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No, non è lui. Il diametro è più o meno uguale ma non c'è la staffa; l'angolatura del finale è grossomodo quella ma l'ultimo tratto è più dritto e lungo. In ogni caso non è un tubo più piccolo "foderato" da uno più grande ed il rombo è tutt'altra cosa rispetto al terminale della 1050. Ora è in garage che riposa, appena l'avrò a tiro faccio una foto chiarificatrice e la posto. Effettivamente esisteva una Ritmo con le feritoie della calandra a tutta larghezza e tutte della stessa lunghezza. Non vorrei dire una baggianata:pen: ma mi pare di ricordare che si tratti della Ritmo Diesel. In effetti la 128 in questione è una "familiare", la denominazione "Panorama" arrivò, se non erro, nel '76 con la 128 II serie. Comunque non fu una denominazione adottata solo dai commerciali. Anche altre autovetture di casa FIAT l'adottarono, come la 131 e la 127.
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I cerchi sono originali solo che il loro grigio alluminio d'origine è coperto da una coltre di sporcizia che li fa nero opaco. Le borchie invece sono quelle della 127 III serie perchè all'epoca a mio padre le originali non piacevano, diceva che erano un po' troppo misere. Stessa cosa per il volante, lo specchietto retrovisore e la marmitta, tutti pezzi che in ogni caso tiene conservati gelosamente. Quella è appunto la mia CS, infatti quella mattina l'avevo accompagnato in garage che è distante dalla nostra abitazione. Il camioncino di cui intravedi la cabina è un Falcon con cassone ribaltabile ed appartiene ad una ditta di lavori edili per il trasporto dei materiali.
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Ma no accul, guarda che ti sbagli....non c'è proprio dubbio questa è una 124, vero Nick? Ed ora ecco a voi un piccolo contributo raccolto nei giorni scorsi. Peugeot 104 GL del '79. Le modanature in gomma sono posticce. FIAT Ducato autocaravan Centauro dell''86. Citroen BX TGE del '90, tenuta in ottime condizioni. Questo è il mio babbo in garage mentre è intento a spolverare il cofano della sua adorata dopo qualche settimana di inutilizzo.
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Verso la fine degli anni '80 qui da me la Magnum non è che poi fosse rarissima da vedere. Bella non lo era di certo, non era certo una Range Rover, però un piccolo ritaglio nella considerazione della sua clientela-tipo lo ebbe. Qui ne circola ancora una, è una ex Polizia riverniciata di bianco e reimmatricolata, alla quale sono stati lasciati i paraurti tubolari, le protezioni in metallo per i fari e quei cerchi tipo IVECO Daily.
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Forse sì, potrebbe anche essere una Quadrifoglio Oro. E' vero, quest'ultima serie era effettivamente un po' sovraccarica, come del resto tutte le vetture dei primi anni '70 che agli inizi degli '80 furono adeguate ai tempi. Forse il restyling precedente a questo era più sobrio, anche se l'Alfetta originale resta quella che mi fa più sangue.
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Io la Espero me la ricordo molto bene, così come la Nexia (clone della Kadett E). E non era nemmeno tanto raro vederle per strada, salvo però sparire tutte nel giro di pochi anni. Comunque la Espero, pur non definendola certamente bella, mi sembrava molto particolare per l'epoca.
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Ma sì, è chiaro che si scherza:D, sarebbe un po' come dire che Beta e CX, oppure che Gamma ed Alfasud si somiglino. Tutt'al più possono condividere dei concetti stilistici o l'impostazione stilistica generale, ma tutto si ferma ad una similitudine molto a grandi linee, per il resto le une non hanno nulla di simile alle altre. Ma sì dài, la Teresa è anziana, figurati se c'ha testa di mettersi a pensare all'originalità ad ogni costo.
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A proposito di Panda....proprio ieri ne ho incrociate 5/6 che marciavano in colonna sulla S.S. delle Puglie, nel comune di Casalnuovo di Napoli, in direzione di Pomigliano d'Arco. Erano tutte pesantemente camuffate, proprio come quella della foto, avrei voluto fotografarle ma ero alla guida e non ho potuto. Siamo proprio sicuri che è una 200? Mi sembra di vedere le parabole dei fari di forma rettangolare anzichè rotonda, il che dovrebbe essere il segno distintivo delle versioni di cilindrata più grossa. Ragazzi, qui oltre ad essere perseveranti nel paragone osceno tra 1750 e 124, mi sa che siete pure daltonici. Ma dovel'vrete visto mai questo verde oliva sulla mia 1750? Si tratta di un verde chiaro, per giunta metallizzato, assolutamente inesistente sulla 124, come inesistente era il verde oliva sulla 1750. I cerchi della Ritmo I serie erano straordinariamente originali tanto per FIAT, che fino a quel momento era da considerarsi una casa piuttosto tranquilla e conservatrice in fatto di stile, tanto per l'epoca in cui comparvero, il 1978, quando il panorama automobilistico era ancora poco prodigo di simili guizzi stilistici, tranne forse rare eccezioni. D'altra parte quei cerchi si sposavano a meraviglia ad una vettura che faceva dell'originalità totale il suo biglietto da visita. Detto questo devo anche dire che li trovo orripilanti sotto quella 127 Special al pari della marmitta, che se non sbaglio è quella della 127 1050. Un vero peccato, perchè per il resto quella 127 pare proprio messa bene ma è sfregiata dal punto di vista dell'originalità. Contrariamente alla tua giovane età esprimi un concetto saggio e condivisibile al 100%. Bravo:agree: A parte le caratteristiche da macchinetta modaiola e sfiziosa, cos'è una 500 1.2 (dalle mie parti è la motorizzazione ampiamente più venduta) se non un'utilitaria? In ogni caso, gommata con pneumatici di larghezza esagerata, con spalla superribassata e cerchi il cui bordo è a pochi cm dal suolo, trovo che siano di gusto molto discutibile oltre che ASSOLUTAMENTE inutili per un uso prevalentemente cittadino. Non me ne vogliano gli amanti del "celodurismo" ma iola penso così.
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Non ti sopporto. Ma anche no.
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Beh, diciamo che è una tua veduta molto opinabile. In ogni caso oggi ci sono delle auto, anche utilitarie, con dei cerchi talmente grossi e la spalla talmente bassa che dire che donino al corpo vettura credo sia quantomeno discutibile. Purtroppo. Non sempre. Tutto sta nello segliere una misura giusta e non esagerata altrimenti, più che dinamico, grintoso ed equilibrato, direi che il corpo vettura diventa più tozzo, in certi casi direi addirittura trash. Beh, ma questi sono casi limite. E' ovvio che i cerchi da 12'' sotto la Small erano decisamente piccoli, ed ancor più lo erano gli assurdi cerchi da 10'' sotto la Mini. Pensa che la mia Uno CS monta i 165/70R13 in luogo dei 155/70R13 dell'equivalente Uno 60 e sinceramente dal punto di vista estetico non me la sentirei di dire che la macchina ci guadagna. Ti dico di più: se potessi li cambierei volentieri con quelli della Uno 60 se non fosse che i 165 sono l'unica misura omologata sul libretto. Per intenderci, quello che non sopporto sono i cerchi da 16'' sotto la 500 o cerchi da 17'' sotto la Mini e via discorrendo. Senza contare che i vantaggi estetici (presunti) si pagano a caro prezzo dal gommista quando è il momento di cambiare le gomme. Per non parlare dell'assoluta inutilità di ruote così grosse, larghe e ribassate, quando l'utilizzo che si fa dell'auto è prevalentemente urbano (dossi, pavè, rotaie, cordoli, buche e chi più ne ha più ne metta) con tutti gli svantaggi annessi e connessi in termini di confort, consumi, rumorosità, sollecitazione meccanica ecc. ecc.
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Bella la Giulia... credo sia una 1300 TI. Peccato però....meriterebbe di essere tenuta molto meglio che non con quella vernice così opaca. Tra l'altro notare la differenza di dimensioni tra le ruote della Giulia e quella della 147 davanti... Credo che rappresenti benissimo la corsa che c'è stata, soprattutto negli ultimi anni, alle ruote extra large. Diciamocela tutta....con risultati estetici e pratici molto dubbi.
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La Magnum 4x4, è vero:o...pure qui da me ebbe il suo momento di successo e divenne un po' uno status symbol. A me piaceva e mi attraeva non poco pur non essendo forse raffinatissima, come poteva esserlo ad esempio una Range Rover, però la sua figura la faceva eccome.
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Infatti non è un caso che in nordafrica spopolino ancora oggi le Peugeot 504 e 505, molte delle quali in versione familiare.
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Intanto iscrizione ed omologazione sono due cose diverse. La prima può essere effettuata nell'anno solare del compimento del ventesimo anno dall'imatricolazione, necessita di uno stato di conservazione dell'auto decoroso sia per gli esterni che per gli interni ed almeno teoricamente una condizione il più possibile vicina allo stato di originalità. Dicevo in teoria, poi nella pratica purtroppo assistiamo all'iscrizione di ogni sorta di catorcio con la conseguenza di danneggiare i veri appassionati che curano con dedizione la propria auto storica. Ben altro discorso va fatto per l'omologazione. Qui, sia che si tratti di ASI che di altro registro preposto, le regole sono più ferree e si tende a non transigere su nulla; la vettura deve presentarsi in perfetto stato di efficienza ed originalità meccanica ed in ottime condizioni di conservazione estetica o perfettamente restaurata nel pieno rispetto dell'originalità. I vantaggi sui costi fissi riguardano il diritto ad avvalersi di polizza assicurativa ridotta per autoveicoli storici e la tassa di circolazione per veicoli storici che è pari a €28,40 (almeno qui in Campania, non so nelle altre regioni.). Sulla circolabilità credo non dovrebbero esserci limitazioni, almeno per i veicoli semplicemente iscritti ASI, non saprei se è lo stesso anche per gli omologati. Ad ogni modo bisogna badare anche alle condizioni contrattuali delle compagnie assicurative. Il fatto che alcune auto di età inferiore ai vent'anni possano già godere dei vantaggi delle ventenni dipende dalla particolarità del veicolo, dalla rarità, dall'interesse collezionistico e dalle particolari caratteristiche tecniche di cui possono essere dotate.
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Ecco le mie icone anni '80: Che ne dite? :mrgreen:
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Azz:shock:...una FERVES Ranger, piccola fuoristrada con motore FIAT di 499 cc lo stesso della 500. Credo che sia un avvistamento molto importante perchè la Ranger non è stata prodotta che in poche centinaia di esemplari in tutto, quindi una vetturetta molto rara.
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Questa mi sembra una normalissima, modestissima, anonimissima:lol: 309 a tre porte. La GTI aveva paraurti diversi con fendinebbia integrati, ruote maggiorate con cerchi in lega, spoiler posteriore ecc. ecc..
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In realtà qualsiasi vettura abbia compiuto il ventesimo anno di età può essere considerata una potenziale storica. Attualmente i crismi della potenziale storicità valgono per tutte le vetture dal '91 ad andare indietro. Comunque ribadisco il mo rammarico nel non poter ammirare i tuoi avvistamente in quanto a me le foto non le apre. Fatto, ma a me l'opzione "apri link in un'altra scheda" non risulta attiva.
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Penso che la carrellata di immagini di boiack sia molto interessante. Purtroppo anche io non riesco a vederle.
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Mah...secondo me scegliere una Gamma gialla era alquanto coraggioso, certamente era un accostamento bizzarro.
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Confermo. Quel giallo apparve anche su 850 Special e 850 Sport sempre a partire dal '68 con le seconde serie. Sinceramente non so dirti quale denominazione fosse quella esatta tra "ocra", "Positano" e "senape". Chissà che le denominazioni non variassero secondo il modello, oppure che i colori non fossero leggermente diversi come gradazione tanto da sembrare quasi uguali ma in realtà non lo erano. Il giallo ocra del '68 comunque credo che sia antecedente al verde palude che esordì su diversi modelli a partire dai primissimi '70; il rosso mattone (vera denominazione "ossido") è venuto molto dopo avendo fatto la sua comparsa verso la fine dei '70; forse il blu scuro era una tinta contemporanea al giallo, almeno sulla 500. Sulla DS non ho dubbi: mi piace da matti il restyling coi fari carenati ed i proiettori orientabili in curva. Un aggeggio che oggi le case incensano sulle berline di oggi, e neanche tutte ce l'hanno, Citroen lo proponeva più di 40 anni fa! Un'auto con un'aerodinamica sorprendente per l'epoca, quella sì il vero squalo. La CX l'ho adorata anch'io ed anche qui nessun dubbio: prima serie con paraurti in metallo cromato. La seconda serie con tutta quella plastica era appesantita come linea. La Visa non era poi tanto quel brutto anatroccolo che si vuol far credere. E' stata un'auto di discreto successo, io ne ricordo tante in giro e la seconda serie, come dici anche tu, trovavo fosse persino gradevole. Non dimentichiamo poi che Visa nella sua carriera ha avuto anche versioni interessanti e performanti. Due esempi? Visa Decapotable e Visa Chrono. Per intenderci....nulla a che vedere con Axel.
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Beh diciamo che all'epoca non era la bellezza estetica uno dei capisaldi delle grosse berline Mercedes, almeno a mio modo di vedere. Erano vetture certamente imponenti e prestigiose, affidabilissime e indistruttibili ma per vedere berline con la stella veramente belle dal punto di vista dello stile secondo me bisogna attendere gli anni '80, laddove il nostro Bruno Sacco seppe tirare fuori dei capolavori in grado di cambiare in modo radicale l'immagine della casa di Stoccarda, ora non più auto lenta e pachidermica per commendatori ma auto veloce, dinamica e desiderabile dal punto di vista stilistico. Io ad esempio sono ancora oggi innamorato della 190, pur essendo di un segmento inferiore a quello dell'auto in questione. In casa Citroen lo squalo per eccellenza è la DS. Spero per te che nel tuo delirio "Citroenista" non abbia sbavato anche per la Axel... Assolutamente, originalissima. E' il giallo ocra e, come detto pure da Nick, debuttò nel '68 sulla "L".