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Non ne sono sicuro, visto che la foto è in bianco e nero, ma quell'Appia sebrerebbe dello stesso colore di quella che aveva mio padre. Comunque, di un'eleganza impeccabile.
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Aspettiamo con piacere di ammirare la tua "cacciagione":D
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No, probabilmente ti confondi con questa: Trattasi della Nissan Micra I serie, venduta in Europa a partire dall''83. Era più grande della Maruti, con la quale non aveva niente a che fare, sia come posizionamento commerciale che come contenuti in genere.
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E' un'Audi 80, ma non certo una prima serie. La prima 80 è datata 1966-72; poi ci fu quella del 1972-76 che vinse il premio Auto dell'Anno nel '73, poi ancora quella del 1976-81 e poi quella del 1981-86 che è quella in foto. A seguire ci saranno ancora due serie dell'80: 1986-90 e 1990-94.
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Dalla visura del bollo risulta essere una 993 cc, probabile che i copricerchi non siano i suoi. Jaaa... mo nun chiagnere...
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Beh, non è esatto. Ritmo poteva contare anche su motori molto più prestanti, abbinati ad allestimenti sportivi come il 1600 della 105 TC ed il 2000 della 125 TC Abarth. Certo, restavano comunque abbondantemente al di sotto quanto a cilindrata ma credo che fossero più che sufficienti per dare parecchi punti alla Pacer, nonostante i motori dalle cubature ciclopiche. Lo stesso discorso vale grossomodo anche per Alfetta, 131 e Beta che, come tu stesso hai detto, le si avvicinavano molto di più come dimensioni, almeno per quanto riguarda la lunghezza. Ed a proposito di Beta... pensandoci bene, sai che forse l'italiana che in qualche modo potrebbe più avvicinarsi alla Pacer potrebbe essere la Beta HPE? Mi spiego: in realtà non è che avessero chissà cosa in comune, forse niente, però certamente interpretavano una certa volontà delle case di voler proporre qualcosa di originale, di diverso dal panorama automobilistico di quel periodo, e lo facevano entrambe giocando la carta dello stile, pur seguendo due filosofie completamente opposte: la Pacer con una linea quasi scioccante, la Beta HPE con una linea originalissima e raffinata allo stesso tempo. Grazie comunque per le risposte.
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Eccomi ritornare in questo topic con un piccolo contributo raccolto nei giorni scorsi. Un vecchio e malandato FIAT Ducato furgone dell''84, ancora con targhe nere. Una non impeccabile Ford Orion 1.4 Ghia della seconda metà degli anni '80. Questa non è ancora potenzialmente storica o di interesse storico/collezionistico, si tratta di una Innocenti Small 990 del '93, ma l'ho voluta postare a beneficio dell'amico Roy al quale piacerà senz'altro. E' in condizioni non proprio ottimali, ma nemmeno tanto malandata, ed è l'unica che si aggira ancora di frequente nelle mie vicinanze. Quel rosso scuro metallizzato poi le dà un'aria piuttosto elegantina. Una Citroen AX Ten del '91, un'utilitaria che sta man mano diradandosi sempre più dalle strade, almeno qui dalle mie parti. Ed infine un'impeccabile Volkswagen Golf dell''85. Dopo averla parcheggiata, il proprietario allontanandosi, si girava ogni tanto e se la rimirava lanciandole occhiate amorevoli.
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Il portapacchi sarà anche indubbiamente utile, peccato però che alteri l'originalissima linea di quest'auto. Io, se potessi averne una, la vorrei sgombra da sovrastrutture e senza tetto in vinile. Queste sono auto dalla linea che o la ami o la odii, ma se la ami devi godertela allo stato puro, senza alterazioni. Ora ti chiedo una curiosità, Nino: mi pare d'aver capito che questa Pacer fu importata anche in Europa: c'era una rete ufficiale, oppure si trattava d'importazione parallela? E più particolarmente in Italia, le Pacer erano ufficiali o parallele? Ecco un'immagine dell'interno di un'Alfasud ti, guarda il volante se non gli somiglia....
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Certo, originale è originale c'è poco da dire, anche inconsueta considerando le volumtrie delle auto americane a quei tempi. Però io ci vedo anche qualche tratto europeo a dire il vero: i fanali posteriori e le frecce anteriori somigliano molto a quelli della Porsche 911 della stessa epoca; all'interno spicca quel volante che se gli metti il simbolo del Biscione al centro è uguale a quello dell'Alfasud ti.
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Mah, in questi casi è veramente arduo dare consigli. Premetto che la 190 è un'auto che mi è sempre piaciuta tantissimo, soprattutto le ultime serie come questa. E' ancora oggi piacevolissima da vedere, con quella linea così elegante, equilibrata ed ancora attualissima. Le condizioni di carrozzeria e degli interni non farebbero sospettare il chilometraggio che ha; certo è che sono pur sempre 340.000 km, dietro i quali non si può sapere che insidie si celino o quali nodi possano venire al pettine da un momento all'altro. Se la macchina stesse veramente bene 2000€ sono una cifra irrisoria, ma se poi dovessi trovarti nella condizione di dover fare lavori impegnativi allora sono dolori.
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Mi pare che De Tomaso ci sia stata nei listini QR, almeno fino ai primi tempi della commercializzazione della Guarà.
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A prescindere dal discorso automobilistico, questa puntualizzazione mi sembra alquanto discriminante verso un popolo nei confronti di un altro. La parola "offendiamo" non la condivido e ne prendo debitamente le distanze, in quanto sottolineerebbe una presunta diversità/inferiorità razziale.
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- 2009
- dr concept
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Ai tempi ricordo di averne letto un servizio su Auto Oggi ed allora come oggi l'impressione non cambia: mi lascia piuttosto sconcertato. Condivido in pieno tutte le considerazioni stilistiche fatte da Multijet 16V: l'auto nel suo insieme appare decisamente tozza; il frontale, per via della forma del cofano, sembra fare il verso a quello della FIAT Coupè (ma in brutto); brutta pure la fiancata con quello stile così tormentato. Giusto il posteriore forse è la parte meglio riuscita (o forse la meno peggio, fate voi); gli interni invece appaiono sostanzialmente più normali rispetto a tutto il resto. Non c'è dubbio che si debba considerare una defaillance di Gandini, considerando i capolavori di cui è stato capace.
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Automobile, la Flavia, forse un po' controversa nella linea (almeno la berlina) ma dai contenuti tecnici e qualitativi di assoluta avanguardia ed in anticipo sui tempi, come nella più classica e pura tradizione di casa Lancia, non è stata in effetti adeguatamente e giustamente omaggiata per quanto avrebbe meritato. Io voglio celebrarla così, alla mia maniera, presentandovi le Flavia della mia Collezione. P.S. ho inserito pure le 2000 berlina e coupè, in pratica le ultime serie della Flavia sotto altro nome.
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Non metto in dubbio, ma credo che non ci sia dubbio neanche sul fatto che oggi il richiamo maggiore, in chiave storico/collezionistica, ce l'abbiano le serie pre-restyling. Per capirci, se io oggi volessi puntare su una Y10 per scopi storico/collezionistici, mi orienterei sulle prime serie tutta la vita, non mi sfiorerebbe neppure l'idea di una restyling.
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Mi pare di aver capito che l'ha mandata in pensione, d'altra parte la rottura della cinghia di distribuzione provoca danni ingenti alle valvole e costi molto onerosi per il ripristino. Probabilmente il gioco non valeva più la candela, purtroppo.
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Ricordo di aver letto alcuni anni fa un servizio su Auto Oggi proprio sull'incredibile performance di questo signore francese e la sua 131 Mirafiori. All'epoca del servizio però mi pare di ricordare che la 131 fosse arrivata a 676.000 km e si auspicava di raggiungere la soglia del milione di km. Comunque, un risultato impressionante!
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Il bianco pastello da pagare a parte.....400€ poi!!! Cose da pazzi....
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Anche qui dr 2 quasi inesistenti. Finora ne ho viste soltanto due di sfuggita. Confermo che pure le dr 5 mi sembrano in flessione rispetto a qualche tempo fa.
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- 2009
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Era certamente un'ammiraglia di rango la Deauville anche se meno famosa della Quattroporte, che vanta una vera e propria dinastia nel settore. Ne ebbe in dotazione una anche la Polizia per il trasporto di personalità di spicco. Dal punto di vista meccanico/telaistico, non ricordo di preciso dove, lessi che era imparentata con la Jaguar XJ dello stesso periodo. Ma in quanto a berline di lusso ad alte prestazioni va citata un'altra esponente italiana molto più rara delle altre due e decisamente meno diffusa: la ISO Rivolta Fidia.
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A parte alcune rarissime Dedra e Tempra, tutte le altre mai viste in vita mia col tergilunotto.
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La 306 Berlina era regolarmente in vendita da noi, anche se non ebbe un grosso riscontro di vendite come tutte le seg. B e C a tre volumi. Non storica comunque e di scarso interesse, credo, nel breve/medio periodo. Il colore della Y10 mi sembra particolarmente insolito; anche lei comunque, in quanto seconda serie, non ancora di particolare interesse storico/collezionistico.