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johnpollame

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  1. I carburanti sintetici saranno verosimlmente la salvezza per le mie due vecchiette (una col Bialbero, l'altra col Busso).
  2. Credo che i problemi cominceranno ad essere tangibili attorno al 2040, quando si comincerà a dare il giro all'ultima infornata di termiche nuove, per poi esplodere nel 2045/50, se -come temo- non risolti alla radice.
  3. C'è da dire che questa "vittoria" era il minimo sindacale, ma almeno è un inizio... E' dal ban dei test privati che Ferrari "si lascia mangiare il riso in testa"...
  4. Obiettivamente in ambito "urbanopocopiù" francamente non avrei nulla a che pretendere di ulteriore dalla Panda: farei giusto qualche ritocco per giustificare una nuova campagna pubblicitaria, ma per il tipo di vettura credo siamo oramai arrivati all' asintoto...
  5. A scanso di equivoci, il mio malessere non è dato dal laptop in sé, oramai dato per acquisito nell'automobilismo contemporaneo, ma dalla la sua mancata integrazione nel design della plancia, a differenza di tutti gli altri esempi portati (precedente Granturismo inclusa...).
  6. Di per sé il laptop è digeribile, mi irrita enormemente che non sia per nulla raccordato con il bordi della plancia, nelle angolazioni laterali e t(r)emo anche dal punto di vista del conducente si vede uno spigolo netto infilato in un contesto sinuoso, raccordato alla Renè Ferretti maniera. Sembra davvero il laptop dei collaudatori che si vede appoggiato alla bell' e meglio nelle foto spia dei muletti...
  7. Continuo a vedere il laptop appiccicato in mezzo alla plancia come il Male Assoluto. Irritante vieppiù in un contesto assolutamente appagante per tutto il resto.
  8. Lo "sbaffo di rimmel" del faro, potrebbe forse essere luce di posizione laterale alla moda degli Stati Uniti Americani?
  9. Credo che si intenda l'immagine di marca, che fino almeno agli anni Novanta era dalle parti di Opel (che comunque vendeva di più a parità di segmento) e ben distante da Mercedes e BMW, che nell'immaginario sono state poi raggiunte a metà anni 2000.
  10. Il discorso è corretto, però le cose sarebero filate assolutamente lisce se la transizione fosse stata guidata dal naturale evolvere della tecnologia e della società, mentre è indubbio che in Europa le cose siano state quantomeno affrettate artificiosamente... Io personalmente credo potrò adattarmi, ma non senza fatica, che già ora mi scocciano da morire i pochi minuti persi a rifornire ( per dire: se posso vado alla pistola riservata ai camion per far prima...) specie la mattina presto al freddo e mezzo assonnato o quando sono già in ritardo per un appuntamento perchè il primo si è dilatato. Fortunatamente nel portare a casa pagnotta sono sempre più stanziale, ma l'imprevedibilità del lavoro spesso mi ha imposto continue riprogrammazioni di trasferte, e gestirle con un'elettrica sarebbe un mezzo incubo. E ora ho un'autonomia di circa 1100 km. E sono abituato a viaggiare a 134 km/h di GPS in Italia e a -quasi- tutta in Germania ove lecito... Dovrò fare esercizi di meditazione ma conto di riuscire a gestire la cosa nel tempo, anche se i primi tempi saranno tragici, e sicuramente per più di qualche mese avrò pensieri poco carini per chi a Bruxelles mi ha imposto la cosa. Qualche accelerata da supercar ogni tanto potrà magari molcere la cura, ma il piatto della bilancia almeno agli inizi penderà dal lato dell'irritazione. Per l'auto da città non credo avrò problemi a ricarla a casa per un fabbisogno giornaliero senza pensieri, e per l'epoca una "quattrometri e un po' " elettrica usata fresca dovrei già trovarla senza impegnarci chissacchè, per l'auto promiscua d'ordinanza invece già mi cruccio: temo non sarà affatto semplice perchè in teoria dovrei caricarla esclusivamente alle colonnine... Perchè odi le lavatrici?
  11. Sommessamente faccio notare che il medioautomobilista da social/bar "odiava" le elettriche da ben prima se ne profilasse un obbligo a venire...
  12. Come direttore tecnico non era poi male, anzi. I danni li ha fatti altrove...
  13. Credo abbiano voluto usare lo Spagnolo per richiamare i nomi precedenti di famosi tori da corrida.
  14. In realtà credo sia proprio una questione di vecchia cultura aziendale in cui il solo dirigente di alto lignaggio è "degno" di vettura assegnata: se l'azienda mettesse in busta paga al dipendente l'equivalente lordo del canone mensile di noleggio, al dipendente rimarrebbe molto meno al netto, certamente non abbastanza per noleggiare una vettura in condizioni vagamente simili o acquistarne una a rate (senza contare assicurazione kasko, bollo, manutenzione, pneumatici etc. già inclusi... ). Normalmente è una situazione win win: l'azienda incentiva il dipendente senza spendere un centesimo di più, il dipendente a fronte di uno stipendio netto potenziale leggermente inferiore ha un risparmio notevolissimo per la propria mobilità anche privata, al solo prezzo, eventualmente, di poter scegliere la vettura tra un ristretto numero di modelli (o di non poterla affatto scegliere), ma comunque sempre recenti (i noleggi durano max. 3/4 anni in media). Almeno così me l'hanno raccontata... 😅
  15. Mi pare che stiamo perdendo il filo del discorso: dovrebbe esserci già una discussione apposita sull'elettrificazione e lo sviluppo della mobilità futura, credo che molto di quanto dibattuto ultimamente ivi trovi miglior collocazione, qui se capisco bene si dovrebbe parlare di sentimenti avversi all'elettrico e modi "scomposti" per manifestarli, non di tecnica o numeri. Butto qui un pensiero a vanvera : visto quanto poco rimane ora a listino per gli amanti della guida appartenenti al 98% delle fasce di reddito nel Belpaese (e poco cambia oltralpe, se non qualche decimale) la "battaglia" dei vecchi appassionati è oramai già bella che persa, e l'unica possibilità per foraggiare la passione rimane andare su vetture classiche, che difatti negli ultimi lustri stanno avendo un boom a dir poco ragguardevole, quindi oramai che si debba morire di "cassoni a nafta" o "lavatrici" poco cambia. Domanda: le Caterham potranno continuare a farle termiche vista la fiche di omologazione ancora degli anni Sessanta?
  16. Per me il punto, appunto, è che la mobilità elettrica non è un sostituito 1:1 a quella attuale e che giocoforza si dovranno sviluppare nuovi paradigmi di mobilità individuale in cui l'automobile non è più, salvo i segmenti di lusso, un bene privato, ma un mezzo a consumo da utilizzare alla bisogna, cambiando comunque le abitudini di spostamento finora radicatesi nelle ultime decadi.
  17. Credo che l'odio a cui il primo post fa riferimento, sia quello becero da social media medio, sfogatoio di frustrazioni d'ogni genere. Il fenomeno è vieppiù presente nei vecchi appassionati che, se ignoranti, trattano qualsiasi cosa aliena alla combustione interna come un elettrodomestico senz'anima. Si aggiunga a spolverare un pizzico di quanto già risposto dai più sopra e si ottiene il risultato. Ma questo è un problema sociale generico, l'auto elettrica è solo una miccia come qualsiasi altra...
  18. Quanti ricordi... Egea, Enos, Everso, Fira, Furiosa, Milo, Mod, Nevo, Solea, Sparvo, Velvetta e Ventura. Io all'epoca, genio incompreso, proposi "GTJ " che non fu preso in considerazione tra i papabili finali e votai "Furiosa", ma per disperazione: ben venga che a decidere sia qualcuno con un minimo di cognizione della materia...
  19. Nel lungo termine credo che tutte le turbo benzina avranno la loro dignità storica.
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