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Mazinga76

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  1. Gran bella macchina la E36. Credo stia affrontando il passare del tempo in maniera esemplare.
  2. Dal punto di vista strettamente estetico ho sempre preferito la Uno, con quella sua linea di rottura per i canoni dell'epoca, moderna, riuscita, piacevole. L'Ibiza, che in ogni caso non mi è mai dispiaciuta, la trovavo stilisticamente un po' più pesante, soprattutto al posteriore. E' comunque soltanto un mio parere personale obiettivo, indipendentemente dall'essere un "Unista". Conseguenzialmente al cofano a coperchio è ovviamente differente anche il taglio dei parafanghi. Diversi anche l'assetto (più alto), le gomme (di misura più grande), la sospensione posteriore (a balestra trasversale). Gli interni, fatta eccezione per alcuni particolari come lo specchietto retrovisore, la plafoniera, il rivestimento del padiglione e pochissimo altro, sono i medesimi della Uno italiana. Il prezzo, molto inferiore ad una Uno 60 S, era paragonabile a quello di una 45 base, rispetto alla quale offriva un allestimento più curato: niente lamiere a vista sui pannelli interni, braccioli posteriori con posacenere per ciascun lato, poggiatesta sellati, specchi con regolazione dall'interno, tergilunotto, vano portaoggetti chiuso, orologio al quarzo, copricerchi integrali e più in generale la sensazione di una costruzione più robusta. Per contro la CS monta un motore concettualmente più datato, consuma di più, l'assetto alto e la balestra posteriore non garantiscono gli stessi standard di confort e tenuta, talvolta certi ricambi "FIAT made in Brazil" non si trovano con la stessa facilità di quelli italiani. Insomma, ottima per il duro lavoro quotidiano ma tecnicamente più datata e meno raffinata di quello che fu la Uno italiana.
  3. Permettimi....questa è la dimostrazione che del discorso di Duetto non c'hai capito una mazza, manco una virgola c'hai preso. Non te la prendere, senza nessuna offesa, semplicemente dovresti essere sicuro di aver capito cosa la controparte volesse dire prima di partire in quarta.
  4. Senza dubbio. Altrimenti non si spiega che un parcheggio di un qualsiasi centro commerciale possa essere terreno di caccia di modelli così particolari ed interessanti. Da queste parti i parcheggi dei centri commerciali sono quanto di più piatto e noioso ci possa essere, questo qui sembra il parcheggio delle "meraviglie". Completamente sparite anche qui da tempo immemore. Eppure un tempo non erano così difficili da vedere come si può pensare; io me ne ricordo diverse sia su base I serie che II serie.
  5. A vedere il posteriore al primo impatto m'è sembrata la mia, identica, per giunta targata Siena. Certo che dalle tue parti ne circolano ancora un bel po' di Uno I; qui ormai...
  6. Ma manco un po'. E' una vecchia Panda a targhe nere mentre i paraurti, i cerchi, il vetro senza deflettore, lo specchietto e chissà cos'altro ancora sono del modello '86. Se non ricordo male si potevano ottenere con sovrapprezzo delle modifiche meccaniche della linea Motorsport, tipo il cambio ravvicinato, l'assetto sportivo o interventi al propulsore finalizzati all'accrescimento delle prestazioni. In quel caso venivano apposte sulla calandra e sul posteriore le letterine M. O più prosaicamente può avergliele messe il proprietario per far credere chissà che.
  7. Senza scendere nel discorso più bella/più brutta, perchè il concetto di bello/brutto è quanto mai personale, certamente credo si possa asserire che quanto meno nell'immagine la Uno II sia maturata rispetto alla I serie.
  8. Queste 4 le avevi già pubblicate al post n° 7931, pag. 794. Quanto ci vuoi campare ancora?
  9. Azz...ma allora la Pomiglianese gira più dalle tue parti che dalle mie. Qui un tempo ce n'era uno sprofondo, oggi quando ne becco una sono giornate da cerchiare sul calendario.
  10. Ah, ecco. Quella è appunto una Mini 1000, quindi da considerarsi regolarmente a listino per l'Italia.
  11. In effetti mancano anche le scritte Innocenti Mini al posteriore, in luogo delle quali c'è la scritta Mini 1000 al centro. Poi quel cofano posteriore col vano portatarga per accogliere una targa lunga mica me la dice giusta... Che sia davvero inglese?
  12. Ah, ecco. Infatti quella forma così arzigogolata mi pareva oggettivamente troppo strana.
  13. Beh, però FIAT sfoggiò un bel CHTSX sul portellone della Croma...manco Renault osò mai tanto. Mai pure io. Condivido in pieno la curiosità. Ma il tergilunotto dell'ARNA aveva davvero il braccio con quella forma a specie di S? Mai visto, o perlomeno non me lo ricordo.
  14. Non per niente Citroen ne fece largo uso tra gli anni '70 e '90 per definire i propri modelli: CX, BX, AX, ZX...non significano niente, però, per stessa ammissione della Citroen, lo lessi da qualche parte, la X dava un tono, un che di tecnologico. Insomma, stando alle strategie di marketing, la X pare abbia sempre fatto presa sulla psicologia dei clienti.
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