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Infatti non ne avevo mai vista una prima. Ed in tutta sincerità manco avevo mai sentito nominare questa Dallas prima d'ora. Assolutamente d'accordo. Non lo vedo molto in sintonia con lo spirito dell'auto il tettuccio in vetro. Molto più indicata la capottina in tela. Mah, io direi di sì, forse c'era differenza anche di segmento. Per dimensioni, motorizzazioni e contenuti direi che la Passat fosse oggettivamente un segmento sopra. La Variant divenne una moda. Qui da me, come credo un po' in tutta la Penisola, era gettonatissima. Ma la berlina non se la cavava affatto male, stando almeno a quante ne vedevo in giro ed a quante ne vedo ancora tutt'oggi. Anzi, ti dirò di più: oggi in giro vedo più berline che Variant, forse perchè queste ultime sono state sfruttate fino al midollo come muli da lavoro e molte si sono estinte prima delle berline.
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No, Matteo. Gli arzigogoli dei tuoi ragionamenti mi sa che son chiari solo a te, non mi pare di aver letto opinioni di altri utenti così inequivocabilmente aderenti e convergenti al tuo pensiero (praticamente nessuna). Ora delle due l'una: o siamo tutti dei dementi che non comprendono fino in fondo le tue posizioni, oppure c'è qualcosa che non quadra fino in fondo nella tua discussione (sinceramente ritengo più probabile la seconda). Io, ad onor del vero, leggo più che altro una sorta di duello uno contro tutti che seguiti a portare avanti a spada tratta, sinceramente anche oltre gli evidenti confini della realtà e della logica. Ogni tanto bisognerebbe un attimino avere l'umiltà di fermarsi davanti all'evidenza dei fatti e rientrare nei ranghi di un confronto più serio ed equilibrato. Non è che si perde l'onore nel rendersi conto di esagerare, anzi, è dimostrazione di intelligenza ed apertura mentale. Rimanendo chiusi ed arroccati sulle proprie posizioni, rilanciando ad oltranza dei concetti un po' ondivaghi e retorici, che sanno tanto di arrampicata sugli specchi:mirror:, ad un certo punto si rischia di scadere anche un tantino nel ridicolo.
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Ecco, in questo pensiero c'è il distillato della tua precostituzione. Vuoi sottolineare la bruttezza, la scadenza dei materiali e la cattiva fattura (e diciamo che con molti distinguo ci si può anche stare). Poi però vuoi evitare di sottolineare gli aspetti tecnici/meccanici. Perchè? Ti sembra una disamina onesta ed equilibrata? Secondo me no, per cui, per quanto mi riguarda, perdi in credibilità anche nelle cose giuste che asserisci circa la scarsa qualità. Le straniere con lamiere marce che ricordo dalle mie parti non si contano: Renault 5 e 14, Ford Fiesta ed Escort, Opel Kadett, Volkswagen Polo I serie, Citroen Visa ecc. ecc.. Troppo facile dire le FIAT marcivano, come se le altre contemporanee fossero invulnerabili. Non dimentichiamo che all'epoca il trattamento anticorrosione delle lamiere che esiste oggi non esisteva, o perlomeno non debellava del tutto il fenomeno. Per TUTTI, non solo per FIAT. Magari con qualche volgarità in meno, vorrei tentare di spiegarti che un interno con un po' di legno appiccicato su di una plancia, che tra l'altro su una popolare Taunus è un dettaglio banale ed inutilmente pretenzioso, al pari della moquette e della pelle che contribuiscono ad un ambiente francamente ridondante, direi anche di dubbio gusto visto il tipo di auto, non è che siano necessariamente sinonimo di pregio e qualità.
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Chiudo con gli avvistamenti del mare. Settima ed ultima parte. Dallas Jeep del '93. Mai vista prima, è realizzata sulla base della Renault 4 GTL della quale adotta il telaio accorciato ed il motore 1.1. E' chiaramente ispirata alle vecchie Jeep Willis. Renault 4 del novembre '84. Usata come mezzo da lavoro. Renault 4 TL del giugno '85, in ottime condizioni, con tettuccio apribile in vetro fumè che non ricordo di aver mai visto dal vivo su una 4. Era un optional? Renault 5 GTL del 'febbraio '89. Condizioni vissute. Renault 19 del gennaio '91. SEAT Marbella Junior del maggio '89. Molto ben tenuta. Un vecchio e rugginoso SEAT Terra del '91. Suzuki Santana SJ 410 del gennaio '88. Suzuki Vitara JLX 4WD soft top del gennaio '91. E' tutto. Ma vi mostrerò altre cose prossimamente.
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Beh, ma allora facci capire di cosa vuoi parlare... dello stile triste o della qualità scadente? No perchè inizialmente le tue considerazioni mi sembrava che vertessero tutte su uno stile FIAT senza nessuna concessione alla passionalità; tesi poi direi ampiamente smontata con una sfilza di esempi della concorrenza contemporanea, a testimonianza del fatto che un po' tutta l'Europa dei costruttori generalisti era affetta da depressione. Ora vedo una virata sul discorso qualità (che è un fatto pur vero, per carità...) che, perdonami, mi sa tanto di pretesto per mantenere il punto più che l'intento di portare avanti una discussione sui binari dell'onestà intellettuale. Ebbene sì, la qualità FIAT (e non solo) era scadente rispetto alla concorrenza estera. Ma allora, virata per virata, hai voglia a dire lasciamo da parte il discorso meccanica, stavolta viro anch'io e ti dico: se le italiane erano qualitativamente robaccia, meccanicamente, dinamicamente, per prestazioni e quant'altro erano entità aliene rispetto alle Escort, Kadett e compagnia.
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La panoramica europea che ha ripercorso Cosimo credo sia eloquente. Cioè, ma vogliamo veramente asserire che roba come Kadett, Escort, 204 e compagnia bella esteticamente provocasse qualche eccitazione in più di 128? E di 127 ne vogliam parlare? Correva l'anno 1971, io non c'ero e forse non sono ben informato. Mi dite quale auto europea si poneva come concorrente naturale della nuova utilitaria italiana, dal punto di vista stilistico, filosofico, meccanico, prestazionale. Magari sbaglierò ma a me pare che il seg. B sia nato con 127. Poi, come è stato già ampiamente detto, scelte ad capocchiam ne sono state fatte talmente tante che la metà sarebbe bastata. Ma che gli anni '70 europei siano stati superiori a quelli italiani...ma per carità.
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Stessa impressione che ebbi io quando la vidi, così un po' di sghimbescio. Mi colpì, mi catturò lo sguardo nel suo insieme, in particolare mi saltarono subito agli occhi quei cerchi. Mi fece esclamare "Oh, alla faccia della Vectra. Fotografiamola va', che a Paolino non passerà inosservata. Così è stato.
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Dopo qualche giorno di pausa, torniamo sugli avvistamenti vacanzieri con la sesta e penultima parte. Partiamo... Nissan Patrol 4x4 Turbo diesel del gennaio '92. Nissan Primera 2.0 SGX del giugno '93. Opel Corsa Swing del gennaio '90. Opel Kadett s.w. 1.4i Club del febbraio '91. Opel Vectra 1.6i GL del giugno '93. Peugeot 205 Junior del maggio '90. Piaggio Vespa 125 Primavera dell'agosto '71.
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Oddio che belle, sono dei capolavori! Le Vespa con sella singola e faro sul parafango sono delle icone. Troppo forte pure il Ciao, quasi quasi mi fa venire voglia di svegliare dal letargo il vecchio Sì di mio padre. Dorme in cantinola sotto una coperta, ma è immacolato; mio padre lo comprò più per un capriccio ma poi lo utilizzò pochissimo. Anch'esso ha le borse dedicate originali con tanto di scritta Sì sui lati. Lo comprò nell'''81, mi pare, ha le leve dei freni cromate e non nere ed i carter laterali in plastica non verniciata. Non sono un esperto del genere ma credo sia uno dei primi.
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I quali, a mio avviso, erano qualcosa di esteticamente inguardabile, e dopo qualche tempo diventavano opachi virando sul giallognolo.
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Per me è un doppio piacere: il Gigio che è tornato tra noi e la sua Y10 che è sempre più un bijoux.
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Ooops...hai ragione, avevo gli occhiali da sole e lessi fischi per fiaschi.
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Siamo alla quinta puntata, con le Stelle a farla da padrone. Diamo un'occhiata... Mercedes Benz 190 D del maggio '91. Mercedes Benz 190 D 2.5 Turbo, ritargata nel '95. Mercedes Benz 200 CE del '92. Una mastodontica Mercedes Benz W140 SE del settembre '91. Mercedes Benz E 200 del settembre '93. Mitsubishi Eclipse GS dell'aprile '93. Concludo con una moto: una vecchia MV Agusta 350cc Elettrica del '74.
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Mi spiego: non che non ce ne fossero, però personalmente le trovavo talmente poco attraenti ed interessanti che non mi sono mai applicato più di tanto a notarle. Diciamo che quando ne incontravo per la strada le vedevo sempre in maniera piuttosto superficiale e distratta. Ma è soltanto una questione mia personale, non dico che non siano state dei buoni prodotti. Quanto alle Skoda tutto dietro invece la loro diffusione è sempre stata piuttosto buona. Ce ne fu anche una nella cerchia delle mie parentele, la ebbe uno zio di mia mamma (una 105 dell''81) della quale mi è rimasta ancora impressa l'apertura laterale del cofano bagagli anteriore.
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Noto che tra le due differiscono le lame dei paraurti, interamente in nero su quella postata da me, cromati su quella postata da te. Cosa sottintende questa differenza? Diversi livelli di allestimento, diverse motorizzazioni o altro?
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Avvistamenti vacanzieri, parte quarta. Giannini 500 del febbraio '72. Non so quanto sia veritiera, comunque i loghi Giannini erano presenti ovunque. Sul cofano anteriore campeggiano uno stemma Ferrari, le scritte "500" ed una coccarda tricolore su una base anch'essa tricolore, mentre i fianchetti hanno motivo a scacchi. Ma non è questo il punto, ciò che mi ha colpito è che tutta la composizione è realizzata a mosaico. Cioè, 'sta 500 va in giro con un mosaico vero sul cofano. Una vissuta Hyundai Pony GLS del dicembre '91. Jeep Cherokee Turbo diesel del marzo '89. Tenuta molto bene. Lancia Dedra 1.8 i.e. del gennaio '91. Sfruttata. Lancia Prisma del luglio '88. In buone condizioni Lancia Prisma LX dell''ottobre '88. Discreta Lancia Thema i.e. 16v dell'aprile '92. In condizioni piuttosto stanche. Land Rover Defender 90 Tdi del dicembre '93. In ottime condizioni.
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Per esperienza diretta posso dare la mia risposta: no. Il padre di due miei amici (all'epoca abitavano nel mio condominio), acquistò nel giugno '85 una Regata 70 S in sostituzione della vecchia Alfetta degli anni '70, giusto due mesi dopo l'acquisto della Ritmo 70 CL automatica da parte dei miei zii (che abitano pure loro nel mio condominio). Ragion per cui ho avuto modo di conoscere da vicino e di vedere nel corso degli anni come le due auto invecchiavano. Ebbene, della Ritmo dei miei zii ve ne parlai (non molto diversa dalla Ritmo 60 del papà di Paolo); di questa Regata, che vista l'assidua frequentazione che avevo coi figli di questo signore ho avuto modo di viaggiarci ed in seguito anche guidarla, posso dire che soffrì degli stessi problemi che affliggevano la Ritmo, cioè paraurti sbiancati, pannelli porta con la tendenza a staccarsi, corona del volante che si disfaceva (a differenza della Ritmo era in materiale morbido), selleria (in velluto) tendente a consumarsi e successivamente a strapparsi, chiusura centralizzata che cessò di funzionare, alzavetro elettrico sinistro idem, comando del clacson che non suonava, indicatori luminosi della strumentazione che si accendevano e lampeggiavano a sproposito ecc. ecc.. Insomma, sul finire degli anni '90 'sta Regata fu demolita in condizioni pietose, pur non avendo sulle spalle un chilometraggio eccessivo, e sostituita con una Brava.
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In questo posteriore invece ci vedo qualcosa di vagamente Alfa 90, ovviamente in chiave povera ed in brutto. Anche se pure questo è un non senso perchè anche l'Alfa 90 uscì dopo.