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v13

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  1. non c'è una definizione esatta di premium, ma temo che se ci fosse 164 non ci rientrerebbe. Aveva personalità e motori anche piuttsto potenti per l'epoca, ma non aveva né prezzi, né finiture, né optional particolari, né altri elementi che la rendessero esclusiva. Per il resto molto bella ancora oggi, soprattutto la prima serie con cerchi in lega da 16 pollici. PS: le minigonne della Quadrifoglio e Q4, invece, erano belle come un dito in un occhio ?
  2. non è un libro, quindi sarebbe OT, ma ricordo un documentario su Gianni Agnelli, credo che sia anche su Netflix. Va bene se volete vedere un po' di immagini d'epoca, ma per il resto non lo consiglio. Agiografico e superficiale. Meglio un libro! (e così ritorno in topic ) PS: sarebbe carino non linkare sempre e solo Amazon. Ci sono varie piattaforme italiane online che sarebbe bene appoggiare. Giusto per non dare l'impressione di essere un sovranista metto anche un link a una piattaforma della "perfida Albione" da cui compro ogni tanto libri stranieri perché i prezzi sono buoni e comprendono la spedizione: Bookdepository
  3. non escluderei che qualcosa del genere sia stato fatto per l'America Latina, in cui la Corsa A fu prodotta per tutti gli anni 90 e forse anche oltre
  4. e metterci solo un 5? gli 0 sono già i fanali :-D è o non è "il cinquino"? e così evitiamo pure l'effetto logo Audi
  5. la maggior parte, se non tutte, le trazioni anteriori dell'epoca con motori grossi avevano seri problemi di sottosterzo di potenza e/o reazioni allo sterzo (torque steering).
  6. senza contesto (luogo, date, valori assoluti/relativi, ecc.) questi dati non significano granché
  7. un dettaglio: Ohv vuol dire semplicemente valvole in testa, DOHC vuol dire bialbero in testa
  8. Beta 1ª serie --> 2ª serie 1438cc 90CV --> 1297cc 82CV 1592cc 100CV --> 1585cc 100CV 1756cc 110CV --> 1995cc 120CV si nota l'ampliamento della gamma, anche se di fatto le prestazioni rimanevano molto simili. Miglioravano invece i consumi. non era solo stessa cubatura, ma proprio stesso motore Lampredi bialbero con la stessa cilindrata e stessi alesaggio/corsa dell'originale sarei curioso di vedere i prezzi, ma ad ogni modo la Lancia Coupé 1300 entrò in listino con lo stesso 1297cc della berlina quando smiesero di produrre la Fulvia coupé e si trattava di coprire la fascia di mercato da notare che nel 1978 esce di produzione la berlina col bialbero 1297cc e la coupé adotta un bialbero 1.301cc, che non era il coevo monoalbero 1.301cc della Delta, che a sua volta era una versione rivista del 1.301cc monoalbero Fiat. Che caos!
  9. La spesa e il cibo a domicilio è tremendamente inefficiente per tutti. E in generale il commercio elettronico oggi è semi-selvaggio ed eliminare quello al dettaglio non favorisce un'economia sana e soprattutto distribuita. Personalmente spero finiscano i tempi delle grandi filiere iper-centralizzate che ammazzano i produttori, quindi lo strapotere sia dei centri commerciali che di un mostro logistico come Amazon. Non voglio tornare al passato del negozio famigliare di quartiere (giustamente del tutto obsoleto), ci vorrà creatività. Per esempio vedo un futuro nei mercati rionali modernizzati e legati a produttori regionali. E anche i servizi a domicilio non possono andare avanti senza valore aggiunto e con rider in semi-schiavitù.
  10. mi spiace, completamente in disaccordo. questo non è essere concreti: è non avere idea dell'importanza dei dati per lo stato moderno. affidare a Google / Amazon / Apple / Facebook questa faccenda è una mossa completamente suicida, e a maggior ragione perché non sapremmo MAI che dati useranno e anzi gli si dà carta bianca. Quando invece costruire una app intelligente potrebbe esssere l'inizio di una politica industriale digitale europea. È un'occasione d'oro, buttarla via è da pazzi. Tanto più che l'UE ha già incaricato report e pre-progetti di vario genere su una politica tecnologica (dati + IA) effettiva basata su "quality data". Che poi pensare che uno studio chirurgico della geolocalizzazione sia la soluzione del problema del virus, scusate ma mi pare pensiero magico. Ma questa è un'altra faccenda.
  11. non confondiamo le cose: - la possibilità di localizzare un dispositivo può essere uno strumento efficace, ma è un sistema di monitoraggio della popolazione e come tale è un'arma estremamente pericolosa - anonimizzare questi dati è meno facile del previsto (a causa anche dei metadati che li rendono utili) - la raccolta di dati di giganti come Google, Apple, Facebook è opaca perché il software che usano non è pubblico né lo sarà mai, per cui bisogna affidarsi al buon cuore di mega imprese straniere. In altri settori l'antitrust avrebbe agito per mooooolto meno. - ci sono vari progetti europei che stanno studiando metodi alternativi, se ci si affida per l'ennesima volta a Google Amazon Apple Facebook vuol dire essere masochisti Wi-Fi + GPS garantisce una precisione piuttosto alta, nell'ordine della decina di metri
  12. mi riferivo al fatto che il telelavoro per essere davvero sostenibile anche nel lungo periodo ha bisogno di case di un certo tipo, e quindi indirettamente delle città diverse, il che a sua volta potrebbe implicare un uso diverso di spazi pubblici e privati.
  13. per esperienza personale ti dico di no. io ho la fibra e non ho mai avuto problemi, ma so di tanti che fra infrastruttura non sempre ben tenuta, computer zeppi di porcheria e applicazioni online sempre più esigenti ogni tanto le difficoltà ci sono. sono d'accordo in Cina mi pare di aver letto che ci sono incentivi solo per l'elettrica
  14. il telelavoro è possibile e spesso auspicabile, anche perché permette molta più autonomia ai lavoratori e in teoria lima la smania di controllo dei capi, che invece devono imparare a essere bravi coordinatori. Tuttavia il telelavoro per essere possibile ed efficiente va insieme a una serie di fattori strutturali non sempre facili da gestire: 1) infrastrutture di comunicazione decenti, 2) architettura/urbanismo, 3) condizioni economico-giuridiche che lo rendano vantaggioso (per esempio non legare stipendio a orario, giusto per citare l'aspetto più evidente)
  15. se non ricordo male nella stessa prova (o era una separata) facevano un confronto con la CHT che allora aveva la stessa potenza (90CV) in un viaggio in Germania. Dicevano che la CHT andava benone, era comoda e consumava poco per un benzina, ma che la td i.d. consumava meno e aveva ripresa.
  16. e, come detto anche in precedenza, lunotto e parabrezza più inclinati, a vantaggio di abitabilità e sensazione di spazio, e a discapito di dinamismo della linea
  17. campione, ok che è il topic più ad alto rischio di tutto il forum ma certi concetti puoi esprimerli in modo più educato (mi riferisco ai vari epiteti disseminati qui e là nel corso della tua partecipazione al foro) giusto per farti capire che certe cose non sono solo fastidiose per i moderatori, ma anche per il resto di chi legge e magari ha voglia di imparare qualcosa anziché vedere la gara a chi la dice più grossa.
  18. @stev66 tu che ne sai (anzi credo che tu l'abbia già spiegato in un altra discussione) se ho capito bene il 1800 aveva stesso alesaggio di 1400 e 1600, giusto? E il 1300 (1297cc)? Stesso basamento dei fratelli maggiori? E che differenza c'era fra il bialbero 1592cc e quello 1585cc (sempre della Beta)? Immagino qualche ritocco minimo alla camera di combustione o al manovellismo, oltre a qualcosa della carburazione, forse.
  19. tra l'altro, da notare i rapporti del cambio. La 1600, per esempio, in autostrada alla velocità limite di allora (140 km/h) stava a oltre 4900 giri! Ricordo che con la 1300 si stava sui 100-110 (4000 giri circa) non tanto perché non facesse di più, ma perché diventava economicamente ingestibile...
  20. io ci ho fatto migliaia e migliaia di km su una 1300, anche se all'epoca non arrivavo manco ai pedali Mi dicono che per l'epoca non era sottomotorizzata, era nella media ed era più brillante delle diffusissime 131 1300 (almeno nella guida di tutti i giorni, poi le prestazioni pure non erano poi molto diverse). Certo, il motore della Beta era almeno il 1600, ma anche il 1300 si difendeva. PS: Quella di famiglia purtroppo una volta ebbe un problema grave: perdita dal tubicino della benzina con principio di incendio. Per il resto fece il suo sporco lavoro. Anche le tanto vituperate finiture "Fiat" ressero oltre dieci anni di maltrattamenti solo con qualche imperfezione (un sedile scucito, pseudocromature di certi dettagli interni secondari che si spelavano)
  21. sicuramente non era un rumore discreto trattoreggiava mica male io sono stato da passeggero su un'ultima versione anni '90. pochi km ma la sensazione è che viaggiasse discretamente bene.
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