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johnpollame

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  1. Discorso lunghissimo e complicato, ma credo ci possa anche essere l'eventualità che a regime il "mass market" privato si contragga decisamente e che la mobilità privata venga in parte assorbita da formule di noleggio, pay-per-drive. E anche nel mass market ci potrà comunque essere spazio per vetture sfiziosette tipo Mini e 500 (perfino Panda), che potrebbero riuscire a giocarsi il delta di prezzo sfavorevole con design e immagine. Allo stesso modo BMW, MB, Audi (e chissà nel loro piccolo piccolo Alfa, Lancia e altre outsiders) rimarranno nel "premium" offrendo un'alternativa -costosa- a Tesla, che intercetti la voglia di distinguersi e di immagine della clientela abbiente che per questo sarà disposta a spendere anche molto di più per avere le stesse cose ma sbrilluccicanti (come ha per altro fatto negli ultimi lustri senza batter ciglio...). Tesla, secondo me, diventerà mutatis mutandis la scelta standard di chi vorrà/potrà permettersi un'auto privata di buone caratteristiche generali, (come le medie Fiat in Italia negli anni '60-'70, ma per gente proporzionalmente più ricca di allora...) mentre *SE* saranno bravi a vender fuffa come hanno fatto negli ultimi vent'anni, gli storici marchi percepiti come superiori potranno ancora spendere il credito di immagine. Ma non possono più sbagliare... Allo stesso modo le possibilità di una piattaforma a trazione elettrifica permetteranno una caratterizzazione molto spinta dei modelli costruiti sulla stessa base, rendendo economicamente profittabili produzioni "di nicchia" di vetture particolari come potranno essere le future Alfa e Lancia (per le quali altrimenti non credo ci potrà essere un futuro di sorta...). Ma, come più d'uno ha già fatto notare, per l'automobile europea deve esserci un cambio di paradigma strutturale, che non potrà certo essere indolore.
  2. NON accadrà MAI ma se in un esercizio intellettuale puramente teorico proviamo ad immaginare per assurdo (e non ne nascondo l'estrema difficoltà anche del sol tentare), che per un'inimmaginabile fatalità le nuove gomme riescano in qualche modo totalmente imprevedibile ad aiutare la Ferrari a tenere insieme gli pneumatici tanto quanto le altre macchine allora... ...la situazione tornerebbe ad essere più o meno quella di metà stagione 2022: di per sè la macchina sarebbe anche molto veloce come prestazione assoluta. Quindi verosimilmente le nuove gomme faranno fare uno step a Mercedes che così potrà stare stabilmente davanti alle Rosse, insidiando Alonso per il podio.
  3. Molto bella, anche dentro. Avrei preferito i fari piccoli in alto, ma rimane una delle migliori reinterpretazioni in assoluto. Spero solo si sia trattato di una scocca altrimenti irrecuperabile...
  4. No, no: ad un certo punto si finisce l'elenco e tocca inventarsi santi dai nomi nuovi...
  5. Ancora potentissime dall'ore fiorisconmi eresie, orquando mi sovvien quanto accadde.
  6. Grazie a Leclerc forse c'è una chance per Ferrari a Montecarlo, dove per altro erano riusciti nell'impresa di non vincere persino occupando la prima fila in griglia...
  7. Rispetto allo scorso weekend almeno è possibile ripartire equamente le bestemmie tra qualifica e gara...
  8. Credo sarà questo il punto principale.
  9. Nel WEC c'è già Ferrari che prende praticamente tutta la pochissima attenzione che i non appassionati riservano a questa serie, specie in Italia, vedo quindi poche o nulle opportunità per il Biscione. In caso per Alfa si tratterebbe sostanzialmente di sponsorizzare una Peugeot... 😶
  10. Leclerc ha già più volte doppiato Alesi, sia in termini di risultati che in termini di considerazione del pubblico. Da un punto di vista di carriera Charles è ora esattamente dov'era Verstappen fino al 2020, con la non trascurabile differenza di guidare per la Ferrari e di aver dimostrato di essere un fenomeno assoluto nel giro secco, cosa che manca a Max*. *Non che Verstappen non sia fortissimo anche in qualifica: è che Leclerc in questi anni ha fatto letteralmente magie in Q3. Credo però sarà importante che la Ferrari in qualche modo almeno alimenti le speranze di vittoria di Leclerc: se non vedesse chiari segni di inversione del trend è fisiologico che si guardi altrove. PS viste le ultime uscite di Verstappen sulle troppe gare e l'importanza di una vita privata ora troppo trascurata, ho come idea che gli possa prendere la rosbeghite una volta incamerati 3-4 mondiali e che un sedile in Red Bull si possa liberare non troppo in la negli anni...
  11. Ottimi quelli dell'Insigna (Opel vanta una collaborazione di lungo corso con un'istituzione tedesca che studia l'ergonomia della postura). Ma quelli della 166, per me sono perfetto compromesso tra comodità e sostegno.
  12. Siamo più o meno a livello dove s'era in Bahrein: a parte l'aver finito la gara non vedo motivo di soddisfazione alcuna.
  13. No, divertimento è sentire la meccanica, le vibrazioni, la risposta del motore al pedale, uno sterzo senza filtro che fa quello che gli dico io, la perizia della cambiata, l'odore di benzina, il rombo dello scarico, sentire l'appoggio delle sospensioni, possedere un qualcosa di speciale che mette il sorriso anche a chi incontri (massima soddisfzione quando i motociclisti incontrandomi mi fanno il saluto, che goffamente ricambio commosso...) e a te mette il sorriso anche solo vederla sonnecchiare in garage. Non certo ultimo, il far parte di un gruppo di sodali dediti al gozzoviglio goliardico (moderato, che l'età avanza). Per me. Il che non vuol dire che non sia comunque possibile guidare con gusto anche le macchine d'oggidì: persino col Cetaceo a nafta si riesce a prendere qualche curva di montagna fatta bene (gusto che aumenta quando il fenomeno con la A4 che prima ti sfanalava in rettilineo rimane indietro di una curva ogni due fatte... 😎), figuriamoci... Ma da una parte noto che la soglia del divertimento negli anni si è man mano spostata a velocità sempre più oltre la linea della mia coscienza (linea che pur essa stessa si è spostata in avanti, ritenendomi -verosimilmente a torto- sempre più bravo a guidare con l'esperienza), dall' altra che le auto a listino quantomeno aspiranti a blandire chi ama la guida, sono sempre meno e sempre più costose. E a questi fenomeni il miglior rimendio per me è stata una vecchietta. Quindi ben comprendo chi si posa trovare in una situazione simile. Tredici anni fa, nei miei primi incerti passi per queste bande, scrissi così: (forse in quel topic sarebbe d'uopo trasferire parte di questo...)
  14. E' un piacere di guida però piuttosto diverso. E nelle (buone) vecchiette è piacevole anche andar piano: già con il mio attuale cetaceo di 5m si fanno i curvoni a duecentoallora (ove permesso) con l'emozione di quando mi guardo attorno per cercare parcheggio, con la trentasettenne anche prendere due curve di campagna a settanta mette il sorriso... Senza contare che il minimo numero di esemplari che si vedono effettivamente su strada ti regala la sensazione di guidare qualcosa di speciale, anche stando seduto su vettura che qualche lustro fa era assolutamente ordinaria. Da aggiungere al novero la possibilità di ritrovarsi fra appassionati: una delle cose più belle dei raduni è la fila di auto dello stesso modello, giusto sabato scorso siamo entrati coi Duetti a Modena per la via Emilia, tra passanti festanti a riprenderci e fotografarci, il giorno prima nel parcheggio della Galleria Ferrari erano tutti a vedere e fotografare le nostre nonostante il ben di dio posteggiato di fronte (tra cui una Granturismo: prima volta per me dal vivo senza camuffo...). Sono cose che nessuna moderna "normale" può offrire. Può offrire molto di più, sia chiaro, ma non questo. Che i prezzi attuali siano gonfiati è assodato, ma in linea di massima il "valore" e il prezzo (di qualsiasi bene materiale o meno) sono cose in parte collegate ma totalmente distinte. E il valore stesso ha una parte oggettiva/misurabile e una del tutto soggettiva/emozionale.
  15. Ci vorrebbe un topic apposta per disquisire sul mercato di vecchiette e diversamente giovani. C'è sicuramente una parte inflattiva gonfiata dai media, anche tradizionali, ma evidentemente non è solo quello: la mancanza di alternative sul nuovo o usato recente, il sempre maggiore appiattimento verso il tristanzuolo dell'offerta per i -sempre meno- appassionati nonmilionari, porta questi ultimi ad individuare in vetture youngtimer o storiche l'unica posibilità di un utilizzo pienamente edonistico del mezzo automobilistico ad un prezzo in qualche modo affrontabile. Purtroppo all'estero hanno più soldi e calcolando un uso ristretto non si fanno remore a comprarsi quella sportivetta italiana che hanno evitato di pigliarsi negli anni Settanta-Novanta allora temendo (più a torto che a ragione) per l'affidabilità nell'uso quotidiano. Le piattaforme online hanno permesso a chi poteva spendere di arrivare sulla piazza italiana e razziare, causando un'inflazione anomala che contrapposta alla precedente stagnazione è vieppiù difficile da comprendere e accettare.
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