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johnpollame

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  1. Ebbene, prima presa di contatto dallo spacciatore di vetture. Pericolosamente positiva. La sola assenza del millessei a placare (momentaneamente) compulsività.
  2. Fugace spezzo una lancia in favore della defunta 159, con le sue varianti coupettona e cabriolona, a mio parere non poi così malvagia come il Maglionico la fa intendere. Credo che più che il peso in sè e per sè, mal poterono i primi propulsori a listino, fiacchi in basso. (eppure ricordo, specie nella versione riveduta e corretta, specie col 1750, una gran bel -tardivo- guidare...). Credo che il più grande difetto di questa vettura sia stato il non averla finita in tempo: finiti i soldi e buttata allo sbaraglio. Credo comunque che per il maglionato valga assai più la valenza finanziaria: in quello sì l'esafaro trilobata è stata una grossa zappa. Credo anche che con queste uscite voglia far digerire la "svolta generalista" iniziata con Giulietta...
  3. Ecco: seguendo nipponico dettame, nell'azienda dove residente per altri lavoro s'è appena allestita una novella sala per riunioni con tavolo alto proprio all'uopo di cui sopra. Inutile riportare che nonostante la penuria di sale attrezzate e il conseguente, continuo affastellarsi di prenotazioni conflittuali, la summenzionata sala -per altro attrezzata con i più alla moda ritrovati multimediali da multinazionale- è costantemente libera...
  4. Ahinoi, Caravaggio, magari le cose fossero così semplici e definite... Ma i mali attuali del sabaudo Costruttore, che ora il Maglionico tenta d'affrontare coi suoi pervicaci metodi da finanziere, vengono da lontano. E son gli stessi dei migliori concorrenti, i quali però son più esposti avendo investimenti scoperti, con l'eccezion dei Wolfsburgici, che però, come i teutonici di blasone, con l'anellato marchio ben spillano denari a chi di Madama Crisi si fa beffe (e metton tutto nello stesso bilancio...). Troppo prudente il Maglionico, nel puntellarsi alla bell'e meglio su quel ch'ora si trova in casa, in attesa di chissà che svolta? Sarei portato anch'io a sospettarlo, ma penso che il mio sentire sia influenzato dal mio desiderare teorie di italiche ciliegine a listino, e visto quel che combina chi invece s'è spremuto per il rinnovo (ch'ora si ritrova solo aspro citronico succo, senza i margini sul venduto per addolcirlo) potrebbe invece aver azzeccato tutto. Ma il redde rationem è -in tempi industriali- dietro l'angolo: personalmente aspetto con un filo di speranza. E'ahimè scenario possibile, ma... Se l'alternativa fosse far la fine di Saab? C'è chi decaduto dopo un tempo glorioso preferisce farla finita, io son tra quelli che finchè vedono una scintilla sotto la cenere ancora sperano.
  5. Ecco, credo che se i vari giornalettari cataceo/televisivi, "vorreiesser CEO" mediatici e sindacalisti in carriera, avessero ragionato un minimo in questa prospettiva -magari pur non condividendola appieno- si sarebbe evitata una gran cagnara, e magari indirizzata l'analisi sulle cause profonde che intridono il tessuto del nostro sistema-paese. Ma d'altra parte pare che in Italia senza cagnara non si riesca a fare (dis)informazione. Annoso è l'italico malcostume acritico, semplificante e autoconsolatorio, di alienare le male responsabilità della Società, facendole impersonare da un singolo soggetto esposto al facile pubblico vituperio.
  6. Per carità mi aspetto una scheda tecnica abbacinante, ma la linea mi sembra degna di un videogioco anni Novanta...
  7. Se son davvero "virgolettati", quelli del sig. Della Valle denotano un'acrimonia che si spiega solo con una frustrazione emozionale del prorio nazionalismo, aldilà del merito, condivisibile o meno. Quelle di Romiti... beh, sempre siano frasi riportate esattamente e sempre prese con il dovuto rispetto, son parole di un novantenne che si gode la bella vita da qualche lustro, dopo aver gettato la sua ultima vangata di terra sul tumulo di Fiat Auto. Che, inopinatamente, gli è invece sopravvissuta...
  8. Vedendone di sfuggita una foto, per le prime frazioni di secondo pensai di ritrovarmi di fronte alla nuova Santa Fe: non un buon segno... Ma, originalità a parte, venderà a catinelle.
  9. La parte razionale-analitica di quel che rimane del mio encefalo comprende perfettamente l'opportunita di mercato di questa vetturettona mistificatoriamente nomata*. La parte del mio entrocranio deputata invece a distinguere forme e volumi e ad attribuirne un'accezione qualificativa, continua a ripetersi: "perchè?". (*): Mini?!?
  10. Mi sorprendo ad aver giocato inebetito col configuratore nell' ultima mezzora: nera a tetto bianco e gialla a tetto nero mi suscita un'insana, impulsiva, inconsulta attrazione. C'è qualcosa di profondamente sbagliato dentro di me... Per mia fortuna è vettura del tutto invisa a Dolcemetà, per sua fortuna non c'è col millessei. Per ora...
  11. Francamente l'unica cosa che trovo fuoriposto è il frontale, coi richiami un po' forzati alla piccina vintage-modaiola e soprattutto la "bocca" da pescegatto basito (ma è cosa che va molto di moda ultimamente, ahimè, e alcuni recenti esempi son vieppiù vituperandi). Ciò tolto, per quel che vuole essere, ovvero -per come la vedo io- un simpatico, buffo brucomela da famiglia & bagagli, mi pare invece perfetta. Sarà forse il mio singolare, distorto senso estetico (quasi inizia a piacermi anche la Flavia: ho detto tutto), ma la trovo assai più riuscita di similaria a listino.
  12. Due rapidi pensieri dopo un'impetuosa ingozzatura di panzerotti: 1) Carisma a parte, l'ultima Punto in sè é tuttora validissima: confrontata recentissimamente con una Fiesta mi trovo a preferire di gran lunga l'italiana per piacevolezza degli interni e qualità di guida. 2) Nel valutare i numeri son da ricordar gl'investimenti a monte: la Punto ha oramai ammortizzato i propri e -quasi- ogni centesimo che incamera son tutti soldi buoni, le ultime uscite si trovano a far bene sì, ma in un mercato asfittico ed ognuna di queste si trova sul groppone ben plumbea zavorra per gli attuali numeri... finché non trova con chi divider oneri credo che il Maglionico limiterà a sol questione di stile futuro ogni faldone sulla prossima eventual quattrometri futra. Per il resto si tiri a campare. Che é sempre meglio di tirar le cuoia...
  13. Ultimamente anche tra le fila degli aurei marchi teutonici, portabandiera della Premiumicità, non mancano esempi di linee discutibili ed appunto discusse. Per questo mi paion eccessive e non del tutto meritate le critiche che si riservano a questa vettura, che bella certo non dev'essere, ma in caso simpatica. E mi pare che lo sia. Poi, come diceva il mio amico Cice Cagnarìa: "sui gusti non ci si sputa"* ------------------------- (*)"so i gusti no ghe se spua sora", in originale
  14. In realtà la "Risposta alla Domanda Fondamentale sulla Vita, sull'Universo e Tutto quanto" è 42... La risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l'universo e tutto quanto - Wikipedia
  15. Oppure... Coup de théâtre: senza trazione! Abbasserebbe di molto l'emissioni medie biossicarboniche della gamma, sarebbe una vera impattozero, ottima per l'America: un baluardo tecnoecologico dell' italico ingegno...
  16. Attenzione, il safety buffer è qui da intendersi di parti e sottassiemi per la produzione (si parlava di Just In Time)! Le Km 0 non son altro che un tentativo di far fronte nel breve termine alla sovracapacità produttiva. Sull'onda ottimista dei favolosi anni Ottanta, nei Novanta si sono creati impianti di enorme efficienza, facendo costruire ai Fornitori i loro stabilimenti nei paraggi della fabbrica, da dedicare esclusivamente all'impianto del Costruttore (i cosiddetti Suppliers Park). Enorme efficienza ma mostruosa inflessibilità: bastava un calo nei volumi prodotti di un pochi punti percentuali e il costo dell'impianto sub-saturo faceva sballare tutti i conti e alcune Case hanno pensato di continuare a produrre a parziale saturazione pure in assenza di domanda. Ora, il costo finanziario e "vivo" di manutenzione di un prodotto finito tenuto in magazzino come un'automobile, è una mazzata. Fiat ed altri, per spostarlo il più possibile verso i Concessionari, e per mostrare agli investitori un calo di volumi immatricolati minore dell'effettivo, hanno incentivato la rete ad immatricolare il più possibile invogliando con premi a prima vista assai allettanti in caso del raggiungimento di certi obbiettivi. La maggioranza dei Concessionari trovava inizialmente vantaggioso immatricolare a proprio nome il quantitativo necessario al raggiungimentop della quota e rivendere le vetture come usate ma a Km 0, puntando sul premio piuttosto che al guadagno nella vendita (processo già a prima vista perverso, no?). La cosa può funzionare solo nel brevissimo termine e se poi la domanda riprende forte: altrimenti non solo si riduce al minimo il margine di guadagno, ma soprattutto, nel medio termine, crolla la percezione del valore del prodotto agli occhi del mercato, non più disposto a spendere a prezzo pieno. Non solo, i concessionari hanno sperimentato a loro spese i debilitanti costi di magazzino ritrovandosi in una situazione di forte sofferenza. Inoltre producendo "a magazzino" e nella sostanza "forzando" con sconti e finanziamenti il Mercato a scegliere vetture già configurate su previsione dalla Fabbrica, si perde completamente il feedback sulle richieste effettive del Cliente, perdendo una grossa leva di Marketing nel capire le necessità del mercato ed agire di conseguenza. Ecco, Fiat negli anni Novanta c'è caduta in pieno: si è visto com'è andata... Il fenomeno delle Km 0 è da limitarsi oramai a casi eccezionali (vetture da esposizione, vetture ordinate ma poi non ritirate, etc.) e solo raramente -rispetto ad un tempo- ci sono di mezzo i bonus del Costruttore sull'immatricolato.
  17. Eh già, le Condizioni al Contorno sono morettianamente importanti. "basta un safety buffer" mi disse colmo di entusiasmo il giovin collega della Logistica, cui feci notare come per l'accuratezza delle previsioni, l'instabilità della domanda, l'affidabilità in consegne dei fornitori, il buffer sarebbe dovuto essere grande come un vero magazzino... Il JIT in purezza può funzionare se attorno girano ingranaggi satelliti a cadenza d'orologio per non scontrarsi con inflessibilità insostenibili al giorno d'oggi. Altrimenti serve misura ed oculatezza per ottenere il miglior compromesso, valutando caso per caso l'interfaccia con l'esterno, bilanciando l'intera Catena di Fornitura(*) (in ingresso, uscita ed interna). Scusate lo sproloquio ma... un rigurgito di tesi di laurea, la professione m'ha poi portato per altri lidi... (*) "Griglia del Valore" direbbe qualcuno...
  18. Ops! Forse l'onanismo cerebrale che pervade la discussione, m'ha fatto inconsapevolmente cercare una simbolica, freudiana tautologia autoreferente... Ora fissato!
  19. Indiscrezioni (a riproduzione riservata) da Quattroruote sullo stile dell'ormai Fantomatica Nostra: http://www.quattroruote.it/notizie/industria/gruppo-fiat-stile-made-in-usa-per-la-futura-giulia sembra che il progetto di design della futura segmetoddì del Biscione, dopo lo scarto delle varie proposte interne arrivate finora, sia stato dato in mano al team amerindo, assieme a quello di altri quattro progetti prima in mano al Centrostile (tra cui piccola Jeep mirafiorense e "Bravo similsùv"). Sempre più FIAD?
  20. Il maggior controllo in chiusura ed apertura da la possibilità d'adottare camme con profili da altimetria del Mortirolo, che, come velocista imbolsito, la molla non riuscirebbe a copiare...
  21. Una 116d ospitò recentemente le mie nobili terga, di seguito personalissime impressioni a vanvera: Che dire, alla fanciulla che entusiasta proprietaria mi chiedeva conferme sull'estetica non seppi mentire, devo però dire che il bel colore blu mitigava un poco la situazione. All'interno, complice forse il padiglione tuttonero, la trovai davvero piccina. Molto, molto ben fatta, lineare ma davvero poco scenografica: ci sono francesi più appaganti e la Tapirona -nel sue esser assai più ruspante- è comunque più coinvolgente. Specie il quadro strumenti, completo ma minimalista, è molto distante da quel che io intenderei tener sottocchio. Facilissimo da usare, completissimo e curato nella grafica l'apparato multimediale, peccato per lo schermetto che stona nelle linee della plancia, ritto come monolito Cubricchiano (ma è mal comune...). Bella guida, ça va sans dire (provata nel solo settaggio "confort", ché non volevo armeggiare più di tanto). E' sorprendentemente morbida sulle asperità ma ottimamante sostenuta in curva, da brava bavarese. Il motore è molto valido nel transitorio: manca la grinta dei fratelli maggiori ma è piacevolissimo nell'uso quotidiano, lo sterzo forse non m'ha trasmesso l'immediatezza assoluta che attendevo, ma c'è certo da ben accontentarsi. Gran buona macchina, come d'altronde mi dovevo attendere, come peraltro c'è da pretendere per quel prezzo, ma -ahimè- l'estetica me la farebbe mettere nel fondo di un'ipotetica lista per l'acquisto di una segmentoccì (tipo di vettura comunque distante dalle mie attuali esigenze).
  22. Trovomi a quotare in pienezza gli ultimi interventi del buon Dannatio. Non che non c'abbia provato a farmela piacere, ma ormai mi par impresa superiore alle mie forze...
  23. Leggo a piè pagina "Copyright © 2012 FIATblog.nl. All Rights Reserved." quindi, ligio all' art. 4.3, posto il solo link d'un confronto di carrozzeria tra il nostro allegro Brucomela con la già tanto tirata in ballo Minisùv: Fiat 500L en Mini Countryman, de verschillen | FIATblog.nl Non credevo, non così tanto almento, che l'impatto visivo via-a-vis fosse così diverso...
  24. Eppur non del tutto malvagia, a mio personalissimo sentire. Ma forse, oramai, sì folto è il vello che mi fodera lo stomaco...
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