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johnpollame

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  1. Oso un "è troppo brutto per essere vero". Ma tremo.
  2. Ahimè temo che salvo una stagione storta anche quest'anno il titolo non possa sfuggire a MM...
  3. Mi sa che nella nebbia del risveglio ho spostato tutto un paio di lustri prima del dovuto...
  4. Beh, negli anni fine 70 e 80 ha prodotto vetture sofisticate e innovative nel telaio e nelle sospensioni, con motori sopraffini e con un piacere di guida in quegli anni inarrivabile per vetture omologhe, salvo forse una sparuta manciata di eccezioni...
  5. Guarda bene quali sono oggi i modelli sui quali BMW campa davvero, lì la "passione" la si vede solo nella cartella stampa. E anche lì a sprazzi... Guida una 3er "liscia" oggi, e una di 10-15 anni fa, e già si capisce come è cambiato il mondo...
  6. Non è che non capisce, è che oggi vuole altro da quelle che sono le vetture "passionali" come le intendono i vecchi appassionati...
  7. Le fintofuoristradine sfuggono un po' alla segmentazione classica delle berline tradizionali, rispetto alle omologhe quali sono di solito 25-30 centimetri più lunghe.
  8. OT Vettura adorabile... PS intendevo questa, che ho posseduto non senza togliermi qualche soddisfazione: ma anche la successiva, se intendessi quella, son sicuro non mancheranno motivi per averla in simpatia...
  9. Per poter valutare davvero occorrerebbe in caso confrontare una versione con e una senza le varie dotazioni opzionali... Il problema è che certe configurazioni specifiche, di norma molto costose, alterano sostanzialmente lo spessore generale del modello e certe prove sus trada danno la surrettiziaTM impressione che tutte le versioni siano partecipi del ben di dio ostentato, quando in realtà l'enorme parte delle vetture che usciranno dai Saloni, o a maggior ragione dai parchi nolo, non saranno affatto così speciali...
  10. Peggio in che senso? Mito era una vetturetta con un mercato ristrettissimo, aldilà di pregi (tanti) e difetti (pochi), un fintofuoristradino fintosportivo a cinque porte sarebbe potenzialmente assai più appetibile dalla gran massa dei possibili automobilist, ancorchè inviso agli appassionati più vecchio stile, che però, specie nel segmento da attaccare, sono in nettissima minoraza. La risposta temo sia che oramai rimane ben poco da dover gestire...
  11. Io sarei ancora più drastico: il futuro NON E' l' automobile. (non come la si intende ora, intendo)
  12. Personalmente modificherei in: "sì, mi interessa questa bella Audi GT, Audi non ha mai fatto elettriche ma è Audi, quindi questa sarà quantomeno all'avanguardia della tecnica, e poi essendo tedesca sicuramente affidabile".
  13. Apotropaicamente condivido:
  14. Annuso al vertice valori in pista non troppo dissimili da quelli della passata stagione. Forse gli Anglo-Alemanni avranno meno problemi di gomme, forse la Ferrari avrà qualcosina in più di efficienza generale. E forse la Rossa sembra più equilibrata e facile da mettere a punto, mentre lo scorso anno certi Venerdì erano stati disastrosi, pur recuperando poi parecchio-ma-non-abbastanza per la gara. Sperando che buona parte del budget biennale di ca##@te sia già stata consumata nel 2018, le basi per giocarsi il mondiale almeno fino all'ultima gara sembrerebbero esserci tutte...
  15. Sì, fa fede la sola misura e il tipo, marca e modello di pneumatico variano a seconda delle contingenze di fornitura del momento della produzione. Certe Case forniscono in prova vetture in allestimenti neppure ordinabili, figurarsi se si fanno scrupolo a riservare pneumatici particolari per le vetture date alla Stampa...
  16. A mio modestissimo sentire, forse non è il fintofuoristrada più emblematico: il medioitaliano non comprerebbe volentieri Fiat perché: - "La Regata di mio nonno ne aveva sempre una" - "Con tutti i soldi che gli ha dato lo Stato..." - "Le Fiat sono auto per chi non si può permettere altro di meglio" -"Vuoi mettere con le tedesche?" -"A quel prezzo mi compro una ( marca alla moda a piacere in allestimento desolante )" -"E poi se la rivendo non mi danno niente" et. al.
  17. Oftopic non troppo: In Germania le auto nipponiche erano invece assai diffuse per la loro alta/altissima qualità (ai tempi -fine anni 70/primi 80- nettamente superiore alle produzioni europee) cosa che ha costretto gli alemanni, in primis Borgolupo, ad investire pesantemente per tornare competitivi, specie nella fascia media del mercato.
  18. E aggiungiamoci un relativo basso potere d'acquisto del mercato interno, a confronto con quello tedesco...
  19. Ma negli Anni Settanta il prodotto automobile era tutt'altro, e la allora Fiat lavorava benissimo. Il problema è che dopo Fiat/FGA non è stata in grado di capire i cambiamenti e non si è in sostanza mai adattata ad un mercato di pura sostituzione e con maggiore capacità di spesa, sperperando tutto nel giro di vent'anni, per poi esser rianimata all'ultimo colpo del massaggio cardiaco, giusto un'istante prima che il medico constatasse l'avvenuto decesso... Oggi FCA non ha certo più le risorse della Fiat degli anni 70 e 80, e soprattuto forse non ha il coraggio imprenditoriale per stabilire e soprattutto perseguire senza ripensamenti un piano di rilancio nel lungo termine, che non sia il gettare sul mercato modelli eccellenti lasciati isolati ad appassire fino all'obsolescenza, riprovarci con un modello nuovo al top per poi abbandonarlo, riprovare... ( uroboricamente ad libitum )...
  20. Il problema è ache i Quattro Anelli poterono poggiar le basi su di un colosso finanziario sostanzialmente inattaccabile, oggi in grado, per dire, di assorbire un Dieselgate qualunque sanza quasi batter ciglio, figurarsi qualche investimento in perdita per immagine... Maserati (ma anche gli altri marchi, Alfa in prima fila) è in mano a chi è convinto che se sbaglia qualcosa porta i ibri in tibunale. Certo è che stanno facendo troppo poco e soprattutto con discontinuità: il segreto del successo di Audi sono state ai miei occhi la costanza e la coerenza nel proporsi e riproporsi di volta in volta come vetture di eccellenza, partendo dal dover fare vetture ancor più curate della concorrenza da proporre a prezzo inferiore, arrivando fino al punto di potersi permettere di vendere come oro colato anche fuffa imbellettata. Ecco, costanza e coerenza sono attributi che ho sempre visto mancare nella gestione dei prodotti all' italiana...
  21. In realtà questi tastini si usano bene, intuitivamente, per carità, il Cetaceo Aziendale non è certo vettura da edonisti, pur se con un buon piglio su strada, e l'automatico svolge egregiamente il lavoro da solo, ma francamente, per quelle poche volte che ho preferito scegliere io il rapporto, non ho mai sentito la necessità di averli spostati sul volante. Su altra tipologia di vetture, se ben progettati, le alette al volante sono invece una spezia in più ad esaltare il gusto del guidare, a volte sono essi stessi un oggetto che impreziosisce il posto di comando, belli da vedere e toccare. Ma su vetture dall'utilizzo utilitario li metterei tra le cose del tutto prescindibili. PS La nuova Focus automatica ha ora manopolone e levette al volante... PPS Per puro divertimento al posto dei paddles preferirei addirittura avere da usare una bella leva del cambio sequenziale, avanti in scalata, indietro a salire, sarà forse per via del fatto che la eva del cambio è un evidente simbolo... ehm... -Un'altra cosetta. Se io parlo con te, e tu mi dici che sono finocchio, io t'ammazzo. Ci siamo intesi?" -Vogliamo definire "finocchio"? Perché certe inclinazioni possono... -Io finocchio, tu morto. Intesi?
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