In effetti potevano risparmiarsi di regalare gratis un giornale che non c'entra proprio niente con i motori.
Ho l'articolo proprio sotto mano.
"...Non c'era la marmitta catalitica, Fiat, Peugeot e Renault remavano da alleate contro il catalizzatore, 'per evitare che l'Europa accettasse di dotare i motori di un depuratore catalitico, così costoso e non necessario'. Fu la Ford, nel 1987 a diffondere uno studio nel quale si ammetteva la responsabilità delle auto nell'inquinamento urbano e si proponevano i rimedi più efficaci. Chi scrive fu il primo a pubblicarlo, ma a Torino storsero il naso. Pensare che, a quei tempi, le città erano davvero inquinate e la preoccupazione n.1 degli ecologisti più integralisti era il piombo. E quindi sul banco degli imputati sedeva la benzina e - di conseguenza - i petrolieri, da sempre nell'occhio del ciclone. Eliminato il piombo, nel 1986, quegli ecologisti si ritennero soddisfatti. Ma cadevano dalla padella nella brace: non si erano accorti che il piombo è tossico, ma non è cancerogeno, mentre il benzene - che venne aggiunto in quantità almeno 100 volte maggiori rispetto al piombo - è il più potente fattore scatenante per una ventina di tipi di tumori. E giunsero a chiedere, nonché ad ottenere, la detassazione della benzina senza piombo - ribattezzata taumaturgicamente 'verde' - e a pretenderne l'impiego anche nelle vetture prive di catalizzatore. ...".
Pagine 49-50 di "AUTO" Aprile 2005 speciale 20 anni.