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Ho appena letto tutto d'un fiato questo viaggio, trovo assolutamente giusta la tua scelta di pubblicarli tutti senza derubricare quelli apparentemente meno coinvolgenti. Io l'ho trovato affascinante, anche interessante se vogliamo per una questione di cultura generale automobilistica. La Chrysler 180 era una vera e propria meteora dalle nostre parti, io personalmente non ho mai avuto l'opportunità di conoscerla e di vederla un po' più nel dettaglio, questo reportage mi ha dato la possibilità di saperne qualcosa in più, oltre chiaramente al fascino del racconto dei luoghi, del vaggio, degli aneddoti. E' anche curioso notare la diversità di approccio di allora rispetto ad oggi verso la presenza o la mancanza di determinati accessori. Si criticano gli appoggiatesta mettendone in risalto più la scomodità in termini di visibilità che non l'importante funzione nell'ottica della sicurezza passiva, cosa impensabile ai giorni nostri; per contro si segnala la scomodità per l'automobilista italiano dell'assenza del deflettore:lol:...cose che a leggerle oggi fanno inevitabilmente sorridere. Dalle notizie da Wikipedia che hai allegato mi sorge però un dubbio: qual'era il marchio ufficiale col quale veniva commercializzata ufficialmente quest'ammiraglia sul mercato interno e nel resto d'Europa, Chrysler o SIMCA? Ed ancora: sulle riviste speciallizzate dell'epoca, tipo GM o QR, compariva nei listini ufficiali d SIMCA o Chrysler appariva come marchio autonomo?
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Ah certo, la funzionalità dei paraurti e dei fascioni in plastica non verniciata è indubbia, lo so bene ed ho modo di apprezzarla anch'io con la Uno. Sapevo che avrei provocato la tua insurrezione nominando la Mini:mrgreen:, ma non mi riferivo in particolare alla Minitre. Dicevo che dalla Minitre in poi ci fu un'evoluzione via via crescente della plastica. Però devo dire, a mio personalissimo parere, che i paraurti in plastica che furono montati sul restyling dell''82 mi davano l'impressione di scarsa integrazione con l'insieme. Mi sapevano un po' di posticcio.
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Peccato, peccato davvero. Duole vedere un marchio nobile come De Tomaso aver fatto la fine che tutti conosciamo. Da principio ero molto entusiasta del fatto che ci fosse un imprenditore che avesse intenzione di riportare questa casa ai livelli che gli competono, poi però la piega che via via è andata prendendo la vicenda pare non lasciare nulla di buono da sperare. In ogni caso la scelta di ritornare alla ribalta con un SUV, benchè di lusso, anzichè con una GT che rinverdisse il mito Pantera (auto che ho sempre adorato) seppur fosse andata in porto come operazione non mi avrebbe entusiasmato neanche un po'.
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Sì, lo credo anch'io. Sono convinto che la GT Turbo diede la sua buona iniezione di immagine sul resto della gamma.
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968 però qui da noi quante ne avranno vendute, un paio? Io la conosco solo in fotografia.
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Quello delle piccole sportive è un discorso tanto interessante quanto vasto. Restando tra le nostrane non si può non ricordare l'anti A112 Abarth per eccellenza: la Innocenti Mini de Tomaso (così facciamo contento pure Roy de Rome..), dapprima offerta col motore aspirato della vecchia Mini Cooper da 1,3 litri e successivamente con il sovralimentato di derivazione Daihatsu.
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Mmmm:pen:....la rotta Casablanca-Parigi mi fa pensare ad autovetture francesi. Citroen 2CV/DS, Peugeot 504, Renault 4....?
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Sì, per una ragione lapalissiana. Una due e mezzo non è una due volumi. Quindi per te solo col + mezzo e col terzo volume sono berline. E le due volumi allora per te che sono...non sono berline?....vabbè.
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Chiariamo una cosa: il mezzo volume va considerato tale non in base a quanto sia più o meno sviluppato, ma semplicemente in base al fatto che, poco o molto accennato, c'è. Quindi la Escort è a tutti gli effetti una due volumi e mezzo tanto quanto la Croma, la 33, la Scorpio, la Laguna, la Xantia, la Mondeo ecc. ecc.. Ora che tu, per una tua convenzione personale, voglia considerare tutte le auto col portellone delle due volumi OK, ma sta di fatto che di norma le due volumi, le due volumi e mezzo e le tre volumi sono classificabili come tipologie di carrozzeria differenti tra loro.
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Non per insistere...ma due volumi e due volumi e mezzo non sarebbero proprio la stessa cosa. Quel mezzo volume in più sottintende un accenno di coda, pur mantenedo il portellone come in una normale due volumi.
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Due e mezzo, per la precisione.
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Io ci vedo un Ford Transit I serie, ma è veramente come prendere un terno al Lotto.
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Probabile che sia una HLE. Comunque negli anni '80 la Mini era ormai in un periodo di stanca, era sul mercato ormai da un quarto di secolo buono e sempre praticamente uguale a sè stessa. Forse è proprio come di tu. Negli ultimi anni, quando la Mini passò sotto il marchio Rover e poi successivamente diventò un brand autonomo, fu rivitalizzata da tante versioni particolari e dalla Cooper che riaccesero l'interesse verso questa piccoletta, più che altro come modello cult. Non dimentichiamo che la Mini negli anni '60 e '70 di successo ne ebbe eccome, in Italia anche gazie alla Innocenti che la costruiva su licenza. Difatti non è un caso se la BMW, con la dismissione di Rover, l'unico marchio ricco di appeal che ha mantenuto è Mini.
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Non credo sia una targa americana intesa come USA; probabilmente si tratta di una targa sudamericana, forse argentina o brasiliana.
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Mah...più che una questione di scelte operate in base al gusto io direi che si tratta semplicemente di scelte dettate dall'intenzione di ottenere il massimo risparmio possibile, sfruttando tutto ciò che si poteva recuperare dalla banca organi della casa.
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Mmmh:pen:...mi sa un tantino di 155, comunque un risultato apprezzabile.
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Beh, era anche logico che fosse così vista la non certo naturale propensione degli americani alle berline o coupè di piccole dimensioni. Forse la spider, benchè piccola, era quella più indicata da quelle parti. In una puntata di CHiP's mi ricordo pure una coupè in un parcheggio inquadrata per qualche frame. Ma quel che mi colpì maggiormente fu vedere una 850 berlina, in un'episodio di Hazzard, ripresa all'interno di uno sfasciacarrozze entro il quale lo sceriffo Rosco P. Coltrane aveva finito male (come al solito:lol:...) uno dei suoi inseguimenti. Alla fine va a sbattere contro delle carcasse impilate, tra cui appunto un'850 berlina. Ah beh...se vogliamo considerare le piccole 3 volumi non importate in Italia c'è di che spaventarsi. Io mi ero limitato a citare quelle importate sul nostro mercato, che bastano e avanzano.
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Io ne conoscevo l'esistenza, qualcuna l'ho incrociata in passato, ma di incontri ravvicinati mai. Questo è il primo. Sì, infatti era regolarmente esportata negli USA come pure la coupè e la berlina. Strano che non vendettero anche la 127 da quelle parti. Esatto, bravo, è quello che dico sempre anch'io. Si parla, si straparla e si sghignazza sulla Duna...ragazzi ma ve la ricordate la concorrenza nel settore? La Corsa 3 volumi mi sembra tutt'altro che migliore della Duna sotto l'aspetto stilistico, per non parlare della Volkswagen Derby....chi se la ricorda? Dite che vado troppo lontano dal vero se affermo che se andiamo a cernere la Duna era quella che aveva la linea meglio riuscita?