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Si - cattiva allocazione dei incentivi, per esempio in Germania la differenza tra immatricolazione di bev fino 31.12.2023 e il parco circolante bev al 1.1.2024 sono ca. 450.000 auto. Molti hanno ricevuto le incentivi per una immatricolazione in Germania e dopo sei mesi le macchine sono andate ad un prezzo favorevole alla Norvegia e altre. Questa sistema sicuramente funzione anche in altri stati che ancora oggi pagano incentivi.
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…a cosa ti serve una bev a prezzo basso, quando non hai un punto di ricarico a casa e non ci sono colonnine a 1000kWH (per una ricarica in 5min) in densita come oggi distributori ? Per NIENTE.
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...potresti tranquillamente parlare per Europa, non fa differenza. Problema Nummeri uno delle bev non sono i prezzi e l'autonomia ma come scrive TonyH la infrastruttura, non solo direttamente con i punti di ricarica ma anche indiretta, perche tutta la rete non sarebbe in grado di fornire 100% delle macchine con elettricita e a questo punto devono agire gli stati, nessun altro.
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Eh si, ma intorno il segmento NEV le bev sono in calo, invece le Phev in aumento. Alla BYD per esempio la relazione tra bev : phev e ca. 40 : 60 oppure 30 :70, dipende al mese.
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Toyota cuts 2026 global EV output plans by a third, report says Toyota will build one million EVs in 2026 instead of 1.5 million, a Japanese newspaper said. Other automakers have scaled back EV plans as sales slow. TOKYO -- Toyota has slashed its electric vehicle production plans for 2026 by a third, the Nikkei business daily reported, becoming the latest automaker to roll back electric car plans as EV sales momentum wanes. Toyota, the world's biggest automaker, now plans to build one million EVs in 2026, compared with the company's earlier announced sales target of 1.5 million, it said on Sept. 6. Toyota said in a statement there was no change to its intention to produce 1.5 million EVs per year by 2026 and 3.5 million by 2030. It said, however, that the figures were not targets but benchmarks for shareholders. The goal still represents an ambitious undertaking for Toyota, which has put far more effort into developing hybrids and sold only about 104,000 EVs last year. EVs currently account for about 1 percent of its global sales. Earlier this week, Volvo scrapped its target of going all-electric by 2030, saying it expects to still be offering some hybrid models in its lineup at that time. In the U.S., Ford, General Motors and other automakers have delayed or cancelled new electric models to avoid spending heavily on vehicles that consumers are not buying as quickly as anticipated. In Europe, Toyota sells only the bZ4X midsize SUV as a full-electric model. Sales through July were about 15,000, according to figures from Dataforce. (ANE)
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Indipendente dei marchi la calcolazione e abbastanza chiaro: alla capacita vecchia per gli anni hanno aggiunto parecchia capacita con nuovi impianti al est, invece il mercato e rimasto lo stesso (o in verita si ha diminuito), i competitors da fuori sono diventato piu e anche la esportazione fuori Europa e in calo. Quindi bilancio facile: troppa capacita per la richiesta. D'altra parte ci sono molti settori dove manca la forza di lavoro in maniera grave, ma la forza di lavoro automotive, che non piu serve e non servirebbe mai piu in futuro si blocca senza senso a conto/costi della collettivita. Con il pensionamento dei boomer nei anni prossimi mancerano millioni di capacita lavorativa in molti settori, non e giusto di bloccare questa capacita in un settore che non ha futuro in Europa come prima la industria di accaio o mineraria.
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Forse è arrivato il momento, non solo alla Vw ma anche alla Stellantis, di chiudere definitivamente uno o due stabilimenti, le cui capacità non saranno mai più riempite.
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Ma l‘aspetto bello di un Germania fallendo sara, che la EU deve cercarsi un futuro un altro stupido che paga per tutti 😂😝
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sicuro? lo stato tedesco e bancarotta e poi ci sono i verdi, il nemico naturale del automobile.
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Sembra che gli ADAS della Ferrari funzionano molto bene ..... 😂😂
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Quindi gia vecchia al inizio.......
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...cosa vuol dire "proporzione TP" per una bev? Puoi piazzarte un motore elettrico dove vuoi senza grande influenza sul packaging con una archittetura skateboard.
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Volvo lowers 2026 profit margin target Volvo now sees operating profit margin in 2026 as between 7% and 8%, down from a previous target of above 8%. Volvo slashed its margin and revenue ambitions for a second time in a year, a day after it abandoned its EV-only target as the impact of tariffs and reduced demand for electric vehicles continue to hurt. The group, which is majority-owned by China's Geely, lowered its target for operating profit margin excluding joint ventures and associates to 7-8 percent from above 8 percent and scrapped a sales goal of 550-600 billion Swedish crowns ($53.5-58.4 billion). It cited "increased complexity especially in relation to global trade and tariffs." This is the second time in a year that Volvo has walked back margin and revenue goals, after stepping away in January from a target for annual EBIT of between 8-10 percent and sales of 1.2 million cars annually by mid-decade first announced in 2021. "The sharpened business ambitions we announce today further reinforce our commitment to drive value as a business, while remaining true to our purpose," CEO Jim Rowan said in a statement. Major automakers have seen slowing demand for EVs due partly to a lack of affordable models and the slow roll-out of charging points, while also bracing for the effects of European tariffs on electric cars made in China. Volvo said separately that it will use a single software system backed by powerful chips from Nvidia for all future models and will rely on "megacastings" to cut costs for electric cars. In releases ahead of a planned investor event in Gothenburg, Volvo said that starting with its flagship electric EX90 model - which the Swedish automaker will begin delivering to customers this month - it will have a single "technology stack" for all car models. Nvidia's DRIVE Orin system-on-a-chip will help Volvo build better safety systems for its cars and constantly improve vehicles in circulation via over-the-air updates, Chief Engineering & Technology Officer Anders Bell told Reuters. Bell also said Volvo will rely on "megacastings," which like gigacasting use massive presses to make large single aluminum pieces of vehicle underbodies. Using those large single pieces lowers costs as they replace many individual pieces that need to be welded together. Bell said that through the use of megacasting, Volvo will also be able to greatly increase the use of recycled aluminum and reduce emissions throughout its supply chain. (ANE)
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Monaco. BMW prevede di lanciare il suo primo veicolo elettrico a celle a combustibile (FCEV) di serie nel 2028, offrendo così ai clienti un'ulteriore opzione di propulsione completamente elettrica a zero emissioni locali in una BMW. Il BMW Group e Toyota Motor Corporation stanno unendo la loro forza innovativa e le loro capacità tecnologiche per portare sulle strade una nuova generazione di propulsori a celle a combustibile. Entrambe le aziende condividono l'aspirazione di far progredire l'economia dell'idrogeno e hanno esteso la loro collaborazione per portare questa tecnologia a zero emissioni locali al livello successivo. La competenza del BMW Group nello sviluppo di tecnologie di propulsione elettrica è ancora una volta dimostrata dai suoi sforzi incessanti per far progredire la tecnologia delle celle a combustibile a idrogeno e dall'adozione di un approccio di “technology openness” per fornire ai clienti una gamma di soluzioni di mobilità per il futuro. “Si tratta di una pietra miliare nella storia dell'automobile: il primo veicolo a celle a combustibile di serie offerto da un produttore globale premium. Alimentato dall'idrogeno e guidato dallo spirito della nostra cooperazione, sottolineerà come il progresso tecnologico stia plasmando la mobilità del futuro”, ha dichiarato Oliver Zipse, Presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG. “E annuncerà un'era di forte domanda di veicoli elettrici a celle a combustibile”. Koji Sato, Presidente e Membro del Consiglio di Amministrazione (Direttore Rappresentante) di Toyota Motor Corporation, ha dichiarato: “Siamo lieti che la collaborazione tra BMW e Toyota sia entrata in una nuova fase. Nella nostra lunga storia di partnership, abbiamo avuto la conferma che BMW e Toyota condividono la stessa passione per le automobili e la stessa convinzione di un approccio di “technology openness” e “multi-pathway” alla neutralità delle emissioni di carbonio. Sulla base di questi valori condivisi, approfondiremo la nostra collaborazione con azioni quali lo sviluppo congiunto di sistemi a celle a combustibile di nuova generazione e l'espansione delle infrastrutture, con l'obiettivo di realizzare una società dell'idrogeno. Accelereremo i nostri sforzi insieme a BMW e ai partner di vari settori per realizzare un futuro in cui l'energia a idrogeno sostenga la società.” Tecnologia di propulsione condivisa utilizzata nei singoli modelli per offrire opzioni FCEV interessanti. Il BMW Group e Toyota Motor Corporation svilupperanno congiuntamente il sistema di propulsione per i veicoli passeggeri, con la tecnologia di base delle celle a combustibile (le singole celle a combustibile di terza generazione) creando sinergie sia per le applicazioni commerciali che per i veicoli passeggeri. Il risultato di questa collaborazione sarà utilizzato nei singoli modelli di BMW e Toyota e amplierà la gamma di opzioni FCEV disponibili per i clienti, portando la visione della mobilità a idrogeno un passo più vicino alla realtà. I clienti possono aspettarsi che i modelli FCEV di BMW e Toyota mantengano le loro identità e caratteristiche distinte, offrendo loro opzioni FCEV individuali tra cui scegliere. La realizzazione di sinergie e l'accorpamento del volume totale di unità di propulsione attraverso la collaborazione nello sviluppo e nell'approvvigionamento promette di ridurre i costi della tecnologia delle celle a combustibile. BMW lancerà il suo primo modello di produzione a idrogeno nel 2028. Dopo aver testato con successo la flotta pilota BMW iX5 Hydrogen in tutto il mondo, il BMW Group si sta ora preparando per la produzione in serie di veicoli con sistemi di propulsione a idrogeno nel 2028, sulla base della tecnologia di nuova generazione sviluppata congiuntamente. I modelli di serie saranno integrati nel portafoglio esistente di BMW, cioè BMW offrirà un modello esistente in una variante aggiuntiva con sistema di propulsione a celle a combustibile a idrogeno. Poiché la tecnologia FCEV è un'altra tecnologia per veicoli elettrici, il BMW Group la considera esplicitamente come un complemento alla tecnologia di propulsione utilizzata dai veicoli elettrici a batteria (BEV) e accanto ai veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV) e ai motori a combustione interna (ICE). Un nuovo livello di partnership. Il BMW Group e Toyota Motor Corporation possono vantare oltre un decennio di collaborazione basata sulla fiducia e di successo. Sulla base di questo, le aziende stanno ora estendendo la loro cooperazione per accelerare l'innovazione dei sistemi di propulsione a celle a combustibile di prossima generazione e per essere pionieri di questa nuova tecnologia. Visione condivisa del progresso dell'economia dell'idrogeno. Il percorso per realizzare il pieno potenziale della mobilità a idrogeno comprende il suo utilizzo nei veicoli commerciali e la creazione di un'infrastruttura di rifornimento per tutte le applicazioni di mobilità, compresi i veicoli passeggeri alimentati a idrogeno. Riconoscendo la natura complementare di queste tecnologie, il BMW Group e Toyota Motor Corporation sostengono l'espansione delle infrastrutture di rifornimento di idrogeno e di ricarica dei veicoli elettrici a batteria. Entrambe le aziende incoraggiano l'approvvigionamento sostenibile di idrogeno creando la domanda, lavorando a stretto contatto con le aziende che stanno costruendo impianti di produzione, distribuzione e rifornimento di idrogeno a basse emissioni di carbonio. Il BMW Group e Toyota Motor Corporation sostengono la creazione di un quadro favorevole da parte di governi e investitori per facilitare la penetrazione della mobilità a idrogeno nelle prime fasi e garantirne la redditività economica. Promuovendo le relative infrastrutture, mirano ad affermare il mercato degli FCEV come un ulteriore pilastro accanto alle altre tecnologie di propulsione. Inoltre, le aziende sono alla ricerca di progetti regionali o locali per promuovere ulteriormente lo sviluppo dell'infrastruttura a idrogeno attraverso iniziative di collaborazione. Vantaggi della tecnologia a idrogeno. L'idrogeno è riconosciuto come un promettente vettore energetico futuro per la decarbonizzazione globale. Agisce come un efficace mezzo di stoccaggio per le fonti di energia rinnovabili, contribuendo a bilanciare la domanda e l'offerta e consentendo un'integrazione più stabile e affidabile delle fonti rinnovabili nella rete energetica. L'idrogeno è il tassello mancante per completare il puzzle della mobilità elettrica laddove i sistemi di trazione elettrica a batteria non rappresentano una soluzione ottimale. (BMWGroup)
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....si potrebbe dire: è andata male
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esatto 👋 E l'altro aspetto e (e sara piu grave in futuro) mancano anche artigiani buoni perche tutti vogliono fare un mestiere white collar. Se cerchi falegname, carpentiere, muratore, fabbro ecc. ecc che padroneggia il suo mestiere poi trovi nessuno gia oggi, sopratutto nessuno che una volta e pronta e in grado per prendere in mano la propria azienda. Lavoro c'e abbastanza anche con un settore automotive con dimensione ridotta.
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E in futuro ci saranno sicuramente altri settori industriali piu high tech in cui sarà più sensato utilizzare la forza lavoro in calo di una popolazione in diminuzione in Europa rispetto il settore automotive.
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..si ci sono binari, ma sono anche usati? Non ho mai visto un treno su questa parte ma invece una strada pieno di trasporti. Ma forse sono sempre passato gli al orario falso.
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