-
Numero contenuti pubblicati
11113 -
Iscritto il
-
Ultima visita
-
Giorni Massima Popolarità
13
Tipo di contenuto
Forum
Galleria
Calendario
Download
Articoli del sito
Store
Blog
Tutti i contenuti di Mazinga76
-
A piu di un anno dal lancio della dr 2 qui da me ne avrò viste un paio in strada, di cui una qualche settimana fa. Ho avuto modo di osservarla meglio e devo dire che come linea è piuttosto bruttina, soprattutto al posteriore con quel taglio così tormentato dei fanali. In verità anche avanti non è che mi convincesse più di tanto, l'impressione è di un frontale dal design già invecchiato, come qualcosa di già visto. Dentro non l'ho vista, comunque mi ha dato l'impressione di un passo indietro esteticamente rispetto alla dr 1, quest'ultima invece discretamente visibile per le strade.
- 41 risposte
-
Come dicevo, la Delta LX del '90 di mio padre non ha le luci d'ingombro sulle battute delle portiere ma solo dei catadiottri rossi in plastica di forma quadrata. Se facessero parte della lista degli optional sinceramente non me lo ricordo, anche se ad occhio e croce direi di no. Quest'adesivo me lo ricordo benissimo, ce l'aveva un signore che abitava nel mio condominio. Aveva una 131 Mirafiori 2 porte con quest'adesivo attaccato al vetro laterale posteriore sinistro (la 131 2 porte aveva la superficie vetrata laterale molto più ampia della 4 porte), la cui dicitura era "sci estivo ghiacciaio Presena Tonale". Anche qui molti "fanatic" ed anche "Windsurfer", anche Pioneer era parecchio diffusa. Un altro vicino di casa aveva la 500 L con l'adesivo Nikon sul vetro laterale posteriore. I Kenwood al contrario si sprecavano anche qui, ma molti lo avevano anche nel senso giusto. Molto gettonati erano anche gli adesivi delle discoteche più famose della riviera romagnola e quelli di molte radio private: io in passato ho avuto l'adesivo di Radio Kiss Kiss e Radio CRC targato Italia.
-
Sicuramente installato dopo oppure, essendo quella di tuo padre una Delta per il mercato tedesco, è probabile che lì lo montassero di serie. Chissà, magari il codice stradale tedesco li prevedeva obbligatoriamente.... Infatti la Delta di mio padre, pur essendo del '90, quindi 8 anni più giovane di quella di tuo padre, non ha le luci sulle battute ma soltanto dei catarifrangenti rossi in plastica di forma quadrata.
-
Tranquillo, non scoraggiarti, riportare in vita una vettura d'epoca che ha dormito per decenni non è cosa semplice per nessuno, di qualunque vettura si tratti. In questi casi, la prima cosa che devi lasciar perdere è la fretta perchè potrebbe portarti a concludere affari sbagliati o commettere degli errori per i quali poi ti troveresti una macchina pasticciata. Ricorda che stiamo pur sempre parlando di un hobby più che di un fatto razionale, quindi prendilo come un passatempo, metti in conto di diluire nel tempo la ricerca di ciò che ti serve, alla fine vedrai che la pazienza e la tenacia che investirai in quest'iniziativa ti regaleranno delle belle soddisfazioni.
-
Le trombe FIAMM....'azzo se me le ricordo. Mio zio le aveva dapprima sulla 127 I serie, poi sulla Renault 5 TL. Quest'ultima poi aveva un clacson di serie veramente ridicolo. Azz...ma allora 'sti arrotini non hanno più confini, pure io lo sento spesso passare sotto casa mia. Ah guarda, l'asso di mazze è unico, non si può dimenticare. Io me lo ricordo pure sui camion. Mio padre ha avuto un'infinità di coprisedili a palline, a listelli, di paglia ecc., col miraggio che aiutassero a sudare meno. Poi finalmente ha smesso di averne quando si è reso conto che non servivano praticamente ad un tubo e rischiavano di rovinare la tappezzeria. Me li ricordo bene quegli adesivi, nemmeno io da piccolo ne capivo il significato però mi piaceva quell'ideogramma arancione, praticamente lo vedevi su tutte le FIAT a 4/5 porte ed era diventato un po' un tratto distintivo. Io ricordo benissimo anche l'adesivo che c'era sul parabrezza della 127 di mio padre, che indicava la massima velocità da non superare in ciascuna marcia. Era fatto da lineette con all'estremità un pallino nel quale c'era scritta la massima velocità per ciascuna marcia, ogni lineetta era di lunghezza superiore a seconda della marcia.
-
Mio padre sulla 127 900/C montò gli antinebbia rettangolari Carello, rigorosamente gialli , montati nell'apposita maschera dedicata che prevedeva gli alloggiamenti per i suddetti fari. Sulla Delta montò il terzo stop (purtroppo è ancora lì...) ed un adesivo tricolore sul portellone, vicino alla scritta Lancia, che fortunatamente ebbe il buon senso di togliere qualche anno fa. Io, sulla mio Uno, ho ancora le cornici metalliche antifurto che seguono il perimetro del faro e lo tengono fermo.
-
Certa gente io la interdirei perpetuamente per incapacità d'intendere e volere. Come si può lasciare marcire in mezzo ad una strada una XJ...
-
Devo essere sincero...la Corrado ai tempi mi piaceva un bel po', mi piaceva la sua linea sportiva e grintosa pur non essendo eccessiva. Chissà, a volte anche la scelta di un nome così bizzarro e banale (su un'auto) come "Corrado" può contribuirne all'insuccesso....fatto sta che la sua concorrente d'elezione del tempo, la Calibra, era un'auto molto affascinante che probabilmente la mise in ombra. Quanto alle foto di Roy... concordo sul fascino magnetico e senza tempo delle vecchie XJ, automobili dalla linea seducente ed aristocratica, che grazie a queste doti si è fatta perdonare un'affidabilità non eccelsa. Trovo di qualche interesse anche la Kadett D che si vede in primo piano, forse non la più eclatante nell'epopea Kadett, ma certamente oggi sempre più rara. Qui da me ne vedo in giro soltanto una ormai, di colore verde metallizzato. Infine la UAZ...pure me ha sempre dato l'impressione di un mulo da soma, ma non saprei dire granchè sull'affidabilità.
-
Ahahah:lol: pensavo avessi messo qualche colonna sonora che fosse in tema con le atmosfere sinistre del racconto che stiamo portando avanti nella tua topic....avevo pensato a qualcosa tipo Profondo Rosso. No Giacomo, in questo campo debbo deluderti, non so un tubo di musica tedesca ma neanche chissà quanto di musica straniera in generale. Sono uno che magari ascolta della musica straniera, magari gli piace pure, ma non sa nemmeno chi è il gruppo o l'artista che la canta.... Si lo so, ora mi riderete addosso....
-
Non sopporto la mania che sta prendendo piede, sulle vecchie 500 Abarth, di mettere quegli orribili fanali posteriori bianchi con la plastica trasparente. Qui da me ce ne sono due, un'Abarth 695 ed una Giannini, con quei cosi bianchi dietro. Una delle due ha addirittura i LED davanti....
-
Grande Cibus!! Buon ingresso negli "enta". Auguroni...
-
Azz che regalone!!!! Mi raccomando Roy, fanne un buon uso.
-
Complimenti Cibus, la Flaminia è qualcosa di indescrivibilmente emozionante da vedere. Non me ne vogliano i fans della stella a tre punte, ma a me l'avvistamento di una Flaminia fa decisamente più "sangue" di una vecchia SL. Io ho avuto la fortuna di vederne una dal vivo ad un raduno (argento metallizzato) ed ogni tanto, molto raramente, incrocio una coupè, sempre argento metallizzato, di proprietà di un signore, appassionato, mio compaesano. Ragazzi, vi assicuro, veramente tanta ma tanta roba.
-
..'azzo quant'è bella quella 4 GTL in 1:43... Di che marca è? Bello pure quel colore metallizzato, non saprei però decifrarlo bene....cos'è un blu od un grigio scuro? Sulla Panda I l'ispirazione è evidente, sia per alcune soluzioni stilistiche sia per la filosofia in generale. Tanto è vero che al lancio della Panda, nell''80, mi pare di ricordare che quattroruote fece una prova confronto proprio con la 4, individuando in quest'ultima la concorrente naturale. Effettivamente il taglio laterale dei finestrini della Panda II mostra un'innegabile analogia, sia pure in chiave ovviamente più moderna, con quelli della 4. Hai ragione, no mi era mai balzata all'occhio questa cosa...
-
Beh, certo, bella non lo era affatto....però è sempre stata un'auto simpatica, un po' particolare, se vogliamo anche con uno spirito giovane, sulla falsariga delle 2CV e Dyane. Comunque, visto che siamo tutti ormai d'interesse storico e collezionistico ed iscrivibili ASI, lo Stato dovrebbe farci pagare anche meno tasse, non è così? (Seeee....stai fresco!)
-
Caro Roy, ti porgo i miei più sinceri auguri per il raggiungimento del "mezzo del cammin di nostra vita". Che sia l'inizio di un nuovo lungo percorso all'insegna di tante cose belle e piacevoli. Trascorri una bella e felice giornata....
-
Sarebbe perfetta, temo però che sia ardua da trovare e, se in ottime condizioni, anche parecchio cara. Gialla?.... No, ti prego, è ora di pranzo, non guastarmi l'appetito....
-
Quotazioni simili, per esemplari in perfette condizioni, mi sa che sono abbastanza comuni. Certo, sono cifre piuttosto elevate in assoluto, ma d'altra parte le auto storiche sfuggono a qualsiasi parametro di valutazione razionale, in quanto sono acquisti voluttuari che si fanno più passionalmente che razionalmente. Questo è ancora più vero quando si punta l'attenzione su un modello particolare e fascinoso quale è sicuramente oggi il vecchio Maggiolone cabriolet. Le combinazioni di colore che hai nominato mi lasciano un po' perplesso ma questo non fa testo, qui entra in gioco il gusto personale, Io personalmente ho sempre gradito tantissimo il nero e l'amaranto o granata (insomma, quello che diceva Roy...) con capote crema. Tienici informati, in ogni caso. Ciao
-
Ciao e benvenuto, non mi dilungherò molto nella discussione, ti dico solo che sentire storie come la tua mi rallegra molto. Io stesso sono un grande appassionato di auto storiche, tanto che in famiglia abbiamo due ultraventenni ed un'ultratrentenne, due delle quali iscritte ASI. Ti faccio un grosso in bocca al lupo e complimenti per la decisione perentoria che hai preso, in barba allo scetticismo generale.
-
Ciao Gio, benvenuta. Quella che ti so dare è una valutazione puramente passionale, quindi non squisitamente tecnica. Ebbene, in quest'ottica, non c'è dubbio che un Maggiolone cabrio, se ottimamente tenuto o restaurato a regola d'arte, sia una scelta preferibile dal punto di vista del fascino e della passionalità. Al contrario, la New Beetle, pur giocando sul richiamo nostalgico delle linee del vecchio Maggiolino, credo non abbia quella carica fascinosa che oggi l'antenata ha. Sul fatto che la New Beetle possa diventare ricercata nel giro di qualche anno nutro più di qualche dubbio; se dovesse accendersi un interesse storico/collezionistico intorno a quest'auto credo che questo avverrà nel medio/lungo periodo. Circa le quotazioni del Maggiolone cabrio, pur non sapendoti fornire cifre precise, credo che per un esemplare tenuto o restaurato a regola d'arte le quotazioni possano essere anche non popolari. D'altra parte l'interesse storico collezionistico del Maggiolone cabrio, da parte dei suoi estimatori ed appassionati, è piuttosto forte. La rivendita, in ottica futura, non dovrebbe riservare sorprese, nel senso che l'appassionato si troverà e le quotazioni saranno senz'altro destinate a mantenersi su livelli interessanti. Spero, nel mio piccolo, di averti fornito qualche indicazione utile. Ciao
-
In realtà la base di partenza di quel camper credo che sia un autotelaio cabinato A11 o A12, dove la A stava ad indicare le versioni autocarro ed autotelaio. L'allestimento con cellula abitativa avveniva certamente in un secondo momento. Le versioni F11 ed F12, come si intuisce già dalla lettera, sono i furgoni ed i pulmini con carrozzeria chiusa. I numeri 11 e 12 stavano invece ad identificare due diverse potenze del motore e due diverse portate. Per la cronaca: gli A/F 11/12 entrarono in produzione nel '67 in sostituzione dell'ormai vecchio Romeo, erano equipaggiati con il 1300 a benzina della Giulia, montato anteriormente, con cambio a 4 rapporti. A partire dal '73 si aggiunse la motorizzazione diesel 1800, la stessa che nel '76 equipaggerà anche la Giulia. Nel '77 questo veicolo fu sottoposto ad un restyling che interessò soprattutto la parte anteriore, con una nuova maschera in plastica nera e lo scudetto cromato più largo, nuova era pure la fanaleria posteriore. La carriera di questo veicolo commerciale si chiuse nell''83 quando lasciò il posto all'AR6, nient'altro che un Ducato I serie con lo scudetto sulla maschera. Da un catalogo dell'epoca, ecco le versioni disponibili per gli A/F 11/12...
-
Eh, purtroppo non è un caso isolato questo....l'Italia ne è piena da nord a sud e quelle che riusciamo a vedere ogni tanto abbandonate in strada, nei cortili o in terreni privati, sono solo la punta di un iceberg. Pensa quante ce ne sono abbandonate nei box, nei garage, nei capannoni e nei fienili di tutta Italia, magari sommerse dalla polvere e da masserizie di ogni genere e non marcianti più da decenni....
-
Beh ma è straordinario... aspetto con grande interesse di conoscere gli sviluppi di questi restauri eccezionali. Intanto ti porgo le mie vivissime congratulazioni per quest'ultima acquisizione.
-
Grazie per la dedica Roy, in effetti quella 127 è proprio nello stesso delicatissimo rosso "ossido" come quello della 127 di mio padre, purtroppo tendente con facilità ad opacizzarsi, anche se a onor del vero quella in foto mi sembra messa peggio. Comunque è un avvistamento molto significativo per la rarità delle versioni a 4 porte. Su quella prima serie giallina c'è poco da dire....è magnifica.
-
Anche a me piace molto la 33 Sport Wagon. Credo sia stata tra le prime, se non la prima in assoluto, a sdoganare il concetto di giardinetta fashion nel segmento C. Il modellino esiste, anche se credo che oggi sia un obsoleto. Lo produceva ARS Model, mi sembra solo la II serie, anche se qualitativamente non mi pare propriamente un granchè. Per quanto riguarda lo scudetto dell'ARNA, anche io ricordo che spesso era mancante. Ora non so se si staccava da solo con facilità o era sottraibile con estrema facilità. Confermo che anche le Uno, così come altre auto, montavano quel tipo di maschera. Si vede che dalle tue parti la "maranzite" è un virus piuttosto diffuso.