Chiedo in anticipo venia per lo sproloquio,
pure un filo oftopico, ma la faccenda m'accora, ho poche e confuse idee, e pochi istanti liberi per digitare...
prendo spunto da qui:
Tutto vero,
ma a far saltare il banco qui ci fu l'interfaccia di chi con arti e fondoschiena è deputato ad operare un mezzo che potrebbe pur esser su carta (oggidì su schermo) il più performante possibile,
ma se non trasmette alle terrene membra del pilota la necessaria confidenza, null'altro diventa che fonte di dispiaceri.
A questo punto o il temerario centauro impara ad assecondare il ciclo, modificando opportunamente il proprio cavalcare,
o si tenta di render la macchina più confacentesi a chi la debba portare.
Se s'avesse in casa un pluricampionissimo ultratrentenne, di cui si survaluta la capacità di collaudare,
temo che la seconda ipotesi sia inevitabile venga seguita, pur volendo dire perdere tutto il know how di una soluzione tecnica caratteristica,
ed inseguire i più facoltosi rivali nel campo in cui lor son più ferrati, arrivando inevitabilmente dietro.
Ecco, ho sempre trovato sbagliata questa bestemmia filologica (l'abbandonare il proprio dna per inseguire la massa),
ma ancor più la bestemmia tecnica: per mancanza di vil pecunia (serviva un motore da riprogettare...) lo si è fatto a metà mettendo in pista una moto con voluminoso, ingombrante motore portante ingabbiato a fatica da un telaio perimetrale costratto a quote distanti da quelle ottimali, lasciando sempre e comunque opzioni di "coperta corta" agli ingegneri di pista, incapace di sfruttare le potenzialità del propulsore.
A ciò si aggiunga un monogomma in cui il Monopolista perentoriamente decise di portar pneumatici dalla mostruosa tenuta ad elevato angolo di piega ma dall'aleatoria trazione,
cosa che più servirebbe alla ciclistica Panigaliana.
Contando infine la mancanza di una guida e gestione tecnica da quando il povero Preziosi è stato messo proditoriamente da parte (e mi pare che pure per questo -oltre a ben altro- qualcuno ad Ingolstadt ricevette il contrappasso...), è facile comprendere l'attuale enorme divario che separa le Rosse dai primi, e la nostalgia dell'ottimo Niky per una soluzione che -a posteriori- se sviluppata a dovere avrebbe verosimilmente portato le Rosse molto più vicino al podio di quanto sono ora.
Mia onestissima, personalissima opinione.
Spero che per convincere il buon Cal gli abbiano promesso qualcosa di davvero nuovo...