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Mazinga76

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  1. Mah...non so:pen:...non so se prelevare delle immagini tratte da Google Street View e pubblicarle qui possa costituire una contravvenzione a qualche norma o regolamento, su quest'aspetto magari i moderatori potranno aiutarci a capire. Fatto sta che un avvistamento nostro, inteso come fatto da noi medesimi in prima persona, a mio modo di vedere credo che abbia una valenza certamente superiore ad un'immagine trovata in giro sul web. E' un po' come se ciascuno di noi pubblicasse foto di auto storiche prelevate dal web o da vecchie foto di famiglia e le spacciasse per avvistamenti:|...magari nulla lo vieterebbe, ma certamente non avrebbero la stessa valenza di avvistamenti fatti oggi nella nostra quotidianità.
  2. Infatti, mi spiace contraddire vpn, ma la Rover sulla quale trovò la morte Grace Kelly non era una P6 ma proprio una SD1. Un'auto della quale sono stato sempre affascinato.
  3. Azz:shock:...una Rover P5 V8! Fu in produzione tra il '67 ed il '73. All'epoca, per classe e prestigio, questa Rover se la giocava con la pari lignaggio Jaguar XJ.
  4. Sissignore, ce l'ho ed i cerchi sono quelli.
  5. Ed ora che ci penso, quei cerchi mi pare che li montasse già l'Alfasud 1.5 Quadrifoglio Verde prima ancora della 33.
  6. Ah Ecco, esattamente come ricordavo! Tra l'altro ci sono pure i tergilavafari, proprio come pensavo. Grazie per aver agevolato con una foto. Credo che l'attacco dei cerchi della Turbodelta fosse sempre a quattro bulloni. Sì, quei cerchi mi pare proprio che siano della 33 1.5 Quadrifoglio Verde.
  7. Non dicevo quello, forse su alcune cose può darsi che mi sbagli io o ricordi male. Però se ci dovessi giurare che quella Giulietta non è mai stata toccata...non so.
  8. No, quella mi pare fu eliminata sulla III serie. Però, osservando il posteriore, mi è saltato all'occhio un altro dettaglio: la fascia in plastica posteriore che ingloba i retronebbia sulla 2.0 mi pare che dovrebbe essere anch'essa in grigio e non in nero come sulla 1.6.
  9. Stupenda. Vedere una Giulietta in forma così smagliante è sempre un belvedere, oltre che piacevole sapere di persone che curano con religiosa dedizione le proprie vecchiette. Osservando però bene i particolari, mi correggerete se sbaglio, magari dico cavolate, non mi torna più di un particolare: le frecce arancioni anzichè bianche, così pure la mascherina nera anzichè grigia, i paraurti integralmente grigi senza fascia paracolpi nera, la parte bassa della fiancata senza fascia verniciata in grigio, le modanature laterali in grigio anzichè in nero, assenza di cornici cromate al parabrezza ed al lunotto, se la memoria non m'inganna, dovrebbero contraddistinguere la 1.6. Non saprei dire con certezza, ma forse la 2.0 III serie montava pure l'impianto lavatergifari... Poi però sullo stato generale, per carità, chapeau.
  10. Nemmeno io, mai vista dal vivo in versione restyling. C'è da dire che senza tutti quegli orpelli della I serie era decisamente più elegante ma forse anche troppo poco caratterizzata per essere una 4WD, direi un po' troppo anonima.
  11. Avvistamento molto interessante la Y10 4WD. Anch'io non ne vedo più da una vita per quanto non è che fosse diffusa già ai tempi, soprattutto qui da me che mi trovo in pianura. Io rilancio con una più diffusa e popolare, ma altrettanto rara a Casoria, Panda 4x4, attrezzata con bull bar, fari di profondità, mancorrenti e barre trasversali sul tetto. Iscritta ASI
  12. Ecco, non avevo dubbi che se Gigi fosse passato da queste parti ci avrebbe fugato il dubbio.
  13. Mmmm:pen:...forse hai ragione, ormai è talmente raro che mi capiti di vedere un'AX che non rammentavo più le differenze. Ho pensato ad una prima serie perchè le seconde con le frecce arancio non me le ricordo, sempre viste con frecce bianche. Ma come giustamente dici, chissà che nella sua carriera questa AX non sia stata riparata con pezzi della prima o della seconda serie...boh. Comunque un altro indizio per riconoscere le due serie è dato anche dal portellone, il quale ha il bordo inferiore della battuta "scavato" nel paraurti. Ma mentre nella prima serie gli spigoli laterali sono netti, nella seconda erano arrotondati. Oh porca... l'avevo già postata quattro mesi fa, chiedo venia. Ma siccome io sono di quelli che dimentica pure quello che ha mangiato a pranzo, ricordarmi di quattro mesi fa per me è poprio arduo. Ero convinto di non averla mai fotografata perchè la ditta che espone le auto per cerimonie le cambia di continuo (in genere berline o cabriolet moderne) ed io questa l'avrò vista giusto un paio di volte. Le uniche altre storiche che ogni tanto espone sono una Citroen 15CV Traction Avant ed una vecchia Willis Overland del '29, che sembra la macchina di Stanlio e Ollio. A questo punto potrei aver postato pure queste ma sinceramente non ricordo assolutamente, per cui se qualcuno ricorda me lo dica così se le rivedo non le fotografo ed evitiamo doppioni. Ah, allora ho preso un'altra cantonata, è una Avenue... Sulle bande laterali grigie in basso, nella zona posteriore, m'era parso di scorgere la scritta LX. Vabbè, non fateci caso, tre giorni fa ne ho spente 36...si vede che sto diventando ancora più cecato di quel che già ero. P.S. Se trovi la donnola e vuoi il CS fammi un fischio che vengo.
  14. Scelta minimalista ma certamente alternativa. Lei è come il padrone, se li porta bene gli anni. A parte gli scherzi, si mantiene bene perchè ci cammino poco, per brevi spostamenti cittadini, in generale posso dire di usarla con attenzione non facendole mancare nessuna cura. La mia fortuna, non da poco per una vecchietta, è anche quella di poter disporre di un posto macchina in garage, al riparo dalle intemperie e dagli agenti atmosferici.
  15. No, non sono io, io ho scattato la foto. Quello lì è il lavaggista. Non l'ho lavata per il mio compleanno, questo lavaggio è di un mese fa in occasione del matrimonio di mia cugina.
  16. Dopo aver ammirato alcuni avvistamenti prestigiosi ed inusuali torno a presentarvi qualche ultraventenne quotidiana e di estrazione più popolare. Iniziamo con due Autobianchi Y10, entrambe di provenienza Trentino-Alto Atesina. La prima è una Fire dell''89 che ha visto giorni migliori, l'altra è una neoventenne LX del '92. Una Citroen AX appartenente alla prima serie. Questa utilitaria francese sta diventando molto rara da vedere da queste parti. Questa non sarà qualcosa di straordinariamente affascinante e prestigioso, certo è che non la si vede tutti i giorni sotto casa. Una Excalibur da noleggio per matrimoni. Iscritta ASI. Una FIAT 500 L restaurata anche negli interni. Aveva gli stemmi Ferrari su entrambe le portiere e sul cofano motore, dettagli assolutamente evitabili. Vi presento pure la ventiquattrenne Mazinga-CS in un momento un po' intimo: mentre fa la doccia... Una Lancia Dedra 1.8 i.e. con targhe ucraine e tetto scolorito. Ecco un'altra neoventenne: Renault Clio 1.2 del '92. Infine una Volkswagen Golf GL dell''87 in uno stato pietoso, forse nemmeno più circolante da qualche tempo.
  17. Favolosa!! E' un'auto di una classe sopraffina, da tenere come una reliqua e da trattare con i guanti bianchi. Forse tra le ultime testimoni di un'epoca in cui con una Lancia ancora ci si distingueva e ci si girava a guardarla.
  18. L'ammerregana è talmente extra large che sopravanza abbondantemente lo spazio di parcheggio.
  19. Gran bel servizio, molto ma molto interessante. Concordo col giudizio che date della 128 Sport, era una sportiva attraente, dall'estetica molto riuscita, pur rimanendo una vettura ancora abbordabile per molti. La 3p che la rimpiazzò credo anch'io che perse molto in emozionalità, almeno estetica. A me della Sport è sempre stata proprio la linea con influenze stilistiche USA a piacermi parecchio, si notavano chiaramente alcuni richiami allo stile di certe sportive americane della stessa epoca. Quanto alla elaborazione meccanica, con conseguente incremento sensibile delle prestazioni, non credo avesse inficiato negativamente sulla sicurezza, viste le notevoli modifiche apportate al comparto ruote sospensioni, che immagino consentissero un'accettabile sicurezza di marcia anche alle andature più elevate, almeno se comparata agli standard di 40 anni fa. Mi piace il fatto che la vettura delle foto sia proprio una SL di colore blu identica al mio modellino Mebetoys in 1:25:D. Inoltre i cerchi in lega Campagnolo mi sembra abbiano una pur vaga somiglianza coi cerchi Mebetoys.
  20. Guardando le foto confermo il mio punto di vista: è tutt'altro che un capolavoro di stile e probabilmente mai lo sarà, anche al netto di una probabile futura rivalutazione storica. Ma si fa sempre più strada in me la convinzione che sarebbe bastato mantenere il passo e gli ingombri della berlina, e forse oggi staremmo parlando non di un miracolo stilistico ma forse di una linea più slanciata ed equilibrata. Comunque parlare già di storica per la k coupè, come per tutte le k in generale, mi pare francamente eccessivo.
  21. Però credo che tra Arna ed Uno ci ballasse non poco in termini di dimensioni. Nel senso che Uno, coi suoi 3,64 m era una seg. B classica per quell'epoca. Nella stessa epoca i 4,00 m dell'Arna erano decisamente fuori quota per il seg. B. Credo che puntassero decisamente di più al seg. C, quindi nel caso dell'Arna 1.2 come rivale d'elezione all'epoca ci vedrei più una Ritmo 60, le cui dimensioni erano praticamente equivalenti, che non una Uno 60. L'equivoco dell'Arna secondo me fu anche questo, cioè una collocazione incerta sul mercato, troppo grossa per essere considerata dagli habituè del seg. B, ma al contempo un'immagine troppo cheap per rivaleggiare nel seg. C.. Senza contare che nel seg. C Alfa Romeo aveva lanciato l'anno prima la 33 che aveva un'immagine forte, che poche chance lasciava all'Arna.
  22. Sì sì, assolutamente d'accordo. Sono convinto anch'io che la chiave di lettura più giusta sia indubbiamente quella che hai spiegato. Diciamo che mi sono voluto sforzare di vedere le cose da un'altro punto di vista, prendendo in considerazione dei parametri inconsueti per questa tipologia d'auto, ma effettivamente il ragionamento regge fino ad un certo punto se non proprio per niente.
  23. Mmmm... sai che non ci avevo pensato subito? Però mi convince questa tua osservazione, pur trovandomi d'accordo sostanzialmente anche con le considerazioni di Lanciaboxer. Ma secondo me non è neanche tanto una questione di somiglianza, più che altro ci sono delle caratteristiche della HPE che la avvicinano alla Gt/Gtv molto di più della coupè. Prendiamo ad esempio la categoria dimensionale: Gt/Gtv era lunga 4,19/4,21 m, che diventeranno 4,26 col restyling, contro i 4,29 della HPE; mentre la coupè sfiorava a malapena i 4,00 m. Come si vede, all'esordio la Gtv dal punto di vista dimensionale non era tanto distante dalla HPE fino a diventare quasi sovrapponibile dopo il restyling. Ma non è soltanto una mera questione di centimetri: la Gt/Gtv credo avesse un'abitabilità sensibilmente superiore viste la particolare forma allungata della carrozzeria ed il vero e proprio divanetto posteriore; la Beta coupè, diversamente, aveva un'abitabilità inferiore, con una configurazione 2+2 più tipicamente da auto sportiva. Anche da questo aspetto si evince un'analogia della Gt/Gtv con la HPE più che con la coupè. Non da ultima c'è da annotare l'analogia dei bagagliai dotati di portellone, altro punto di contatto tra Gt/Gtv e HPE. Questa particolarità rendeva certamente più pratici e flessibili i vani di carico rispetto al classico baule separato della coupè. Certo, è pur vero che quelle che ho appena elencato forse non sono le caratteristiche peculiari a cui si bada in una sportiva però, sotto questo aspetto, l'Alfetta Gt/Gtv e la Beta HPE appaiono più vicine. Sotto l'aspetto più squisitamente dinamico, invece, non c'è dubbio che l'antagonista d'elezione di casa Lancia all'Alfetta Gt/Gtv era la Beta coupè.
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