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Mazinga76

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  1. No, il logo a rombi anteriormente esordì con la R nel '72.
  2. L'immagine non chiarisce al 100%, però azzarderei che le modanature cromate sulle guarnizioni potrebbero non esserci. A questo punto mi chiedo se non possa trattarsi di una R alla quale siano stati montati i tubolari e le modanature sottoporta. Anche se l'immatricolazione del '71 escluderebbe questa tesi.
  3. Comunque anche la Koral recava la scritta "Made by Zastava" sotto alla scritta innocenti.
  4. Se fosse stata un'Innocenti sarebbe stata una Koral, non una Yugo.
  5. Il problema della TR7/8 infatti, prima ancora dello stile, credo risieda proprio nel fatto che dovette raccogliere il testimone di progenitrici molto più carismatiche; poi aggiungici la linea che di inglese aveva veramente poco e niente (più niente che poco) ed il gioco è fatto. A me sinceramente lasciava totalmente indifferente come linea, mi dava molto più la sensazione di una giapponese più che di una inglese, e come tutte le orientali dell'epoca mi appariva piuttosto insipida.
  6. Triumph infatti apparteneva in quel periodo al gruppo British Leyland, insieme ad Austin, Rover e Jaguar. Periodo nel quale la BL navigava finanziariamente in acque molto cattive.
  7. In pratica Pandino dice che la Fulvia è una chiavica.
  8. sarebbe quella col V8 3500...un po' difficile in Italia.
  9. Diciamo che sicuramente viene usata, questo sì, lo si intuisce dai pneumatici e dai parafanghi infangati, cosa che tra l'altro non mi sento neanche di condannare. Certamente non la definirei in condizioni da concorso, però dai...tutto sommato pare sia conservata, non mi pare sia in condizioni decrepite.
  10. C'è un che di fiabesco, un profumo di leggenda in questo racconto. Certe suggestioni, emozioni che si provano rileggendo questo reportage credo siano irripetibili oggi.
  11. Evidentemente ti sfugge che tra il lancio dell'una e dell'altra ci ballano ben 7 anni. L'Alfasud devi contestualizzarla nei primi anni '70, dove praticamente non aveva vere rivali, men che meno dal punto di vista meccanico/prestazionale, non nell'80 quando ormai si avviava verso la fine della carriera. Sì, nell''80 l'avevano rinfrescata col restyling, che comunque aveva portato in dote novità importanti come il portellone, però l'impostazione stilistica rimaneva pressochè intatta a quella del decennio precedente, benchè io creda che ante o post restyling l'Alfasud sia stata in ogni caso tutt'altro che banale o scontata come linea.
  12. Io credo che in realtà i 5000€ siano una cifra relativa, in ogni caso. Non sono un profondo conoscitore della 130, in questo campo il nostro Maxwell61 saprà certamente fornirti indicazioni più precise, però credo che in generale un fermo macchina lungo addirittura tre decenni comporti spese di ripristino non trascurabili; siccome poi parliamo di una 130, non di una 126 o 127, rimettere la meccanica in condizioni di marcia può essere più costoso dell'acquisto stesso. Lo dico non per scoraggiamento, ci mancherebbe, ma solo per dire che in questi casi bisogna ponderare bene l'acquisto, non si può valutare a scatola chiusa e bisogna essere consci di ciò a cui si può andare incontro.
  13. Beh, adesso sta messa bene e sarebbero auspicabili dei copricerchi Volvo. Ma soprattutto che la metta al coperto, è delittuoso a questo punto continuare a tenerla senza un tetto sulla testa.
  14. Nemmeno io saprei con precisione, però potrebbe anche essere che non fosse Prisma ad anticipare ma semplicemente Thema I serie ad ispirarsi. Ad ogni modo concordo pienamente con te, Thema II serie col nuovo frontale assunse una personalità ben più forte ed importante.
  15. Infatti mio zio l'aveva identica, due porte, colore verde scuro; un signore che abitava nel mio condominio invece l'aveva blu scuro. Quell'azzurro doveva essere molto poco gettonato, o almeno qui le contavi sulle dita di una mano.
  16. Molti di questi preconcetti furono alimentati anche dal cinema di allora, come il poliziottesco all'italiana ed il genere crime italiano di quegli anni.
  17. Sai Max, secondo me la 130 coupè è la 130 coupè proprio perchè è così e basta. Se fosse stata una Lancia avrebbe avuto un'altra storia, certo, ma non sarebbe stata la 130 che conosciamo, sarebbe stata un'altra macchina. Io penso che il fascino e l'emozionalità della 130 siano dovuti al fatto che è così com'è, senza sè e senza ma. Dice bene Abarth, mettici pure il marchio giusto ma poi sarebbe stata la 130 che abbiamo apprezzato? Forse sì, ma forse anche no perchè in fondo da un marchio premium un'auto premium è la logica conseguenza che ti aspetti. Invece vedi la 130 coupè, te ne innamori, poi vedi il marchio sulla calandra ed esclami: "...'azzarola di che robe era capace FIAT, mica soltanto 500..." Questo almeno è l'effetto che fa a me.
  18. La classica versione Bburago, insomma...
  19. Questa Mercedes io me la ricordo con le frecce in cima ai fari e non in basso come in foto, perlomeno io le ho sempre viste così. C'era forse qualche versione particolare che aveva le frecce invertite? Io direi che il tappo non c'è proprio. Sottolineo la rarità del tergilunotto sulla 33, qui almeno era impresa ardua vedere una 33 con tergilunotto tanto nella I quanto nella II serie.
  20. Certo è che in quanto a storiche a Roma state messi davvero bene, alla faccia della beata provincia! Perchè non si tratta del solito avvistamento ventennale o poco più o comunque di comune visibilità, alcune sono proprio rare ed hanno un pedigree storico/collezionistico di tutto rispetto.
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