere un indizio in più.
-
Alla faccia del lieve rigonfiamento!! Tra il cofano piatto o quasi della "benzina" ed il rialzo della "diesel" ci passeranno 4/5 cm. E se l'avessero voluto fare un po' meno lieve come l'avrebbero fatto...cosi?
-
Tra l'altro quella sul cofano dell'Argenta diventò anche più grossa e vistosa della precedente 132. Curioso poi il fatto che anche la Campagnola, quando nel '79 adottò il diesel SOFIM, ricevette un notevole gobbone sul cofano. Strano, considerando che la tipologia di veicolo e di impiego lascerebbero pensare come soluzione naturale la motorizzazione diesel. Quindi un vano motore già in origine pensato per accogliere i maggiori ingombri dei 2 e 2,5 litri.
-
In verità, il prossimo trentennale del biscione in ordine cronologico credo debba cadere nell'autunno dell'anno prossimo. Con questa qui...
-
Sarebbe ora di estromettere seriamente e definitivamente certa feccia dagli stadi italiani e restituirli alle famiglie, ai bambini, alla gente per bene. La bella cornice di ieri sera dovrebbe essere pressochè la normalità in uno stato di diritto, manco ce ne dovremmo meravigliare, e non stadi come zone franche in totale balia di orde barbariche di criminali dediti ad ogni tipo di prepotenza e di sopruso.
-
Vedi, la Uno è ancora un modello molto visibile in senso generale. Come le Panda post-'86, del resto. Però poi ci sono versioni e versioni: le normali Uno 45/60 non ha quasi senso considerarle, specie le seconde serie, a meno che non si trovino in condizioni veramente immacolate (cosa quasi impossibile dalle mie parti). Diverso è invece il discorso per le Turbo i.e./Turbo D/Selecta/SX ecc.. Lo stesso discorso vale per le Panda 750 Young, di cui ne girano ancora uno sprofondo; altro paio di maniche è incontrare una Italia 90, una Cafè, una Regimental, una Sergio Tacchini e via dicendo.
-
Non diffusissima, ma neanche difficilissima da incontrare. Più complicata la CS, soprattutto in condizioni di conservazione buone (o perlomeno così sembrerebbe dalla foto). Tutto ovviamente riferito alle mie zone, non saprei altrove.
-
Oddio...Ma qui dove siamo, in Grecia o in Svezia?
-
A parte qualche rarissima Kadett tutte le altre sono vetture assolutamente inesistenti (mi riferisco almeno alle mie parti). Sono sbigottito, non so che altro dire.
-
Tutto il mondo è paese.
-
Sarà... Certo è che qui le Wolseley, le 304 coupè, le 504 cabriolet, le BMW 1800 Ti, le E-type cabriolet e chi più ne ha più ne metta (a meno che non ci si trovi ad un raduno organizzato) non le si trova certo parcheggiate ai lati della strada. Sarà una mia impressione sbagliata ma certe auto sembrano, non dico tenute o trattate male, ma usate con una certa tranquillità. Da qui la mia deduzione sulla probabile facilità di reperibilità dei ricambi, forse a costi più ragionevoli che in altre parti d'Europa.
-
Sì, ma quello che mi domando io è questo: vista la eccezionale (direi singolare, praticamente senza riscontro in nessun altro paese) concentrazione di veicoli storici presente in Grecia (stando a quanto vedo dalle foto anche di normale utilizzo quotidiano, non si spiegherebbero altrimenti le numerosissime storiche posteggiate allegramente in strada) mi sembra ovvio che prima o poi vadano incontro alla necessità di pezzi di ricambio. E' così facile reperire i pezzi di ricambio in Grecia, anche dei modelli e marche più remoti? E quanto costano?
-
Ma infatti quell'EuroCargo è degli anni '90, forse '94, quindi quel tipo di personalizzazione ci sta. E comunque da queste parti se ne vedono con trattamenti estetici anche più marcati:D, soprattutto quelli degli agricoltori che trasportano frutta ed ortaggi ai mercati oppure l'uva quando è tempo di vendemmia.
-
Mah...non direi. Non credo che sia tanto in là con gli anni l'EuroCargo I serie, forse neanche ventenne ancora. Qui da me almeno sono ancora di comunissima visibilità.
-
Credo che sia una Merak.
-
Da quanto vediamo direi che le strade greche devono essere un raduno quotidiano permanente.
-
Mi pare di no. Credo abbia messo una foto trovata sul web solo per agevolare. Vabbè, a quanto è dato di capire quelle lì sono ordinaria amministrazione in Grecia, roba di tutti i giorni.
-
Questa qui ai tempi della mia infanzia era diffusissima, tutte o quasi erano ovviamente delle 518 o 520, e se la giocava quasi alla pari con l'Alfetta quanto a diffusione. Addirittura nel mio condominio ce ne furono 3: due 518 prime serie, una grigia, l'altra blu, rispettivamente del '73 e '74. Poi arrivò una 520 automatica dell''80, blu metallizzato, versione ristilizzata, coi fanali posteriori più ampi. Ciò vuol dire che quella che ha avvistato il doctor dev'essere una roba rara mica da poco. Mannaggia al commissario Betti! Coi suoi metodi poco ortodossi e al di fuori delle regole ha contribuito non poco all'estinzione della nostra fauna automobilistica anni '60/'70.
-
Non ti sembra di esagerare un po'? Ma giusto un pizzichino... Pandino ha detto che era targata EP...non è una targa italiana?
-
Sì, condivido. Tutto sommato il terzo volume era piuttosto riuscito e manteneva una certa armoniosità e coerenza col resto del design. E' vero, non ci avevo pensato. Però!!! Che occhio di falco hai avuto...la foto è pure sfocata! Allora sei meno cecato di quanto ci vuoi far credere. Sul serio, al confronto con questa cosa la Duna diventa un'opera d'arte. Qualcuno che ha avuto tanto pelo sullo stomaco da importarla. - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - E' la FIAT Oggi, versione a tre volumi della 127, prodotta in Brasile per il mercato sudamericano.
-
Cioè sarebbe questo obbrobbrio qua....
-
In punta di piedi, con umiltà ed una punta di imbarazzo:attorno:, vi posto qualche modesto avvistamento degli ultimi giorni. Niente che abbia la pretesa di competere con le rarità del buon Tipo116 ma tant'è, dobbiamo accontentarci di quel che passano le strade casoriane e dei comuni limitrofi. Una più che discreta FIAT Tipo DGT dell''89, in condizioni originali. FIAT Croma 2.0 i.e. del maggio '93. In condizioni generali molto buone; peccato per i copricerchi anonimi. Opel Corsa Swing del gennaio '92. Renault 19 Chamade TR del febbraio '90.
