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"La differenza di viaggiare in Lancia"....quanto mi piaceva questo slogan, me lo ricordo anche per Delta I. Erano decisamente altri tempi...tempi in cui potevi permetteri uno slogan così perchè godevi ancora di una certa aura di esclusività e prestigio. Quanta nostalgia ho di quei tempi...
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Parlare di italiana più bella mi sembra francamente troppo; se parliamo di grande personalità e classe sono assolutamente d'accordo con voi. Thesis era una vettura di rottura, diversa, di grande coraggio e personalità, che interpretava il lusso ed il prestigio smarcandosi nettamente dalla concorrenza della solita triade, proponendo tra l'altro un ambiente interno superlativo da non invidiare niente a nessuno. Se riflettiamo bene su queste cose, Thesis ha interpretato, secondo me in maniera magistrale, lo spirito e la filosofia che in più di cento anni di storia hanno fatto di Lancia un marchio di indiscutibile nobiltà. Purtroppo i problemi che ne hanno decretato l'insuccesso sono da ricercare secondo me nell'appannamento del marchio, già all'epoca sensibilmente in declino, per mano di FIAT la cui gestione a tutt'oggi è da considerarsi a dir poco scriteriata; al mancato sviluppo della gamma con versioni derivate, tipo un'elegante S.W. e lussuose sportive (non dimentichiamoci che queste tipologie di vettura fanno parte del DNA di Lancia, basta ricordare le favolose derivate di Aurelia, Flaminia, Flavia, Gamma ecc.); l'abbandono al suo destino del modello senza beneficiare di nessun aggiornamento estetico che le desse in un certo senso la possibilità di tenere botta alla concorrenza. Un'auto secondo me di grandi potenzialità purtroppo inespresse, un occasione persa.
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Sì sì, avevo capito il senso del tuo discorso. In effetti la Q.O. era davvero ricca, e quel volante in legno le dava un tocco molto premium. Tra l'altro mi sembra di ricordare che già l'Alfasud Q.O. fosse abbastanza curata come interni ed avesse il volante in legno, o sbaglio? 33 II la ricordo molto bene perchè l'aveva un mio amico vicino di casa; gli interni erano proprio dimessi, decisamente un passo indietro rispetto alla precedente. P.S. Gli interni della 127 che si vedono in foto sono della II serie, come quella che ha tutt'oggi mio padre. A parte il volante, che mio padre sostituì al tempo con un Personal in legno mooolto premiummm...
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Perchè proprio 127?....Ai tempi di 33 II 127 non c'era più. Poi considerando 127 nel suo periodo storico e nel suo segmento di mercato, era così tirata via? Pardon, ma quando denigrate 127 mi date un colpo al cuore...
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Grazie Stev, sei gentilissimo. Vorrei chiederti ancora una cosetta, se non mi mandi a quel paese... Sapresti indicarmi le combinazioni di allestimento L/SL/TI con le motorizzazioni? Grazie in anticipo.
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Ero convinto che ARNA TI fosse 1.5, ma forse non ricordo bene...era 1.3, era sia 1.3 che 1.5?...boh. Mi aiuti a togliere un po' di polvere tra i miei ricordi? Chiedo scusa se sono ancora in OT.
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Credo fossero in plexiglass. Qualcuna con le calottine ingiallite ricordo di averla vista anch'io da qualche parte; purtroppo il sole e le intemperie, dopo tanti anni fanno questo effetto.
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Ascolta Ale, lungi da me entrare in polemica, non l'ho mai fatto con nessuno da quando sono iscritto ad Autopareri e non intendo farlo con te. Con la massima pacatezza ti ribadisco il concetto già esaustivamente enunciato da Bialbero: il comportamento dinamico che hai descritto a riguardo di 33 semplicemente non esiste. E' pur vero che rispetto alla più quotata concorrenza non reggeva il passo in termini di finiture, comodità, confort di bordo, ma è opinione ampiamente diffusa e corroborata da tutta la stampa specializzata dell'epoca, e non certo perchè lo dice Mazinga, che 33 fosse il punto di riferimento proprio in quelle caratteristiche stradali che tu invece definisci scadenti. Perdonami, ma non può non suscitarmi anche una certa ilarità il tuo paragone, azzardato per dire un eufemismo, tra Clio 1.2 ed una qualsiasi 33. Per non dire dell'ARNA che sarebbe anche megliodi 33!! Ragazzi qui stiamo riscrivendo la storia...... Io mi fermo qui.
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Scusa Ale, non per insistere, stiamo parlando di 33......sicuro di non confonderti con ARNA? Scherzo eh...
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Anche mio padre ha richiesto ed ottenuto, tramite un club, l'attestato di storicità ASI. Per quanto concerne il bollo auto, affinchè questo venga opportunamente modificato da Tassa di Possesso a semplice Tassa di Circolazione (€ 28,40), va comunicata la storicità dell'auto agli uffici competenti della Regione. Tutte le altre perplessità che manifesti sono purtroppo le stesse anche per mio padre e per me (anch'io dovrei iscrivere la mia auto). Abbiamo avuto modo, purtroppo, di constatare molta disinformazione da parte di assicurazioni e poca chiarezza, secondo me anche un po' voluta, da parte dei club. Pertanto, chiunque sapesse fornire spiegazioni chiare sul se e cosa bisogna fare per non far decadere l'acquisita caratteristica di storicità ed eventualmente non perdere il diritto al bollo "storico", sarebbe il benvenuto.
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Sibilia hai detto?.... Dal cognome potrebbe essere un campano.
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Chissà perchè poi ALFA Romeo non pensò ad un diesel già per Alfasud II serie, dal momento che FIAT lo aveva già su Ritmo e così tante altre concorrenti straniere, su tutte la Golf. Magari anche soltando puntando su una soluzione esterna, come poi fu fatto su 33, che facesse da ponte fino all'arrivo della 33 stessa. Del resto in famiglia c'era il 2000 dell'Alfetta, bastava togliere un cilindro ed avevi un 1.5....
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Dall'86 anche Delta I aveva il turbods 1929 cc, se non sbaglio....
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Beh dai....addirittura "una delle peggiori auto mai costruite in Italia" mi pare talmente ingeneroso quanto non veritiero, scusami eh...abbi pazienza.. Che si sia trattato di una semplificazione meccanica rispetto ad Alfasud non ci piove, che si sia trattato di un "deciso" passo indietro non direi. Che avesse una brutta estetica è una tua personale opinione (rispettabilissima, ma non condivido); che fosse costruita in maniera "terrificante" non so, magari può esser vero visti i precedenti di Alfasud, anche se non credo che la qualità costruttiva abbia mai raggiunto i livelli drammatici di Alfasud. Che avesse una certa scomodità mi trova d'accordo, soprattutto per la seduta molto bassa; sulla climatizzazione e sull'andamento ai bassi regimi non so (mai guidata). Ma da questo a definire la 33 una "macchinaccia" oppure "una brutta pagina di meccanica italiana" non è nei fatti.
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I fari posteriori invece sono quelli dell'Alfetta II....
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...mmm:pen:...quindi...fatemi capire bene...i fari posteriori grossi, per intenderci con luci retro integrate, furono adottati per la prima volta sulla 2000 a partire dal '73? E' strano notare come Giulia berlina li avesse avuti sempre con luci retro integrate, già a partire dal suo debutto nel '62.
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Ah ecco, fugati tutti i dubbi. Tutto chiaro, grazie.
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Molto bella. Ma quel frontale con quattro fari è della Junior?
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Il risultato è molto suggestivo, però quei cerchi.... Sai, io sono un cliente esigente. Se poi parliamo di Lancia lo divento di più. Quindi niente spalle iperribassate, preferisco qualche pollice in meno di cerchio ed un po' di spalla in più. Poi devi almeno prevedere in opzione la possibilità di avere la calandra col bordo cromato, sennò non la prendo... P.S. Ma non saranno un po' tantini 230 cv per la GT? E se la rifacessero Integrale quanti cv dovrebbe avere?
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Vedi Nick, quando io ero piccino picciò, qui dalle mie parti auto come 500, 850, anche 600, erano ancora talmente diffuse che le vedevi praticamente tutti i giorni dappertutto, al punto tale che le loro forme ti si stampavano talmente nella mente che bastava vedere pochi cm di carrozzeria o un piccolo dettaglio per riconoscerle, erano diventate un po' parte integrante del panorama, una specie di complemento d'arredo urbano. Oggi che queste auto non si vedono più (a parte 500) diciamo he la mente mi è rimasta allenata nel riconoscerle al primo colpo d'occhio, quelle rare volte che mi capita di vederne ancora qualcuna.
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Bell'avvistamento, si tratta di una 126 Red, che insieme alle Black/Brown/Silver faceva parte di una serie speciale lanciata nel '79. Incredibile che abbia ancora le Michelin XZX all'avantreno, sono un modello molto vecchio con un disegno di battistrada anni '80!! Ricordo che anche mio padre le aveva tanti anni fa sulla 127. L'auto nella rimessa è un'850.
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Salve a tutti, ecco a voi ancora qualche foto. La prima è stata scattata ad un raduno Ferrari a Reggio Emilia; la seconda foto ritrae la Delta LX di mio padre (qualcuno la ricorderà, l'avevo già postata in un altro topic); la terza foto è di stamane, scusate la qualità non proprio eccelsa, si tratta dell'altra vecchietta di mio padre, la 127 900/C del '79.
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Esattamente. Modelli di transizione che dovevano fare da ponte alla generazione successiva. Su questa falsariga possiamo citare anche 75/Giulietta, anche se non siamo nel campo delle ammiraglie. Probabilmente qualcosa del genere era successo anche nei '60, in segmenti di mercato totalmente differenti, con 850 a fare da testa di ponte tra 600 e quella svolta epocale che fu 127. Forse, in tempi cronologicamente più vicini a noi, si potrebbe citare il caso di Seicento/Cinquecento, con una sola differenza: Seicento non ha fatto da ponte a nessun altra, essendo stata in listino per una dozzina d'anni. Evidentemente lì si è trattato soltanto di voler ricavare dal modello precedente un modello dall'aspetto più fresco senza spendere una fortuna.
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Ecco, qui c'è già un minimo di chiarezza in più, anche se la notizia si rivelò comunque sbagliata, nel senso che Argenta la si immaginava come il frutto di due filosofie, 132+130, vale a dire una sorta di via di mezzo tra le due vetture e non la sostituta di 130. In pratica, immagino, si pensò che Argenta si posizionasse un po' sopra 132 pur non volendo ripetere l'opulenza di 130. Alla fine invece si trattò nè più nè meno che della sostituta di 132, riprendendone l'impostazione meccanica e stilistica, solo più in linea con le esigenze ed i gusti degli anni '80.
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Beh, Argenta con 130 mi sembra quanto meno irriverente come paragone. Mi sa che GM la sparò un po' grossa.