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Mazinga76

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  1. E' una III serie, periodo '74-'78. E' un VW 1303, quindi un Maggiolone. W124 CE, per la precisione. E' una Daimler Double Six 5.3 III serie, stessa carrozzeria Jaguar ma due marchi distinti tra loro.
  2. Proprio oggi TG2 Motori ha dedicato un servizio all'Alfa Spider (Duetto) e sue discendenti, e spiegavano che il nome Duetto non potè mai essere adottato ufficialmente perchè già brevettato da un'industria dolciaria che lo utilizzava per una merendina.
  3. Insieme alla 4 I serie anche la 3 son sicuro di non aver mai visto. Riflettevo però sul fatto che l'assenza della terza luce era cosa comune anche alle cugine Citroen: pure le vecchie 2CV e la prima Dyane ne erano sprovviste. La 2CV guadagnò la terza luce mi pare nel '65, mentre la Dyane a partire dal '69.
  4. Effettivamente il passaggio III-IV serie fu meno evidente dal punto di vista visivo di quanto non fu tra I-II serie e II-III serie. Però le novità estetiche furono comunque numerose. Oltre ai dettagli che hai citato cambiarono anche i cerchi (furono adottati quelli della 5), i paraurti (non più cromati ma grigi), la marmitta (non più con scarico laterale ma posteriore) ecc. ecc.. Insomma, se non al primo sguardo al secondo, una terza ed una quarta serie le riconoscevi.
  5. Io mai la prima; qualche seconda invece sì ma sono ricordi d'infanzia, avrò avuto non più di 5/6 anni.
  6. Gli indicatori tondi con maschera nera coesisterono proprio sulla terza serie tra il '74 (non il '75 come erroneamente ho scritto prima) ed il '78. Per darci una rinfrescata alla memoria guardiamo le varie evoluzioni del frontale della 4 che si sono succedute negli anni: I serie, 1961. II serie, 1967. III serie, 1974. IV serie, 1978.
  7. Credo sia una terza serie, lanciata nel '75. Quella maschera non so se sia stata cambiata o meno, comunque già a partire da questo restyling la maschera diventò di plastica nera. Condivido sulla rarità, sia per la serie che per il colore.
  8. Mah, non so...sarà che riguardare dopo tanti anni determinati modelli il fascino "dell'epoca" contribuisce a farli vedere con occhi diversi, devo dire che le due Sierra in foto, forse complici anche i colori sobri e non urlati, non è che mi appaiano così tanto zarre. Anzi, è una berlina 3 volumi, anche di una certa eleganza per certi versi, certamente meno imbarazzante di certe altre Ford coi biplani. Che sia una roba diversa da una normale berlina non passa inosservato, questo è pacifico. E' assettata, cerchiata, marmittata, spoilerata, ma se ne son sempre viste di tutti i colori, anche peggiori. Quotone al 100%.
  9. Ecco, mi riallaccio al discorso di Roy per avallare il suo ragionamento: non so se rovinarono tutto, però di successo ne ebbe talmente tanto che in giro ancor oggi ce ne sono da farsi venire la noia. Le I serie invece, come già dissi, da un po' in qua hanno iniziato a scarseggiare di brutto. La carrellata che vi propongo ne è la testimonianza: su quattro Uno beccate tra ieri e oggi una è una I, tre sono II. FIAT Uno 45 '89 Tre FIAT Uno tra il '92 ed il '93, tutte 1.1 i.e. Ford Transit autocarro telonato del '90 SEAT Marbella Special del '92
  10. Proprio prima prima serie non credo, a giudicare dalle protezioni in gomma sui cantonali dei paraurti che credo non ci fossero all'esordio. Però alcuni dettagli, tipo i montanti in nero opaco, gli specchi in plastica nera e le maniglie nere, convincono poco pure me. Ad occhio e croce direi che sono dettagli di serie successive.
  11. Anche se questa non è una stella ma un giaguaro. Ed io lo trovo terribilmente affascinante, più della stella.
  12. E meno male che il Sig. vigile ci tiene molto alla sua Y10... Quel cofano anteriore socchiuso mi fa sovvenire più di un dubbio sulla presunta perfezione di questa Uno. Potrebbe avere una botta sul muso.
  13. Sì, infatti i cerchi sono della R. Ma diciamo che è un po' tutto l'insieme che è interpretato senza troppi paletti: pure gli specchietti sportivi in tinta, il portalampada per l'illuminazione della targa in nero opaco, la scritta posteriore inclinata nel senso opposto non mi paiono proprio dettagli ortodossi.
  14. Il Bremach qui era diffuso fino a non troppi anni fa ed era usato quasi esclusivamente nel settore dell'edilizia e della ristrutturazione edile. E quanto a martellamento non scherzava manco lui, solo che lo faceva con una tonalità differente dal Guzzi. Tipo, quando era in marcia...BEREBEREBEREBEREM, mentre fermo in moto....BEREMMM...BEREMMM...BEREMMM...
  15. Dio santo..il Guzzi Ercole!! Quello non era un motocarro, quello era un fenomeno tellurico. Mi sa che se circolasse nei pressi di un istituto di geofisica i sismografi ne rileverebbero il passaggio. Guarda Kris, non so attualmente come sia la situazione stradale e la circolabilità di Roma, ma a volte leggendo ciò che descrivi mi domando se tu abbia la più pallida idea di cosa sia lo stato e la circolabilità delle strade napoletane. Io nel biennio '98/'99 a Roma ci ho guidato un giorno sì e l'altro pure per servizio militare, con Punto, Brava, Ducato di prima e seconda generazione ed il Daily. Ebbene, non dico che circolare per Roma sia una passeggiata di salute, soprattutto negli orari di punta, figuriamoci; però il caos, l'indisciplina, la sosta selvaggia, l'inosservanza della segnaletica e del codice della strada, le strade bombardate di voragini a cui sono abituato a Napoli mi facevano affrontare il traffico romano con un pizzico di distensione in più. Non come quando mi ritiro col mal di testa dopo una giornata di guida a Napoli.
  16. Leggere oggi queste righe può far sorridere, eppure mi porta inevitabilmente ad una riflessione: quanto sono cambiati i tempi... Ma anche quanto era diversa la Lancia ai tempi, il modo di considerarla, la clientela a cui si rivolgeva, il messaggio che si voleva comunicare. Insomma, una casa signorile per una clientela che lo fosse altrettanto. Bei tempi.
  17. Beh, in questo senso è vero un po' tutto ed il contrario di tutto. Nel senso che nelle grandi aree metropolitane, a causa delle varie ordinanze in materia di inquinamento ambientale, la circolazione e dunque la conservazione delle over 20 è impresa parecchio ardua. Però dalle foto che di volta in volta ci mostri mi sembra di capire che le strade di Roma siano teatro di avvistamenti anche parecchio interessanti.
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