Benedetto Iddio, io penso un'altra cosa: che la madre fosse un'essere indegno per arrivare al punto di perdere la potestà genitoriale non ci piove, ma io qui sento dire che c'erano stati tentativi precedenti di prelevare il bambino presso la madre tutti andati a vuoto. Ora 'sti benedetti poliziotti che erano andati ad eseguire l'ordinanza infruttuosamente immagino che un rapporto l'avranno fatto, avranno scritto del perchè dei ripetuti tentativi di prelevamento del bambino non andati a buon fine, immagino sarà stata palese la reiterazione della madre nel non rispettare l'ordinanza del giudice minorile. A questo punto, a meno che non si consideri un'ordinanza di un giudice al pari di carta straccia, constatata chiaramente l'opera d'intralcio della madre nel corso della legge, sia dal punto di vista strettamente materiale che dal punto di visto psicologico sotto forma di induzione all'odio del figlio verso il padre, vorrei capire cosa si aspettava ad allontanare la madre dal figlio piuttosto che il contrario nel modo che abbiamo visto? Detto in breve: perchè non l'hanno arrestata insieme ad eventuali altri familiari fiancheggiatori? Dal mio umile punto di vista ritengo sia stato molto meglio se avessero trascinato via madre, zia ed altra gente che del bambino hanno fatto solo un mero oggetto di ricatto piuttosto che trascinare un bambino che checchè se ne dica conserverà un trauma a vita delle vicende, compresa quella del prelevamento forzato a scuola, così come si sono svolte.
Detto ciò, scrive uno tutt'altro che refrattario all'ordine costituito ed alle divise, siamo davvero sicuri che il prelievo non potesse essere organizzato in maniera un tantino meno cruenta? Che razza di giustificazioni sono che il bambino era appositamente istruito, che la madre e chi per essa lo aizzavano e roba di questo genere? Ma stiamo dando i numeri? Siamo in un paese civile o sotto un regime talebano? Non ho alcun dubbio che l'ordine andasse eseguito in quel momento e non più rimandato, anche per non trasformare in una barzelletta una sentenza di un giudice, ma constatate le difficoltà oggettive del prelevamento perchè non si è condotto il bambino in un aula, in direzione o dove volete, in compagnia delle maestre e sotto la discreta sorveglianza di un poliziotto? Perchè non si è comunicata in centrale la difficoltà della situazione e non si è chiesto l'intervento sul posto di personale psico-sanitario adeguato a far fronte alla situazione? Se è vero come è vero che al momento c'era la zia o non so quali altre persone che aizzavano il bambino contro i poliziotti e filmavano in maniera non autorizzata un'azione di Polizia, prima di procedere perchè non si è pensato ad allontanarle onde evitare che succedesse quel che poi è successo?
Insomma, le colpe stanno da tutte le parti, ma proprio tutte, in questa situazione. Molto probabilmente, se certe cose fossero state valutate meno superficialmente a monte, non si sarebbe arrivati alla vicenda che abbiamo visto. Ma una volta che ci si era arrivati si poteva e si doveva gestire in altro modo, per la tutela sacrosanta di un minore di anni 10 (DIECI).