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v13

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  1. ondata ormonale? mangiato pesante? colpo di calore?
  2. io ci ho fatto un paio di migliaia di km in extraurbano con guida fluida si fanno i 20km/l (dove con un piccolo diesel faresti i 25, per capirci) sulla brillantezza dipende dai punti di riferimento. Va un po' meglio rispetto per es. a una Clio 1.2 o a una Punto 1.2 dell'epoca, soprattutto se lo si stira un po' (gli altri sono 8v e oltre i 4500/5000 g/m fanno solo rumore)
  3. il 1.2 della Fiesta Mk5 non è né particolarmente assetato né particolarmente seduto rispetto a motori simili e ha il vantaggio di essere molto affidabile.
  4. mi sa che hai letto male. dice proprio che anche con una crescita molto ottimista avrebbe bisogno per decenni di enormi aiuti per pagare gli interssi dei debiti accumulati.
  5. io sto vendendo la mia Clio dci del 2002 a un po' meno di quello che vuoi spendere, buone condizioni, purtroppo siamo assai lontanucci
  6. non ho seguito tutte le fasi dei negoziati (ho anche altro da fare nella vita ), ma una riforma delle pensioni c'è stata, solo che la Troika ne vuole un'altra. Tsipras prima ha detto di no, adesso propone di farla però più scaglionata nel tempo. L'IVA alle isole la accetterebbe solo per le 3 grandi. Alcuni beni che attualmente hanno l'IVA più bassa li passerebbe all'IVA intermedia anziché la più alta (il che forse non è neanche sbagliato, non è che un bene può aumentare del 20% da un giorno all'altro). Insomma, a me sembra che banalmente sta cercando di negoziare condizioni accettabili. Molto più controversa la questione delle spese militari: in Grecia sono un 2,1% del PIL che per la media europea non è poco. Lì Tsipras voleva cedere ma l'esercito gli ha fatto capire che non era il caso (non so bene perché, se c'entra la frontiera con la Turchia, il controllo delle frontiere non EU, l'oligarchia militare o cosa) - - - - - - - - - - AGGIUNTA al messaggio già esistente - - - - - - - - - - sarebbe anche da capire cosa sta succedendo. perché le pensioni le stanno pagando regolarmente...
  7. ok sdrammatizzare va bene. se invece si pensa davvero che le cose stanno andando così per i cambiamenti di umore di un primo ministro, allora vuol dire essere un po' naif...
  8. Per farla brevissima: allo stato delle cose (tecnologia, leggi e dinamiche di mercato): prestazioni rispetto a emissioni, peso, efficienza. Le combinazione di uno o due cilindri in meno + elettronica + turbo sono più flessibili rispetto a 4 cilindri a parità di gamme di potenza. in assoluto hanno invece vari vantaggi, ma le auto bisogna omologarle con le leggi che ci sono e poi venderle a gente che le vuole. Comunque se ne è già discusso innumerevoli volte su questo forum.
  9. non condivido proprio tutto, ma mi pare un'analisi equilibrata Grecia, quando l'errore è nella diagnosi - Repubblica.it
  10. paradossalmente stai dando la ragione a Stieglitz (e altri): finalmente si ammette che è una questione politica prima ancora che economica. Quindi la tua soluzione POLITICA per un paese che in pochi anni ha perso il 25% del PIL sarebbero privatizzazioni a tappeto e perdita dei pochi asset disponibili (compresi emigranti che andranno all'estero) e altro debito (per pagare i debiti esistenti, mica per ristrutturazione dell'economia). Un'altra soluzione politica è una ristrutturazione del debito in modo che la Grecia sia davvero in grado di pagare il resto in tempi ragionevoli. All comes down to this.
  11. Joseph Stiglitz: how I would vote in the Greek referendum | Business | The Guardian
  12. PS: in una situazione storicamente completamente diversa, ma concettualmente non poi così dissimile, la Grecia nel 1954 cancellò il 50% dei suoi crediti di guerra nei confronti proprio della Germania!
  13. mi spiace, ma qui si continua a ignorare il ragionamento del governo Tsipras, a mio modo di vedere condivisibile (anche se non l'unico possibile, ovviamente). le misure indicate dalla Troika possono essere più o meno ingiuste, sicuramente alcune sono accettabili, altre meno. Ma la questione è ancor più di fondo. Accettare queste proposte significa non fare nulla per scardinare il meccanismo perverso di generazione di ulteriore debito. QUELLO è l'obiettivo del governo Tsipras. E strategicamente è l'unico modo per non riprodurre uno dei più gravi problemi strutturali della Grecia: non essere mai in grado di ripagare debiti che hanno alimentato se stessi, mangiandosi per altro una parte ENORME degli aiuti europei (che finiscono dritti a ripagare interessi e altri prodotti finanziari derivati). Poi a qualcuno va anche bene credere alla favola dei greci pigri, evasori e abituati a ricevere tutto dallo stato come se questa fosse l'unica spiegazione comprensibile... @Wilhem275: la massa in quanto tale è stupida e manipolabile per definizione, su questo sono d'accordo. ma riattivare le persone e coinvolgerli nelle decisioni è l'unico modo per riattivare un sistema democratico praticamente morto (hmmmm, qualcuno ha detto Italia?). Questo referendum è ovviamente una misura drastica e certamente ha un valore tattico come abbiamo già detto in questa discussione, ma sono meccanismi che IMHO vanno difesi sempre e comunque, soprattutto quando si vede la buona volontà di spiegare le questioni soggiacenti. PS: @MatteoB chi ti dice che io non sia di mezz'età e non abbia figli da mantenere?
  14. hai una visione talmente cinica e piena di pregiudizi che non saprei manco da dove cominciare. poi per carità, ognuno ha le sue opinioni e non sarà certo un foro di automobili che ce le farà cambiare
  15. ma fu anche perché sapevano che c'erano certe economie che avevano un grosso bisogno di prestiti e di prodotti a valore aggiunto. non c'è bisogno di essere sciacomichisti per capirlo c'era chi credeva sinceramente che i benefici dell'euro avrebbero appianato differenze (e in parte era vero), c'era chi chiudeva un occhio sulla Grecia perché era la porta sull'oriente e c'era bisogno di un cuscinetto, e c'era chi faceva semplicemente i propri interessi o di quelli delle grandi industrie del proprio paese (mica solo la Germania, anche l'Italia in cuor suo sperava di avere un ruolo industriale rilevante). sul referendum: di vantaggi personali di Tsipras (?) proprio non ne vedo nessuno all'orizzonte. sono proprio i miei amici greci a ricordarmi che il governo ha un indice di gradimento ancora più alto rispetto a subito dopo le elezioni. e per ultimo, sono proprio l'impossibilità tecnica di far uscire la Grecia dall'€ (si parlava di un € greco per transazioni interne) e lo scenario politico europeo molto delicato, che fanno sì che la Grecia sia sí una 600 che si sta schiantando contro un carroarmato, ma che questo carroarmato non può tollerare neanche un graffio alla vernice.
  16. Scusate, ma questa volta l'interpretazione di Wilhem275 è IMHO piuttosto sballata. A meno che non vogliamo credere alle caricature interessate fatte da vari giornali a propositodi Varufakis, Tsipras e compagnia ("inesperti", "infantili", ecc). Che questo referendum sia una mossa anche tattica, non ci piove. Il ragionamento di Tsipras e del suo governo è stato secondo molti il seguente: la Troika (cioé i burocrati europei + i governi europei affini ai burocrati) ha tutto da perdere dall'uscita dall'Euro della Grecia, non tanto per la Grecia in sé (2% del PIL EU), quanto per la solidità della moneta/mercato europeo. Un antecedente pericoloso: l'Europa è un castello di carte. Vedi prossimo referendum UK, difficoltà finanziarie di altri paesi, prossime elezioni in Spagna dove si dice che il tradizionale bipolarismo pro-burokratEU verrà spazzato via). Quindi visto che la Troika ha fatto la voce grossa e non ha accettato nessun'altra ricetta che non sia taglio sostanziale delle pensioni + aumento dell'IVA (entrambi temi chiave della campagna elettorale di Syriza), allora Tsipras ha preso una decisione rischiosa e ha giocato l'ultima carta: il referendum. Se vince il sì, il governo ne esce indebolito ma in un certo senso legittimato dalla dimostrazione di democrazia, coerente con i suoi ideali (il potere è del popolo e lo consulteremo sempre e per tutti i temi rilevanti). Se invece vince il no, l'Europa deve prenderne atto, le pressioni USA saranno più insistenti, e si riapriranno le negoziazioni da una posizione di maggiore forza. Chi dice che sia solo un giochino per rafforzare Tsipras in ottica di politica interna sbaglia di grosso, viste le enormi tensioni proprio interne che questa rischiosa strategia sta producendo anche dentro Syriza stessa. Rischiosa, però sicuramente non stupida. PS: ultima domanda. Ma se il PIL greco era così sballato, perché li hanno fatti entrare lo stesso? Sarà mica che a qualcuno gli conveniva pure?
  17. mi sa che se queste sono le basi rientriamo nel loop di una discussione di qualche tempo fa. @TonyH sul referendum: è ovvio che c'è una valutazione strategica nel convocare il referendum, però la giustificazione politica è solidissima: "noi siamo contrari, ma su una decisione di questa portata va consultato il popolo". Magari si facesse più spesso e fosse vincolante come lo sarà in questo caso! Il governo americano ha già fatto delle aperture sulla cancellazione della parte più odiosa del debito. Il Nobel dell'economia Stiglitz ha detto pubblicamente che le condizioni della Troika non sono accettabili. Ho la sensazione che chi non abbia niente da perdere sia proprio la Grecia. Curioso, visto che il GNP è solo circa il 2% del GNP europeo. E comunque, la questione è che il debito greco è impossibile da pagare senza impoverire e far colonizzare il paese. È stato fatto anche uno studio dettagliato su quali parti del debito possono essere ricusabili in modo giuridicamente accettabile. Sul fatto che le colpe vengono da lontano siamo d'accordo, sul fatto che non ha senso mettere una catena al collo della Grecia però mi pare che ci siano pochi dubbi, o almeno se fossi greco io non ne avrei.
  18. ecco, qualcosa forse si trova, ma purtroppo ci vuole un colpo di fortuna a trovarla vicino a casa. l'offerta è minima. quella trasformata a GPL poi la escludo di default (Honda+vtec+GPL=?).
  19. ma infatti sono in pochi in Grecia quelli che vogliono uscire dall'€, e non sono nelle stanze del governo, certamente non quelle del primo ministro né dell'economia
  20. Esatto! Infatti nel settore sta cominciando a prendere piede un'altra terminologia per definire imprese/servizi come Uber (o Airbnb, ecc): capitalismo "on demand". Con tutto ciò che ne consegue. La sharing economy rimarrebbe un'altra cosa molto diversa.
  21. ad ogni modo una prova dal vivo credo sia il modo migliore per verificare le differenze reali. Anche perché pare che le ultime versioni del motorino siano state leggermente affinate proprio nell'erogazione e vibrazioni (ma non saprei se anche per la versione a metano). Non puoi chiedere un appuntamento, anche non urgente (se puoi aspettare), magari a una concessionaria un po' più grossa?
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