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Mazinga76

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  1. Ma...dal punto di vista stilistico, almeno guardandola nella sua globalità, voi non ci vedete qualcosa che c'azzecchi con la Palio berlina? Infatti, mi pare che il progetto di una sorta di corrispondente brasiliana marciasse più o meno in contemporanea con Punto I, come credo abbia sottolineato in un post precedente nucarote. P.S. I fari anteriori la butto lì: 127 o 126.
  2. Condivido tutto il discorso in larga parte. La Racer fu un vero peccato, secondo me poteva essere una freccia ancora più affilata della Coupè da avere in gamma. Certo, così com'era forse no, ma aggraziandola un po' credo che avrebbe avuto molto da dire. Capitolo Punto: qui sono un filo meno in sintonia, nel senso che la prima serie la trovavo perfettamente riuscita stilisticamente ed ottimamente contestualizzata nell'epoca in cui fu lanciata; con la seconda serie, ovviamente relativamente alle mie personali percezioni dello stile, abbiamo assistito ad un progressivo snaturamento della Punto così come l'avevamo conosciuta nel '93. Gli spigoli e spigoletti, o peggio ancora l'eliminazione della luce posteriore, a mio modo di vedere, costituirono una sostanziale involuzione del design generale, che poi culminò in maniera veramente poco gloriosa col restyling dei farettoni anteriori e dei ridicoli fanalini posteriori sulla 3 porte che sapevano di posticcio lontano un miglio. A mio modo di vedere si riprese quota nuovamente nel '06 con G.Punto, dove fu recuperato un po' il sapore della I serie ma in una veste più importante, salvo poi ridiscendere nuovamente col restyling nel quale le fu applicato l'apparecchio odontoiatrico sul muso in stile Ugly Betty. L'attuale invece non mi dice più niente, finita la cura odontoiatrica ormai siamo sul viale del tramonto, sarebbe tempo di cambiare. Ma l'uomo nero pare non pensarla allo stesso modo, mi sa.
  3. Sì, questo l'ho notato anch'io su di una 500 D che ho postato non molto tempo fa, in effetti la parte rigida del tetto non è solidale col resto. Ma quello che mi stupiva della 500 che ho avvistato io è il fatto che non si trattava affatto di un'ante F, ma di una L. Come si evince da quanto tu stesso giustamente dici, dalla F in poi la parte rigida del tetto non era più separata ma diventò integrale; da qui nasce la mia perplessità.
  4. Mi allaccio a questa discussione sulla 500 col tetto apribile integrale, che suscita qualche perplessità, per dirvi che già un paio di volte, tra cui l'ultima giusto qualche giorno fa, ho avvistato quella che sembrava in tutto e per tutto una 500 L (quindi portiere incernierate davanti, calandra con fregio piccolo centrale con sfondo rosso rubino, paraurti con tubolari ecc.) ma dotata di capote che scendeva fino al bordo della griglia posteriore posta sopra il cofano motore. Purtroppo non ho fotografie perchè guidavo ed ero solo in macchina, ma lì per lì sono rimasto molto stupito in quanto non mi risulta che tale tipo di apertura sia mai stata più prodotta dalla D in poi. Ora, vedendo la 500 postata da Roy e leggendo giustamente delle vostre perplessità al riguardo, mi chiedo se sia mai possibile (non credo, non dovrebbe essere consentito) apportare modifiche strutturali al tetto della vettura tagliandolo fin giù; oppure se si tratti semplicemente di una capote dal prolungamento posticcio che si applichi semplicemente sulla lamiera fino alla griglia posteriore, giusto per simulare la capote delle prime 500, mentre l'apertura rimane quella classica delle 500 più recenti. La seconda ipotesi non mi stupirebbe più di tanto in quanto ormai c'è un merchandising intorno alle vecchie 500 che prevede di tutto e di più, anche le cose più orrebonde. Ma chiedo a voi tutti nel caso qualcuno ne sappia di più.
  5. Beh, non c'è dubbio che un'auto odierna offra una sicurezza attiva e passiva infinitamente migliore rispetto ad un'auto concettualmente risalente agli anni '70, oltre ad una miriade di comodità in più; capisco pure le preoccupazioni e le considerazioni dei tuoi genitori che sono scaturite da un'esperienza traumatica; capisco pure che si decida di demolire un'auto perchè ormai non ne ha più. Ma da qui a decretare l'alienazione di un'automobile, forse anche in condizioni ancora dignitose, pensando a dei possibili eventi nefasti in caso d'incidente forse è stata una visione un tantino pessimistica. Tanto per capirci: se mio padre un giorno se ne uscisse con l'intenzione di rottamare la Delta o un'altra delle vecchiette di casa perchè ormai non gli offrono gli stessi standard di sicurezza delle auto attuali (cosa che è pur vera, ci mancherebbe...) ne chiederei l'internamento. Scusami eh, Gimmo...si vede allora che non c'è tutto questo amore che ti lega al tuo Pandino. Chi valuta certe cose dal punto di vista passionale stai certo che non si fa ammaliare dalle comodità e dai gadgets delle auto moderne. Che senso ha pensare della Panda di prima generazione "me la ricordavo meglio"....la Panda storica è quella, prendere o lasciare, o la ami o la odii. Ma se pensi di correre il rischio di non coglierne più il piacere, le sensazioni, l'atmosfera d'altri tempi, beh...lascia stare, allora. Stanne certo, ti parlo con cgnizione di causa. So benissimo cosa significhino le mille comodità di un'auto moderna, in famiglia c'è una nuova Panda di 8 mesi, è di mio padre ma non di rado mi ritrovo a guidarla anch'io. Ebbene, è un altro mondo rispetto alla mia Uno o alla vecchia 127 di mio padre, è comoda, si sta seduti bene, c'è tanto spazio in più per la testa in confronto alla Delta, c'è l'ABS, ci sono 4 airbags, c'è il servosterzo a doppio stadio, c'è un signor impianto audio, ci sono i sensori di parcheggio, una miriade di segnalazioni, spie e cicalini...solo una cosa non c'è: il gusto e la piacevolezza di GUIDARE che c'era sulle auto di una volta. Ecco, questo è il motivo per il quale quando scendo dalla Panda e risalgo sulla mia Uno o sulla Delta sono sicuro di non correre il rischio di disamorarmi.
  6. Qui c'è sempre stato un mercato fiorentissimo dell'usato, oggi forse molto meno che un tempo ma fino a tutti gli anni '80 e parte dei '90 le macchine con targhe forestiere erano tantissime. Io stesso ho la mia Uno targata Siena, immatricolata nell'88 a Poggibonsi. Comunque nelle foto non tenere conto delle targhe di Potenza, quelle le ho scattate nel week end che ho trascorso in Basilicata.
  7. La Dedra è tutt'oggi una berlina elegante che si lascia guardare con piacere, non c'è dubbio. Ma se io dovessi salvare una delle costole di quel progetto meglio che non dico quale, se no partono i buuuu.... I cerchi della serie 5....è vero, non ci avevo nemmeno badato. Forse perchè in fondo non ci stanno neanche tanto male, mi sa.
  8. Ecco qualche aggiornamento riguardante la fine settimana e ieri. BMW serie 5 dell''89. Perfette condizioni, ASI. FIAT 126 FSM dell''87. Condizioni generali vissute; scritte posteriori non coerenti, probabilmente appartenenti alla serie precedente. FIAT Panda 4x4 del '91 in discrete condizioni. FIAT Tipo dell''89. Condizioni generali più che buone, ASI. FIAT Uno 60 S dell''86. Appartiene al mio radiatorista di fiducia che la usa per lavoro; da rivedere di carrozzeria. Lancia Dedra 1.8 i.e. LE del '92. Abbastanza ben tenuta. Volkswagen Transporter del '92. Varie ammaccature sparse sulla carrozzeria.
  9. Al netto di tutte le considerazioni pro o contro fin qui fatte sul design della Gamma coupè, io trovo che sia un'automobile di eleganza ed originalità nel pieno rispetto dello spirito Lancia. A mio gusto personale, in quanto a raffinatezza ed eleganza del design, per certe soluzioni ricercate ed originali, manco si pone il confronto con la Ferrari 400.
  10. Conoscente o no, se lo beccassi sul fatto qualcuno che mi disegna col pennarello indelebile sulla carrozzeria, so io cosa gli farei col pennarello...
  11. Sì, è tutto regolare; con l'ultimo restyling specchi e minigonne divennero in tinta, le griglie sul montante posteriore erano invece nere (HF turbo).
  12. E' una HF turbo post restyling del '91, allora...può darsi che sia anche già una Euro 1. Secondo me è originale. Ad ogni modo dovrebbe avere marmitta singola.
  13. Se è tra il '91 ed il '93 penso proprio che sia originale. Infatti, in occasione dell'ultimo restyling della Delta I serie, la HF turbo ebbe in dotazione il cofano con la gobba, il frontale a quattro fari, gli indicatori di direzione nel paraurti ed i cerchi in lega dell'integrale.
  14. Anche l'immagine secondo me ne ha risentito fortemente a livello di prestigio percepito. Qualche esempio: la percezione che si ha oggi di Mercedes Benz credo sia ben lontana da quella che si aveva fino a tutti gli anni '80. Lo stesso dicasi per Jaguar: che effetto vi fa oggi veder passare una XF? E che effetto vi faceva un tempo veder passare una XJ? E come questi si potrebbero citare tanti altri esempi ancora.
  15. Infatti, il tergilunotto mi sa che sarà di una dozzina d'anni più giovane.
  16. Sì, infatti...non ricordo dove ma lessi di questo spot che si trattava più che altro di un filmato interno, non di una pubblicità commerciale.
  17. Ma lo sai che questa cosa di dare un volto o un nome alle auto è troppo forte? Mi ci riconosco in questa cosa, pure io lo facevo da piccolo. Non so perchè ma certe forme di anteriori o posteriori oppure di certi fari di talune automobili mi suggerivano dei nomi di persona o di oggetti, che magari non c'entravano assolutamente niente, associazioni completamente insensate eppure è così, chissà quali strani meccanismi si mettevano in moto nel cervello. Vuoi qualche esempio? Per me il vecchio Ford Transit con quei fanali posteriori sottili e verticali era Enzo...sì, proprio così, nelle mie fantasie di infante è sempre stato il Ford Enzo, non il Transit. Oppure la Prinz, con quei faretti posteriori piccoli ed orizzontali che sembravano dei salsicciotti, quando li guardavo mi veniva subito in mente la parola "assassino". Vi chiederete: e che centra? Boh, non lo so, forse niente ma è così. Un ultimo esempio: la 128 coupè I serie. Quando la incrociavo e guardavo i fanali posteriori per associazione mnemonica mi veniva da pensare ad un carciofo, tanto è vero che quando la vedevo dicevo a mio padre: "papà, guarda...la 128 carciofo":mrgreen:, non dicevo 128 coupè. Ok, dopo questa digressione un po' sui generis, spero che non mi mandiate a prendere con la camicia di forza.
  18. Comunque, al netto dei tormenti stilistici al posteriore e di certe soluzioni un po' controverse, direi che la Gamma banale non lo era.
  19. L'altra è del '91, se non erro proprio l'anno in cui Panda ricevette la nuova mascherina. Probabile che quella lì sia originale.
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