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Mazinga76

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  1. Ovvio, mica potevano montare le maniglie della Regata nell'intercapedine rotonda delle portiere della Ritmo...
  2. Sono d'accordo anch'io con le considerazioni di Paolo su Ritmo II serie rispetto alla I. Secondo me conobbe una progressiva maturazione che la portò ad essere da così così a molto piacevole nell'aspetto esterno ed interno. A me, dico la verità, la Ritmo I serie non è che acchiappasse tantissimo; certo, ebbe il merito di dare una scossa notevole, stilisticamente parlando, al design un po' ingessato che perdurava in FIAT fin dal decennio precedente, però quel frontale con quei fari tondi inglobati nel fascione le dava un aria forse un po' troppo sbarazzina, direi un po' caricaturale. Il restyling, invece, credo che avesse dato alla Ritmo un aspetto più normale ma nel contempo anche più importante, cosa che poi fu ulteriormente accentuata con l'ultimo restyling , quello in cui la Ritmo prese le portiere con maniglie di Regata I. Sto cercando di focalizzare il paraspruzzo sopra il tetto... Se intendi l'ugello lavalunotto sì, me lo ricordo.
  3. Dici bene Paolo, infatti è proprio così. Leggevo su "La Manovella" (non ricordo quale mese era) che la normativa che regola la reimmatricolazione di veicoli storici è cambiata ed ora la prassi è diventata più semplice. L'articolo spiegava bene nel dettaglio tutto l'iter da fare per chi fosse stato intenzionato a rimettere in strada una vecchietta, però ora di preciso non saprei dire di più nè mi ricordo qual'è il fascicolo sul quale l'ho letto (lo ricevo tutti i mesi a casa in quanto socio ASI). Comunque anche qui noto un incremento di veicoli restaurati e reimmatricolati e soprattutto noto un gran numero di veicoli storici con targhe anche originali ma povenienti da altre zone d'Italia, segno che effettivamente intorno alle auto d'epoca deve essersi venuto a creare un certo mercato. Infatti non di rado mi capita di vedere presso salonisti o commercianti di auto usate vetture storiche, 500 su tutte, rimesse a nuovo ed in vendita, la maggior parte delle quali con targhe non campane. Effettivamente è una cosa che ho notato anche io, però se così fosse sarebbe triste constatare che basti uno stratagemma davvero così banale per sfuggire alle maglie dei controlli. Spesso, infatti, molte delle vetture e dei furgoni reimmatricolati sono dei veri e propri vecchi catorci da arresto per attentato alla pubblica incolumità. Io vedo pure vecchi autocarri più che ventenni regolarmente utilizzati per lavoro, anche certi autobus da noleggio, scuolabus privati, magari dismessi dalle precedenti ditte o amministrazioni e riacquistati per la stessa destinazione d'uso previa reimmatricolazione.
  4. Pure a me, quel rumore martellante del Guzzi Ercole mi incuteva timore:shock:, ma pure il Bremach non scherzava e poi entrambi avevano quell'aspetto un po' minaccioso, contrariamente all'Ape che ai miei occhi di bimbo appariva simpatico. Agevolo con qualche immagine....
  5. 981...sicuro?...non era 982 cc? Ricordo io male o l'899 cc l'avemmo anche in Italia?
  6. Mah, non credo. Ci saranno stati semplicemente dei fori sulla carrozzeria entro i quali si infilavano i gancetti delle scritte, al massimo poi si fissavano da dietro. Ma è solo una mia supposizione, non saprei di preciso qual'era l'operazione esatta.
  7. Allora, evidentemente, gli interni Opel con queste particolari tinte per la plancia e la selleria dovevano essere proprio una prerogativa dell'allestimento Luxus. Ricordo che diversi anni fa un anziano signore che abitava nel mio condominio aveva una Corsa 1.0 Luxus 3 porte dell''84 con inerni dello stesso colore.
  8. Ma in ogni caso parliamo di modelli non importati in Italia, giusto?
  9. Mai visti cerchi del genere sotto una 125, credo non ci piova sul fatto che non siano originali. Direi che a giudicare dal design non sembrerebbero neanche coerenti col periodo ma successivi. Ad ogni modo, a mio parere, non le donano per niente.
  10. A me pare di ricordare che anche le generazioni '70 e '75 dell'Ascona avessero la versione a due porte, mentre ignoravo completamente l'esistenza di una cabriolet realizzata sulla base dell'Ascona C a 2 porte.
  11. Ho il nitido ricordo, da piccolo, di aver letto al posteriore di qualche 600 "FIAT 750". Leggevo poco prima che tale scritta sarebbe stata un accessorio post vendita, forse per qualche proprietario che desiderava sottolineare la cilindrata più "importante". Di questo particolare non ne sono a conoscenza, quel che posso dirti è che la scritta FIAT 750 esisteva.
  12. Su quell'esemplare in particolare non saprei esprimermi, so che nel corso della vita della XJ-S le motorizzazioni sono state il 3.6, il 4.0, il 5.3 ed il 6.0. Dici che è sempre ferma lì, ma è circolante o abbandonata? In ogni caso è un peccato mortale lasciarla deperire in strada.
  13. Anche qui, a mia opinione, ci troviamo davanti ad una linea forse un po' lontana dai canoni british, non tanto per il frontale quanto per il posteriore. Anzi, a me la vista posteriore della XJ-S ha sempre dato un nonsochè di americaneggiante, ben diversa dal classico fascino tipicamente british della E-type che l'ha preceduta e della XK che l'ha succeduta. Però pure lei, gran signora con fascino da vendere.
  14. Confermo che si tratta di una F. Non conosco nello specifico la data di questo esemplare, ma la F era in produzione dal '65.
  15. Ultimi avvistamenti. Alfa Romeo 75 T.Spark del '91. Sporca ma in condizioni molto buone. FIAT 128 del '72 in condizioni maniacali, iscritta ASI, con targhette dorate davanti e dietro, persino la riproduzione del vecchio bollo auto degli anni '70 sul parabrezza, accanto al tagliandino dell'assicurazione. FIAT Nuova 500, anch'essa in condizioni eccezionali.
  16. Secondo me lo era molto nel frontale e in qualche misura pure nella vista posteriore, d'altra parte il designer della SD1, David Bache, non ha mai fatto mistero di essersi ispirato al muso ed alla fanaleria anteriore della Ferrari 365 GTB/4 Daytona (somiglianza evidentissima) per dare slancio e grinta al design (fu Auto dell'anno nel '77). Questa certa grinta si tramutava anche motoristicamente, come giustamente sottolineava Abarth, attraverso il V8 3500, e non dimentichiamo nemmeno che ai tempi la SD1 fu impiegata anche agonisticamente, ti basta? La sua erede invece non osò mai oltre il V6 2700. Certo, non è che la grinta fosse la sua peculiarità principale, d'altra parte si trattava pur sempre di un'elegante berlina nata per scopi diversi, però immagino di non andare troppo lontano dal vero se asserisco che la 800, tanto nella I serie che nella II serie, non credo che abbia incantato tanto come al tempo invece fu per la SD1. Poi, ci mancherebbe, de gustibus. L'affidabilità invece è un discorso a parte, lì le Rover-giap erano avanti anni luce, non c'era storia.
  17. Qui non che fosse diffusissima però in giro se ne vedevano, forse la seconda serie qualcuna in più. Poi, sicuramente complice anche la scomparsa del marchio Rover, sono progressivamente sparite. Soprattutto la I serie non mi ha mai entusiasmato granchè, soprattutto in configurazione 3 volumi, troppo poco inglese come linea e troppo chiaramente di derivazione giapponese. La 2 volumi mi garbava un tantinello in più ma nulla in confronto alla precedente SD1. Col restyling credo si fosse voluto addolcire un po' gli spigoli della precedente, nell'intento forse di conferire alla 800 quell'identità più British che l'altra non aveva, ma per me l'originalità, la piacevolezza, finanche quella grinta che esprimeva il design della SD1 restarono inarrivati.
  18. Come si suol dire il gusto dell'orrido.
  19. 'azzo...una 127 II serie sulle strade di Sua Maestà! So' soddisfazioni. Peccato per la qualità della foto, sembrerebbe tenuta come un gioiellino. Forse dal colore bronzo o sabbia metallizzato potrebbe trattarsi di una Top.
  20. Anche io ignoravo completamente il nesso tra le pasticche Zigulì e la 124 russa, pensavo si trattasse di una semplice casualità ed invece... Comunque, a proposito di Zigulì, da piccolo ne facevo delle scorpacciate; ogni qualvolta si andava in farmacia lo scatoletto di Zigulì ea d'obbligo. Credo di averle provate in tutti i gusti, ma quelle che preferivo erano al gusto di amarena.
  21. Alcuni avvistamenti di oggi e di ieri. Alfa Romeo 33 con targhe ucraine. Audi 80 dell''88, reimmatricolata nel '01. Jaguar XJ 6 3.2 del '92. Opel Corsa 5 porte dell''88.
  22. Io infatti sulla Uno non l'ho tolto affatto, nonostante sia ormai scolorito e con un lembo staccato, perchè è pur sempre un elemento che testimonia un periodo, un'epoca, oltre al fatto che quella rivendita non c'è più, soppiantata da un concessionario Chevrolet/Daihatsu/Mazda.
  23. Non capisco poi il significato, e nemmeno quale giovamento estetico possa portare in chiave sportiva, del rimpicciolire la luce posteriore, che invece è proprio un tratto distintivo, caratteristico e saliente del design dela Tipo.
  24. Non è un garage, è il club federato ASI presso il quale siamo iscritti io e mio padre con Uno e Delta. Quella è la moto del titolare, la tiene esposta lì all'ingresso. La 128 è fotografata all'esterno del club, anch'essa appartiene al titolare ed è prossima al restauro.
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