fuzz77

mio dio le Steinberg....... alta tecnologia........ma è come usare i computer per fare il brunello di montalcino.... l'anima ragazzi.....l'anima!!!!

....come dice Tony occorrerebbe sapere quello che cerchi in un auto delle 3 IO prenderei la MiTo per il semplice fatto che le altre due esteticamente non mi piacciono....ma sto parlando di me e dei miei gusti

buona scelta! le Squier Fender sono chitarre di discreta sostanza ed ottime come rapporto prezzo/qualità con una scelta oculata (ovvero provandole bene prima di acquistare) si spendono meno di 300 Euro per uno strumento spesso nettamente superiore alle Fender made in Japan o Mexico che vengono qualcosa in più

guarda..... io sono un talebano dal punto di vista chitarristico per me esistono, parlo di elettriche nude e crude, le Gibson SG e Les Paul e derivate e le fender Strato e Tele oltre, ovviamente, ad altri modelli più particolari tipo la Prsmt che usa Santana ed alcune Rickenbaker che, tuttavia, sono difficili da proporre attualmente.... fondamentalmente odio qualsiasi cosa che abbia l'elettronica attiva in quanto, oltre ad essere roba per bambini, appiattisce il suono in modo indecoroso le tanto utilizzate Ibanez, inoltre, quando le prendo in mano mi danno più l'idea di un fisher price che di una chitarra...

beh.... la strato è sempre la strato io uso a volte quella di mio fratello.....veramente ottima ma ormai sono impostato sul suono Gibson il mio sogno è una bella Les Paul

quanti di noi si cimentano nella nobile arte del solleticare le sei corde?? che strumentazione avete e che genere suonate di solito? quali sono i vostri esempi preferiti? io ho una Gibson SG (nota come diavoletto) acquistata nel lontano 95 e che non cambierò mai, poi ho una maison elettroclassica, ampli Marshall a valvole Jcm 800 da 50W (inaffidabile ma ormai introvabile), multieffetto Pod Line6 con il mio gruppo suono rock progressivo sia sotto in forma di cover che di pezzi nostri ma mi piace anche l'hard rock, la fusion, il Funky e la musica cantautorale italiana (De Andrè, Battisti, Dalla, Fossati) adoro Knofpler, Santana, Gilmour, Mussida, Blackmore, Page ecc ecc a voi!

minchia che suono Uto Ughi!!!!

interessante..... e soprattuttuo lui che signore e che pacatezza!

infatti....quindi non è possibile paragonarli..... cmq ecco un pezzo moderno di alta difficoltà suonato da dio http://it.youtube.com/watch?v=BiNvlmUOwiQ&feature=related e soprattutto da Italiani! per i chitarristi.....sentite il suono di Franco Mussida ed eccone un altro ancora più assurdo tecnicamente http://it.youtube.com/watch?v=KFJq2BRVb0s è un video degli anni 70 quindi l'audio è un pò rovinato ma sentite che roba

non facciamo esempi scemi....hai capito benissimo cosa voglio dire diciamo che suonare "21st Century schizoid man" dei King Krimson, "La luna nuova" della Pfm o uno standard jazz come si deve richiede un impegno e una preparazione tranquillamente paragonabile a quella necessaria per un bel pezzo classico e poi un musicista classico non centra una mazza con un musicista moderno.....c'è un approccio totalmente differente e a volte diametralmente opposto spesso e volentieri ho visto gente da conservatorio che aveva difficoltà a tirar fuori un suono decente per suonare "ho scritto t'amo sulla sabbia"....quindi....

vagli a chiedere se oserebbe accostarsi ad uno dei grandi......quella è una frase di marketing bella e buona....nulla di più non avvicinerà gente ai conservatori????....staremo a vedere p.s. qualsiasi genere, per essere suonato ad alti livelli, richiede sforzi e sacrifici enormi

quoto al 100% vediamo però cosa sarà capace di combinare nei prossimi anni....magari con sonorità moderne

mah.......personalmente non sono un grande estimatore dei fraseggi superveloci Clapton sopravvalutato?.......sinceramente non mi sento di dirlo A lui preferisco Carlos Santana o Al Di Meola o Jeff Beck ma dire che sia una pippa mi pare eccessivo oggi c'è la tendenza ad utilizzare distorsioni molto sature e compresse che tuttavia molto tolgono alla qualità di base del suono e "facilitano" i fraseggi veloci preferisco 1000 volte il crunch sporco di Santana che, oltre ad essere assai meno gestibile da un chitarrista non eccelso, fa risaltare in modo assoluto l'anima di chi suona

da chirarrista posso rispondere che suonare col plettro o con le dita è come suonare due strumenti diversi.... cioè, sempre chitarra è solo che si esprime in modo differente.....non è che uno è meglio dell'altro Clapton??? e che avete da dirgli??....è un signor manico con un tocco favoloso...guardate che fare millemila note al sec non significa essere bravi Steve Vai mi pare più un funambolo che un chitarrista.....certamente eccellente dal punto di vista tecnico ma quando sento il suono ed il tocco di Carlos Santana, di Ritchie Blackmoore o del nostro Francone Mussida (pfm) provo altre sensazioni p.s Django Reinhardt suonava col plettro.....aveva solo due dita buone nella mano sx (le altre due le ha perse in un incendio) ma faceva ugualmente delle cose paurose.....se nel dopoguerra è impossibile dire chi sia il migliore.....prima era lui di sicuro

...beh... Pino Daniele è un signor chitarrista

....si .... in effetti vorrei saperlo anche io

a prescindere dal fatto che piaccia o meno o che sia o no un fenomeno.... è comunque uno che ha studiato musica per 25 anni e che (aiutato da qualcuno?) è riuscito a combinare qualcosa..... sempre 1000 volte meglio della showgirl di turno che mostra le chiappe e che fa finta di cantare

sinceramente la sua musica mi trasmette belle sensazioni..... ascolto molti generi e non credo proprio che lui possa essere definito "classico"....anche perchè sono 70 anni che non esiste più nulla di simile sinceramente non ho apprezzato la sparata del grande maestro Ughi.....Allevi può piacere o meno ma anche nella critica c'è un limite alle parole la sua uscita mi sa di una grande rosicata

Giovanni Allevi non ha aspettato un giorno per replicare alla spataffiata di fango riservatagli da Uto Ughi a mezzo stampa. Riassumiamo per chi avesse perso la prima puntata. L'esperto maestro aveva detto testualmente del giovane prodigio della musica: "È un nano in confronto a Rubinstein, ma anche a Mina e Modugno. È grave che le istituzioni (Presidenza del Senato in primis) avvalorino un simile bluff, hanno ben poca cultura". Questa la carezza. Tra i pugni: "L'opera di Allevi è un furbo collage di nessun valore; in passato non sarebbe nemmeno entrato in Conservatorio. (...) Ho seguito il concerto natalizio e l'ho ascoltato incredulo fino alla fine. Ne sono rimasto offeso come musicista (...) La cosa che più mi dà fastidio è l'investimento mediatico che è stato fatto su un interprete mai originale e privo del tutto di umiltà (...) Le composizioni di Allevi sono musicalmente risibili". Questa la prima puntata. Dalle colonne della Stampa, è arrivata la replica. Il titolo è tutto un programma: "Caro Ughi, lei difende soltanto la sua Casta". Allevi va dritto al sodo: "A spartirsi la torta del potere musicale sono in pochi, una casta, impegnata a perpetrare la propria concezione dell'arte e la propria esistenza. È una lobby di potere fatta di protettori e di protetti, nascosti nelle stanze dei palazzi per molti irragiungibili. Dalla casta emerge sempre lo stesso monito: la gente è ignorante, noi siamo i veri detentori della cultura". Fino al carico da 90 finale: "Io, a differenza di lei, non ricopro alcun incarico istituzionale, non ho fatto intitolare nessun Festival a mio nome (...) Alla luce delle sue parole sembra paradossale che lei sia Presidente dell'Associazione Uto Ughi per i giovani". Uno pari, palla al centro. da Libero news

....a casa?? secondo me possono passare tutte e tre la prima partita, inoltre, è fuori casa l'unica che mi lascia qualche dubbio è la Roma, ma solo per la mentalità se le italiane dovessero riuscire a far bene (almeno pareggiare) nelle terre d'albione le inglesi avranno vita durissima qui da noi...specie a Torino e a Roma......l'Inter è invece più neutra rispetto al campo.....forse perchè è poco squadra e molto macchina

l'ultima pronuncia della Cassazione, infatti, è in tal senso viene punito a titolo di dolo indiretto chi si mette alla guida ubriaco e cagiona la morte o le lesioni di altre persone la ratio di tale sanzione, secondo la suprema corte, sta nell'accettazione del rischio compiuta dal soggetto nel momento in cui decide di guidare sotto l'effetto dell'alcool p.s. siamo già allo stadio della condanna quindi....