v13
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grazie! dimenticavo un fattore importante: che giri con OS e software libero... quanto al Nook, un tablet / reader con una batteria che dura in condizioni ottimali 8h e ce ne mette 3 per ricaricarsi mi pare un po' inutile...
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per lavoro leggo molto e ho già un computer su cui fare il lavoro che richiede un minimo di processore. l'ideale per me sarebbe un reader o meglio ancora tablet con uno schermo relativamente grande (più di un kindle, per intenderci), con e-ink, a colori, con connessione wi-fi per eventuali link (ma non mi interessano altri servizi tipo email, FB, etc.), possibilmente con touch screen. ho leggiucchiato un po' in giro, ma qualcuno si azzarda a prevedere quando esisterà una roba del genere a prezzi umani?
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se rajoy tocca le pensioni cade il governo, nonostante abbia la maggioranza assoluta in parlamento. l'età pensionabile è a 67 anni. la pensione minima dal 2013 era già stata fissata a 350 €, mentre quella media erogata l'anno scorso mi pare fosse attorno ai 800 €. (e un affitto in spagna non costa mica meno che in italia....) senza contare che la disoccupazione giovanile su scala nazionale in spagna è del 40% (vado a memoria, potrei sbagliarmi) e secondo te chi è che li mantiene i giovini spagnoli? nonostante alcuni settori non ne stiano risentendo troppo, la situazione generale in spagna è molto molto seria.
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bisognerebbe chiederlo agli islandesi, non trovi? tieni conto che in Islanda hanno sbattuto fuori dalla politica a calci un paio di partiti maggioritari e hanno riscritto la costituzione per cercare di ricostruire lo stato su basi più giuste. in questo contesto anche un 10% in meno di reddito è IMHO una misura accettabile. In Italia la svalutazione, le tasse e la perdita di potere d'acquisto, che per altro sono in atto mica da stamattina, stanno pesando ben oltre il 10% del reddito pro-capite. ah, rimanendo in tema di dati puramente economici: il GNP registrerá quest'anno un +3% e anche il debito/GNP è al 65% (contro il 96% dell'Irlanda, per dire). la vera obiezione è che l'Islanda è un paese da 350.000 abitanti, però è un fatto che pare che almeno su scala ridotta un modello radicalmente alternativo possa funzionare. poi certo, se uno risponde "va beh" come fai tu, non ne discutiamo nemmeno...
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in spagna vari gruppi di cittadini (senza partiti o sindacati fra le palle), fra cui vari gruppi di avvocati ed economisti, hanno deciso di fare causa al direttore di Bankia, che fino a qualche mese fa era il forziere del partito di maggioranza nonché recentemente quotata in Borsa, e che oggi chiede 24 MILA MILIONI di € per non fare bancarotta (e farla fare alla Spagna). In realtà la causa la fanno all'ex direttore per "presuntos delitos societarios, falsedad documental, publicidad engañosa y administración desleal. Con il crowdfunding hanno raccolto 19.000 € in 12 ore (la causa ha un costo stimato di 15.000 €). non è che magari perdere 5 posizioni nel PIL pro capite non è poi un dramma? e che oltre al PIL esistono altri criteri per misurare una società che ha un futuro? e poi vorrei vedere il PIL dell'Italia o della Spagna fra un anno, dopo un botto paragonabile a quello che ha vissuto l'Islanda. e come commento finale, l'idea di denunciare qualche ministro, banchiere e via dicendo come han fatto in Islanda mi pare veramente il minimo per un paese civile (in Islanda almeno ci provano, neanche lì è poi così facile come sembra).
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immagino che tu abbia delle fonti inequivocabili a riguardo. ti dispiacerebbe postare qualche link? adesso sono al lavoro e non ho i link sotto mano, ma ci sono alcuni articoli del guardian, al jazeera e alcuni video del candidato Tsipras, in particolare quelli della sua recente visita in Francia, che mi pare spieghino la posizione del suo partito. la situazione è confusa ovviamente (giusto per dirne una: il partito comunista greco è contro Syriza e sicuramente contro l'euro), ma si tratta di capire alcune vie d'uscita senza fare sempre le solite generalizzazioni (i greci sono dei fannulloni, gli spagnoli hanno imbrogliato, ecc.)
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d'accordo, però il problema di solito è che mix fare fra le varie opzioni. e qui entrano questioni di politica economica e sociale, questioni elettorali e ovviamente questioni legate alla globalizzazione dell'economia, che evidentemente non è stata una trasformazione "neutra" propio per le ragioni che dice TonyH qui sopra. Se un paese possiede risorse proprie (soprattutto materie prima o processi ad alto valore aggiunto, sia in campo industriale che di servizi o del sapere), può fare un mix di un certo tipo, anche in caso di grave crisi economica. Un paese come l'Italia (o la Spagna o la Grecia) è relativamente debole in questo senso. Quello che mi pare di capire che voglia fare il blocco anti-accordo EU in Grecia non è tanto cancellare il debito perché sí, quanto piuttosto fare un ragionamento diverso: qual è il bene comune essenziale per essere una società libera e sana, cioé in grado di produrre in modo sostenibile? probabilmente non ridurre i cittadini sul lastrico e crecare di ricostruire in modo diverso la produzione. questo implica non ammazzare di tasse di nessuno dei tre tipi menzionati prima, e quindi inevitabilmente ridurre drasticamente il costo dei debiti pregressi (interessi). Un processo simile è avvenuto in vari paesi del centro e sud America. Correggetemi se sbaglio.
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io ho esigenze simili e uso spesso un Honda SH (quindi ruote grandi), però nel sottosella non ce ne entra manco uno di casco
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che per altro i vertici non dimissionari hanno detto che NON restituiranno perché li considerano un investimento non un salvataggio (o nazionalizzazione)
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perchè a torto o a ragione il partito Syriza non ha voluto fare accordi con quelli che ritiene i principali responsabili della situazione economica (Nuova Democrazia, il partito conservatore) o i responsabili di un accordo suicida (il Pasok, centro-sx), facendo capire che semmai li farà, li farà partendo da una posizione di maggiore forza relativa. i nazi-fascisti di Alba Dorata sono attualmente il sesto partito e rifiutano l'euro.
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ok che siamo in un foro di macchine, ma sta cosa che i greci sono tutti degli scansafatiche, imbroglioni e mo' pure c.glioni è un po' stucchevole. al di là delle sparate da giornaletto rosa della maggior parte della "stampa" nazionale, mi pare che nessuno dei primi 4 partiti greci proponga l'uscita dall'euro, anzi, difendono a spada tratta la necessità di rimanerci, ma non a condizioni che sotto l'etichetta dell'austerità mandino letteralmente per strada centinaia di migliaia di persone. Semmai mi pare vero il contrario, che c'è una parte del mondo finanziario a cui non dispiacerebbe affatto vedere la Grecia fuori dall'euro, con la conseguente trasformazione dell'euro in una specie di accordo sul cambio.
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il 2.0 turbo è lo stesso che hanno poi montato sulla 9.5 prima serie?
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non capisco e contesto l'intervento di censura dei moderatori! con una panda 750 è impossibile superare i limiti di velocità! (io ci ho imparato a guidare e oltre i 125-130 non andava, esattamente come da dati dichiarati).
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per quel che ricordo (e fatta la tara con il fatto di avere 18 anni e per la prima volta una macchina tra le mani) direi che il fire 750, se in temperatura, saliva più che volentieri di giri compatibilmente con i suoi 34 cavalli questo da regimi medio bassi fino a regimi medio alti, poi sì si sedeva. paradossalmente la Y10 1.1 (seconda serie), che aveva tutt'altro motore e prestazioni, ma con iniezione elettronica, era molto più normale, non so come dire.
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confermo tutto evoluzione automobilistica famigliare: panda 30 1981 > 750 fire 1987 > y10 1.1 i.e. "igloo" 1993 (ma comprata usata nel 2000) ho guidato qualche volta una 769cc aste e bilanceri e nonostante le prestazioni uguali sulla carta, la differenza era notevole. il Fire a caldo non vibrava, prendeva giri rapidamente e aveva anche un rumorino gradevole ai regimi medi. per contro da freddo era un disastro, praticamente d'inverno i primi minuti si guidava con la levetta dell'arricchitore della miscela (l'"aria") (in compenso anche a -10º bastava tirare l'"aria" al max e si accendeva al primo colpo) il salto alla cuginetta ricca si sentí tutto: sedili anteriori migliori (dietro era esattamente uguale), la trasmissione un altro pianeta, motore molto più rotondo e, complici le ruote più larghe (con cerchi in lega), diventava anche sicura in curva e sul bagnato e ci facevo lo stesso i 20km/l come sulla cugina povera. però la panda aveva il fascno della macchina su cui hai imparato a guidare. PS: ovviamente la panda era senza contagiri, per cui mi ero imparato a orecchio e con qualche calcolo i regimi corrispondenti alla veocità in ogni marcia. se non ricordo male la seconda era da 10km/h a 1000rpm o giù di lì, la 4ª da 25km/h... Insomma guardavi il tachimetro ed era come leggere il contagiri! che tempi....
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mi spiace, ma le analisi approfondite ci vogliono sempre sennò non si va da nessuna parte poi, non è "un paese in cui sono state nazionalizzate le industrie straniere": sono state ritirate alcune concessioni ad una di varie imprese operanti in un settore strategico (nazionale e internazionale) come quello energetico, basato strutturalmente sulle risorse naturali di un paese, quindi su un bene pubblico. e infine, "nazionalizzare" vuol dire pagare comunque l'indennizzo stabilito dalla legge, in questo caso il trattato bilaterale fra spagna e argentina (stipulato se non sbaglio proprio sotto il governo Aznar, guarda un po'). poi ci sono da parte del governo argentino mille manovre per pagare il meno possibile e sicuramente c'è anche un aspetto politico di fondo (che comunque c'è sempre, anche quando si fanno le liberalizzazioni sottocosto per gli amici). in ogni caso mi sembrava giusto mettere il tutto un po' più in prospettiva.
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OT: prima di tutto non è successo da un giorno all'altro, solo i giornali scandalistici (=90%) l'hanno messa giù in quel modo. poi, non so cosa sai tu di argentina e altri paesi dell'america centro-sud, pure con profili molto diversi fra loro, ma se gli investimenti esteri a cui tutti bramiamo sono come quelli di Repsol (esportazione della ricchezza, ogni tipo di trovata - legale e no - per non pagare tassse dovute, accordi perennemente non rispettati, ecc. ecc.), sinceramente meglio provare un'altra strada per quanto incerta e rischiosa possa essere. la differenza tra un paese apparentemente allo sbaraglio e un paese che cerca di ristrutturare la propria politica economica potrebbe farla la coesione continentale. fine OT
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ma come fa a stare in strada con un V12 da 600CV?? io la ricordo ancora quando da piccolo mi ci portavano in montagna, un 2.400 diesel da 72 CV, noi bambini seduti dietro sulla panchetta nel bagagliaio, era un'avventura!!
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- classe g 2012
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ok rivedere l'asset allocation, però quando una casa ereditata non la vendi neanche (abbondantemente) sottoprezzo causa esplosione di costruzione del nuovo e crollo del mercato dell'usato, come cambieresti la famosa allocation? giusto per non fare accademia, sto parlando di caso reale in pieno centro di capoluogo di provincia del nord-est. primo tentativo di vendita anno 2007.
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anche disposizione contagiri e tachimetro è diversa e c'è più spazio fra i due strumenti
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ovviamente il "like" è per la sensibilità e l'onestà del tuo commento
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Solo un appunto. Favorire l'ascesa sociale in base al fattore reddito o guadagno o addirittura spesa (consumi) è suicida e porta inevitabilmente a quello che abbiamo già: gap sociale, monopolio o cartelli, tendenza alla corruzione. Certo, si possono aggiungere correttivi, ma strutturalmente esiste una tendenza di quel tipo. È per questo che quasi tutti preferiscono parlare di difesa della "mobilità" sociale, che implica una società in cui uno può emergere (sia in senso economico che in senso di prestigio, rispetto, credibilità, innovazione, invenzione, ecc.) o anche solo semplicemente muoversi orizzontalmente in relativa libertà seguendo percorsi personalmente gratificanti (cambiare tipo di lavoro, seguire un altro membro della famiglia che si sposta per lavoro, imparare cose nuove, ecc. ecc.). Tagliando con l'accetta, basare tutto sul successo economico è deleterio e controproducente, sia a livello personale che collettivo.