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Sì, infatti è esistito con entrambi i marchi. Io me lo ricordo sia come Hanomag Henschel che come Mercedes (si chiamava 206), ma con la stella sul muso era sicuramente più diffuso perchè da piccolo ne ricordo non pochi in giro. E ci sono stato anche a bordo nella versione pulmino.
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Beh sì, sembra proprio che 132 ed Argenta siano state concepite per soddisfare un requisito in particolare: non catturare gli sguardi, anche troppo. E' chiaro che Croma, pur nella sua giusta sobrietà, era tutt'altra cosa, altra eleganza, altra immagine.
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Ehm...confesso la mia ottusa ignoranza in materia d'arte, più che mai se moderna e astratta. Mi attengo semplicemente al tema del topic, le 500 pressate intese come arte o pseudo-arte, rappresentazione o provocazione che sia. Ebbene, non ci trovo nessuno spunto di ammirazione, di riflessione o comunicazione di un messaggio in particolare, o perlomeno niente di così diverso dalle sensazioni che si possono provare entrando in un centro di demolizione e pressatura e vedere file di auto impilate in attesa di essere trasformate in cubi. Poi, ripeto, magari il problema sarò io ed il mio senso artistico prossimo allo zero.
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Lo è stata certamente con la I serie, che all'epoca si poneva concettualmente all'avanguardia nel segmento di appartenenza, ed in parte con la II, che destò nuovamente l'attenzione su quest'auto grazie al profondo restyling. Con la III serie già non credo più fosse ai vertici, perchè al netto del nuovo restyling ormai la 127 aveva già 10 anni di carriera sulle spalle e la Uno ormai si stagliava all'orizzonte.
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Infatti l'Italia è il meridione d'Europa.
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Molto triste, davvero. Era brava Giuni, solare, ed aveva una voce bella e particolare. Se n'è andata troppo presto. Anche a me piacevano molto le sue canzoni, molte delle quali hanno scandito le mie estati fanciullesche, come appunto "Un'estate al mare, "Alghero" ed altre. In questo momento, ad esempio, mi risuona nelle orecchie il "Cha cha cha della limonata". Io, in verità, in macchina preferisco più ascoltare la radio; ogni tanto però, quando mi vengono i 5 minuti di nostalgia, mi riverso su cassetta un po' di tracce audio dell'epoca e le ascolto nel Pioneer della Uno. Et voilà, gli anni '80 sono qua.
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Probabilmente hai idealmente considerato il '64 come l'anno del passaggio del testimone tra la 600 e l'850; cosa che in realtà non fu in quanto la produzione di entrambe proseguì parallela per altri cinque anni, come correttamente sottolineato da roberto.c. Stessa cosa che si verificò anche tra la 127 e la Uno, le quali marciarono parallele ancora per tre anni, dall''83 all''86.
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A volte mi chiedo: una volta staccate le targhette di identificazione del modello, è così complicato riattaccarle nel punto in cui stavano prima? E' incredibile, a volte se ne vedono di tutti i colori...una più su, l'altra più giù, qualche volta sono invertite, altre volte sono oblique anzichè orizzontali...mi aspetto di vederne qualcuna attaccata sul lunotto o sul paraurti, a questo punto.
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Ahia, vedere una 127 II ridotta male è sempre un dispiacere. Comunque davanti si intravede una Suzuki Vitara targata Alessandria che forse avresti potuto paparazzare. E' stata immatricolata il 5/7/1991 (targa scoperta). Ho fatto un avvistamento nel tuo avvistamento. Non so se avete notato, ha un'altra serratura alla sinistra della serratura normale. Che roba sarà? Per me è un avvistamento particolare. Non tanto per la Punto I in sè, che ancora è presente in massa, ma perchè almeno qui con le vecchie targhe sono quasi sparite.
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Mi sembra ancora di sentirlo nelle orecchie il brooooooooom dell'Alfetta.
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Devo dire che il parcheggio del supermercato, tuo terreno di caccia ideale, è un luogo abbastanza prolifico in fatto di avvistamenti, alcuni anche particolari.
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Più che altro è la collocazione temporale di entrambe a far testo. Tutt'e due sono assimilabili al dopo, solo che 155 è stata identificata come TempraVeloce e 156 è riconosciuta come una delle migliori concepite in epoca FIAT. In effetti ci sono delle zone d'ombra, di vetture che stanno un po' a cavallo sulla linea di confine, o comunque non facilmente inquadrabili nella logica di interpretazione che ho proposto. Ma si trattava di una proposta, appunto, nient'altro che un tentativo di incanalare sui binari di una certa logica determinate situazioni. E' chiaro che io non ho la verità in tasca e non so dare la risposta giusta per qualsiasi caso si prenda in esame.
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Eh, lo so...ma quando bisogna scegliere per convenzione un punto di riferimento bisogna per forza di cose accettare qualche compromesso. Ma ciò non toglie comunque che nel "dopo" si siano fatte delle ottime auto, ed anche eccellenti in taluni casi, concepite nel rispetto della filosofia e della tradizione della casa e che infatti sono state baciate dal successo: vedi appunto 164 e Thema, due auto degnissime di portare a testa alta gli emblemi delle due case. Secondo me 164, a prescindere da dove la si voglia collocare, resta una Signora Alfa; così come Thema, pur rappresentando certamente il dopo, resta pur sempre un'apprezzatissima Lancia.
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Effettivamente la discussione è talmente complessa che uno più si scervella più vengono a galla dei dubbi sempre più amletici. Il caso 155 vs 156 citato da stev66 è emblematico: qual'è più ALFA tra le due? L'unica soluzione è individuare un punto cardine, che sia il più largamente condiviso, che faccia da linea di confine tra un "prima" ed un "dopo". Il prima, secondo me, va identificato nel momento in cui le case automobilistiche erano totalmente autonome nelle scelte e nelle definizioni di tutto il progetto. Cioè tutto il prodotto è stato pensato, voluto, definito ed industrializzato internamente all'azienda, senza dover sottostare a capitolati imposti esternamente da un'altra azienda, senza l'esigenza di dover condividere soluzioni e componenti con modelli di altre case. In una sola parola: AUTONOMIA. Viceversa, quando aziende esterne intraprendono il controllo e le controllate devono sottostare ai vincoli progettuali e di componentistica imposti, indipendentemente dal quanto sia spinta la sinergia, se sia solo parziale (ad esempio Delta '79) oppure totale (Ad esempio Ypsilon), qui siamo in presenza di un dopo, ovvero di aziende che seppur godendo di una certa autonomia, o non godendone affatto, in ogni caso non operano più in regime di totale indipendenza ma in subordine ai dettami parziali o totali che l'azienda controllante impone.
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Se per Panda recenti intendi il periodo '86-'03 posso accontentarti io, qui ce n'è ancora da farsi venire la noia; dalla '03 ad oggi è storia contemporanea e non è neanche il caso di parlarne. Mi è bastato uscire sul balcone e catturarne un paio tutte per te: una 900 ed una Van. Alfa Romeo 33 1.3 V del '92. IVECO TurboDaily 35-10 del '92, regolarmente usato per il trasporto di materiali per le ristrutturazioni edili eppure ottimamente tenuto. Ed infine un immagine della più coccolata di famiglia.
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Ecco, per questo te l'ho chiesto. Temevo seriamente che tu lo potessi pensare, ma speravo con tutto me stesso che il tuo dissenso fosse per altro motivo...
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Mmm... sai che anche io ho lo stesso tuo dubbio? Pure io me ne ricordo tantissime col frontale a quattro fari, ma mi è sempre sembrato troppo "pulito" e ben integrato per essere qualcosa non ufficiale. Di roba after market delle marche più disparate all'epoca se ne vedeva tanta ma l'aspetto posticcio era chiaramente riscontrabile, qui invece no. Infatti quella che si vede in foto mi pare che fosse proprio una restyling, si riconosce dai paraurti in plastica anzichè metallici in nero opaco.
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Non dubitavo che per te "l'osso di seppia" potesse essere la tua preferita;), è un fatto generazionale. Mio padre ad esempio dice che quando uscì la Spider nel '66 non ne rimase così estasiato come per la precedente Giulietta spider, che adorava. Io invece trovo la IV serie il vero canto del cigno: quando Pininfarina rimise mano alla Spider ne scaturì secondo me una sportiva grintosa, ma anche elegante per certi versi, con un tocco di classe in più.
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Probabile che sia così. In pratica c'era una specie di elemento metallico cromato, posto all'incirca alla metà dello scudetto, sul quale era avvitata la targa. Brutto. Edit: ecco una foto della Spider con quello strano elemento centrale davanti allo scudetto: A quanto ho potuto capire era una caratteristica specifica della versione America.
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Bruttissimo. Secondo me va a snaturare un elemento, lo scudetto, che è un qualcosa di iconografico. Molto più tipico e caratteristico è il posizionamento laterale, che infatti è stato ripreso a partire dalla 156 in avanti.