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DIRE) - ROMA- "Non c'era nessun problema di regole, il problema era di parita'". Romano Prodi commenta cosi', prima di abbandonare gli studi della Rai, l'andamento del faccia a faccia con il suo avversario Silvio Berlusconi. "Con i tempi cosi', ben contingentati, c'e' stata una certa parita' tra i due contendenti. Il sistema di tempi uguali per tutti e' un sistema di per se' di uguaglianza. Se non gli piace l'uguaglianza non gli piace neanche questo sistema". Alla domanda 'chi ha vinto?' il Professore sorride e, prima di infilarsi in macchina risponde: "Ditelo voi".
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ed ha ragione...dai su...non riuscivqno nememeno a finire un concetto...molto meglio le vecchie sfide alla matrix per intenderci....assurda la postilla di non poter essere inquadrati quando non si ha la parola...
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condivido questa analisi...e cosi' anche la stampa al momento...
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io sempre 50 me ne sono beccati albizzie per aver chiesti delucidazione in merito alla chiususra del post...che volemo fa'?Albizzieeeee......
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FERRARI: MONTEZEMOLO, E' STATA UNA REAZIONE STRAORDINARIA = (AGI) - Bologna, 14 mar. - "Sono stato molto contento di vedere una straordinaria reazione". Cosi' il presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo ha commentato con i cronisti a Bologna, a margine del Saie Due, il secondo posto della Ferrari in Bahrein. Montezemolo ha detto che si aspettava questa reazione perche' conosce i suoi uomini. "Me l'aspettavo - ha commentato - ma il giudizio della pista e' molto importante. Mi e' dispiaciuto solo quella mezza macchina di distacco perche' noi corriamo sempre per vincere, ma va bene cosi'". (AGI)
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TORINO 2006: PARALIMPIADI, PARENTE BRONZO ANCHE IN SUPER G = BIS PER LA MILANESE NON VEDENTE DOPO PODIO IN DISCESA LIBERA Sestriere, 14 mar. (Adnkronos) - Seconda medaglia per l'Italia, sempre di bronzo e sempre per merito di Silvia Parente, alle Paralimpiadi di Torino 2006: la sciatrice non vedente milanese e' giunta terza questa mattina al Sestriere nel Super G femminile per disabili visivi, bissando la medaglia conquistata nella discesa libera. La Parente e' giunta con un ritardo di 2''55 dalla vincitrice, l'austriaca Sabine Gasteiger, ed e' stata preceduta anche dalla ceca Anna Kuliskova (argento).
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eh vabbe'...ma stavolta hanno bruciato pure un 330d e90...eh no..questa nn gliela perdono uba'....
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no no...contro la violenza nel cdl c'e' piena unione...passami il termine , oltretutto le divergenze costeranno care al paese quando avremo un susseguirsi di crisi di governo come tradizone del csx
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mi riferivo all'incompatibilita' di pensiero tra i vari partiti dell'unione....
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CENTRI SOCIALI: BERTINOTTI A D'ALEMA, INGERENZA INOPPORTUNA ATTACCO A CARUSO E' CONSEGUENZA CATTIVA CULTURA POLITICA (ANSA) - ROMA, 14 mar - ''Sono in radicale dissenso dalla formula usata da D'Alema e trovo inopportuna ed inelegante questa ingerenza nelle scelte di un partito alleato'': Fausto Bertinotti, segretario del PRC, critica ai microfoni di Radio Radicale la posizione espressa dal presidente dei DS che si e' detto contrario alla candidatura di Caruso. Bertinotti esprime ''tutto'' il suo ''fastidio di fronte al coro delle destre e che ha trovato ascolto nell'Unione rispetto a questo problema''. Secondo Bertinotti ''l'attacco a Caruso e' la conseguenza di una cattiva cultura politica''. Il segretario del PRC sottolinea che Caruso ha smentito l'intervista oggetto delle critiche, ha espresso una netta posizione contro la violenza e quindi - dice - di cosa lo si accusa? Qui c'e' una cosa orribile che e' quella di attribuire ad una persona le caratteristiche di un movimento, criminalizzare una persona per criminalizzare il movimento stesso e' questa la manifestazione di una cultura autoritaria''. Quanto agli episodi di Milano Bertinotti ricorda che ''tutti i candidati del PRC si sono espressi contro, senza se e senza ma, la violenza. Quindi - afferma - il discorso e' chiuso per chiunque non voglia fare una speculazione''. E al cronista che lo incalza sulla posizione espressa da Caruso a proposito degli episodi di Milano per i quali si e' detto determinato a chiedere un'amnistia Bertinotti irritato risponde: ''su questo punto il discorso e' aperto. Sui diritti e sulle pene si puo' essere piu' o meno garantisti. Vuole istituire il reato di opinione?''.(ANSA). e siamo alle solite....
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da quanto è che sapete che storace è stato mresso sotto inchiesta?!!?!? Da qualche giorno....... PECCATO CHE D'ALEMA SE NE USCì QUALCHE SETTIMANA Fà A MATRIX PARLANDO CON FINI!!! DIFATTI IERI SERA FINI HA DETTO "MA COME FACEVA A SAPERLO SE è USCITO SOLO DA DUE GIORNI!?!? DIFATTI IO NON SAPEVO COSA INTENDESSE QUANDO PARLO DELLO SPIONAGGIO DI STORACE!!!"....Mentana ha rimandato in Honda il video di D'Alema.... scusate il maiuscolo ma non mi va di riscrivere....
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inutile?e' informazione quella vera non quella che fate voi...e cmq le decisioni dei mod non possono essere contestate...per una richiesta di spiegazioni senza provocazioni a differenza della tua da albizzie io ne ho presi 50 di pt di warn...tu solo 10 e ti lamenti pure?
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G8, il processo a 25 no global potrebbe fermarsi Il dibattimento potrebbe slittare di sette mesi o, addirittura, ricominciare tutto da capo Il presidente del collegio giudicante Devoto subentra al Csm a un collega Genova Era stato il primo processo a iniziare e rischia di essere il primo a fermarsi per sette mesi o, addirittura, di dovere riprendere da capo. Il processo è uno dei tre per i fatti già a giudizio del G8 del 2001, a carico di 25 no global accusati a vario titolo e con diversi livelli di responsabilità, di devastazione, saccheggio, lesioni, danneggiamenti, resistenza a pubblico ufficiale e altri reati. La notizia rimbalza dai siti e dai forum di varie componenti del Csm. Il presidente del collegio giudicante, Marco Devoto, subentra al Csm al posto di Lanfranco Tenaglia (della componente di Unicost, eletto nel Veneto) dimissionario in quanto contattato dalla Margherita per le elezioni. Devoto era risultato primo dei non eletti e aveva mancato il Csm per una manciata di voti. Con le dimissioni di Tenaglia subentra, sia per il rispetto del mandato ricevuto dai colleghi, sia perché la sua rinuncia alterebbe la composizione "politica" delle componenti della magistratura (anche Devoto è di Unicost). Dopo il passaggio di Devoto per il processo ai no global le ipotesi sono due. La prima: il mandato di Devoto scadrà a luglio quando ci saranno le nuove elezioni per il Csm. La prima volta battuto sul filo di lana da Claudio Viazzi (rientrato al Tribunale Civile di Genova, esponente di Magistratura Democratica), Devoto potrebbe non essere sostituito nel collegio con il processo rinviato a settembre, considerato che ad agosto scatta la sospensione feriale che termina a metà settembre. La seconda: Devoto viene sostituito in via definitiva o con un magistrato applicato "ad hoc". In questo caso dovrà essere richiesto alle parti (difesa e accusa) di dare il proprio assenso all'utilizzo degli atti sinora svolti, con un lasso di tempo utile al nuovo giudice per "aggiornarsi" nella causa. In questo caso ci deve essere l'unanimità di consensi. Basta una sola opposizione per fare riprendere il processo dall'inizio. Un'ipotesi "subordinata" potrebbe vedere lo stralcio delle posizioni dissidenti dall'ok alla prosecuzione del processo. Ma i precedenti genovesi in materia depongono in senso contrario. Nei maxi processi del caso del colonnello Michele Riccio (il primo procedimento sui cosiddetti "marescialli" fu presieduto e portato a sentenza da Devoto) e in una delle costole del procedimento di Assicuropoli, i processi sono ripartiti da zero. Nello stralcio di Assicuropoli, il pm Federico Panichi ha sollevato anche un'eccezione di incostituzionalità sull'azzeramento del processo e il caso è ora pendente alla Consulta. La ventina di difensori degli imputati del processo no global per ora non ha espresso posizioni ufficiali. Ci sarebbe chi è favorevole al rinvio a settembre perché giudica la presidenza Devoto di assoluta garanzia la conduzione processuale sinora svolta. Altri sono contrari alla deroga, quindi per l'azzeramento del procedimento. L'unica cosa certa, per ora, è che l'udienza del 28 febbraio è già stata rinviata. Marco Devoto, originario di Chiavari, impegnato da anni nel volontariato sociale cattolico, era stato con Francesco Lalla e Adriano Sansa uno dei cosiddetti "pretori d'assalto" degli anni Settanta. Uno dei suoi primi procedimenti più noti fu quello con la Coca Cola sul banco degli impuati. Marcello Zinola 19/02/2006 margherita uba'...pensa un po'...
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(ANSA) - ROMA, 14 mar - La querela e' stata presentata nei confronti del quotidiano ''La Stampa''. Secondo quanto si e' appreso nei prossimi Storace tornera' in Procura per presentare una analoga, seconda denuncia, stavolta nei confronti di un altro quotidiano, ''la Repubblica''. (ANSA).
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Apc-G8/ GENOVA, RINVIATO A SETTEMBRE PROCESSO NO GLOBAL Presidente Devoto lascia per Csm Genova, 14 mar. (Apcom) - E' stato un rinvio annunciato. Il presidente della Seconda sezione del Tribunale penale di Genova, Marco Devoto, ha sciolto la sua riserva che stamane ha annunciato il rinvio del dibattimento che ormai da sei mesi era in corso per giudicare 25 manifestanti no global accusati di devastazione e saccheggio durante il G8 del luglio 2001 a Genova. Il presidente Devoto infatti ha optato per un seggio al Csm (Consiglio superiore della magistratura) liberato da un componente candidatosi alle prossime elezioni politiche. Così sfumano e restano sospesi sei mesi di interrogatori, testimonianze e prove documentali. Una 'morte annunciata' che comunque era destinata ad avverarsi dato che oltre a Devoto anche i due giudici a latere erano e sono in predicato per nuovi incarichi: insomma si è perso un sacco di tempo. Tanto più che gli ultimi avvenimenti accaduti a Milano due giorni fa, con l'arresto di 35 manifestanti violenti autorizzato dalla magistratura inquirente è in qualche modo collegato con il procedimento che era in corso a Genova. Due degli arrestati infatti sono anche imputati a Genova e tra loro spicca soprattutto il nome di Marina Cugnaschi, una delle principali esponenti del cosiddetto fronte anarchico-insurrezionalista.
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si infatti le ritengo molto utili per meglio comprendere le situazioni....
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come non si vergognano...mah... (ANSA) - BOLOGNA, 13 MAR - Alcune decine di giovani, attivisti del collettivo 'Crash' e legati a realta' No Global, sono scesi in piazza nel tardo pomeriggio per una manifestazione davanti alla Prefettura di Bologna, in solidarieta' ai 'compagni' arrestati dopo gli scontri di sabato a Milano. Il presidio, che a quanto si e' appreso non era stato annunciato, ha bloccato la piazza Roosvelt, dove si affaccia anche la Questura, e numerosi agenti si sono posizionati davanti all'ingresso del Palazzo del Governo. I manifestanti, che secondo fonti di polizia sarebbero una cinquantina, hanno esposto striscioni con la scritta 'Liberi tutti' e gridato slogan sullo stesso tema. (ANSA)
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il vero problema e' la sentenza d'assoluzione per i motivi che tutti conosciamo non la legge... INAPPELLABILITA': DA MILANO A CONSULTA ATTI TERRORISMO /ANSA PECORELLA, I FASCICOLI FARANNO UN VIAGGIO INUTILE (ANSA) - MILANO, 13 MAR - Nel giorno in cui il presidente della Commissione Giustizia della Camera, Gaetano Pecorella, tiene a Palazzo di Giustizia di Milano un convegno sulla legge sull' inappellabilita' di cui e' relatore, i giudici milanesi incaricano la Consulta di verificare se questa risponda al dettato costituzionale. E in un processo delicato, a carico di cinque islamici assolti in primo grado dall'accusa di Terrorismo internazionale (270 bis c.p.) e condannati, invece, per reati minori, come il traffico di documenti falsi. I giudici della Terza sezione della Corte d'assise d'appello di Milano, presieduti da Santo Belfiore, che gia' aveva assolto altri imputati di terrorismo internazionale con motivazioni che avevano causato polemiche (aveva sostanzialmente confermato l' assoluzione disposta dal gip Clementina Forleo che aveva operato la distinzione tra ''terroristi'' e guerriglieri''), hanno ritenuto ''rilevante'' nel processo e ''non manifestamente infondata'' l'eccezione sollevata dal sostituto pg, Isabella Pugliese, e hanno 'congelato' il processo, in attesa di un pronunciamento della Corte Costituzionale. L'articolo 593 del Codice di Procedura Penale, cosi' come riformato dalla cosiddetta legge Pecorella, secondo i giudici milanesi ''solo apparentemente soddisfa l'esigenza di parita' garantita'' dall'articolo 111 della Costituzione, poiche' prevede ''al primo comma la possibilita' del pubblico ministero e dell'imputato di proporre appello avverso le sentenze di condanna; e al secondo comma la limitazione di tale diritto di appellare avverso le sentenze di proscioglimento solamente se il pubblico ministero o l'imputato appellante abbia chiesto una prova nuova e decisiva''. Questo dimostra che la parita' tra pm e imputato ''e' solo nelle parole usate dal legislatore e non nelle situazioni processuali cui le parole si riferiscono''. Le nuove norme, inoltre, secondo i giudici milanesi, ''sono di dubbia legittimita' costituzionale anche sotto il profilo del contrasto con il principio di ragionevolezza, implicito in quello di uguaglianza'', regolato dall'articolo 3 della Carta costituzionale. Questo perche' ''non sembra ragionevole'' l' abolizione del diritto del pubblico ministero di impugnare sentenze di assoluzione, ''mentre e' mantenuto il diritto dell' imputato di proporre appello contro le sentenze di condanna''. La parita' delle parti sarebbe effettivamente realizzata, ''se il legislatore avesse previsto la non impugnabilita' di tutte le sentenze (di condanna e di proscioglimento)'' sia da parte del pm che da parte dell'imputato, ''con cio' abolendo totalmente il giudizio d'appello''. Una scelta ''che potrebbe piacere (perche' assicurerebbe una maggior speditezza dei processi) o non piacere (perche' eliminerebbe la possibilita' di correggere eventuali errori del giudice di primo grado): certamente, pero', rientrerebbe nella discrezionalita' del legislatore e risponderebbe alla Costituzione. I giudici citano, inoltre, le ''asimmetrie'' tra accusa e difesa rilevate dal presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi nel suo messaggio con cui rinvio' alle Camere la prima versione della legge. Questa, pero, per i giudici, dopo i rilievi del capo dello Stato, ha subito una ''modifica solo apparente'' in relazione alla parita' tra pm e imputato. Pecorella, da parte sua, ritiene che la decisione dei giudici milanesi, e di altri prima di loro, comportera' ''un viaggio inutile dei fascicoli dei processi, oltre che ritardare i tempi dei processi stessi''. La parita' di cui parla l' articolo 111, infatti, ''riguarda il momento della formazione della prova, cioe' le parti devono avere gli stessi diritti e lo stesso intervento nella formazione della prova e non certamente l'identita' di diritti tra pubblico ministero e difesa, perche', altrimenti, se cosi' fosse, anche la difesa potrebbe pretendere di avere le intercettazioni telefoniche e di avere al proprio servizio la polizia giudiziaria o altre amenita' di questo genere''. Oltre a questo, ha fatto rilevare Pecorella, ''la Corte Costituzionale ha gia' deciso precedentemente, in una situazione in cui il pm non poteva appellare e l'imputato si', che questo non contrasta con il principio di uguaglianza ed e' quindi compatibile con la norma costituzionale''. (ANSA).
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Torino, 13 mar. (Apcom) - Il medagliere delle Paralimpiadi Invernali di Torino 2006 dopo la terza giornata di gare. Nazione Oro Argento Bronzo Totale Francia 4 - 3 7 Russia 3 5 2 10 Ucraina 3 4 3 10 Germania 3 3 3 9 Usa 3 1 - 4 Canada 1 2 - 3 Austria 1 1 3 5 Giappone 1 1 1 3 Polonia 1 - 1 1 Bielorussia - 2 - 2 Australia - 1 1 2 Norvegia - - 2 2 Italia - - 1 1 Slovacchia - - 1 1
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CENTRI SOCIALI: MAZZUCA (QN), CONFERMO INTERVISTA A CARUSO IERI TRE LE TELEFONATE AL LEADER NO-GLOBAL, DUE A BUON FINE (ANSA) - ROMA, 13 MAR - ''Mi fido del collega, di cui sono garante, e che ieri ha fatto tre telefonate a Caruso: la prima alle 18.00, la seconda alle 19.25 e la terza, andata a vuoto, alle 20.30''. Il direttore del Quotidiano Nazionale, Giancarlo Mazzuca, conferma l'intervista del corrispondente da Napoli, Nino Femiani, a Francesco Caruso, esponente dei no global e candidato di Rifondazione, che in mattinata aveva smentito di averla rilasciata. ''Le dichiarazioni di Caruso non sono certo una novita' - sottolinea lo stesso Mazzuca - dal momento che l'8 marzo in un'intervista al Corriere del Mezzogiorno l'esponente no global aveva detto che 'se il centrosinistra non si vuole ritrovare un suo deputato in galera deve provvedere all'amnistia''. ''D'altro canto - conclude il direttore - tra il nostro corrispondente da Napoli e Caruso c'e' un contatto molto forte non e' certo la prima volta che si parlano''. (ANSA).
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CENTRI SOCIALI: ACCESA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO A MILANO LEGHISTI MANIFESTANO DAVANTI A PALAZZO MARINO (ANSA) - MILANO, 13 MAR - 'Leoncavallo a lavorare'': con questo slogan una ventina di giovani leghisti hanno interrotto per qualche minuto il consiglio comunale di Milano, che stava discutendo sulla guerriglia urbana di sabato scorso a Milano. Il dibattito, introdotto da una relazione molto dura dall'assessore alla sicurezza Guido Manca, ha registrato toni molto accesi e di forte contrapposizione tra le forze politiche. I giovani leghisti avevano tenuto un presidio fuori da Palazzo Marino, prima dell'inizio dei lavori. Oltre a lanciare slogan anti-centri sociali avevano esposto anche uno striscione verde: ''La gente lo vuole, delinquenti sociali in galera''. Secondo il capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino, Matteo Salvini, che ha depositato una mozione per chiedere lo sgombero di tutti i centri occupati abusivamente, ''gli arrestati dopo le violenze di sabato pomeriggio meriterebbero quanti piu' anni di galera possibile e magari anche po' di lavori socialmente utili''. Ma la condanna leghista e' altrettanto dura nei confronti ''di quei personaggi che hanno protetto, ex prefetto in primis, queste frange di teppisti''. Secondo Massimiliano Orsatti, segretario provinciale della Lega Nord, ''Penati oggi pomeriggio e' stato fischiato dai commercianti di Corso Buenos Aires da cui si era recato per portare la sua solidarieta'''. Segno, secondo Orsatti, che ''la gente ha capito le connivenze tra la sinistra istituzionale e queste frange''. ''Per questo - ha concluso - ''credo che Prodi e i suoi alleati non verranno alla manifestazione di giovedi' sera: temono di essere accolti da lanci di uova''. (ANSA).
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FIAT: MARCHIONNE, VERSO NUOVE ALLEANZE, BENE VENDITE/ANSA A GINEVRA AD DEL LINGOTTO PARLA CON MOLTI COSTRUTTORI (ANSA) - GINEVRA, 1 MAR (dall'inviato Claudio D'Amico) - Sergio Marchionne non sta fermo un attimo. I concorrenti gli vogliono parlare, lui vuole parlare con loro. A Ginevra, dove domani verra' ufficialmente inaugurato il salone dell' automobile, la piu' importante rassegna continentale, l' ad del Lingotto ha tessuto la tela per nuove intese mirate. Ed oggi, davanti ai giornalisti italiani che lo hanno inseguito per tutto il giorno nei vari stand, non ha potuto negarlo: ''Entro la fine del secondo trimestre del 2006 avremo novita' sul fronte di nuove alleanze industriali'' ha precisato. ''Stiamo parlando con tutti quanti - ha aggiunto - perche' siamo un gruppo internazionale, lavoriamo con tutti. Per la fine del secondo trimestre qualcosa avremo''. Un atteggiamento, quello di Marchionne, che e' stato premiato da Piazza Affari, dove la Fiat e' salita dell' 1,09% a 9,179 euro. Tra l' altro, proprio oggi l' amministratore delegato del Gruppo torinese ha perfezionato un' alleanza preparata nello scorso mese di ottobre. ''Fiat Auto e Suzuki Motor Corporation - ha ufficialmente detto l' azienda - hanno firmato un accordo di licenza per la produzione da parte di Suzuki dei nuovi motori diesel 2.0 JTD Multijet sviluppati da Fiat, rispondenti alle future norme Euro 5 sulle emissioni''. Il tutto sulla scia di un mercato italiano che continua a dare soddisfazioni al Lingotto, che conferma cosi' sempre di piu' i passi avanti commerciali dettati dalla strategia del manager italo-canadese e del presidente Luca Cordero di Montezemolo. Il Gruppo Fiat ha infatti immatricolato a febbraio 64.600 auto, segnando un incremento del 12,42% rispetto allo stesso mese del 2005 in cui il gruppo torinese aveva immatricolato 57.458 unita'. A gennaio, invece, il settore auto del Lingotto aveva immatricolato 73.131 auto, con un incremento del 23% rispetto allo stesso mese del 2005 ''A febbraio e' andata bene, i ragazzi stanno facendo un bellissimo lavoro'' ha detto oggi pomeriggio Marchionne parlando del suo team e del raggiungimento nello scorso mese della quota del 30,8%. Al vertice della classifica delle vetture piu' vendute c'e' Fiat Punto seguita dalla Fiat Panda. La prima ha chiuso il mese con una quota del 30,2% nel segmento B, la seconda con il 40,2% in quello A. Fiat Panda rimane la piu' venduta tra le vetture a trazione integrale. Il segmento dei multispazio continua a essere dominato dal Fiat Doblo', primo assoluto con il 48% di quota. Prosegue positivamente anche la raccolta ordini: quelli relativi alla Grande Punto sono quasi 160 mila (quasi la meta' all'estero) mentre la Croma ha raggiunto i 35 mila. Il brand Lancia ha raggiunto una quota del 4,5%, 0,4 punti percentuali in meno nel confronto con lo stesso mese di un anno fa ma in leggera crescita (+0,2 punti percentuali) rispetto a gennaio 2006. Alfa Romeo, con oltre 6 mila immatricolazioni, ha chiuso il mese con una quota del 3%, in calo di 0,4 punti percentuali rispetto a un anno fa ma stabile rispetto a gennaio 2006. Continua il successo dell' Alfa 159: e' gia' stata ordinata da circa 27 mila clienti. E presto sara' affiancata dalla versione Sportwagon e dalla Spider, presentata in anteprima mondiale al Salone dell'Automobile di Ginevra e vincitrice del premio 'Cabrio of the Year 2006'. A Ginevra Marchionne ha parlato anche oggi a tutto campo. Ha detto che la nuova vettura di segmento C della Fiat, che non si chiamera' Stilo, ''andra' in produzione dal mese di ottobre di quest'anno'' e che verra' pero' lanciata ''al salone dell' automobile di Ginevra del 2007''. La nuova 500, realizzata in collaborazione con la Ford, sara' invece presentata a Francoforte nel 2007. ''Confermo gli obiettivi 2006, non li ho mai cambiati'' ha anche ribadito l' ad Sergio Marchionne, che ha poi detto che ''sul mercato dei bond nel 2006 non e' strettamente necessario tornare, ma e' possibile''. Un altro tema caldo e' stato la Fidis, il cui cda ha approvato proprio oggi il bilancio 2005 in cui si evidenzia che la societa' ha erogato lo scorso anno 440.000 nuovi finanziamenti per un totale di circa 4,7 miliardi di euro, per cui la somma dei crediti in essere al 31 dicembre e' ammontata a 8,681 miliardi ''Risolveremo il problema Fidis prima di sei mesi'' ha spiegato il manager italo-canadese. ''E' cominciato ieri - ha detto - il processo per vedere quali sono le alternative. Abbiamo un elenco di soggetti con cui stiamo parlando per decidere cosa e come andare avanti. Ho fiducia che troveremo i partner giusti per portare avanti la nostra attivita''. Il 51% della societa' finanziaria Fidis e' controllato dalle banche. La Fiat ha un' opzione per riacquistare quest'ultima quota entro il 2008. (ANSA).
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Torino, 20 feb. (Apcom) - Lanciata a settembre 2005 sul mercato italiano, l'Alfa Romeo 159, nella sola versione berlina, ha già raggiunto quota 12 mila ordini. Con l'arrivo da inizio marzo della versione Sportwagon, nell'intero 2006 la casa punta ad immatricolare complessivamente circa 30 mila Alfa 159 in Italia raggiungendo il 14% di quota sul segmento D. Il mix tra berlina e Sportwagon nel 2006 sarà del 50% ma nel 2007 la sw dovrebbe superarre il 60% del venduto. I dati di vendita e gli obiettivi del modello sono stati resi noti in occasione della presentazione della nuova Sportwagon dal responsabile Brand e Commercial Alfa Romeo, Antonio Bravalle. In Europa, invece, gli ordini 159 (solo per la berlina) dal lancio sono già oltre 26 mila. Con il debutto della Sportwagon anche sui mercati continentali e l'arrivo, in primavera, di nuovi cambi automatici e di alcune novità in termini di allestimenti ed a fine anno della trazione 4x4 anche sul 200 CV diesel, Alfa Romeo stima di consegnare in Europa tra le 80 e le 85 mila vetture della gamma 159 berlina e Sportwagon.
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CALCIO:DEL PIERO,'JUVE-MILAN LENTO,MIO SCUDETTO E'ROCK'/ANSA NUMERO 10 PRESENTA NUOVA COMPILATION: LA BALLEREMO PER TRICOLORE (ANSA) - MILANO, 13 MAR - Il campionato della Juventus e' stato decisamente rock, anche se Alessandro Del Piero ammette che la partita di ieri contro il Milan ''e' stata un po' lenta''. Non poteva che ricorrere a metafore musicali il campione bianconero, visto che oggi ha presentato a Milano la seconda compilation delle sue canzoni preferite che la Sony ha messo in vendita da venerdi' scorso. Sara' questa la colonna sonora della festa scudetto, assicura Del Piero, anche se e' lui il primo a non voler considerare gia' chiuso il discorso. ''Si', costringero' tutti a ballare la mia musica se vinceremo'', ammette dopo gli scongiuri del caso facendo riferimento ai pezzi rock di Madonna o Robbie Williams; ma poi riprende subito la grinta-Juventus e ricorda che ''il cammino non e' completo perche' ci sono ancora avversarie pericolose da affrontare. Quindi - aggiunge - dobbiamo spingere fino alla fine, fino a quando non siamo certi che e' fatta''. Poco importa, comunque, il ritmo ''lento'' della partita di ieri, quello che conta di piu' e' che e' stato fatto ''un passo avanti perche' il vantaggio e' rimasto immutato dopo un altro scontro diretto''. E poi ''il brutto campo ha condizionato le due squadre dal punto di vista tecnico'' e quindi Del Piero si tiene ben stretto lo 0-0 del Delle Alpi. ''E' stata una partita difficile sia per noi che per loro - spiega - e nel complesso e' stata un po' lenta perche' e' stata molto combattuta ma con poche occasioni da gol. Pero' il pareggio ci ha consentito di mantenere il vantaggio e quindi siamo usciti dal campo abbastanza soddisfatti''. Certo, la Champions League e' piu' rock ''perche' e' la competizione in se' che ti porta ad avere ritmo diversi, visto che ti giochi tutto in due partite come capitera' adesso con l'Arsenal'', ma in campionato la sinfonia Juventus ''e' stata una canzone dal ritmo regolare perche' e' stata la nostra regolarita' a fare la differenza: abbiamo giocato sempre con la stessa cattiveria e con la stessa voglia di fare risultato contro chiunque''. Ma se e' facile scomodare Celentano, piu' difficile e' trovare le canzoni giuste da dedicare a Lippi e Capello, anche perche' il n.10 bianconero e' bravissimo a dribblare con grande diplomazia qualsiasi domanda scomoda, almeno quanto lo e' in campo con gli avversari: ''Spero di andare ai Mondiali e spero di giocare ai Mondiali, senza dare per scontato che gioco e senza dare per scontato che non gioco, nella Nazionale cosi' come nella Juventus'', e' stata la piu' emblematica delle sue dichiarazioni. Oltre al consueto ''il Mister deve fare le scelte che ritiene piu' opportune e io penso solo a fare bene. Sto bene e sono io il primo a essere contento quando gioco. Niente di piu', niente di meno''. Quello che e' sicuro e' che Del Piero e' ''entusiasta e carico al 101% per la Champions League e per il Mondiale'' dal momento che '' questi due obiettivi rappresentano tutta la stagione''. E ''per un giorno, andrebbe bene anche una bella musica francese'', con ovvio riferimento alla finale di Champions League che si giochera' a Parigi. Nella seconda edizione di 'The best of Alessandro Del Piero', e' stato inserito anche un dvd contenente i suoi gol piu' belli (''non poteva mancare il primo e il 183/mo, che e' stato un gol importantissimo e che mi ha riempito d'orgoglio'') e una vera e propria lezione su come calciare le punizioni. La musica per lo scudetto e' gia' pronta.(ANSA).