Mazinga76
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Ecco sì, non mi ricordavo di preciso. Penso che tu abbia ragione.
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Quei copriruota non sono certo della CS, li conosco sicuramente ma mi sfugge ora dove li ho visti (forse qualche Innocenti ex FIAT?); la mascherina invece sì, è della CS model year '90, che era verniciata e riprendeva lo stile di quelle della Tipo e Uno restyling.
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Gli specchi dei veicoli commerciali FIAT montati in posizione ruotata di 90° non si possono guardare.
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Certo che queste non sembrano immagini di un paese allo sbaraglio.
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L'idea non sarebbe male, il nostro Roy ne sarebbe il mattatore.
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Small lo è diventata dopo.
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Apprendo ora dell'esistenza della berlina (sedan) tra le Beta per gli USA. Me l'ero sempre chiesto se facesse parte delle Beta per gli USA ma non mi ero mai documentato. Invece noto l'assenza della Spider, eppure mi sembra che ne facesse parte anch'essa.
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Mai sentito parlare prima d'oggi di Innocenti 990?
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Mamma mia che attrezzi sono sparsi per le strade greche. Però in che condizioni...
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Ok, adesso ho colto bene il senso della tua domanda. Mah, che dirti...in linea generale potrei dirti di preferire un esemplare ottimo a tutto tondo ed utilizzabile in sicurezza. Se questo significa un restauro profondo e meticoloso ben venga, non mi ritengo un integralista del "come mamma l'ha fatta" oppure niente. Poi in questi casi molto è dato anche dall'emozionalità. Magari becchi l'esemplare ben conservato che è come lo sognavi e becchi quello restaurato, che va come un orologio, ma magari non ti piace il colore, non ti piacciono gli interni, non è della tua serie preferita ecc., quindi opti per il conservato pur mettendo in conto di dover far fronte a potenziali spese e spesucce di vario genere.
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Da incorniciare, per quanto mi riguarda. Non mi pare molto sensato avere un concetto talmente tassativo di originalità, al punto da conservare un veicolo in condizioni di non usabilità. Ringraziamo Iddio finchè ci sono degli appassionati disposti con sacrificio a mantenere viva e vegeta (ed efficiente) la memoria storica di tante vecchiette che altrimenti se ne starebbero ricoverate al chiuso e non vedremmo più di tanto in tanto.
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Benevento è un caso a parte, con le vecchie targhe ha proseguito ben oltre l'entrata in vigore delle nuove. Figurati che vidi in autostrada una Brava targata BN-28xxxx.
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Beh, per essere battagliera mi sembra ancora più che accettabile. Qui da me le Kadett caravan battagliere, quelle poche che ancora si vedono, hanno battagliato e battagliano ancora sul serio. In genere sono auto da lavoro in uso ad artigiani, commercianti, extracomunitari. Da me le Punto con la provincia sono qualcosa in più che una rarità, le conti veramente sulle dita di una mano.
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La Fiesta di prima generazione (restyling '83 compreso) è sempre piaciuta anche a me, l'ho sempre trovata gradevole come linea. L'allestimento Ghia, soprattutto sulla primissima serie, è roba veramente rara; era l'allestimento top per allestimento e finiture, credo abbinabile anche al motore 1.3 se la memoria non mi inganna. Infatti la 126 è senz'altro originale come immatricolazione; la 500 non lo è perchè la prima immatricolazione risale all'agosto del '75, quando cioè ancora non c'erano le targhe con la provincia in arancione.
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Ecco a voi un nuovo contributo raccolto nell'ultimo paio di giorni. Iniziamo da una povera derelitta Alfa Romeo Alfasud 1.2 del maggio '81. Ruggine marcescente dappertutto, addirittura voragini sui parafanghi, sul montante anteriore destro e sulla fascia sottoparabrezza, coperte con dell'adesivo bianco. Mi domando: è vero che è una tendenza acclarata di queste macchine, ma se hai deciso di tenerla fino ad oggi perchè non intervenire per tempo anzichè lasciare che si compia lo sfacelo? Una malmessa BMW 520 del marzo '93. Ogni promessa è debito. Ciccio mi chiese di vedere meglio la disastrata FIAT 126 Personal del giugno '79 che postai la volta scorsa. Eccotela qui, come vedi non ti eri perso niente. Nota a margine: ha una grossa catena bloccasterzo. Il proprietario vuole dormire proprio tra due guanciali. FIAT 500 dell'agosto '75. Truccata. E' una R prodotta nell'ultimo mese dell'ultimo anno di produzione, attualmente utilizzata come vettura pubblicitaria di un plurimarche. Ford Orion 1.4 del dicembre '87. Non so se è la stessa che postai mesi fa, nel dubbio la riposto. Volkswagen Golf dell'aprile '85, travestita da restyling.
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Non ricordo dove e quando, forse proprio qui su AP, mi pare di aver visto addirittura una foto di una Citroen T.A. "familiarizzata", nella quale si mettevano in mostra le doti di trasportatrice di colli ingombranti. Non saprei però se si tratta di opera interna alla Citroen o di un carrozziere esterno.
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Credo che la ID 19 break fosse del '58.
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Più precisamente di Poggibonsi.
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E per forza. Per quanto Casoria non sia una città piccola è pur sempre meno di un decimo di Napoli. Non dico che il traffico casoriano sia tranquillo ed ordinato ma nemmeno paragonabile allo stress metropolitano del capoluogo.
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Manco io lo sapevo, infatti non le distinguevo se non per la scritta sulla coda. Il nostro sempre prezioso Roberto ci ha fornito una buona dritta.
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La Uno è la mia, la conoscete. E poi guai a postare Uno...Ciccio si sentirebbe autorizzato a postarne a valanghe.
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Ultimi avvistamenti dei giorni scorsi. Apro con una bella Autobianchi A112 Elite dell''85. Un ultratrentenne ancora in ottima forma: FIAT 90-13 dell''82. Tutte le serie con fari tondi, precedenti allo Zeta con fari rettangolari, sono diventate ormai rare, tanto più se in condizioni decorose come questo. Una buona Lancia Prisma LX del settembre '88. Lancia Dedra turbo ds del giugno del '92. Mercedes Benz 250 D del settembre '88. Opel Vectra 1.6i GL diamond del maggio '92. E' tutto, per stasera.
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Io preferisco la sventolona sul cofano della 147.
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In verità credo che Pandino non abbia tutti i torti. Anche io ho sentito ed ho letto più volte l'appellativo di saponetta riferito alla Prinz.
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C'è da dire che in parecchie pellicole o fiction ambientate in epoche remote molto spesso le ambientazioni stradali o le scene di traffico simulato recano vetture incoerenti con il periodo di riferimento, oppure le targhe di scena applicate ai veicoli non sono temporalmente realistiche. Errori di questo genere sono diffusissimi, in certi casi anche grossolani e riscontrabili a prima vista pure da spettatori non necessariamente ferratissimi in materia di auto storiche. Sarebbe auspicabile che le produzioni si affidassero a dei consulenti esperti che diano indicazioni esatte sui veicoli da utilizzare, onde evitare palesi incongruenze.
