Quando leggo questi thread mi caricate sempre di positività verso il futuro, una cosa incredibile, indeed
Eppure c'è un'Italia industriale che funziona, abbiamo delle realtà molto importanti, penso alla Guaber che opera nel campo dei detergenti; a tal proposito c'era una puntata del programma "L'Italia che funziona", lo fan sempre il venerdì sera su Italia 1 tipo alle 23, ed è condotto da questa tizia qui:
Xenia Tchoumitcheva
Ecco, lì possiamo vedere l'altra faccia della medaglia, quella che ti fa dire "caz siamo ancora forti, possiamo farcela"... Io penso, spero, che esistano tutt'oggi degli Adriano Olivetti, con una lungimiranza senza limiti: basti guardare com'erano strutturate le sue fabbriche, o all'idea superba di creare degli showroom in luoghi esclusivi 50 anni prima degli Apple store, come il Negozio Olivetti in piazza s. Marco a Venezia, splendida realizzazione di Carlo Scarpa..
L'Italia dell'auto dovrebbe richiamare a sé tutti i suoi talenti dispersi: quanta gente ex Fiat c'è a Wolfsburg? Per non dire del buon Chris Bangle...
Il messaggio che dovrebbe passare è che l'Italia, con tutto il suo heritage, è il posto migliore su cui investire per produrre, ma finchè tra il mondo reale e quello politico sussisterà l'incomunicabilità (perchè così è, secondo me, vivono in un mondo parallelo), non si farà molta strada, a parte qualche caso eclatante di carismatico imprenditore...